30 giu 2014

Uno sguardo veloce a: Shovel knight.

la notte, un fuocherello, il cielo stellat e una pala
"Ne uccide più la lingua che la spada" e una Pala?
Si perché il protagonista di questo titolo è armato con una semplice pala, che a quanto pare può essere anche letale. La può usare per difendersi dalle orde di nemici sparpagliate per i livelli e la può usare per scavare nei cumuli di terra per ritrovare tesori. Può usarla di punta per saltare sulla testa delle ostili creature e arrivare sulle piattaforme più in alto, in un gesto estremamente Arcade che richiede quella abilità manuale che molti di noi hanno dimenticato.
Non è solo questa singolare arma il punto di forza di Shovel Knight. Nato e cresciuto su Kickstarter, la punta della massima espressione ludica è nella sua natura vintage che può benissimo essere catalogato come un nuovo gioco per NES, giudicabile con un punteggio pieno dalle riviste del settore.
Curioso e dannatamente immediato, la creatura dei Yacht Club Games è uno di quei titoli che può essere spiegato agli amici menzionando: Megaman, Castelvania, Metroid, Zelda 2 . Giochi da cui raccoglie alcune essenze e la spruzza sulla giocabilità. La dinamica è classica; il cavaliere deve superare dei livelli, saltare su piattaforme, raccogliere diamanti e tesori che gli permetteranno di comprare potenziamenti e reliquie (l'abilità secondaria) sino al momento in cui si dovrà affrontare l'immancabile boss finale. Qualcosa di già visto milioni di volte in questo trentennio ma nonostante tutto ha fascino da vendere. Quello stesso carisma che possiedono alcuni recenti giochi creati da appassionati, tipo: Cavestory, Rogue Legacy, Vulgar The Viking. Una voglia di passato che sopravvivere alla next-gen, se siete cosi umili da farvi trasportare da una giocabilità semplice e efficace, cosi come la grafica.
Per me Shovel Knight è un Gioco Caldo dell'Estate 1984, ehm...2014.
Lo potete trovare nella solita piattaforma Steam al costo di 14,99 Euro. Oppure a 15 Dollari (10 euro al cambio attuale) nel sito ufficiale.
E' disponibile sia per Wii U che per 3Ds. Anche se potrebbe girare tranquillamente su altre centinaia di piattaforme.

Citazioni e Videogiochi

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23 giu 2014

Fire Phone: Quello che gli altri non fanno.

firefone
 
Presentato qualche giorno fa dal Signor Amazon in Persona (foto), il Fire Phone non è ancora uscito ma è già entrato nella bocca di tutti. Chi lo chiama l'anti-Iphone, chi già lo critica senza averlo ancora usato, chi lo loda per il suo innovativo design. La sua presentazione però ha evidenziato alcune caratteristiche che altri device della concorrenza, non possiedono, o almeno, non possiedono ANCORA.
Come, ad esempio:
Dynamic Perspective:
Grazie a un poker di telecamere posizionate sul frontale del dispositivo, il cellulare di fuoco è in grado di dare un effetto tridimensionale calcolando in tempo reale l'esatta posizione della testa di chi lo osserva. In questa maniera riesce a simulare quel senso di profondità che, almeno dai video, risulta molto naturale. In barba al Nintendo 3Ds e al suo schermo stereoscopico antropomorfo dalle sue tre dimensione fastidiose che, qualche minuto di gioco, creano i postumi di una sbornia senza aver bevuto. Una grande idea che può funzionare, ma che solo il tempo sarà in grado di determinare quanto e in che misura. Saranno cosi necessaria la terza dimensione per chiamare il marito e dirgli di comprare il pane?
Navigare senza Toccare:
Per scorrere le pagine html non serve sporcare lo schermo con l'indice, basta inclinare il polso nella direzione in cui si vuole far scendere il foglio e questo, magicamente, si muoverà. Funzionale e comodissimo. Perché nessun'altro ci ha pensato prima?. Dopo aver svelato questa Feature, niente mi leva dalla testa che nello store di Google e di Apple, uscirà qualche browser con incorporata questo movimento che è possibile grazie più che altro a un software, che dall'hardware (l'accellerometro) che tutti i smartphone, anche i più economici, possiedono. Coraggio quindi, voglio questa funzione anche sul mio Sony Xcesso.
Comprare quello che Vediamo:
Essendo un device costruito da un colosso dello shopping online, molte delle sue funzioni speciali sono legate indissolubilmente verso l'acquisizione di informazioni, per mezzo della telecamera, nella ricerca di articoli di consumo. Una App. è in grado di riconoscere gli oggetti, dargli un nome e ricercare dove comprarli. Ad esempio; se inquadrate una pizza e vi dirà la più vicina pizzeria, inquadrate un amico e vi indicherà il mercante di schiavi nelle vicinanze. Se siete al cinema e fate una ripresa alla pellicola che state vedendo, il Fire Phone riconoscerà il titolo del film e, essendo da poco uscito nelle sale cinematografiche, vi segnalerà all'FBI perché lo state registrando illegalmente. Una funzione dedicata a potenziali consumatori, pronti a diventare consumatori compulsivi.
L'Esperto in Linea:
Anche questa è un'idea che potrebbero avere altri dispositivi e, penso, per evitare rogne non hanno mai inserito. Se avete qualche problema nell'utilizzo dello shopfonino, esiste una funzione che si chiama MAYDAY che, entro 15 secondi, vi metterà in contatto con un esperto Amazon, pronto a fugare ogni vostro dubbio. Utile per chi ha quel genere di parente fastidioso che chiama sempre a orari improponibili perché:"è sparito internet". Anche se dubito voglia permettersi 600 dollari di cellulare, quando va tanto bene il suo Sansungo da 80 euro (anche se ogni tanto gli sparisce pure Facebook). Rimane comunque il problema di contattare l'esperto di Mayday, quando il cellulare ha veramente un problema, e cioè, non si accende.
Non rimane altro da aggiungere. Il Kindle-fonino esce in un periodo dove la concorrenza è spietata e l'utente che vuole uno smartphone non ha che l'imbarazzo della scelta. Anti Iphone o meno, il dispositivo della Amazon sarà in grado di guadagnarsi la sua fetta di mercato esattamente come è riuscito a fare con i tablet Kindle Fire. Le idee ce l'hanno i mezzi, anche. Per me al momento, rimane uno smartphone decisamente troppo costoso.

22 giu 2014

Il lato oscuro del Gaming.

http://www.youtube.com/watch?v=hSuk6T8gLO8
 
Se per fare un figlio non ci vuole poi molto e anzi, spesso è un divertimento con dei risvolti inaspettati, crescerli è un altro paio di maniche. La loro educazione è continuamente messa in discussione dai mezzi di informazione e dalla libertà digitale che, ogni giorno è alla portata di tutti e solo negli ultimi anni ha avuto una crescita impressionante. Il gap generazionale per alcune famiglie è decisamente più elevato rispetto al passato e può dimostrarlo questo file audio. E' un fuori programma di una partita, forse di world of warcraft (Un mmorg che ha cambiato per sempre i mmorg) dove il padre di chi registra l'allegra chiacchierata, entra nella camera del figlio per rimproverarlo.
Crede di farlo.
La sua ramanzina è leggera e non tocca per nulla l'animo del ragazzo che, oltre a farsi quattro risate, condivide con gli sganascianti amici. Se penso a come avrebbero agito i miei, nessun file audio e nessun Pc sarebbe sopravvissuto a una loro sfuriata, specialmente se gli mancavo di rispetto.
Come ho scritto poc'anzi, i tempi sono molto cambiati.
E' giusto chiarire che Teamspeak (assieme a Ventrilo) è un programma di "Voicechat" che permette di far comunicare verbalmente tra loro, giocatori di ogni nazionalità, gratuitamente. Per fare un esempio, è simile a "Skype", con una qualità audio inferiore e la possibilità di ospitare oltre la decina di utenti urlanti e respiranti ansiosamente nel microfono. Uno strumento molto utile per coordinarsi nelle partite di competizione, alla DOTA2 o LOL  oppure alle gilde per le loro scorribande nei dungeon, del Mmorpg di turno.  Molto spesso viene utilizzato per scambiarsi quattro cazzate online, mentre ci si annoia al farming.
Alcune sessioni di gioco, specialmente nei mmorg, possono richiedere molte ore di tempo (generalmente dimezzato in prossimità di qualche espansione) per portare a termine un determinato obiettivo ed è normale che il padre di questo ragazzo si preoccupi se sente il figlio parlare strano (la terminologia utilizzata in questi giochi è una via di mezzo tra italiano devastato e acronimi inglesi) con altri ragazzi, senza uscire di casa. E' normale che, facendo i dovuti paragoni con il suo passato, confronti la sua gioventù con quella di un figlio, preso da un passatempo per lui indecifrabile.
Ma ascoltando la voce di questo preoccupato padre non posso pensare che, se fosse nato nel periodo giusto, forse sarebbe stato lui dalla parte del ragazzino che dialoga in una lingua arcaica con i suoi amici, di cui uno sprovvisto di patente.
 

19 giu 2014

5 riti appena svegli.

anche se svegliare per molti non è il mattino
Ognuno di noi esce dal sonno in maniera diversa. C'è chi allontana annoiato la compagna con cui ha passato la notte, chi sgonfia la bambola gonfiabile e chi viene allontanato dalla moglie annoiata. Svegliarsi è dura per tutti, non solo se si inizia una dura giornata di lavoro o da disoccupato; perchè si esce da quella placida beatitudine chiamata sonno.
Ecco quindi alcuni riti per scrollarsi il sonno di dosso e iniziare una alla grande la giornata.
1.
Alzarsi dal letto con un rumore assordante proveniente dal fondo schiena e mettersi in piedi, aiutati dalla spinta dell'aria espulsa. Senza pensare chi siamo, chi è Fausto? e altre domande che, in genere, si fa il cervello quando si avvia, sdraiarsi per terra a pancia in giù e fare 1000 flessioni. Il fisico che subisce lo stupro mattutino non ha tempo a capire cosa sta succedendo e pompa adrenalina incondizionatamente. Sopravvissuti allo sforzo, alzandovi in piedi vi accorgerete quanto il sonno è lontano quindi i numeri della prossima estrazione del lotto sulla ruota di Genova, sognati l'attimo prima di svegliarvi, ve li siete dimenticati per sempre.
2.
Ringraziare che siete vivi. Come sapete che siete ancora in questo mondo, in questo universo, una volta svegli? Orientarsi è facile se avete fatto le flessioni, perchè avrete male alle braccia e il dolore aiuterà a ricordarvi quanto stronzo possa essere questo mondo. Ringraziare di essere ancora qui è un buon esercizio di umiltà. Eviterete quindi di comportarvi con arroganza al gallo che vi sveglia sempre con il suo canto, a mezzogiorno spaccato.
3.
Scrivere in una lista le azioni che volete fare nel corso della vostra giornata.  Un elenco semplice, con dettagli brevi ma incisivi che dovete seguire per essere corretti verso voi stessi. Una lista che potrebbe includere: aggiustare l'auto, fare la spesa, aiutare il vicino, smettere di fare il mandrillo con la moglie dell'amico, donare qualche euro in beneficenza, smettere di fumare, diventare volontario in qualche ente, comportarvi bene con il prossimo. A fine giornata, mentre fumate una sigaretta dopo aver trombato la moglie del vostro amico, ci accorgerete che la lista e nuovamente da riscrivere il mattino successivo.
4.
Pensare di avere tutti soldi del mondo per fare le cose che avete sempre desiderato. Non servono grandi investimenti, la felicità non si può comprare e bisogna guadagnarsela giorno dopo giorno, mattino dopo mattino. Più vi sentite sicuri e più gonfiate il conto il banca, meno rimanete concentrati su quello che volete veramente. Immaginatevi i più ricchi del mondo, schifosamente ricchi. Scoprirete che dopo aver scartato qualche opzione eccessivamente vanagloriosa vi servirà veramente poco per tornare a sorridere. Quindi tornerete a letto per poltrire sino al pomeriggio.
5.
Guardatevi allo specchio per qualche minuto e sorridete. Osservate con attenzione senza farvi domande e senza giudicare. State in silenzio e guardatevi negli occhi con lucidità. Pensate a cosa eravate a cosa siete diventati ora, adesso. Poi ditevi con naturalezza:"Buongiorno". Se l'immagine riflessa vi saluta con un:"Buongiorno un cazzo!" è arrivato il momento di svegliarsi.

16 giu 2014

Gli eroi dimenticati: Gli Herculoidi.

Ero piccolo, innocente e la cosa più interessante che avevo in casa era quel piccolo buco luminoso che stava silenzioso in salotto. Silenzioso almeno fino a che qualcuno non lo accendeva. Era quel televisione che oggi, grazie al cibo vegano, è diventato più magro e più alto, abbandonando la sua forma cubica per un snello rettangolo. Senza entrare dettagliatamente nella storia, negli anni 80 era scoppiata la rivoluzione delle Tv private e la guerra degli ascolti la facevano a colpi di cartoni animati, trasmessi dal pomeriggio sino alla sera. Rigorosamente prima del telegiornale.
Si facevano quei primi passi che oggi sono diventati una corsa al consumismo. Si formava quella televisione fatta non solo di informazione e Mike Bongiorno ma continuava a suggerirti acquisti che, diversamente, non avresti mai comprato.
Guardavo quel mondo con avidità, specialmente i cartoni animati, osservando rapito ogni singolo fotogramma al secondo, che a quei tempi non erano poi cosi tanti. Certo non erano tutti capolavori. Alcuni facevano qualche fugace apparizione e poi sparivano dal palinsesto, cancellati per sempre. E' il caso degli:
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GLI ERCULOIDI


Nata nel 1961 dalle mani laboriose di Hanna & Barbera e arrivata in italia solo nel 1981, questa serie raccontava le vicende di una bizzarra famiglia e dei loro anomali animali da compagnia che combattevano per difendere il loro pianeta Amzot/Quasar dalle minacce aliene. Il loro stile di vita era primitivo, si spostavano in groppa del loro pterodattilo domestico e giravano per il loro bel pianeta vestiti come cosplayer di Tarzan. Nonostante vivessero una vita pacifica in quel solitario pianeta posizionato chissà dove, ogni puntata erano costretti a cacciare l'ennesima invasione da parte di qualche strana creatura che, per un motivo o per l'altro, voleva conquistare quell'ostile palla di terra. Sospetto che comunque erano più interessati a Tara, l'unica donna del pianeta e dall'aspetto gradevole. Cosa non si fa per un bel sorriso (ok diciamo che è il sorriso)
I protagonisti del cartone erano, come ho già detto, molto bizzarri. Nonostante fossero numerosi, gli autori riuscivano a trovare una collocazione temporale nel cartone a ognuno di loro, in ogni puntata, anche se venivano usate sempre gli stessi fotogrammi (evidentemente per i costi).
La famiglia era composta da:


Zandor: Il maschio alfa del pianeta, il protettore di Amzot/Quazar, il capo degli Erculoidi e il marito di Tara. il suo corpo muscoloso era vestito di una elegante pantaloncino verde, un paio di stivali grigi, una collana a V blu elettrico e sulla testa aveva un diadema a forma di astronave di Galaga. Ad ogni primo piano, lo spettatore accusava nevralgie. Fortunatamente, oltre la sua famiglia, il pianeta era disabitato e nessun'altro umano avrebbe avuto modo di prendere per il culo questo lontanissimo cugino del Principe Adam, che combatteva tenendo uno scudo sul braccio sinistro e un temibile pugno sul braccio destro. Nei momenti più difficili, però, era bravo anche a usare la fionda.
Tara: Moglie di Zandor, affascinante bionda vestita solamente di un body blu elettrico e due scarpe gialle alla moda, comprate si vede in qualche negozio locale nascosto agli spettatori. Fedele compagna del marito, perché unico uomo disponibile sul pianeta, Tara combatteva con abilità, ferocia ed era in grado di sostenere la famiglia preparando delle gustosissime Fettine Panate, da far invidia a quella apparruccata di Kiss me Licia.
Dorno: Il figlio di Tara e Zondor. Un ragazzetto biondo seminudo cerca di aiutare i genitori come può. Vive con una certa spensieratezza perché non deve andare a scuola e non deve fare i compiti. Purtroppo per lui però, non può neanche andare fuori a giocare con gli amici; primo, non ha amici a parte i suoi genitori (capirete il dramma psicologico) e secondo perchè appena esce, dietro qualche albero, c'è una creatura feroce pronta a papparselo. Non può neanche chiudersi in bagno con qualche giornalino sconcio; la famiglia Erculoide non possiede il bagno.
Si caga nella foresta, come ai bei tempi che non tornano più.
Zok: Creatura volante, dagli occhi immensi in grado di sparare un raggio rosso. Sulla fronte un corno giallo, due zampe anteriori lunghe e robuste, una lingua lunga e sempre fuori dal suo muso ridotto. Essendo l'unica creatura addomesticata adatta al volo, viene spesso usata dalla famiglia per come taxi per farsi scarrozzare in giro per il pianeta.  Ogni tanto viene nutrita con bacche velenose, in segno di ringraziamento.
Igoo: Un'enorme scimmione fatto di pietra, massiccio come una montagna, lento come una busta paga. Non si sa come siano riusciti ad ammaestrarlo, forze continuando a somministrargli delle banane di terriccio. Questo bestione è la vera forza bruta degli Erculoidi. Da solo può risolvere un'invasione e prendere a schiaffi qualsiasi alieno. Nulla riesce a intaccare la sua robusta pelle; è immune ai proiettili e i missili nucleari gli fanno il solletico. L'Unico inconveniente di questa fortezza scimmioide è che, quando va in calore, inizia a inchiappettarti le montagne creando dei micro terremoti che spaventano, nel cuore della notte, la povera famiglia erculoide.
Tundro: Una specie di triceratopo dotato di una armatura eccezionale, in grado di fermare i proiettili e i treni in ritardo. Dal corno posizionato all'altezza della sua fronte riesce a sparare delle palline rosse che fanno molto male, anche se sembrano caramelle. Nessuno si osa certo mangiarle, vista la provenienza. Anche in questo caso, già che ha la schiena comoda e quando prende la rincorsa raggiunge elevate velocità, viene sfruttato dalla coppia umana per farsi portare in centro. Inteso in centro della foresta; dove fanno la spesa prendendo la frutta dagli alberi, la carne sparando agli animali e la cioccolata scrostando gli alberi.
Gloop e Gleep: Due fratelli protoplastici che in realtà sono due famigliari drogati di anfetamine dei Barbapapà. Caduti in disgrazia per il loro carattere chiuso e estroverso e allontanati dal loro precedente famiglia, questi due esseri gommosi possono moltiplicarsi e assumere qualsiasi forma. Ad esempio possono diventare uno balestra e l'altro freccia e spararsi, possono diventare un Vaso e un quadro per fare oggetti di arredo. Generalmente preferiscono moltiplicarsi mentre uno si trasforma in cannone e tutti gli altri se lo fumano, passandoselo.
Questo spiega le loro pupille sempre dilatate.

http://www.youtube.com/watch?v=eheb0wqHTlY
La sigla che fa scuola ai trailer di film Marvel.


Dei personaggi creati in un momento di delirio che sono riusciti a sopravvivere per ben 11 puntate (in america sono arrivati a 36) prima di scomparire per sempre, sino a questo momento. Se vi state chiedendo, come mi sono chiesto io, perché chiamare questa serie Erculoidi (Herculoid il nome originale) posso rispondervi che neanche io l'ho capito molto bene. Forse era riferito alla forza Erculoide di tutti questi personaggi? O perchè le animazioni erano fatte con er culo?.
Ora non ho il tempo di rispondervi, perché questo cartone tornerà nuovamente nell'oblio, dove l'ho pescato per scrivere questo blog.



Fate ciao con la mano, prima di essere nuovamente dimenticati.





PS: I colori dei vestiti dell'allegra famiglia variavano molto dal fornitore dei pennarelli che utilizzavano per disegnare le puntate.

15 giu 2014

Marvel Heroes 2015: Due spicci e compro l'Uomo Ragno.


Avevo già avuto modo di provare la prima versione di Marvel Heroes, un prodotto che potenzialmente interessante e con da uno sguardo disinteressato sembrava avvicinarsi a quel:"Ultimate Alliance". Action game di qualche anno fa, fracassone e tutto sommato divertente. Il risultato finale non era certo entusiasmante e ora, dopo solo un anno da Marvel Heroes, la Gazillion Entertainment ha voluto regalarci questo seguito. In ogni caso non è esattamente un seguito, cosi come non è esattamente regalato.
Condividendo lo stesso account del precedente, ho avuto modo di provarlo sino a portare "Scarlet" al livello 32 e trarne qualche considerazione personale.
Marvel Heroes si può scaricare gratuitamente, non ha costi iniziali, però in questa nuova versione sembra voler dirigere all'attenzione verso lo shop interno e, specialmente nelle fasi di gioco con altri giocatori, vi sentirete pezzenti se continuate a utilizzare lo stesso eroe iniziale, vestito con un pigiama anni 50, avendo speso i pochi G-point disponibili inizialmente.
I Gpoint è la valuta del gioco che non si può ottenere giocando e dovreste scambiarla strisciando la carta di credito. Per darvi un'idea di quanto possa arrivare a essere esoso questo titolo, se volete possedere tutti i 28 supereroi disponibili (per ora, ma ogni mese ne aggiungono qualcuno) dovrete sborsare 199 Dollari con il MegaPack. Certo sono inclusi 56 costumi diversi, qualche carta segreta e un soprattutto N°1 pet: Piccole bestioline create per oberare la grafica e quindi testare la potenza del vostro computer.
Non è necessario pagare per giocare e infatti mi sono buttato subito nella mischia dopo aver scaricato 15 giga di client, incuriosito da chissà quale innovazione apportata al titolo.
Essendo un clone dichiarato di Diablo 3, alcune migliorie inserite in questo finto seguito arrivano direttamente dall'espansione di Diablo 3: Reaper of Soul. Come le missioni brevi, dove è presente una buona exp un gettone di ricompensa che possiamo utilizzare per ottenere oggetti oppure per creare i nostri pezzi dell'equip. Un'altra novità sono le Challenge che ci permettono di inserirci con altri giocatori, scelti a caso nel mondo e buttarci nella in una battaglia più caotica dove vincerà la confusione e i tasti pigiati a caso, una versione corta dei Rift. Questa è una modalità che mi ha divertito più delle altre e, una mappa in particolare (delle 4 disponibili ora) è molto gettonata: La X Mansion.  Dovrete difendere i mutanti in erba, dall'assalto di nemici di ogni tipo e razza: Sentinelle, Alieni, Razzi enormi con la testa di un T-Rex, Indigeni in sella su dinosauri, lucertole giganti, Supernemici di ogni ordine cronologico e universo. Orde di nemici che si teleportano in massa e invadono lo scenario permettendoci di ottenere esperienza in abbondanza, senza andarla a cercare in arzigogolate missioni.
Le quest legate alla storia principale sono rimaste identiche e le rimangono particolarmente noiose; poco ritmo e si perdono ciclicamente su mappe cittadine enormi che vedono un passaggio di supereroi disorientati, intenti a cercare la loro destinazione, senza motivare il gioco di squadra o aggiungere missioni aggiuntive. Essendo un gioco orientato principalmente verso lo shop interno è naturale che molti complementi richiedano un esborso, si facoltativo, ma che in ogni caso diventerà necessario se volete proseguire la carriera di supereroi. Portare al massimo il livello di un singolo supereroe richiede molto tempo, volutamente prolungato per invogliarvi nel comprare il Boost dell'Exp con i Gpoint per velocizzare il processo. Giustamente, da qualche parte i soldi devono pur prenderli e la Marvel non da via licenze cosi, come volantini dell'Unieuro.
Le migliorie di Marvel Heroes 2015 comunque riescono a migliorarlo in qualche suo aspetto, anche se la giocabilità è rimasta pressoché invariata. Il motore gira egregiamente, il server è molto stabile e la dinamica dei combattimenti onesta e non di più. Avrei gradito un multiplayer più comodo visto che, se vogliamo giocare con altri giocatori, dovremo comunque impegnarci nel trovarli sparsi nelle mappe o spammare nella chat, piuttosto che utilizzare un qualche sorta di matchmaking, aggiunto comunque nei Challenge. Nel complesso rimane un titolo banale e, in alcuni fasi, noioso, che può valere, in termini monetari, non più di una ventina di euro (e sono generoso).
Dalla sua, però, ha il fatto che chiunque può provarlo e farsi un idea generale.
La mia idea è che Marvel Heroes 2015 ha ricevuto quell'aggiornamento necessario per apportare novità allo shop interno di cui si alimenta e che, francamente, rimane alla fine dei conti troppo costoso.

12 giu 2014

Non siamo soli.


Certi racconti possono sembrare assurdi e si se leggono in maniera razionale portano a conclusioni scontate, entrano nel nostro immaginario come una mosca entra nella nostra camera, ci gira attorno, si appoggia sulle nostre braccia e inizia a darci fastidio, qualcuno la scaccia con la mano, qualcun'altro usa lo schiaccia mosche, altri fanno stragi con la gabbia elettrica posizionata sadicamente davanti alla finestra. Ogni tanto però, quella mosca, torna a farci visita.
A me è tornata in forma di Piscine Molitor Patel sopravvissuto a un naufragio, sopra una barca in compagnia di una tigre. Nessuno potrà mai credere a una storia cosi fantasiosa, anche nel film, questa vicenda viene messa in discussione dagli agenti della compagnia assicuratrice della nave affondata. Possiamo considerarla una metafora a me, invece, piace pensarla come un ottima interpretazione di come l'uomo (e la donna, suvvia era scontato) affronti la realtà e di come si sia evoluto.
Su quella minuscola nave, Pi affronta la Tigre del Bengala, chiamata Richard Parker (se volete sapere il perché questo singolare nome, non vi rimane che guardare il film o leggere il libro) per sopravvivere e per lo stesso motivo è costretto a conviverci procacciandole del cibo, cosciente del fatto che, il felino affamato non avrebbe perso tempo per papparselo. La fortuna del ragazzo è che la convivenza con la Tigre, termina quando tocca la terra ferma, lasciandolo solo con la gioia di essere sopravvissuto e la tristezza di aver perso l'unico un compagno di viaggio che, a sua insaputa, lo ha aiutato a restare in vita.
Il resto dell'umanità, invece, deve fare i conti con Richard Parker per tutta la vita. Quell'animale istintivo e imprevedibile dimora nel nostro animo, da qualche parte, chiuso in qualche gabbia, silenzioso. Non possiamo percepirlo e la sicurezza che ci siamo creati nelle nostre case, ci fa credere al sicuro da una simile bestia. Non è così. Una presenza passiva che alcune volte giace senza manifestarsi. Magari è in grado di dormire per anni, passa le sue giornate a lavarsi con possenti linguate sul suo mantello a striscie. Ogni tanto potete sentire un suono profondo e rotondo provenire da qualche profondità, è lei che sta facendo le fusa. Se nutrito e ben curato, un felino come ogni altro animale, vive nel suo ambiente in armonia. Tuttavia ogni tanto Richard Parker esce dalla sua tana, rosicchia le barre della sua gabbia e fugge. Non importa su cosa e non importa su chi. Si sfoga con furia cieca. Qualsiasi altra emozione si fa da parte per farla passare, quando si scatena ha priorità su tutto.
Esattamente come ha fatto Pi, anche noi dobbiamo conoscerla meglio, non per controllarla, ma per addestrarla.
A conti fatti non è altro che un enorme gatto e possiamo dormirci assieme, condividendo con lui un beato sonno.
 
 
Seguirà recensione pseudoseria del film di Ang Lee.

11 giu 2014

Destinati al cambiamento


"Il lavoro nobilita".


Ho sentito questa frase non so quante volte. L'Italia è un paese in cui è fondata sul Lavoro, anche se per essere pignoli, qualsiasi altra società è basata sullo stesso principio. Un meccanismo che fa crescere il paese e produrre benessere. Cosi ha fatto fino adesso. Però di quale lavoro stiamo parlando?.
Molte mansioni che solo qualche anno fa erano occupate dall'uomo, oggi riesce a farle meglio una macchina. L'uomo non si è evoluto, sono state le macchine a farlo, quindi in termini di tempo, sono diventate più brave a fare il nostro lavoro. E' anche vero che assemblare un pezzo in una catena di montaggio, otto ore al giorno per sei giorni la settimana fa parte di quelle occupazioni che non nobilita l'uomo. Recentemente ho avuto modo di vedere qualche documentario sulle catene di produzione: come fanno la Coca Cola, come fanno le Auto, le caramelle, le matite, gli Zippo, i vinili, le torte, sul tubo potete trovarne una vagonata. La maggior parte del lavoro è in cura alle macchine, con precisione e a un ritmo che nessun cinese imprigionato in un sottoscala è in grado di fare. L'umanità è destinata a occupazioni più elevate? Guardando queste fabbriche mi viene da pensarlo, anche se i controlli sui prodotti finali sono analizzati da occhi umani, certo, fino a quando?.
Non saremo nei tempi di Skynet auspicati nei film di Terminator, i computer sono ancora stupidi e, bene o male, fanno quello che diciamo noi. Però riescono a essere sempre più vicini alle nostre esigenze; provate a parlare a Siri e provate a fare una ricerca vocale su Google. Solo qualche anno fa era impensabile un simile progresso.  Tempo fa Bill Gates ha dichiarato che tra 20 anni molti posti di lavoro saranno sostituiti da software di automazione. Stava parlando di un ampio ventaglio di occupazioni che includevano: Banchieri, controllori del treno/tram/bus/metropoliane e tante altre professioni di tutti i giorni che potranno essere sostituite da linee di codice. Una previsione lucida che da una visione globale di cosa sta succedendo in tutto il mondo, sotto i nostri occhi, senza che noi ce ne accorgiamo. Se da una parte ci potrà essere una diminuzione, se non proprio l'annientamento, dello schiavismo moderno che porta milioni di persone a lavorare in nero, sottopagate. Dall'altra parte avremo una classe operaia che ha fatto per anni lo stesso lavoro ed è in grado di fare solo quella mansione e i troverà spaesata (come sta succedendo attualmente)
Questo porta l'intera umanità attraverso un cambiamento radicale del proprio modo di vivere. Sarà un futuro imprevedibile, come qualsiasi altro futuro.  Arriverà quindi il momento in cui sarà il lavoro a essere nobilitato?
 

10 giu 2014

XXX a quattro tempi.

SITO-PORNO
Solo qualche anno fa era impensabile ottenere con discrezione, quello che oggi si riesce a procurarsi velocemente e gratuitamente su internet. Mi sto riferendo a un genere di film che, nei tempi delle videoteche, venivano esposti in un posto nascosto, oscuro e accessibile a una ristrettissima cerchia di clienti. In genere ne avevano accesso i più coraggiosi o quelli che volevano fare colpo sugli amici, riuscivano a affittare una cassetta ostentando il viso dell'uomo vissuto, anche se minorenni. Una volta a casa si scopriva un mondo nuovo, una realtà mai vista prima che colpiva per la sua franchezza e allo stesso tempo, stupiva per quelle bellezze e misure fantascientifiche.
Il porno nell'Internet 2.0 si ottiene con un click, basta veramente poco per accedervi, cosi facile che è alla portata di tutti. Miliardi di video sono pronti per essere visti da miliardi di occhi in tutto il mondo e, inevitabilmente, questo brusco cambio di tendenza (nessuno di noi avrebbe previsto un simile sviluppo per i film Hard) ha modificato l'intero genere.
Non serve un grande osservatore per notare che nei film XXX di oggi è sparita completamente la trama. Le storie che precedevano le infinite sessioni di pompaggio sono sparite per dare visibilità al sesso come spettacolo principale, senza presentazioni o perdite di tempo, confezionate con lo stesso pacchetto standard.
Una stanza, un letto, un divano, la scusa di un provino, qualche frase fatta e scattano i corpi nudi in movimento. Nessuna sorpresa comunque, il pubblico vuole vedere una cosa sola e la vuole vedere ora; una cultura popolare di culi e tette in movimento oscillatorio. A suo favore abbiamo una videoteca pressoché infinita, di qualsiasi qualità, tipo, costruiti a misura per gli utenti esigenti che si somigliano tutti.  Anche le persone comuni fanno porno per diletto, magari per esibizionismo, grazie al fatto che qualsiasi bipede nelle terre civilizzate possiede una telecamera e senza saperlo. Persino i palazzi, cortili e muri di cinta le utilizzano, anche se viene usata per videosorveglianza.
Se leviamo la storia al film Hard moderno lo riduciamo in quattro fasi temporali, che ricordano molto i quattro tempi del motore a scoppio.
Non ci credete? Proviamo a analizzarle:
ASPIRAZIONE:
L'attrice bellissima entra in scena con un vestito sottilissimo e scollatissimo, che evidenzia le sue curve e mette in risalto il fondo schiena che sembra moltiplicato. Inizia a agitarsi in maniera languida, con movimenti lenti e circospetti, come se volesse richiamare tutti i maschi del circondario, compresi gli animali. Il suo sguardo fissa la camera, due occhi magnetici che la puntano abbassandosi periodicamente sulle sue forme ancora coperte da mezzo millimetro di seta. Ovviamente l'attrice non sta guardando voi, ma un operatore scazzato, sveglio dalle 6 di mattina che tiene in mano una telecamera da 90 minuti e non vede l'ora di andare a casa per curare il suo Bonsai. Una volta che ha finito di sculettare, l'attrice si sdraia sul pavimento e ci striscia sopra lavorando meglio del Roomba. A furia di strisciare e sculettare, raggiunge il divano in sala dove incontra finalmente il partner. Seduto e vestito con una camicetta e dei jeans sfilacciati, l'attrice lo saluta con un semplice:"Hi!" e scattano frasi di circostanza che non usano neanche i pensionati dal panettiere, tanto sono banali e scontate. Lei, sempre sculettando, si avvicina all'attore e lo spoglia iniziando a slacciargli i pantaloni. Dal momento che l'uomo non porta le mutante, la ragazza troverà immediatamente lo scettro custodito dai pantaloni. Dopo l'iniziale stupore, prende in mano il vermetto di bosco e a furia di lavorarlo per ore come un mottarello comprato a spiaggia, lo trasforma in un cobra reale. L'uomo la guarda mantenendo un'espressione da Cicciobello, mugolando continuamente con lo stesso tono cadenzato, ogni tanto accarezza l'attrice spostandole quei ciuffi di capelli che, malauguratamente, le coprono il volto in favore di camera.
COMPRESSIONE:
Mentre mani e bocca sono in azione, gli attori si denudano completamente, con esclusione dell'attrice che rimane con un tacco 30. Una volta nudi, l'attore esibirà al pubblico la sua anaconda domestica, sfoggiandola in tutta la sua inconcepibile lunghezza e dopo averla accarezzata per qualche secondo, come per renderla più docile, la introdurrà con competenza nell'intimità femminile, liscia come un tavolo da biliardo. Gli attori ululano sincronizzati quando inizia la compressione. Lei subisce un movimento oscillatorio che vara di durata, dal quarto d'ora alle abbondanti due ore. In questa fase sbraiterà delle richieste, dirette verso il partner, che testimonieranno la sua innegabile passione verso i rettili. Il balletto comporta diversi cambi di posizione, con inquadrature ingrandite nel dettaglio, che mostrano l'indice elevato di recitazione dei protagonisti.
ESPANSIONE:
Il corpo dell'uomo si allontana dalle effusioni femminili per far prendere l'aria all'anaconda domestica e, intanto che continua a accarezzarla, una inquadratura di opportunità individua un secondo orifizio posto a pochi centimetri dal primo, decisamente più piccolo. L'attrice completa la scena con alcune frasi di incoraggiamento rivolte al serpente e qualche altro litro di saliva. Ritrovato il suo coraggio, il rettile si intrufola lentamente in questa nuova fenditura per espandersi dentro il più possibile, con estrema gioia dell'interprete lasciva, che non sembra nuova a questa esperienza.
SCARICO:
L'anaconda, in mancanza d'aria, esce dalla tana secondaria. E' molto provata da quell'esperienza e anche l'attore è molto preoccupato per il suo animaletto domestico, quindi lo avvicina dell'attrice che, con naturalezza e mai infastidita, lo prende tra le sue mani per accarezzarlo. Gli occhi di lei guardano il partner trasmettendogli:"Sai cosa devi fare, fallo in fretta che sono stanca". Lo accarezza ancora qualche minuto senza che succeda nulla. Il viso di lui esce dalle inquadratura, l'attenzione si focalizza sul duetto.
L'atavica lotta per la sopravvivenza tra l'uomo e la bestia..
Passano altri minuti di buffetti e mentre l'attore urla con soddisfazione, il rettile sputa una sostanza bianca filamentosa che inzacchera il viso dell'attrice. La fase finale di scarico vede le ultime scene del film con l'attrice che si spalma la sostanza addosso, come fosse una lozione emolliente. Al termine delle riprese, gli attori raggiungeranno il ristorante più vicino per mettere qualcosa sotto i denti che non siano peli pubici.
Però non al ristorante cinese, all'attrice le fa schifo il Sushi.
PS: Non sono un grande estimatore del genere, devo molto di questo articolo grazie all'aiuto di mio Cugino.
Grazie tante Rocco.

8 giu 2014

SuperMario e la Guerra dei Cloni #1

Nintendo ha avuto il merito di aver creato uno dei personaggi più famosi della scena videoludica. Un'icona possono interpretare tutti come il simbolo dei Videogame: Mario. Dietro questo nome c'è il lavoro di un team di creativi che ha saputo traghettare questo personaggio, nelle case di milioni di giocatori per tutti questi anni. Nonostante si faccia un gran parlare di Next-gen, nonostante sulla scena siano apparsi altri personaggi, meno carismatici ma affascinanti, Mario è sempre qui che salta e gira in Kart. Un fascino che, specialmente nel mercato del Play Store di Google, ha influenzato la creazione di platform-game molto lontani dalla qualità del titolo Nintendo e molto vicini nella caratterizzazione del personaggio principale. Mario viene richiamato in centinaia di maniere diverse per acquistare attenzione dall'utente sprovveduto che vuole giocare allo stesso titolo originale Nintendo. Non sto parlando di cloni di Super Mario Bross, bensì di esperimenti falliti messi assieme alla bell'è meglio. Altro che quei tubi verdi apparsi in Flappy Bird, qui si supera l'indecenza. Oggi è il turno di

mike wodl(notate una certa somiglianza con qualcuno?)



Mike World



Spero che le meccaniche di Super Mario siano chiare a tutte, perché questa sua fotocopia sbiadita e stropicciata le ha copiate (male) in ogni piccolo dettaglio. Il protagonista, un certo Mike, basso di statura, grande naso, enormi baffi e due scarpe sottilissime, si muove incerto schiacciando con la sua massa corporea delle creature stranissime, che ricordano animali esotici tenuti in cattività da uno stilista. Armadilli colorati alcuni in grado di volare, coccodrilli che escono dai tronchi di albero, animali misteriosi giusti per una puntata di Mistero. Certo non manca la presenza delle tartarughe con il guscio lanciabile, evidentemente, la cosa più divertente al mondo da schiacciare, dopo le bolle della plastica per gli imballaggi. Mike deve raggiungere la fine del livello in fondo a destra, un pò come raggiungere i bagni di una pizzeria. Per muoverlo sono stati implementati pochi e semplici comandi touch; una croce arancione per direzionale il baffone e un tasto A e B per farlo correre e saltare. Un chiaro riferimento al Pad del NES, una periferica destinata a supportare altri titoli che non includessero necessariamente un salto e una corsa. Se questi due bottoni sono inscindibili dal gioco perché non nominarli diversamente, giusto per non dare l'impressione stare perculeggiando la Nintendo. Disprezzabile a livello massimo l'impossibilità di tenere premuto la corsa mentre si salta, per fare un balzo impegnativo e coprire una distanza maggiore, bisogna quindi premerli contemporaneamente, con una pressata del pollicione. Non proprio immediato, non proprio comodo. Se avete scaricato questo gioco, comunque meritate di soffrire.
Innovazione delle innovazioni, tirando testate dei quadrati gialli, potreste trovare delle monete (vi lascio indovinare cosa succede una volta che ne avete raccolte 100) oppure una strana pozione che, asseconda del colore, saremo in grado di sparare fiamme o di crescere, acquistando una possibilità di salvezza se dovessimo essere toccati da una delle creature ignobili che infestano i livelli. Nota di merito per la scelta della pozione invece che il fungo; risulta più pertinente per la mutazione e non propina al personaggio l'etichetta del tossico mangia funghetti ma da stronzo scola pozioni.
Raggiunta la fine del corridoio/livello non rimane che saltare sull'asta della bandiera e scivolare giù, per poi entrare in un castello dall'aspetto inquietante, se fino a ora qualcuno poteva ancora dubitare di trovarsi davanti a un clone di Super Mario, questo ultimo dettaglio scioglierà qualsiasi perplessità.
Se diamo un orecchio alla musica, questo verrà assaltato dalla musica principale di background. Scusate ho esagerato. Non è musica. E' una sequenza di sette note, suonate a casaccio, che si ripeteranno all'infinito, sino alla fine del mondo, entrandovi nella testa come una freccia penetra in una mela. Anche quando avrete disinstallato il gioco dal vostro tablet/barra/telefono, queste sette note rimbomberanno ancora nella vostra cassa cranica, picchiandosi con i neuroni che tenteranno di combatterle, ingaggiando una guerra che durerà per giorni. La sinfonia di Mike World si completa con l'assolo di Piano suonato da qualcuno che gli hanno appena sparato, quando perdete una vita. Fortunatamente non tutto il comparto è destinato all'inceneritore; la soundtrack del livello Boss-finale, anche se non è presente nessun Boss finale, è apprezzabile e gli effetti sonori sono decenti, rispetto al loop di sette note persistente.
Giudicare questo titolo non è facile, alla fine è sempre un omaggio al baffuto mangia funghi. Un'atto di riverenza verso la stessa Nintendo assente da questo mercato e ricolmo di omaggi della sua ludoteca. Certo non è facile valutarlo come giocatore sprovveduto, ma come giocatore esperto Mike World è merda fatta a pixel. Senza dubbi.
Voto: 1 Stelletta
Rapporto qualità/mario: 2
Alcune Recensioni degli utenti del Play Google...:
Ciao a tutti questo gioco li metto 5stelle perche'e bello non lo mai provat


Bello Stupendo,alcuni livelli sono facili altri difficili


E bellissimo Ma.arrivati al 3 la lettera F non fa più entrare e x questo lo disinstallato provo ad installarlo l'ultima volta spero vada bene.. aggiornate, ciauuuuuuu


Lo tiene mia cugina Lo tiene mia cugina


nico il gioco e bellissimi di sicuro perche ora lo scarico


Bello Bello.ank se lo devo ankora provare






4 giu 2014

C'era una volta...il Gioco di Ruolo.

dadi dadi e ancora dadi
Non sono solito criticare senza motivazione una moda, comunque il tempo si trascina via usi e costumi senza che abbiamo la possibilità di abituarci. Se guardiamo troppo il passato rischiamo di diventare nostalgici e non avere una chiara visione di cosa stiamo vivendo ora, in questo momento. Ci sono comunque dei momenti in cui mi faccio delle domande e guardandomi in tasca, scopro che qualcosa ho perso e altro ho guadagnato.
I giochi di ruolo sono cambiati molto, per esempio, tanto da allontanarsi da quel concetto creato dai due fondatori della TSR, qualche anno fa. Negli ultimi Mmorpg, dove per RPG si intende proprio la componente del Gioco di Ruolo che è stato pesantemente strumentalizzato e semplificato per avvicinarsi a delle meccaniche ideate per milioni di giocatori. Immediati e coinvolgenti i Mmorpg, a cominciare da World of Warcraft, possiedono il fascino del Gdr cartaceo, non la loro essenza. L'intera filosofia si basa su una corsa alle armi che, grazie all'aggiunta di nuovi "Content", continua a essere inarrestabile e infinita, focalizzata verso un combattimento che viene corretto in ogni patch, modificandolo fino a renderlo sempre meno complesso, alla portata di tutti e immediato. Servono Tank, Curatori e DPS (Nuker); una classe che tiene l'Aggro sul Boss/nemico, un'altra che cura a debita distanza e altre classi che lo spaccano di danno. Numeri immensi sullo schermo, diventano ancora più grossi in caso di critico. Non è più un dado da 20 facce da lanciare ma 200 dadi da 10 facce.
Quanto tempo ci vorrebbe per sommare il risultato?.
Si parla tanto, troppo, del Lore, della storia, quanto può essere importante. Comunque non puoi modificarla, anche se raggiungi il livello massimo, anche se hai risolto milioni di missioni, rimani comunque uno stronzo, come altri milioni di stronzi che si chiudono dentro una mappa piena di mostri per trovare dei pezzi di un vestito, seguendo una storia che non possono cambiare.
Di che storia stiamo parlando?
La storia di un libro, raccontata attraverso i dialoghi di mille NPC o da una voce fuori campo in qualche filmato d'intermezzo.
Nel gioco di ruolo la storia è importante perché è pura improvvisazione e non è delegata a un gruppo di programmatori che copiano pari pari una sceneggiatura. E' qualcosa impossibile da implementare in un videogioco, anche se più volte ci hanno provato, avvicinandosi ma rimanendo comunque lontani.
Sia chiaro non sono contro questo genere, sono divertenti e in grado di aggregare centinaia di migliaia di persone. Ma sono nati da un incredibile e complesso mondo di regole, creatività e fantasia, evolvendosi verso la morra cinese del Tanka-Cura-Nuka, qualcosa di enormemente diverso e limitante.
Massive Multiplayer Online Game: Questo sarebbe l'esatto acronimo.
MMOG

2 giu 2014

7 Super-poteri che si crede di avere l'Uomo.

Colpa forse dell'arroganza o di una natura che lo fa credere al centro del mondo, magari di una ingenuità mai completamente sconfitta, l'uomo di tutti i giorni quello di cui anche io faccio parte, nella sua quotidianità si crede di possedere dei superpoteri simili a quelli dei personaggi dei fumetti. Niente di incredibile o strabiliante, sono semplici convinzioni mentali che tutti pensano di avere avuto una volta nella loro vita e che purtroppo, una spietata realtà è pronta a smentire con violenti schiaffi sulla faccia.
Vediamoli in dettaglio:
 
"Super-fascino"
In un rapporto con una ragazza, l'uomo è al centro dell'universo e alcune volte si crede unico. Un tenebroso moretto che arriva da un passato turbolento e spinto da motivazioni nobili, salverà la pulzella da una vita monotona e ripetitiva. La sua esperienza e il suo carisma appariranno agli occhi della ragazza, come doni caduti dal cielo e catalizzeranno tutte le sue attenzioni verso il supereroe. Si concederà tutto a lui, senza sconti, gli donerà la verginità che da tempo custodiva per aspettare la persona giusta che, finalmente, è arrivata!
Lui è l'eletto!.
Quindi il Neo-matrix di quartiere si accorgerà presto che è solamente uno dei tanti stronzi che hanno provato a corteggiare con il bullet-time, senza peraltro riuscirci.
"Super-abilità"
E' sicuro di poter compiere più mansioni contemporaneamente e senza sbagliare. Cosi mentre guida manda un SMS a un amico, guarda la partita in televisione e con l'altro occhio controlla le email. Può leggere un giornale mentre ascolta della musica e parlare con una ragazza mentre sta elaborato dei pensieri elevatissimi (che includono un rapporto sessuale, con la stessa ragazza).
Questo superpotere però è incompleto e lo si capisce dal'sms di risposta dell'amico, che risponde :"Che cazzo vuoi dire: eoius, caomn smands èpwop wi èp?"
"Super-conoscenza Massima":
Tipicamente i Saggi non
percepiscono la propria saggezza e, il più delle volte, hanno l'umiltà di credersi ignoranti. Invece l'uomo, specialmente quello di una certa età, millanta saggezza e conoscenza dalle Spandrillas ai capelli e non vede l'ora di manifestarlo agli amici, ai conoscenti, ai passanti. Consigli discutibili su argomentazioni che, se fosse veramente saggio, non affronterebbe neanche. La sua saggezza verrà smentita quel giorno in cui lo vedrà protagonista di una torbida storia d'amore con la moglie di un amico, il giorno prima delle sue nozze.
"Super-traduttore Contemporaneo"
Il maschio italiano, ruspante e mediterraneo che vive e si riproduce nella nostra bella penisola parla una lingua che il resto del mondo ha dato per morta. Niente di più falso, l'italiano è vivo e vegeto e non saranno le K al posto delle CH a cancellarlo dalla faccia della terra. Lo stesso maschio, padrone del linguaggio italico, si crede padrone anche di altre lingue (come l'inglese) perchè grazie a internet, ogni tanto legge qualche post in English su Facebook e guarda i telefilm subbati di Games of Throne. E' chiaro che questa rudimentale conoscenza delle lingue straniere, verrà messa a dura prova quella volta in cui dovrà indicare la direzione di una spiaggia a dei turisti inglesi che verranno indirizzati verso la "cagna". (se sapete l'inglese ci arrivate)
"Super-forza"
Se riesce a aprire un barattolo della polpa pronta, l'uomo è in grado di fare qualsiasi cosa. Alzare le auto senza cric, spostare pianeti con un dito, portare due tonnellate di spesa dal supermercato all'auto, trascinandoli per due metri. Una potenza di proporzioni epiche che si fermerà da una nemesi peggiore della Kriptonite e di Galactus: L'ernia.
"Telepatia"
L'uomo crede fermamente di conoscere tutto e ogni dettaglio della ragazza con cui si è fidanzato, cosi come crede di conoscere ogni angolo della mente della propria moglie. Lo capisce negli sguardi, lo legge nelle iridi dei suoi occhi, lei alza le sopracciglia e lui capta il messaggio forte e chiaro. Non ci sono segreti e potrebbe mappare il sistema neurovegetativo del suo cervello, che conosce meglio della sua cartella di film hard. Lei è parte di lui e condividono la stessa anima.
Ne è fermamente convinto fino al giorno in cui la troverà a letto con qualche altro uomo, certamente più bravo di lui a leggerle la mente.
"Super-restistenza all'Alcool"
All'uomo di mondo piace bere e non si risparmia mai, può assimilare quintilitri di birra e mischiarla come meglio crede, senza avvertire conseguenze o alterazioni dell'equilibrio. L'alcool più o meno è acqua, sempre di ossigeno e idrogeno parliamo, quindi teoricamente innocuo. Cosa vuoi che gli faccia quel bicchiere di vinello, bevuto dopo due dita abbondanti di Tequila e qualche calice di birra?
Quando si sveglierà nudo al parco, il mattino dopo, darà la colpa alla licantropia piuttosto che ammettere di essere stato ubriaco.

8 Grandi Sicurezze sui Libri Cartacei.

Avendo scritto un articolo  su alcuni dubbi degli Ebook e sull'inchiostro digitale, per correttezza oppure per par-condicio elenco anche le 8 più evidenti certezze per continuare a leggere un libro fatto di carta, inchiostro vero e una copertina che non bisogna mai giudicare:
1 "Il profumo della carta"
Quando si compra un libro nuovo di pacca, appena uscito dal forno della stampante ha quell'odore unico che rende flagrante un libro. Peccato poi che, a furia di sfogliare le pagine e trasportarlo dal comodino al bagno o dalla scrivania alla spiaggia, quell'inebriante profumo si perde per sempre e dovremo nuovamente ritrovarla, comprando un altro libro.
"Può passare di mano in mano"
Se un amico vuole leggerlo, non bisogna dargli tutto l'E-Reader, basta imprestargli il libro. E' semplice e non bisogna arrabattarsi tra file trasferiti clandestinamente e cavetti usb. Una volta imprestato, la condivisione di una storia e di una esperienza rimarrà nei pensieri dell'amico e vi ringrazierà di tutto cuore. La vostra amicizia si rafforzerà sempre di più ma il libro, in ogni caso, non lo rivedrete mai più.
Che importa? quando c'è l'amicizia!
3 "Un libro è di compagnia"
Un buon  libro, assieme a altri buoni libri fanno una libreria e una libreria è un ottimo arredamento. Un archivio che rapisce per quanta conoscenza riesca a contenere e, soprattutto, affascina le donne. Avere in casa una libreria è sempre indice di persona facoltosa, istruita e intelligente. Anche se un ammasso di libri può rappresentare solamente una facciata, il libro in questo caso ha un ruolo di aiuto verso il corteggiamento e può aiutare a raggiungere il rapporto sessuale. Poco importa se il virgulto possessore di tutti quei libri non ne ha aperto nessuno e , anzi, gli viene mal di testa quando legge l'opuscoletto del Trony.
4 "Non ha bisogno di essere ricaricato".
Un libro si legge sempre e non si scarica mai. Non esiste giorno in cui non si possa aprirlo e leggerlo. Non ha codifiche strane, non può andare in crash e con un gesto è alla portata di mano, sempre pronto. Se non lo leggiamo da anni e lo riprendiamo in mano, il libro si apre al mondo rivelando i suoi segreti e il suo contenuto è sempre a disposizione di chiunque voglia aprirlo. Una lettura continuativa che non può mai essere interrotta da una batteria scarica. Solo dal sonno.
5 "Sei disconnesso con il mondo"
Quando leggiamo un libro, siamo da soli con noi stessi. Senza Facebook, senza Twitter, senza social network che ci richiedono una costante frequentazione, condivisioni di tutto quello che facciamo e anche di cosa leggiamo. Le lettere entrano silenziose nella nostra mente e li rimangono, per un po di tempo, però le ricorderemo solamente volta quando le vedremo scritte su Facebook, condivise da un amico.
6: "La Copertina"
Se siamo soliti leggere a casa, isolati dal mondo, questo passaggio potrete anche saltarlo. Se invece siete abituali lettori da spiaggia, la copertina è un bel biglietto da visita per chi vi sta vicino. Un libro importante, con il titolo in bella vista, incuriosisce e può essere un motivo di orgoglio da mostrare, anche se con discrezione. Non so se potrebbe aiutarvi nel primo acchito con una ragazza però è una valida pubblicità, specialmente se il libro l'avete scritto voi.
7: "Utile massa Solida"
Il libro non ha solamente una funzione didattica o di intrattenimento, può essere usato per svariati scopi; Per colmare quel vuoto di una fila di Dvd che non vogliono stare in piedi, per fermare le porte che tendono a sbattere con la corrente, per accendere il caminetto, per tenere in bolla la casetta di Fuffy,  per custodirci tra le pagine dei contanti, come difesa personale specialmente con Tolstoj e chissà per quante altre implementazioni.
8: "Semplice da utilizzare"
Non serve lo schermo touch o la carta di credito per leggerlo e non serve giostrarsi attraverso complessi menù di configurazione, per utilizzarlo basta un gesto. Le pagine si sfogliano con un dito e il movimento di inumidirlo con la lingua prima di avvicinarlo all'angolo del foglio è una tradizione millenaria, già utilizzata dagli antichi Greci per i papiri. Qualcosa che l'umanità non può farne a meno.