31 mar 2015

Notizia del Giorno.

Brutta esperienza per Antonio Raramazzo un forgiatore di armature di Asti che ieri pomeriggio, assieme alla sua moglie ha voluto provare l'esperienza di mangiare in un ristorante cinese. L'uomo, dopo aver consumato alcuni pasti per lui del tutto nuovi e senza aver compreso pienamente il menù scritto con indecifrabili ideogrammi, ha accusato alcuni dolori al petto e si è accasciato a terra urlando qualcosa in un idioma incomprensibile, che si suppone sia Giapponese.
Dopo alcuni minuti di dolori lancinanti, davanti a degli esterrefatti testimoni impegnati a mangiare gamberetti e spaghetti di riso, il Signor Raramazzo si è trasformato in Ultraman.
Il panico scaturito è stato incontenibile con un fuggi fuggi generale della clientela che tentava di raggiungere l'uscita di sicurezza, mentre l'intero locale iniziava a crollare viste le dimensioni crescenti dell'uomo.
Una volta raggiunta la spaventosa altezza di quaranta metri, Raramazzo diventato Ultraman ha compiuto alcune capriole in volo demolendo due palazzi in Via Tiziano Ferro 3 ed è saltato sopra alcune case popolari di Piazza Casablanca, riducendole in polvere.
gameretto vs ultrraman
Con due potenti falcate ha poi raggiunto le alture ingaggiando un combattimento con un enorme gamberetto cotto al vapore, dopo averlo sconfitto con un pugno nello sterno, solamente in tarda serata, si è seduto sopra il Monte Galletto per prendere fiato. Le autorità avevano volontà di arrestarlo e condurlo al centro penitenziario più vicino, però non sono state trovate delle manette adeguate alla misura di Ultraman, cosi si è deciso di confinarlo nell'entroterra, in attesa di una decisione del giudice.
L'uomo in una intervista ha esclamato:"今後だけピザ!, mentre la moglie non vede l'ora di passare la notte in intimità con il suo nuovo marito dalle forme ingigantite.
Questa esperienza ci insegna che bisogna sempre essere prudenti verso il cibo che non conosciamo e che è sempre meglio informarsi preventivamente su quello che andremo a mettere sotto i denti.

21 mar 2015

Gli Acchiappamiti.

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Sigla iniziale dove vengono esplosi mortaretti da persone che si divertono un mondo a far saltare in aria cassonetti, auto e manichini di Ciao Ciao, quindi appare il titolo della trasmissione: Gli Acchiappamiti
Il presentatore compare dopo che la telecamera ha fatto un giro sulle montagne russe:"Salve e benvenuti in questa nuova puntata di Acchiappamiti! Oggi cercheremo di sfatare un mito che molti di voi hanno richiesto mandandoci centimigliaia di email! Vediamolo in questo filmato"
Parte un film dove un uomo impugna un'arma che carica velocemente e fa fuoco contro un nano che imbraccia un Kalashnikov più grosso di lui, un fiotto di sangue finto esce dal petto del piccolo uomo e cade a terra senza farsi male.
"In questa scena cosa c'è di vero e cosa di finto? finalmente conosceremo tutta la verità che nascondono le armi da fuoco!. Con noi abbiamo il Colonnello dei Carabinieri Alfonso Guarullo, salve"
Arriva un uomo alto due metri con la divisa perfettamente in ordine "Buongiorno a lei"
"Alfonso come potrà aiutarci in questa impresa?"
"Dunque, sono qui in veste di supervisore per monitorare la situazione affinché la balistica innescata non arrechi danno a cose e persone"
"Certo, noi di Acchiappamiti siamo persone precise e vogliamo fare tutto a norma di Legge e la prudenza non è mai troppa, per questo è qui anche il Sergente della Guardia di Finanza Marino Mangialafoglia, salve!"
"Salve a lei, mi sono palesato in questo interessante esperimento con la funzione di facente soprintendente per accertarmi che vengano regolarmente battuti i relativi scontrini fiscali quando l'erogatore di proiettili espelle una munizione."
"E come ci riuscirà?"
"Sarà mia premura chiedere personalmente al proiettile l'esibizione del documento fiscale, una volta che questo è fuoriuscito dalla canna."
"Ottimo, fa sempre comodo avere una persona precisa come lei, come penso sarà preciso il Capo dei Vigili locali; Brizzio Fandimino, un buongiorno"
"Buongiorno! Io e la mia squadra abbiamo posizionato due controllori elettronici della velocità sul tragitto in cui dovrebbe percorrere la pallottola, rilevando non solo la sua velocità, anche la sua targa affinché venga spedita al suo domicilio la connessa contravvenzione"
"Cavolo! non vi sembra di esagerare?"
"Tutt'altro, siamo anche qui per monitorare l'apposito spazio delimitato dalle striscie blu in cui dovrebbe cadere il bossolo e che questo si premuri di pagare i costi temporali relativi"
"Come volete, siamo qui per far le cose fatte bene, abbiamo un mito da sfatare! Vogliamo che sia testimone con noi anche il Consigliere Regionale del Partito dei Cinque Carciofi; Ludovico Mansiolin,"
"Si salve, buongiorno, ciao!, sono felice di essere qui per parlare con voi a nome di questo bellissimo paese che è L'Italia! quale pubblicità migliore per far conoscere la nostra terra! Venite in Italia che si sta benissimo!, abbiamo le spiagge, abbiamo le montagne, abbiamo l'uva, abbiamo le pesche, abbiamo le angurie, abbiamo le albicocche!"
"Grazie, il suo intervento è stato prezioso Consigliere, ora è il momento di fare portare l'arma!"
Il gruppetto si divide, arriva una camionetta blindata guidata da una persona con il giubbetto antiproiettile, due militari del Corpo Scelto del Battaglione Sesto Salame Appeso di Ghisa aprono lo sportello posteriore dove è alloggiato una cassa di acciaio massiccio, dotata di due maniglie. Viene trasportata lentamente sopra un carrello, mentre il Carabiniere tenta di allontanare un folla inesistente, il gesto però all'uomo piace e continua a farlo durante tutto il trasporto. Il carrello viene spinto delicatamente sopra un tavolo di adamantio circondato a un vetro antiproiettile. Il forziere viene aperto e all'interno c'è un recipiente blindato più piccolo, con dentro una cassetta di piombo più piccola e infine un cofanetto di Mithrill minuscolo. Ogni contenitore ha una serratura a doppia mandata che fa crick e crok quando viene aperta.
Il cofanetto rivela un'alcova di spugna dove è alloggiata una pistola.
"Signori non credo ai miei occhi è incredibile!" esclama il presentatore
L'arma viene messa in mano al Finanziere che la esamina con i guanti bianchi, poi la prende il Consigliere che la tasta con cura, poi il Vigile e infine la impugna con sicurezza il Carabiniere, dove in un primo piano d'effetto la descrive:"Questa è una Beretta M34di 9x17 mm conosciuto anche come 9 corto o .380ACP, tiro utile 30-50m a caricatore a scatola rimuovibile da 7 colpi prodotta dal 1932 sino al 1980"
"Fantastico non ne vedevo una da quando è passato il luna park dalle mie parti!" Il presentatore è entusiasta e vuole andare fino in fondo:"Siamo pronti?"
Nel frattempo arriva una pattuglia di polizia che delimita la zona disabitata con delle strisce di plastica colorata, segnalando gli spostamenti via radio ai colleghi, giù al bar.
Il presentatore prende in mano l'arma mentre i testimoni sgranano gli occhi consci del pericolo, quindi si allontana di trenta chilometri a bordo di una copia della Papa Mobile e raggiunge una pianura talmente noiosa che non cresce neanche l'erba.
Via radio il presentatore ascolta i suoi consulenti dell'arma.
"Mi raccomando non la punti in faccia" - raccomanda il Carabiniere
"Sia certo che sia presente il numero seriale" - puntualizza il Finanziere
"Allacci le cinture" - consiglia il Vigile,
"Faccia vedere che è una pistola Italiana" - puntualizza il Consigliere.
L'arma viene alzata con due mani e puntata nel vuoto perché non ci sono bersagli; la norma non lo prevede. Il presentatore fa forza sul grilletto e non succede nulla.
Passa un'ora di ricerca dove l'equipe di esperti cerca di capire l'origine difetto, poi un cameraman precisa che alla pistola sarebbe opportuno levare la sicura e tutti riprendono le loro posizioni di sicurezza.
Momenti di silenzio e di tensione, la folla inesistente viene allontanata dall'instancabile lavoro di Guarullo mentre il Consigliere ha già scritto una quarantina di Twit e sta elaborando lo slogan per le prossime elezioni.
Il presentatore con guanti, tuta, casco, mutande antiproiettile inclina il suo dito sul grilletto, questa volta più morbido, e preme:

BAM!


Il team esulta di gioia e il presentatore è eccitato:"Come avete potuto vedere con i vostri occhi, le pistole sparano veramente e il mito è stato sfatato! Non pensate sia una cosa bellissima?"
C'è uno scambio di strette di mano e di:"Mi congratulo con lei, io non avrei fatto di meglio!" i Militari raggiungono il luogo della deflagrazione e, vedendo che il proiettile è andato a conficcarsi in una quercia secolare (l'unica del posto tra l'altro), infilano le manette al presentatore.
La telecamera viene spenta dopo l'inquadratura del Vigile che aiuta l'albero a compilare la constatazione amichevole.
La puntata finisce con il presentatore che viene condannato con l'ergastolo per tentato omicidio preterintenzionale di vetusta forma di vita vegetale.
Termina cosi la prima e ultima puntata di Acchiappamito.

17 mar 2015

Pocket Mine 2


Molti utenti leggendo la descrizione di questo gioco sullo store di Android o Apple, penseranno:"Ecco il solito giochino gratis dove, per continuare a giocare, devi pagare" e invece...avete proprio ragione Pocket Mine 2 è il tipico gioco "gratis" che potete scaricare per i vostri tablet. Niente di più e niente di meno.
Allora quale è la particolarità di questo titolo per venire menzionato nelle pagine di questo blog?
Il fatto che per giocarlo non serva un grande impegno mentale.
Semplice e allo stesso tempo ipnotico Pocket Mine 2 riesce a far passare il tempo con abilità e senza cervellotiche sessioni di lavoro. E' un passatempo ideale se siete seduti nel Trono di Spade del vostro bagno e può essere usato come sostitutivo a qualsiasi sonnifero, se giocato a letto.
Lo scopo del gioco è superare una serie di livelli divisi in difficoltà, dove l'impegno è raggiungere una certa profondità, picchiettando con il dito, la terra suddivisa in blocchi quadrati che vengono disintegrati dal piccone del protagonista e possono essere, oltre che di terra, anche di carbone, rame, oro, argento e quant'altro. Per rendere più emozionante lo scavo, alcuni blocchi possono contenere bonus e esplosivi per facilitare la discesa verso l'ignoto e creare piacevoli e pirotecniche detonazioni a catena.
Ogni blocco rimosso è un punto in meno alla resistenza della picca che inizialmente è molto fragile. Ottenendo soldi da materiali e nel progredire dei livelli, il piccone può essere irrobustito da opportuni upgrade che renderanno lo scavo efficiente, con la possibilità di raggiungere profondità più elevate.
Non serve nessuna strategia per lo scavo, il gioco genere casualmente i blocchi che incontrerete durante la perforazione e mano a mano che progredite con i livelli di gioco e i livelli del giocatore (diventati un must in questo genere di titoli) acquisirete un numero sempre maggiore di oggetti e power up. In più se condividete la vostra esperienza con gli amici nel solito social network, potrete inviare i vostri oggetti anche a quella lontana Zia dell'Inghilterra piena di soldi, nella speranza che nel suo testamento, si ricordi di voi.
Il brutto però arriva nel momento esatto in cui si scopre che, ogni volta che avviate una avventura, consumerà una porzione di energia che una volta esaurita vi impedirà qualsiasi altro intervento. Per ricaricare le energie o aspettate del tempo andando a giocare un altro titolo "gratis" precedentemente esaurito con le tempistiche simili, oppure tirate fuori la carta di credito e la strisciate.
Esiste un modo migliore e più economico per ottenere energia, però ho paura di scriverlo in questo blog per timore di una rappresaglia da parte delle lobby dei giochi "gratis". Quindi eviterò di svelarvi che è possibile ottenere tutti i punti energia mandando avanti il clock del tablet.
Costi collaterali a parte, Pocket Mine 2 è un giochino che consiglio di provare e, se possibile, spenderci il meno possibile se siete in grado di contenere il demone del "gioco gratis". E' chiaro che molti obiettivi possono essere raggiunti anche senza strisciare il rettangolino di plastica, ovviamente richiede più tempo e dedizione. Con questo non voglio sminuire il lavoro di programmatori o/e ideatori o/e produttori che tirano a campare dietro a un loro titolo che, alla fine, distribuiscono gratuitamente.  Voglio solo sottolineare che preferisco spendere una cifra per un gioco completo, piuttosto che pagare un affitto per giocarne uno "gratis".
Comunque è solo una mia opinione.

15 mar 2015

Il Cagotto del Sabato Sera.

cagotto
Malfio è un ragazzo timido però se gli chiedi un favore lui fa in quattro per aiutarti ed è grazie a questo altruismo se oggi i suoi amici lo aiutano a conoscere una ragazza a spiaggia. Di statura minuta, con il viso tenero e aggraziato, dopo un piacevole pomeriggio, questa si rivela disponibile per uscire con lui quel sabato sera..
Inizialmente sorpreso Melfio accetta l'invito esibendo un sorriso idiota e immaginandosi di portarla in qualche posto romantico dove si possa vedere il sorgere della luna, scambiarsi con lei qualche bacio e, magari, scopare.
Malfio non è mai stato molto abile con le ragazze e si crede sfortunato però più delle volte si tira addosso le disgrazie, anche se, non se ne rende conto.
Per la serata si trasforma in un impeccabile damerino; I capelli schierati in formazione, le sopracciglia addestrate e indossa un elegante abito dal colore sobrio. Peccato solo per quel leggero mal di pancia, avuto dopo che ha consumato a spiaggia 3 (tre) Cornetti.
Arriva l'ora X e Malfio vola nel luogo dell'appuntamento a bordo di una fuoriserie spettacolare color notte. Non sono molto esperto in auto e non sono in grado di riconoscere il modello o la marca, però è molto appariscente. La piccola ragazza arriva qualche minuto dopo e vedendolo sull'auto domanda con spiazzante innocenza "E' Tua?".
"No l'ho rubata a un tizio con un pugno, lo trascinato fuori dall'abitacolo, poi gli sono passato sopra due volte per assicurarmi che fosse morto. Scusa per il sangue sui pneumatici, due sgommate e lo gratto via" - Avrebbe risposto Malfio se la domanda era di un suo amico.
Alla ragazza risponde con sincerità: "No è di mio padre, me l'ha prestata solo per stasera perché poi la rivuole; deve andare a donne in Spagna". Anche troppa sincerità.
Dopo aver scelto in comune accordo la destinazione, l'auto si accende con discrezione e trasporta la coppia con un'andatura raffinata e signorile. Trovano parcheggio in centro quindi l'autista apre la portiera a lei con un gesto di galanteria dimenticato dall'umanità.
Mentre passeggiano tranquillamente Malfio intrattiene la ragazza con battute sagaci, opinioni condivisibili e qualche barzelletta mediocre. Giunti di fronte a:"La Leggendaria Gelateria del Borgo Feudale Antico Gotico Medioevale" il novello dongiovanni istruisce sul passato di quel luogo:"Sai, questa è la più antica gelateria del posto, Napoleone è passato di qui nel 1796" e invita la ragazza a entrare.
Sulle pareti del locale c'è una foto di Napoleone con in mano un enorme cono gelato mentre è in groppa sul cavallo bianco; una testimonianza del suo passaggio. Dietro a un bancone con diverse vaschette ricolme variopinte creme, un'anziana che avrà l'età di Napoleone, distribuisce e riempie coni e coppette.
La ragazza ordina un minuscolo cono al cioccolato e Malfio, goloso oltre misura e pensando di mostrarsi seducente, compra una coppetta da cento euro. La commessa, per riempire la coppa, usa una pala che plasma sfere di gelato grosse come palle di cannone, quando Malfio esce fuori viene accolto da una folla festante e nel cielo partono i fuochi d'artificio. La passeggiata continua mentre i due consumano il gelato, lui tenta un approccio più intimo condito di frasi tenere, impugnando a due mani l'enorme e sgocciolante coppa gelato.
Arrivati all'altezza di Via Farina 00 (che nel lontano 1941 ha avuto un'inondazione segnalata dal cartello con tanto di linea del limite raggiunto delle acque) Malfio inizia a percepire una forza oscura scaturire dal suo basso ventre. Non gli da molta importanza e la cataloga come una bolla di ingombrante aria intestinale, dopo qualche passo e qualche stentato tentativo di corteggiamento, la sua pancia però comincia a notificargli dei messaggi di errore, mandandogli in crash lo stomaco.
"Ti senti bene?" - gli chiede la ragazza vedendolo improvvisamente taciturno.
"Si si, tranquilla, ce la faccio" - risponde Malfio con la faccia scarlatta e le narici spalancate per fare uscire quanta più aria possibile.
Dopo l'inutile dissimulazione della sua salute, il playboy mancato si piega in due colto da potenti fitte di dolore, dentro di lui si sta scatenando la fine del mondo.
Con il ventre in pericolo Malfio entra di istinto nel:"Bar Zona Cesarini" dove la maggior parte della clientela è intenta a guardare l'amichevole: Rovotella vs Ambracellate, secondo tempo 1:0. Goal di Roccaviglione.
"ScusI! Dov'E' il BagNo?" - chiede il sudaticcio ragazzo poggiandosi al balcone, come fosse l'ultimo appiglio per non cadere dentro l'abisso.
"In fondo a destra" - Risponde il barista senza levare gli occhi dalla partita.
La ragazza ordina un caffè mentre guarda turbata il suo compagno sparire dietro un corridoio.
Un anfratto di piastrelle e tristezza delimita i muri del bagno, Malfio trova un Water illuminato da una debole luce, dentro scorre un zampillo di acqua marrone. Pezzi di carta igienica sparsi ovunque e il pulsante dello sciacquone penzolante. Nei muri alcuni numeri telefonici scarabocchiati con il rossetto e una scritta:"Si prega di lasciare il bagno pulito". L'irresistibile urgenza che lo anima supera qualsiasi senso dell'igiene e una volta seduto, lo sfintere lavora con operosità.
Passa il tempo e la ragazza è al terzo caffè e la partita è finita 5 a 1. Trasmettono i movioloni dei Goal quando Malfio esce fuori dal bagno con la faccia di uno che è appena sopravvissuto a un regolamenti di conti mafioso. Una volta usciti la ragazza chiede di tornare a casa, aggiungendo una banale motivazione, tipo che un suo parente sta per morire. Malfio è dispiaciuto però non si da per vinto, il viaggio di ritorno potrebbe dargli un'ultima occasione per migliorare quella imbarazzante circostanza.
I due raggiungono le fuoriserie. Il motore si accende, la luna è salita su nel cielo; è il momento adatto per creare un'atmosfera romantica, purtroppo Malfio ha poca esperienza in campo. Accende l'autoradio su un pezzo storico dei:I Cavalieri del Re- "La Maga Chappy" e abbassa la capotte per fare colpo su di lei. Sulla ragazza, non sulla maga Chappy.
L'auto parte gentilmente e esce dal centro abitato, raggiunge un rettilineo dove in strada non c'è nessuno, solo loro due, la luna e la Maga Chappy. In quel preciso momento lo stomaco di Malfio viene attaccato nuovamente dallo spirito del gelato. Il piede del ragazzo preme sull'acceleratore mosso dall'istinto di sopravvivenza. Il rettilineo termina con una serie di curve che il bolide percorre il più velocemente possibile, disegnando nell'asfalto pennellate di pneumatico. Mentre il vento sfreccia tra i loro capelli, la giovane comincia a perdere quel debole interesse che ha per il ragazzo e quella tenue simpatia si tramuta in panico.
Nel frattempo dallo stomaco continuano ad arrivare gli S.O.S. L'ultima curva sembra non finire mani mentre i cavalli del motore centrifugano i passeggeri come capi delicati nel cestello della lavatrice. Il viaggio ha termine davanti alla casa della ragazza prima che lei possa dire dire:"Non potresti andare più p..." un'inchiodata scaraventa i suoi polmoni dentro la sua bocca, bloccandogli la voce.
In circostanze diverse Malfio avrebbe provato a rubare un bacio alla ragazza, quando però si gira per salutarla lei non c'è più e vede il portone di casa sua sbattere violentemente.
Un ultimo pestone all'acceleratore e Malfio raggiunge il rassicurante bagno di casa sua per partorire , con atroci dolori, il demonio, mentre le ultime note della Maga Chappy si diffondono da dentro l'auto in cui ha dimenticato l'autoradio acceso per la fretta.
 
Fine.

9 mar 2015

Le cronache del D20: Quel birichino di Morlog.

cronache del d20

Personaggi Giocanti:
Lady Guratris - Chierica
Morgan - Ladro (io)
Zanster - Mago
Adokaz - Guerriero.
Belster - Druido


Antefatto:
L'atmosfera è gravida di aspettativa e il vento del cambiamento accarezza le nostre natiche. A inizio serata Adokaz entra nella stanza stringendo orgoglioso un cubo di plastica, i suoi occhi luccicano di soddisfazione mentre, con delicatezza, apre il minuscolo involucro trasparente.
"Sono i miei Dadi!" - Esclama distribuendoli sul palmo come pietre preziose:"Vedrete che risultati incredibili!" e li posa sul tavolo lanciandone qualcuno a caso col sorriso di un bambino che gioca con le macchinine.
Fine Antefatto.
L'azione eroica che abbiamo compiuto passa di bocca in bocca dei cittadini di Arabel e raggiunge le orecchie dell'Alto Mago della torre alta dei maghi, posizionata in un posto alto, alle spalle di un alto edificio e sigillata con una porta alta.
Il nostro gruppo viene convocato da questa autorità che manifesta molta preoccupazione verso la setta che abbiamo scoperto e racconta la storia di Morlog e dei Cultisti:
"Morlog era un mago come noi che, dopo che ha trovato la sua ragazza in compagnia di tre persone di colore, ha iniziato a studiare la negromanzia in segreto (da non confondere con la Necrofilia), perché' nella nostra scuola è proibito. Lo abbiamo scoperto il giorno in cui ha evocato una ventina di zombie per sincronizzarli in un balletto per la sagra di primavera. Per punizione lo abbiamo esiliato da Arabel e dalla scuola, però non è bastato perchè smettesse di praticarla."
"Grazie alle vostra testimonianza ora sappiamo che vuole vendicarsi del nostro gesto, mandandoci contro tutto il suo sapere nella Magia nera, per eliminare noi e forse l'intera cittadina.
Molto lontano sappiamo che sono presenti delle Miniere dei Nani Grigi dove sembra sia custodito:"Lo Specchio di Adir" un oggetto che sta usando Morlog per amplificare i suoi poteri" dopo una alta pausa, l'Alto Mago, neanche poi cosi Alto di statura, prosegue:"Nelle vicinanze delle Miniere vive un mago con la sua splendida figlia, saranno in grado di aiutarvi a raggiungerle."
"Visto che dobbiamo viaggiare per giorni, non è che ci impresti un carro?" - Domanda Adokaz impaurito dal tragitto.
"Io farò di più!"- Aggiunge l'altissimo alzando in alto le braccia - "Posso teleportarvi direttamente!"
"Non sarebbe meglio il carro?" - domanda Belster - "Teleportarsi non è pericoloso?"
"Si" - ammette il mago -"C'è una probabilità che l'incantesimo fallisce, ma è remotissima!"
"Ho i miei dadi nuovi" - aggiunge Adokaz - "Non temo nulla"
"Ci sarà una probabilità dello 0,02% di fallimento" - dice Zanster informato da un articolo su Focus.
"Come ulteriore aiuto posso darvi una spilla in grado di resuscitare uno di voi" - termina l'Alto Mago.
Rincuorati dalle parole raggiungiamo l'Alta stanza in cui l'Alto Mago vuole teleportarci, non prima di esserci preparati comprando provviste, pozioni, corde, rampini e qualche cartolina. Pronti per il viaggio ci posizioniamo sopra un pavimento scarabocchiato di rune a forma di cippe di cazzo e ordiniamo all'Alto Mago:"Energia Scotty!". L'Altissimo, con una smorfia interrogativa, esegue l'alto incantesimo sventolando in alto le braccia.
Durante la trasmigrazione il Master annuncia un check sul dado in base alla costituzione dei nostri personaggi.
A Zanster riesce.
Morgan riesce agilmente.
Lady Guratris riesce di una virgola.
Belster se la cava alla grande.
Adokaz scaglia i dadi nuovi che rotolano in maniera spettacolare e si fermano su un esagerato 99,9999999%
Tutto il gruppo si ritrova a destinazione tranne Adokaz che viene teleportato in un posto a caso della mappa. "Domani riporto indietro i dadi" - Annuncia mostrando lo scontrino dell'acquisto.
Nel frattempo si ritrova a osservare due goblin che gli stanno saccheggiando la refurtiva, incluse le armi quindi prova a sconfiggerli a schiaffi e pugni. Purtroppo i Goblin oltre a usare la sua spada sono più fortunati di lui con i dadi e, nel giro di un turno, lo ammazzano canticchiando una canzoncina scurrile però incomprensibile.
Il resto del gruppo, preoccupato per la perdita dell'unica classe sacrificale in battaglia, si mette alla sua sua ricerca battendo al pettine le vicinanze. Solamente quando giunge il tramonto troviamo il cadavere della povera bestiola.
"Possiamo usare la spilla per resuscitarlo" - Consiglia Guratris.
"Pare brutto sprecarla in questo modo" - Aggiungo guardando con diniego l'Amico Guerriero.
"In realtà c'è la figlia del Mago che è una alchemica e sarebbe in grado di fare una pozione della resurrezione" - ci comunica il Master
Adokaz, nonostante sia morto, domanda:"La figlia almeno è figa?" più interessato alla fanciulla che al destino del tuo personaggio
"E' di una bellezza unica" - rincara il Master - "Ed è anche brava nel suo lavoro, però per creare questa pozione servono delle erbe che sono presenti in zone ostili e impervie"
"L'alga mefitica del rospo" lo raccogliamo dopo aver raggiunto il fondo in una pozzanghera di melma.
"L'erbetta Simpaticina del Tramonto" la prendiamo da un orco dentro una caverna, dopo che gli abbiamo offerto un pranzo in buon agriturismo.
Il Fungo Spugnogne" lo estraiamo dalla schiena di un pescatore obeso, spiaggiato.
Raccolti gli ingredienti e pestati in una pozione dall'odore sgradevole, la versiamo sul cadavere di Adokaz facendolo tornare in vita.
"Aspetta fai un tiro percentuale per vedere se riesci a resuscitare, devi fare sotto 91%" - Notifica il Master sadico e precisino.
Adokaz tira i suoi nuovi dadi e fa 90%, i dadi si stanno tarando.
Riuniti e rifocillati troviamo un'arma giocattolo da dare al Guerriero appena riesumato e ci lasciamo condurre alla destinazione.
Entriamo nel posto con la solita discrezione che ci contraddistingue, urlando:"Dove sei, Demone di merda!?".
L'accoglienza non è delle migliori e il Dungeon è particolarmente articolato, ci orientiamo disegnando il percorso su un foglio a quadretti con una penna intrisa del sangue del nemico. Lunghi corridoi e cunicoli separano delle stanze ricolme di pericoli, rischiamo la pellaccia e più di una volta riposiamo sul ciottolato per riprendere le forze. Analizziamo tutte le metrature con certosina pazienza alla ricerca di preziosi e armi, se solo il Master lo concedesse, analizzeremo sotto ogni piastrella. Siccome i nemici abbondano e continuano a uscire in numero infinito, scendiamo non appena troviamo il passaggio che porta al piano in basso.
Scendiamo quindi nelle Miniere dei Nani Grigi.
Interamente scavata nella roccia, alcuni binari percorrono in lungo e in largo le interiora della caverna; una volta doveva essere stata ricca di oro, adesso è divenuta luogo di pellegrinaggio per maniaci del brivido.
Appena voltiamo l'angolo veniamo assaliti da un nemico mai visto prima; l'Armatura Vivente. Un involucro vuoto di metallo che, una volta colpito è in grado di stordire l'assalitore con un suono assordante. Sconfiggiamo il Gong Vivente suonando sulla sua corazza :"Fra Martino Campanaro".
Poi troviamo una porta chiusa con una chiave che, in precedenza abbiamo preso dal cadavere di un nemico, la apriamo rivelando un profondo baratro verso il nulla. Analizzo il posto e scopro una leva che, una volta tirata, fa salire una piattaforma larga appena per due persone.
Scendiamo io e Adokaz mentre una amabile musichina ci intrattiene durante la discesa.
Al piano inferiore incontriamo il fantasma di una donna che, seduto composto dietro una scrivania, ci cazzabubbola sul nostro futuro, sul nostro passato, introducendoci uno degli indovinelli inclusi dall'avventura. Difficile descrivere tutto quello che succede in questa stanza abitata da fantasmi, trappole e dal mobilio sinistro. Alcune prove testano la nostra pazienza fino al suo limite, dandoci del filo da torcere.
Scopri di qui, scatta la trappola di la, arriviamo alla prova finalissima che precede l'epilogo della storia; dentro un enorme specchio compare il Demone chiamato Adir e svela che Morlog è innocente, totalmente estraneo al Culto dei Negromanti. Siamo stati raggirati ma è tardi per chiamare un avvocato. Prima di tornare nello specchio Adir ci concede di uscire da quel luogo indenni, risolvendo un ultimo enigma. Sopra una scrivania troviamo questi oggetti: Un vassoio, un bicchiere, un teschio, una scopa, un paio di pantofole.
"Raccogliete un solo oggetto per proseguire!" - Annuncia il Demone prima di sparire in modo teatrale.
Raccogliamo le idee e condividiamo i nostri ragionamenti senza capire la logica dietro questo indovinello, cosi prendiamo un oggetto a caso e scendiamo nell'unica uscita.
Adir torna nuovamente al piano inferiore:"Pazzi! Avete scelto la morte!" e compare un ragno enorme dal cipiglio incazzato. Prima però serve un chiarimento sull'enigma:"L'oggetto giusto è La scopa, perché tutti gli altri oggetti possono contenere qualcosa. Tipo il teschio contiene il cervello, il bicchiere l'acqua, il vassoio la minestra, le pantofole i piedi" - Chiarisce il Master.
"Però la scopa può contenere gli Acari" - Il mio ragionamento non viene ritenuto valido.
Nello scontro percuotiamo il ragno come meglio possiamo, usando le nostre abilità nel migliore dei modi e posizionandoci tatticamente nei posti che riteniamo idonei. L'aracnide blocca due di noi sputandoci della ragnatela e si accanisce contro Adokaz che, dopo un iniziale sbilanciamento, riesce a tenergli testa.
Feriti ci raduniamo attorno al nemico e con una sequenza di tiri azzeccati pestiamo in stile Arancia Meccanica l'enorme bestia, fino a renderla bidimensionale.
Sporchi di marmellata di aracnide ci ritroviamo all'esterno in mezzo a una radura, il Dungeon era una illusione dello specchio e Morlog un'espediente per allontanarci da Arabel.
Scopriremo maggiori particolari nella prossima avventura, anche siamo più interessati a scoprire maggior dettagli sull'affascinante figlia del mago.
In particolare, sulla misura del suo seno.
 

Continua...

7 mar 2015

Le belle favole sentite da qualche parte.


Dentro un appartamento grande grande vive un'anziana.
Sono tanti anni che lei è in pensione e le sue giornate non sono granché emozionanti e il suo passatempo è quello di sparlare con la sua amica dello strano comportamento dei vicini:"Il ragazzo  del secondo piano torna a casa sempre tardissimo la notte, tipo alle ore 22, sicuramente si droga" Oppure: "Quell'uomo del 13 esce da solo ogni pomeriggio per andare da qualche parte, ha l'amante ne sono certa"
"La ragazza all'ottavo piano, quella alta, bionda con i seni enormi, l'ho vista scendere le scale e prendere un taxi, secondo me fa la prostituta!".
Le giornate per lei sono tutte fotocopie di un libro noioso, però non è stato sempre cosi. Suo marito è passato a miglior vita quando lei aveva appena sessanta anni, era un brav'uomo che non gli aveva mai fatto mancare nulla, anche se era lei ad avere una buona sicurezza economica e lui passava tutto il giorno al bar a calcolare l'equazione di caduta della saliva sputata dai calciatori durante le partite.
L'anziana in salotto tiene dentro una gabbia un pappagallo minuto, le uniche parole che è riuscito a imparare sono due e non le ripete spesso. Un giorno decide di liberarlo dalla gabbia e apre la porticina, il pappagallino esce iniziando a volteggiare in cerchio attorno a lei. Sembra divertirsi e non smette più di girare qua e la, poi si posa sull'armadio per qualche minuto e riprende il suo giro. Stanco del suo viaggio, dopo qualche ora raggiunge la spalla della sua padrona e gli gracchia nell'orecchio le uniche parole di sua conoscenza:"Più grande! più grande!"
La donna apre la porta della sala e lo lascia svolazzare per tutta la sua casa, senza metterlo più nella gabbietta. Passano giorni in cui l'anziana condivide la sua esistenza con il volatile, che la segue in tutte le sue mansioni; in camera quando va a dormire, in sala quando guarda i quiz televisivi che sembrano diffondere cultura e invece non insegnano un cazzo, in bagno quando il dovere chiama e sul davanzale della finestra quando la padrona di casa spia i vicini drogati e adulteri.
Il Lunedì successivo il pappagallo, poggiato sopra il davanzale, le parla nuovamente:"Più grande!, più grande!".
L'anziana comprende che il pappagallino è stufo di girare in casa e vuole provare nuove emozioni. Cosi a malincuore apre la finestra e lo vede svolazzare lontano lontano, verso quella libertà che la donna sembra non avere più.
Rimasta sola, l'anziana continua a fotocopiare le sue giornate e cerca di sconfiggere la solitudine telefonando più spesso alle figlie o sottoscrivendo contratti truffaldini a quei simpatici giovani che , quotidianamente, gli bussano alla porta.
Si trascinano adagio i mesi sino a diventare anni e l'anziana diventa ancora più anziana, il giovane vicino tiratardi si è sposato, l'uomo del 13 ha avuto tre figli, la ragazza formosa dell'ottavo continua a prendere i taxi ogni notte e lei paga la bolletta della luce a 12 fornitori diversi.
Un mattino come tanti altri, il pappagallino picchia con il becco alla finestra e l'anziana corre a aprigli sorridente, felice che lui sia tornato.
Una volta raggiunta la spalla della padrona questo, però, gracchia:"Più grande!, più grande!"
Fine.
 
Morale della Favola:
Fanculo il pappagallo! vogliamo sapere dove va a lavorare la ragazza formosa.

1 mar 2015

Taken: Io ti troverò.

Quando esce un nuovo film d'azione è complesso preventivarne il suo successo. I produttori puntano molto nel distribuirlo, però il suo destino è appeso a un filo che tengono i mano gli spettatori. Taken è una serie di blockbuster dove Lian Neeson non sembrava adatto per una parte del "vendicatore", in confronto a altri e più atletici attori dal fisico scolpito, eppure oggi conta tre episodi di successo con ottimi risultati al botteghino.
Qual'è il segreto del suo successo? Sinceramente non lo so, però posso dirvi come è iniziato tutto.
Siamo nel 2008 e nelle sale esce un film con un titolo banale:"Io vi troverò", un richiamo lontano dalla traduzione originale, che spera di ammaliare il pubblico nell'entrare nei cinema, per dare loro un volto al soggetto di quel:"Io" e scoprire chi deve cercare chi. Qualche anno dopo esce il seguito e il distributore decide di chiamarlo con il suo nome originale:"Taken 2" per evitare di costruire frasi tipo:"Io vi ritroverò " e nei futuri seguiti robe tipo:"Io vi ritroverò un'altra volta" o
"Io vi ritroverò ancora, da qualche parte dovrete pure essere, cazzo!".  A Natale, al CinemaaaaaAAaa.
Questo è Taken 1:

vlcsnap-00266Bryan è un uomo divorziato e in pensione da tempo, avendo molto tempo libero cerca di recuperarlo con sua figlia Kim. E' il suo diciassettesimo compleanno e alla sua festa le porta un regalo un oggetto che pensavo non esistesse più in commercio:Il Canta Tu di Fiorello.
Perché, dice lui, da piccola voleva fare la cantante.
L'ex moglie è contrariata del regalo, già suo marito suona il male il violino, ci manca solo che la figlia si metta a cantare per levarle il sonno. La festa si però si anima con il dono del suo patrigno, decisamente più costoso e impegnativo:"il Grillo Parlante" della Texas Clementoni:"Wow che figata!" esclama la figlia entusiasta del dono!
grllo parlante
Dopo qualche giorno Bryan viene contattato da sua figlia pensando di voler passare il pomeriggio con lui e parlare del futuro.
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Però quando si incontrano al bar assieme con ex moglie, lei comunica a Bryan che vuole partire per una vacanza a Parigi, con una sua amica Amanda. Visto che lui è stato cosi stronzo di farle un regalo di merda, che almeno firmi l'autorizzazione per lasciare il suolo Americano, essendo ancora minorenne.
Al Bryan non gli va giù la storia:"Sei troppo piccola per andare a Parigi, è un posto pericoloso! Los Angeles è molto più sicura, basta tenere nel borsello un M16"
"Ma Papà! E' Parigi!"
"Non puoi aspettare di essere maggiorenne?"
"Perchè cosa mi succede a diciotto anni? acquisisco dei superpoteri?"
"No, ma puoi prendere la patente per guidare un Carro armato, mi sento più sicuro se giri all'estero con un Tank."
"Maaaa papaaaaaaaà, daaaaai posso cavarmela da sola, non sono più una bambina!"
Bryan sembra non cambiare idea fino al momento in cui Kim si mette a piangere come una bambina e ,dopo il fiume di lacrime, gli allunga l'autorizzazione firmata.
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Mentre l'accompagna all'aeroporto, Bryan comunica alla figlia le istruzioni per avere una vacanza sicura e lontana dai guai. Gli regala un cellulare e precisa:"Chiamami a casa appena arrivi e non parlare con gli sconosciuti, non alzare i tombini, non sorridere alle guardie Svizzere e non arrampicarti sulla Torre Eiffel"
"Cosa vuoi che mi capiti a Parigi? Al massimo dovrò schivare qualche baguette!"
"Non scherzare! Tu non sai cosa ho visto quando lavoravo, non hai idea di cosa succede la fuori!"
"E che lavoro facevi?"
"L'edicolante"
Giunti al terminal Bryan scopre che in realtà la vacanza della figlia non si ferma solo a Parigi, ma segue il tour Europeo di Truce Baldazzi.

"E cosa vuoi che le succeda? Sei sempre il solito catastrofista..." - gli rimprovera l'ex moglie - "Lasciagli vivere la sua vita, il peggio che può capitare è che torni incinta di uno clochard Parigino che non riconoscerà mai suo figli, non è mica la fine del mondo!"
Bryan senza aggiungere altro guarda Kim prendere il volo assieme alla sua amica bionda e gli fa ciao con la mano.

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Appena atterrate a Parigi le due incontrano un tizio che, condividendo la spesa del taxi, le accompagna nel loro alloggio e una volta entrate, comunica per telefono di andarle a rapire. E non è neanche un'ora che sono a Parigi.
Le ragazze eccitatissime entrano nell'appartamento e Amanda si mette a ballare e cantare con la musica al massimo saltando su divani e letti, mentre Kim risponde sul cellulare del padre.
"Kim sono tuo Padre, sei arrivata? come va?"
"Si sono a Parigi, però ci sono degli uomini che stanno prendendo a schiaffi Amanda!"
"Fanno bene se sta ballando e cantando con la musica al massimo"
Come neanche la più nera delle previsioni, alcuni individui vestiti di nero trascinano via l'amica e poi si dirigono nella stanza di Kim.
"Ho paura! Cosa devo fare?" - Chiede la figlia in lacrime.
"Hai voluto andare a Parigi? Adesso sono Cazzi tuoi" - risponde il padre.
"No davvero, stanno arrivando! aiutami!"
Preso da un momento sconforto Bryan suggerisce alla figlia di nascondersi sotto il letto e di raccontargli tutto quello che sta succedendo, la figlia al telefono comincia:
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"Qui sotto c'è polvere è buio, ora vedo delle scarpe entrare nella stanza, parlano in una lingua strana che non è il francese. Cercano dappertutto, sicuramente cercano me e non so cosa vogliono farmi, ora stanno girando attorno al letto e..."
Gli uomini , sentendo la ragazza parlare da sola sotto il letto, la prendono e la portano via. Prima però di andarsene, i rapitori raccolgono il telefono e scambiano quattro chiacchiere con Bryan in una scena che ha reso famoso il film.
vlcsnap-00271"Io non so chi siete" - afferma Bryan - "non so che cosa volete, se cercate un riscatto sappiate che non possiedo denaro, però io possiedo delle capacità molto particolari che ho acquisito durante la mia lunga carriera, che fanno di me un incubo per gente come voi!"
"E' mica uscito Panorama?" - chiede l'interlocutore dell'altra parte del mondo.
"Esce Venerdi, oggi è Giovedi, passi domani"
"Grazie".
Senza perdere tempo l'uomo parte per Parigi alla ricerca della figlia, si infila sul primo aereo e raggiunge la stessa abitazione dove è stata rapita.
vlcsnap-00272Analizza ogni indizio e esamina ogni piccolo dettaglio lasciato dalle ragazze. Ritrova il cellulare di Kim e dalla memoria Sd scarica la foto del ragazzo incontrato dalla figlia. Con una tecnologia vetusta e rudimentale riesce a fare un ingrandimento e identificare il tizio, come si vede nelle puntate di Csi. Il suo occhio da ex edicolante scopre cose che nessun'altro riuscirebbe a trovare, come una copia rarissima del fumetto:"Il Camionista" lasciata dai rapitori.
Con le prove raccolte e l'aiuto di amici e conoscenti, indaga scoprendo un traffico di persone che ha l'epicentro proprio a Parigi, organizzato dalla malavita Albanese. Tirando qualche pugno scopre altre informazioni e dopo un rocambolesco inseguimento viene a conoscenza del luogo dove trovare le persone che sta cercando.
vlcsnap-00273Il giorno dopo, In un casolare anonimo, trova quelli che con una buona sicurezza li giudica sospettati a rapire le fanciulle. Fingendosi un rappresentate del Folletto, cerca di vendere loro un aspirapolvere potentissimo, però questi si rifiutano dicendogli:"Abbiamo già chi aspira le nostre cose". Prima di andare via uno di questi dice agli altri:"Devo andare in bagno, hai mica visto la mia copia de:"Il camionista" che voglio leggerlo?" Bryan riconosce la voce del rapitore e inizia a menarli tutti con pugni e calci. Si impadronisce di una pistola e inizia a fare fuori gli uomini uno a uno, mano a mano che escono dal corridoio, come in uno sparatutto dall'intelligenza artificiale di merda. Una volta sterminato il reparto di cattivoni, Bryan trova nell'abitazione alcune ragazze drogate e legate nei letti, però di sua figlia non c'è traccia. Tra le fanciulle, scopre il corpo privo di vita di Amanda.
"Cosi impari a fare casino con la musica" - bisbiglia Bryan prima di andarsene.
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L'unico superstite viene interrogato brutalmente dal'ex edicolante. Il rapitore decide di parlare dopo aver visto tutta la collezione, in fascicoli, di Pingu rimasterizzato in Full HD. La faccenda ha risvolti più estesi e scopre una organizzazione tenuta in piedi da alti funzionari che distribuisce e vende all'asta giovani vergini.
Incazzato come un Jedi, Bryan semina pallottole e schiaffi per scoprire dove è tenuta prigioniera sua figlia. La trova dopo averla vinta a un Asta delle Vergini, però viene immediatamente catturato.
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Dopo una dissolvenza in nero, si ritrova appeso, circondato da tre uomini e legato per le mani sopra un tubo.
I cattivi del telefilm di Batman anni 60 sarebbero stati più creativi.
[caption id="" align="aligncenter" width="475"] Questa si che è una trappola[/caption]
Uno degli uomini che lo circonda ordina agli altri:"Uccidetelo però senza far rumore". Gentili a eseguire la sentenza, facendolo prima rinvenire per dargli un cordiale saluto.
Con una cinghia attorno al collo, un uomo inizia a strozzarlo, però il tubo in cui è legato cede per il suo peso, liberando l'uomo e dandogli la possibilità di pestare gli altri.
La figlia però è in viaggio verso un paese esotico, Bryan prende al volo una macchina per strada e salta dentro il Veliero dello Sceicco, dove si fa strada schivando le pallottole e strozzando persone, armato di pugni e del suo smoking sempre impeccabile. Gli sparano ma lui schiva le pallottole come un ninja di Armani. Cadono uomini come foglie in autunno e Bryan raggiunge la stanza dello Sceicco:"Senta un pò" - gli chiede:"Lei è miliardario e potrebbe avere tutte le prostitute che vuole, le sembra il caso di comprare all'asta delle schiave, drogate, per centinaia di dollari che chissà mai se gliela danno spontaneamente?"
Questo lo guarda stranito e dice:"Eh cazzo, ci hai ragione" però è troppo tardi e si prende una pallottola in fronte.
vlcsnap-00276"Papà sei venuto a salvarmi!"
"Si figlia mia! Almeno ho la conferma che sei ancora vergine". afferma Bryan con un certo sollievo.
Nonostante i morti ammazzati e i casini fatti sul suolo Parigino, Bryan torna beatamente a Los Angeles, Kim si riabbraccia a sua madre e tutto torna alla normalità, anche se la ragazza, totalmente scossa dall'evento, cambia marca di dentifricio.
Fine.
Taken è una storia banale, affrontata milioni di volte al Cinema (anche da Swarzenegger, per fare un nome lungo a caso), costruita in una sequenza di scene d'azione che, benché prive di effetti speciali esorbitanti, provocano in un incalzante interesse grazie a un montaggio adatto per uno spilungone come Liam Neeson.