30 set 2006

Curiosando su Wikipedia...

E' incredibile le cose che si possono imparare navigando su internet, poi se utiliziamo un sito come quello di Wikipedia, possiamo veramente allagare la nostra cultura e trovare una risposta alle nostre curiosità. Stasera, per esempio, mi è venuto il pallino di documentarmi su una parola di uso improprio e sconosciuta ai più:"Fisting". Riporto, in breve , la pagina cosi come è composta su Wikipedia...

Il fisting è una pratica sessuale estrema che consiste nell'introduzione della mano all'interno della vagina o dell'ano. In base alla variante praticata, può essere definito fisting vaginale, fisting anale o, quando ad essere inserito è il piede, foot fisting.Questa pratica richiede una certa predisposizione fisica per la sua buona riuscita. Sebbene la vagina e l'ano siano elastici, infatti, non tutti sono in grado di praticarla. In ogni caso è necessaria una grande cautela durante l'atto per evitare di causare danni.

Non pensavo di spingermi cosi avanti, in un mondo che mi è sconosciuto. Più avanti nell'articolo, la lettura diventa più stimolante e ho trovato molto interessante il paragrafo: "Sanità, psicologia, sicurezza e oggetti necessari" elencato nella stessa pagina, ne tracrivo alcuni degni di nota, con l'aggiunta di alcuni miei commenti ironici e infantili:

Il fisting richiede una perfetta pulizia, specialmente per quanto riguarda il fisting-anale.

Su questo non ho dubbi, non sarebbe carino introdursi in un cunicolo buio con delle tane di akari sulle pareti

È necessario avere le unghie delle mani tagliate alla perfezione e limate per non avere nessuna prominenza che possa tagliare o lacerare minimamente l'interno della vagina piuttosto che del retto.

Quindi a Edward mani di Forbice è sconsigliato fare un'operazione simile.

È necessario avere uno stato di umore ottimale, oltre che un'ottima fiducia del partner per poter vivere questa pratica estrema senza spiacevoli sensazioni, quali ansia, dolore o sensazioni secondarie derivanti da ansia ed agitazione.

Metti che uno è ubriaco e che stringe nel pugno una lattina di birra durante l'atto...sarebbe spiacevole di certo. Poi se la donna soffre di diarrea, allora ci sarebbero i fuochi d'artificio e sarebbe necessario areare la stanza...

È necessario in ogni caso non insistere brutalmente se il partner lamenta dolori o malesseri fisici o psicologici.

Non è bello sentire urlare la propria partner mentre ci si diverte a inserire un pugno nel suo interno, si potrebbero spaventare i vicini o peggio, si potrebbe spaventare il gatto. Che già il vicino rompe le balle se tenete alto il volume dell'Home Teather da mille di decibel (come il fragor di mazinga Z), figuriamoci se state rumorosamente deflorando una ragazza.

È necessario non avere tagli, abrasioni o ferite che possono facilitare la trasmissione di sangue durante l'atto.

Certo che controllare se ci sono tagli all'interno del condotto anale risulta un pò difficile, è dura anche farsi un taglio da quelle parti, amenocchè non ci si voglia infilare una ventina di lamette taglienti.

È consigliabile l'uso di guanti per uso chirurgico, di lattice facilmente reperibili nei supermercati, per l'igiene, e perché questo materiale diminuisce l'attrito che si avrebbe con la sola pelle umana. Lo spessore non deve essere troppo, perché limita la sensibilità di poter provocare dolore, e non deve essere troppo sottile perché potrebbe rompersi.

Sai che bello andare in farmacia:"Vorrei un paio di guardi per uso chiurgico"
E il famacista :"Ah, lei dunque è un medico!"
"Oh certo no, voglio solo infilare la mia mano nel culo di mia moglie, grazie."

E' sconsigliata la saliva come metodo lubrificante, per l'igiene (la bocca umana contiene moltissimi batteri), e per la durata irrisoria dell'effetto lubrificante.

Leccarsi tutta la mano per fare una cosa del genere sarebbe il meno, il problema è avere cosi tanta saliva. Poi hai voglia, per fare una cosa del genere non sarebbe sufficente neanche lo svitol, ci vorrebbero litri e litri di grasso per carro armato.

È sconsigliabile l'uso di alcool e/o droga varie durante la pratica del fisting. Sebbene sia molto comune specialmente tra omosessuali, l'uso di droghe sintetiche, quali popper, è necessario mantenere sempre uno stato vigile per non perdere la sensibilità di entrambi, sia per il piacere, sia per la sicurezza che dev'essere tutelata il più possibile in questo tipo di rapporto.

Poi, voglio dire, per tutto il resto delle azioni che volete compiere in giornata, drogatevi e bevete pure, ma per il fisting no, mi raccomando. Tenete a mente una cosa, non serve tanto esercizio per prenderlo nel didietro, a volte basta semplicemente fare un acquisto affrettato.


Sono sicuro che, con un pò di esercizio e tanta, tanta vasellina, oltre alla mano un giorni si potrà introdurre tutto il corpo di una persona, tornando finalmente nel luogo dove tutti noi abbiamo iniziato la nostra avventura, in questo pazzo mondo.

23 set 2006

L'importante è iniziare...

Diciamoci la verità, ho provato a scrivere molti libri di successo (se devi scrivere un libro, anche se non lo pubblichertai, assicurati che sia di successo almeno) e mi sono sempre fermato alla pagina duemila per mancanza di idee. Quello che mi frega, è il mio disfattismo, in un giallo non arrivo a pagina 87 senza prima aver fatto secchi tutti i protagonisti della storia, non lasciando nessun superstite per continuare a raccontarla, e soprattutto, non rimane in vita nessun detectve o presunto tale, in grado di catturare il colpevole, che tra l'altro, muore pure lui. Mentre, se scrivo un fantasy, il drago assume un ruolo dominante nella trama, tanto da fargli conquistare il mondo, massacrare tutta l'umanità e vincere all'enalotto.
Al contrario, non ho nessuna difficoltà a cominciare un racconto, come ad alcuni scrittori può capitare, la cosa che mi riesce meglio è dare il La a una trama, mi riesce cosi bene, che oltre non riesco ad andare, ecco alcuni inizzi dei libri che non ho mai scritto e, forse un giorno, non scriverò mai:

Era un ragazzo estremamente educato, posato e dotato di forbito linguaggio, ma quando disse alla sua ragazza: "Spostati Troia, che non riesco a guardare la partita!", tutti iniziarono ad avere qualche dubbio...

L'uomo entrò nell'arena con un coltello, fiero e lo sguardo assente, gli si parò di fronte il suo primo avversario, due colpi e baciò la terra, il terzo caddè prima di sapere cosa lo aveva colpito, il quarto non doveva nascere, il quinto nessuno ebbe il tempo di guardarlo in faccia, il sesto gli chiese la mano, si sposarono in una solitaria chiesetta di montagna. A volte basta chiedere le cose.

Patty era una ragazza giovane, aitante, longilinea e con una passione smisurata verso i cimiteri, per questo in paese la guardavano con sinistro sospetto, daltronde non era bello vederla fare Pic Nic, con il suo ragazzo sopra le tombe.

L'astronave uscì dall'iperspazio nel tempo di un battito di ciglia, milioni di chilometri aveva percorso nell'arco di pochi minuti, anni luce erano alle spalle del pilota: Jack Figghut, mentre manovrava con abilità i comandi del suo bolide stellare, un asteroide decise di schiantarsi sul suo scafo, deformandolo. Jack imprecò sottovoce, doveva ancora finire di pagare il leasing.

Il nano usci dal suo nascondiglio nella montagna, era sporco di terra e barbuto, non si capiva dove iniziava lo sporco e dove finiva il suo pelo ispido. Caminò alla volta della vicina città e si inoltrò nel mercato locale. Doveva vendere i suoi denti di drago a tutti i costi, gli servivano monete d'oro per comprare la cameretta alla piccola. Ad un certo punto, scoppiò una rissa e due elfi ubriachi iniziarono a seminare il panico nel mercato, il nano torno alla sua dimona nella montagna con un nuovo portachiavi.

Il cadavere era riverso a terra in una posizione anomala, sembrava morto al seguito di una caduta, ma non c'erano traccie di sangue sul pavimento, neanche sul muro e neanche sul cadavere, il Dottore cominciò a sospettare di non stare di fronte a un cadavere, un vero peccato perchè non smetteva mai di parlare.

Una giornata stupenda, ottima, solare, calda come non si è mai vista a Agosto, la spiaggia era gremita di turisti, gente bisognosa di relax e una ventina di bambini che giocavano a biglie. Il mare si ritirò di qualche chilometri, improvvisamente, e la spiaggia acquistò molto spazio. I bagnini di allarmarono: Non avevano abbastanza ombrelloni e sdraio per riempire quello spazio.

Un personaggio misterioso entrò nella taverna, aveva sulle spalle un mantello di colore infido, sulla testa un cappello mai visto in tutta Nintralon, aveva pantaloni scuri e stracciati, quasi il suo petto villoso usciva fuori dagli strappi della sua camicia. Il classico tizio che non gli darei neanche 3 monete di rame. Mi chiese 3 monete di rame, gliele donai, non volevo storie.

Sul tetto c'era un gatto, marrone, che zampettava di qua e di la, era felice e giulivo poichè nessun cane poteva arrivare cosi in alto, non aveva pensieri perchè la sua padrona gli data quotidianamente da mangiare ed era grasso da fare spavento. Il gatto salto da un tetto all'altro e in quel'istante gli venne un coccolone al suo cuore oberato, aveva finito tutte le vite.

Hai poche possibilità di competere in una gara di formula 1, se ti anca la grinta, la voglia di vincere, dei meccanici in gamba e un pizzico di fortuna, poi se non hai neanche una formula 1, non ne hai nessuna.

La terra si era rotta le balle di girare su se stessa, quindi aveva donato un giorno eterno a un 40% della popolazione mondiale e una notte eterna a un altro 40%, la rimanente percentuale di umanità poteva continuare a baciarsi in eterni tramonti e in eterne albe.

Il computer si impallò del tutto, non funzionava più nulla, non sarebbe stato un problema se non solo per il fatto che era un elaboratore della Nasa e i suoi dati, assieme a quelli di altri computer, dovevano tenere in vita tutti gli uomini della navicella spaziale:"Zeus 12". Chiamarono quindi un esperto di informatica, era domenica, pioveva e tutti i negozzi erano chiusi, il direttore delle operazioni decise di riavviare il sistema sperando in qualche miglioramento. L'intero equipaggio del Zeus 12, rimase in pericolo di vita per circa un ora, per colpa di alcune Dll.

Musica, celestiale e sinfonica, forse è questo che ascoltano quelli in paradiso tutto il giorno, forse non c'è paradiso e neanche l'inferno, allora perchè ho fatto il bravo fino adesso? forse perchè sono bravo, forse perchè mi sento bravo, lo faccio perchè mi fa sentire meglio e non per sperare in una ricompensa, inventata dagli uomini, dopo che sono morto. Io sono buono e non h bisogno di giustificarmi, è la mia natura e per questo ne sono fiero. Faccio del bene, perchè credo di essere nato per farlo e mi è impossibile pensarla diversamente. Ora, sto lasciando il mondo terreno, una pallottola ha diviso in due il mio piccolo cuore, addio vita. Niente paradiso e niente inferno, solo la pace sperata dopo una vita di tribulazioni...ma cazzo se lo sapevo prima, mi trombavo la fidanzata del mio amico quando era ubriaca, invece di farmi delle seghe mentali!

Una voce chiamò nel buio, non posso credere che sto sentendo la voce dei soccorritori, qui non mi può trovare nessuno e a nessuno ho lasciato detto di trovarmi qui. L'oscurità mi circonda da giorni e forse non ho mai avuto cosi tanta tranquillità da me stesso, mi serviva un periodo di riposo e non voglio pensare a come sarà il domani, immerso nella confusione del mio ufficio, nell'inutile vociare del mio caporedattore, nell'odore di fumo dentro l'ascensore. Non ci voglio pensare. Meglio bere un tamarindo.

La ragazza mi baciò, appassionatamente, alzando le sue labbra contro le mie, i suoi occhi si chiusero assaporando quel momento intimo, piacevole e unico. Volevo che durasse per sempre, fino all''alba dell'ultimo giorno del mondo, sino a che il sole non si fosse consumato, sino al termine di tutto quello che siamo, invece è durato un cazzo e poi la accompagnata a casa il suo ragazzo.

Tommy leggeva tutto il giorno i fumetti, cosa che non faceva sentire tranquilla sua madre, maestra d'asilo e, a tempo perso, tuttologa. Non era umano consumare tutta la sua gioventù attaccata su quelle pagine pregne di violenza, storie assurde, mondi impossibili e ridicoli eroi in calzamaglia. Tommy era inqualificabile e, nonostante i continui rimproveri, continuava a leggere ogni tipo di fumetto. La madre non sapeva più che fare, era disperata.
CAZZO LEGGE I FUMETTI, MICA SI DROGA! NON SARA MICA UNA TRAGEDIA, CAZZO!...ehm scusate mi sono lasciato trasportare dalla trama...

16 set 2006

Fiabe rivisitate: parte 2°

Cenerentola.

Tanto tempo fa, in un paese lontano, che non dico il nome per non cader in ridicolo, viveva una piccola e tenera orfana chiamata; Cenerentola. Sua madre era scappata in Burundi con una lavapiatti di Brindisi, sua padre si sposò con un altra donna; Gremilde, una obesa dalla parlantina facile con tre figlie a carico; Sprindola la più magra, Mirandola la più formosa e Tabernola, la più muscolosa.
Gracile e di estrema bontà, Cenerentola veniva sfruttata da tutta la famiglia per i lavori più umili e servili; pulire il Water, rifare i letti, alzare le tapparelle, cucinare i totani, sbucciare le patate, farmare i gold a world of warcraft, inamidare i lepidotteri e tutte quelle mansioni che a nessun essere umano piace fare, per questo motivo, la ragazza non aveva tanto tempo libero nella sua meschina vita, neanche per leggere Cioè e spedirgli delle lettere con scritte domande idiote del genere:"Cara Cioè, è vero che se bacio un ragazzo, poi mi vengono le mestruazioni e devo poi pagare l'Irpef?"
Un giorno, la matrigna Gremilde, venne a conoscenza di un ballo di Gala, organizzato dal vicino Palazzo del Principe, dove tutte le persone più in voga, quelle VIPS e quelle danarose, si sarebbero incontrate per un gozzovigliare fino a tarda serata, magari fino al mattino. La donna non si poteva fare lasciare scappare un simile evento, forse avrebbe finalmente avuto l'occasione di trovare un uomo per le sue tre figlie, magari un ricco o il principe stesso in persona, chissà.
Annunciò l'evento alle tre figliole e, a una settimana di distanza, cominciò a prepararle mettendo sotto i ferri Cenerentola, facendogli stirare i vestiti e lavare il loro Cheyenne che li avrebbe portato al ballo. Mentre la ragazza metteva la quarta passa di cera sull'auto, pensava e si lamenta ad alta voce:"Oh come sono sfortunana! se solo potessi andare anche io a quel ballo e potermi divertire un po!"
Dopo quel pensiero, ecco che dal cofano dell'enorme fuoristrada fuoriuscire una signora anziana, vestita di azzurro e con un variopinto cappello in testa a tesa larga.
"La fata turchina!" - esclamo Cenerentola che si avvicinò all'anziana, cercando di abbracciarla
"Ma che fata turchina del cazzo!" - esclamò questa - "Tuo padre, ieri sera, alla festa in maschera era ubriaco e mi ha chiuso nel bagagliaio, quello stronzo!"
"mio padre?" - chiese la stupefatta ragazza - "Perchè?"
"Chenneso? Forse voleva trombarmi! ah ma io lo denuncio! lo denuncio!" - e urlando questo la vecchia si allontanò dalla ragazza barcollando verso l'orizzonte.
"Oh me tapina!" - riprese la giovane - "Adesso mi tocca pure pulire il bagagliaio! oh ma che mondo ingiusto! io a lavorare mentre le mie sorellastre possono andare al ballo senza di me!"
In quel momento, nella strada vicina, le parole vengono udite da un uomo, alto e di aspetto gentile, un foular gli pendeva triste fuori dalla tasta della giacca.
"Non ti affliggere giovane!" - disse questo, avvicinandosi
"Come non posso farlo? il mondo mi è ostile!"
"Oh ma, da quel che ho capito, vuoi andare al ballo del principe non è vero!"
Gli occhi di Cenerentola si illuminarono:"Si, Si, certo! chi non lo vorrebbe!"
"Ti osso mandare io!" - dichiarò l'uomo spalancando le braccia
"Oh, ma perchè tanta gentilezza? io, oltre il mio sorriso, non ho nulla da offrire!"
"E' proprio quello che mi serve, dolcezza, il tuo Sorriso!, vedi io sono un PR della Nike, in cambio di un piccolo favore, ti posso mandare in prima fila al ballo del principe e, non solo, posso farti ballare anche con lui!"
"Oh!" - gli occhi della ragazza, diventarono di cristallo - "E cosa mi chiede in favore, signore!"
"Dovrai indossare, solo e esclusivamente abbigliamento della mia marca, tra cui la nostra nuovissima scarpa Nike Crystal, fatta solamente di cristallo e estremamente comoda per le lunghe passeggiate in montagna!. Quindi, sorridere soddisfatta"
"Oh, ma se è solo per questo, va bene! lo faro!" - rispose entusiasta Cenerentola
"Però c'è una controindicazione; devi eseguire questa tua sortita fino a mezzanotte, il Re non ha permesso altre sponsorizzazioni dopo le 12:00 di notte e, il perchè, lo ignoro ma dovrebbe essere ugualmente sufficente a fare alzare le vendite del 02.3% in ogni caso. Il giorno del ballo, ti passiamo a prendere per le 19:30, mi raccomando, preparati"
Dopo aver svolto con estrema efficenza, tutti i compiti assegnatigli, Cenerentola tornò in casa a informare la matrigna acida, glielo disse mentre stava eseguendo un delicato bagno di alga equatoriale e, non volle credergli
"Chi vuoi che tu caghi piccola!, nessuno nel raggio di 23 miglia farebbe una cosa simile per te!"
Ma la sera del ballo, alle 19:30 puntuali, arrivo l'uomo incontrato in strada qualche giorno prima, sopra una minuscola smart nera con una enorme scritta bianca sui fiachi:"Nike". Cenerentola salì sull'auto vestita come il tipo gli aveva raccomandato, era bella e radiosa, sportiva e un pò fuoriluogo per una serata di gara come quella.
Appena entrò nel castello, tutti i presenti furono colpiti nell'osservare quella graziosa figura, quel scintillante sorriso, tanto che, andarono subito a prenotare la loro misura di Nike, anche il Principe notò Cenerentola e, dopo aver aperto le danze, gli chiese un ballo. Cenerentola non rifiutò, perchè aveva la scarpe da ginnastica di cristallo ed era un peccato non sfruttarle.
"Non ti ho mai visto in paese, come ti chiami?" - domandò subito il Principe Fasfurri
"Il mio nome non ha importanza, ciò che conta è il mio sponsor!" - rispose questa
"Sei molto carina, lo sai?"
"Certo, sennò non mi avrebbero mai affidato un marchio come la Nike"
"Ma, dimmi, dove abiti?"
Sicura di aver fatto breccia nel cuore del principe, Cenerentola stava per dire il suo indirizzo, quando gli cadde l'occhio nell'orologio digitale sul muro reale, faceva le 11:59 e 43 secondi
"Oh diamine! devo andare!", quindi esclamò lasciando la pista da ballo.
"Ma come?, dove? perchè?" furono domande che non trovarono mai una risposta perchè Cenerentola aveva lasciato Fasfurri in mezzo alla pista, da solo. Immediatamente, cominciò a seguirla con passo svelto, ma le Nike erano più veloci di lui
"é tardi è tardi!" urlò Cenerendola correndo verso l'uscita, ma nel terzo scalino dell'entrata si inciampò e si slaccioò una delle due costosissime Nike, che la ragazza non raccolse poichè aveva fatto una promessa e mezzanotte era vicinissima. La Smart ruggì lontano quando il Principe aveva raggiunto il cortile, chi era quella ragazza? - si domandò - "Era tanto bella e io non conosco neanche il suo nome!". Poi i suoi occhi caddero sulla scarpa per terra, la raccolse e riconobbe quella che indossava la misteriosa ragazza.
Determinato a rivedere nuovamente la nike girl, il mattino successivo, il principè fece una cernita di tutte le abitazioni del suo paese dove regnava, giulivo, da oramai 20 anni, quindi girò di casa in casa facendo provare la Nike Crystal a ogni singola ragazza, senza successo. Passo una settimana di prove mal riuscite, passaggi di piedi dalla taglia 32 alla taglia 54 ma la scarpetta non ne sapeva di calzare a pennello. Un sabato, il Principe visitò la famiglia di Gremilde e fece provare la scarpa a tutte e tre le sue figlie, anche in questo caso, senza successo.
"Dannazione" - esclamò il principe - "Sono tutte queste le sue figlie signora?" - chiese il principe leggendo un foglio.
"Certo!"- sbottò l'obesa signora - "Qui in casa non ho altre figliole!"
"Ma secondo il nostro Database, lei ospita anche la figlia del suo quarto marito, una certa Cenerentola, posso vederla per favore?"
Messa dinanzi alla professionalità del Principe, Gremilde non potè far alttro che chiamare Cenerentola, che in quel momento, stava oliando le ganascie della motosega.
"Eccomi matrigna" - ubbidì la ragazza arrivando al cospetto della sua matrigna, ma divenne rossa di fronte al Principe Fasfurri che la riconobbe, ma prima di dichiarare il suo amore, si chinò e provò a fare calzare la costosa scarpa in cristallo, gli entrò come stata fatta a misura per lei, ed era effettivamente così.
Quindi il principe, si alzò e con gesto fulmineo, prese per mano la giovane Mirandola e scappò via con lei. Si sposarono al castello con festeggiamenti che durarono settimane e tutto il popolo, specialmente Gremilde, divenne felice perchè il loro principe aveva trovato, finalmente, una degna sposta; d'accordo la scapina calza a pennello sulla giovane Cenerentola, ma Mirandola aveva le tette più grandi.
E vissero tutti felici e contenti, Cenerentola un pò meno...

10 set 2006

I film rimasti in Cantiere:

La sposa del Mostro Coperto di Sangue

In una cittadina dei giorni nostri, succedono dei fatti che chiamarli inquetanti, è riduttivo nonchè politicamente scorretto. Un pazzo maniaco omicida, servo della gleba, depravato, dilettante allo sbaraglio, pezzente, pazzo, incapucciato, con il coresterolo basso, incazzato e interista, udcide a sangue freddo, le prostitute a sangue caldo utilizzando un attrezzo molto singolare; Il Mocio Vileda.
Nella stesura originale del film, abbiamo progettato alcune scene di una violenza scorcentante e estremamente splatter. In una di queste, si può vedere la ragazza (il film non siamo riusciti poi a completarlo perchè si soffriva della mancanza delle attrici, degne di tale nome...e degli attori) prostituta che, mentre entra nella vasca, viene morta fulminata dall'amperaggio di un Game boy lanciado dentro la vasca. Un altra scena, la vittima viene tritata tutta dal tritarifiuti mentre in un altra, la battona prende il mocio in testa mentre tenta di scappare con il suo Ferrari Testarossa firmato Giamiro Quake.
gli omicidi si susseguono come i pelati in una lista della spesa, prima le prostitute più brutte, infine quelle più bella, generalmente dovevano possedere dei seni grossi, perchè una legge del cinema parla chiaro:"Quello che interessa alla gente, non è la trama elaborata o gli effetti speciali, quello che guardano sono le tette, più grosse sono più successo può sperare la pellicola". Si scopre che, tale mostro nat per uccidere prostitute, è stato plasmato da un manufatto del mesozoico, rinfenuto a seguito di uno scavo per incassare la vasca della signora Rossi, in viale Europa. Tale manufatto recava incise sopra alcune lettere in antico sanscritto, che non si sarebbero mai dovute pronunciare ad alta voce, ma caso vuole, che il muratore che rinviene tale manufatto sia un profondo conoscitore del sanscritto e riesce a decifrare lo scritto per enunciarlo ad alta voce, a tutto il palazzo e anche alla signora Rossi che, preoccupata, chiede:
"Ora che ha trovato questo reperto di antichità, non è che si alza il prezzo del preventivo?"
Dopo l'avvenuta del rito occasionale, il mostro riemerge dall'oceano incazzato come un camionista a cui gli hanno rubato il calendario che custodiva gelosamente nel suo tir. e si avvicina lentamente alla vicina spiaggia, pianificando piani di origine diabolica.
Il mostro inizia, quindi, a uccidere tutte le persone che incontra nel periodo della giornata, in cui si vede con più difficoltà; la notte. Nel piccolo paese dove viene evocato questo piccolo mostro, non ci sono molte persone che girano nella notte, quelle poche sono prostitute che, a causa dello scarso numero dei clienti, danno via per posta la propria merce per poche migliaia di euro, escluso spese di spedizione. Il mostro, che per comodità noi della produzione l'abbiamo chiamato Gino, massacra senza pietà 4 signorine dal sesso a pagamento e, siccome ha molta fame, decide di cibarsi dei loro corpi, ma quando sta per mettere in bocca un pezzo di gomito, si schifa e decide di cambiare dieta. Dopo la quinta vittima, il mostro diventa vegetariano e prende a mangiare le piante dei giardinetti, le betunie della Signora Dinalin e i cactus del Municipio, la polizia locale e le forze dell'ordine, affidandosi al fatto che costui è un entità immortale e virtualmente invulnerabile, lo lasciano cibarsi con codeste pietanze, rallegrandosi della sua scelta di non mangiare più le prositute; sarebbe stato un peccato per i futuri sabato sera.
Gino, una volta inghiottito tutto il verde del paese, nella scena finale, torna nelle profondità dell'oceano con passo zoppicante e un solo pensiero:"Era meglio bere due goccie di limoncino per digerire, prima di immergermi!"
THE END





Ecco un giffino tanto per rompere la monotonia

Ninja!

Mannaggia ai piromani

incendio a Spotorno

Certo non c'è molto da scherzare con un'incendio simile che ha divorato ettari di foresta vicino al paese dove vivo e lavoro, ci sono state anche delle vittime e qualcuno ustionato. Sono stati due giorni di ansia e intenso lavoro da parte delle squadre dei vigili del fuoco; ma questo filmato l'abbiamo fatto oggi pomeriggio, quando oramai la maggior parte del fuoco è stato spento dai ben 3 canadair e 2 elicotteri. Lungi da me l'idea di spettacolarizzare l'evento, ma sono dentro un pò bambino e certo, anche quando non è il caso, di sdrammatizzare sempre tutto. Come in questo caso, dove io e un mio amico, urliamo imprecazioni in un inglese discutibile, mentre il canadair butta l'acqua su un focolare già spento. (immagino per modalità legate alla sicurezza). Sempre meglio di far vedere gente che scappa mentre viene schiacciata da godzilla. (Mi piacciono i finali a sorpresa)

8 set 2006

Favole rivisitate, parte Prima...

La bella addormentata nel Bosco

Tanto tempo fa, in un paese che non descrivo perchè troppo banale e noioso, viveva una vecchia strega, brutta e con più rughe in faccia che una pergamena del '700 che, grazie alla pensione, non aveva un cazzo da fare tutto il giorno. Per questo motivo, girava per il paese da sola, ridendo quando qualcuno particolarmente brutto incrociava la strada o quando posava il suo bieco sguardo su qualcuna di particolamente grassa. Dagli amanti del villaggio triste, non era ben vista, anzi era la più odiata, per via della sua fastidiosa abitudine di mangiare i bambini e cagare in mezzo alla strada. Ora, morto un bambino se ne fa un altro, però l'igiene è l'igiene!
Un giorno di aprile, la vecchia megera incontrò una ragazza stupenda; chioma dorata, occhi blu intenso, seno prosperoso e un metro e ottanta di allegria fatta a persona. Il tipo di ragazza giusto per sorridere in televisione mentre si accarezza un cuscino della Mondialcasa. L'odio per questa giovane si scatenò immediatamente, perchè gli abitanti cosi come odiavano la strega, amavano con la stessa intensità questa bella ragazza, chiamata: Laura. Cosi architettò un piano per levarla di mezzo e non vedere più, quelle scene di servi della gleba che facevano ogni abitante del villaggio per accontentare la giovane, tipo; usare i propri corpi per coprire una pozzanghera e consentire il suo passaggio o prodigarsi in vere e proprie risse all'ultimo sangue per decidere chi la avrebbe aiutata a portagli la spesa a casa.
Trammite dei lavori, che neanche lei sapeva spiegare come, inventò un sortilegio sulla giovane, un misto tra voodoo, magia nera e un ritornello del Mago zurlì. Laura si addormentò e cadde in un sonno profondo e l'intera popolazione maschile del villaggio si disperò senza sapere più come sacrificare il proprio corpo. Ma la tragedia si amplificò dopo che la strega dichiarò le modalità del maleficio
"Solamente un bacio di un Principe azzurro, di nobili origini, schioccato in estate sotto il sole morente, potrà fare svegliare la bella addormentata. Altrimenti il suo sonno sarà Eterno!". Confidando nel fatto che, la tutti i maschi villaggio, erano contadini o scansafatiche, la straga era sicura che il maleficio sarebbe durato in eterno, mai come l'immagine di Laura dormiente, gli riempiva di gioia nel suo oscuro cuore di strega.
Gli abitanti del villaggio triste, avendo speranza zero virgola zero zero zero di trovare un rimedio al maleficio, posizionarono la bella giovane dentro una teca di cristallo e la piazzarono in mezzo a un lussureggiante bosco, con una targhetta d'oro con incise le seguenti parole:"Solamente il bacio di un principe azzurro può risvegliare questa fanciulla dal sonno eterno"
Passarono i mesi, gli anni, quando da est, in groppa a un cavallo bianco disegnato benissimo, galoppa verso la teca di cristallo un bellissimo ragazzo, dai capelli corvini, lo sguardo fiero e un sorriso rassicurante. Quando lesse la targa d'oro e osservò Laura addormentata, il suo cuore si riempì di tristezza, ma sapeva che lui era la persona giusta per salvarla. Sollevò con un gesto il coperchio di cristallo e si prodigò per darle un bacio, ma venne assalido a alcuni pensieri:
Si vide lui e lei, abbracciati in un amore eterno, tenero e duraduro, felici. Poi vide lei con gli abiti da nozze, sorridente, lei che lo costringe ad andare all'ikea prorpio il giorno del derby dell'anno. Nella camera da letto, lui non desidea altro che una bella nottata di sesso, mentre lei la impiega tutta nella lettura di un giallo dal finale scontato. Assieme ancora una volta nella scelta dell'auto che lui vorrebbe sportiva, ma che lei gli fa comprare una station wagon perchè cosi stanno più larghi con il bambino. Poi lui, che torna a casa dopo aver ammazzato un ennesimo drago e lei che gli fa una ramanzina perchè non sta mai in casa, quindi si immagina lui stravaccato sul divano a vedere un rilassante fuoco nel camino e lei che lo redarguisce perchè non fa mai nulla durante la giornata. Poi i suoi figli, 3 o 4, che gli girano per il castello, gli spaccano le armature donategli da Re arù, gli rovinano i suoi preziosi arazzi. Lui di fronte alla gloria di una battaglia da vincere, lei che lo costringe a lavare i piatti. Lui che desidera un futuro da guerrieri per la sua prole, lei che li fa diventare avvocati.
Dopo questa carrellata di pensieri, il Principe azzurro, dal passato nobile, si trombò la fanciulla dal sonno enterno, senza darle un bacio, quindi richiuse la teca, promettendosi di tornare il giorno successivo. E cosi fece, per tanti anni.
E vissero tutti felici e dormienti.




6 set 2006

Poesiola per tutti

Dove c'era un bosco, oggi c'è una grigia città
e tu, l'hai previsto
dove c'era un fiume, oggi c'è melma
e tu, l'hai previsto
dove c'era un abete altissimo, oggi c'è un cratere
e tu, l'hai previsto
dove' c'era una spiaggia, oggi c'è una discarica
e tu, l'hai previsto.
dove c'era la luna, oggi c'è il nulla
e tu, l'hai previsto.
vabbè, più che un profeta, sei un portasfiga!

3 set 2006

De bumbulus


Si sa, ci sono poche cose piacevoli nella vita e si possono contare sulle dita di una mano, come; pedalare su una bici senza le rotelle, scoppiare le bolle del materiale anti urto degli imballi, oppure, scomporre gli atomi con un cavaturaccioli. Ma in ambito culinario, niente è più sublime che l'assaggio e la successiva decustazione di undolcissimo Krapfen (o chiamato anche, in gergo volgare, Bombolone) ricolmo con tanta e tanta crema, talmente tanta che, ogni morso, rischia di schizzare via macchiando le vicine pareti, o i vicini mobili. Le origini di questa squizitezza sono, a me, sconosciute, il suo nome tedesco non mi dice niente di buono e può voler anche significare: "Piccolo und insignificante dolciume riempito kon crema pasticcera, ya!" che tanto non mi può fregare di meno. l'importante è che questo dolce rimanga immortale nel tempo, tenero e con la pastina bianche sul suo soffice dorso, per completare quell'esplosione di gusto incontenibile e renderla ancora più epica, distrubuendo sul palato di chi lo mangia, una placida sensazione di relax gustativo. Guai a voi a gustare il bombolone bevendo, fumando o semplicemente drogandovi, perderete il suo sensazionale gusto. Guai a voi se vi becco a cercare di dividere in due il krapfen per leccare la crema al suo interno, guai, vi verrei a cercare per rigarvi la macchina o levarla dalla sosta vietata.
Nessuno osi, mangiarlo senza chiudere gli occhi!
Nessuno abbia il coraggio di parlare mentre la crema gli inabissa la sua lingua!
Stolti! il bombolone è un dolce puro che pochi eletti possono goderlo appieno! Se non provate nulla nel mangiarlo, vi consiglio caldamente di tornare a degustare un banale croisant (o, in gergo volgare, cornetto) affogandolo in un caffè amarognolo.
Siete banali.

2 set 2006

Sex Chat

Propongo, in queste unove righe di testo, uno stralcio di comunicazione tra una ragazza (Ludmilla82) e un ragazzo (Stall1), trammite una comune chat. Premetto che il testo può avere un contenuto chiaramente erotico, in quanto i due ragazzi si stanno impegnando in quello che è l'ultima moda della chat telematica; Il Cybersesso. Godetevi pure lo spettacolo:

[Lumilla82] Ciao
[Stall1]Ciao, bella
[Lumilla82] E' da un po di tempo che non ti colleghi!
[Stall1] ho avuto da fare, sai che mi è nato il figlio
[Lumilla82] Ma dai! Sei diventato padre! Complimenti!
[Stall1] Ma questo è il terzo figlio ;-)
[Lumilla82] O.O, davvero?
[Stall1]Siamo una famiglia numerosa, in casa non ci si può annoiare
[Lumilla82] Deve essere molto faticoso avere tre figli
[Stall1]Si, questi ragazzi crescono in fretta, pensa che gli ho dovuto pure comprare il computer [Stall1]per la loro cameretta!, sono cosi dolci, ma certo e non ho più tempo per certe cose, in casa con mia moglie...
[Lumilla82] Cosi ti sfoghi in internet?
[Stall1]No è che, stasera non riuscivo a dormire, il piccolo non la smetteva più di piangere
[Lumilla82] Oh, che piccolo!
[Stall1] dunque, spogliati
[Lumilla82] Sono in pigiama
[Stall1]Levati il pigiama, dai
[Lumilla82] Ma vuoi farlo ora?
[Stall1]e quando sennò? sono già nudo
[Lumilla82] E tua moglie?
[Stall1]non ti preoccupare è di la che dorme, il computer è nella sala.
[Lumilla82] Cioè tu sei nudo, davanti al computer in sala?
[Stall1]perchè non mi credi, guardami con la quickcam, è mica la prima volta che lo facciamo, dai!
[Lumilla82] ah si eccoti!, ciao!
[Lumilla82] mi sto levando il pigiama, inizio a sfilarlo
[Stall1]ho il coso che si sta alzando, perchè non hai la quickcam tu?
[Lumilla82] si è rotta, mi è caduta!
[Stall1]sei sbadatuccia!, sei nuda ora?
[Lumilla82] sono solo con la mia biancheria intima, rosa,
[Stall1]me lo sto strofinando
[Lumilla82] mi sono levata il reggiseno, i miei seni sono caduti in avanti...
[Stall1]sono belli sodi e tondi?
[Lumilla82] bellissimi, sodisssimi e tondissimi
[Stall1]arf arf arf, levati le mutandine, levati le mutandine
[Lumilla82] me le sfilo piano piano, tipo spogliarellista di lap dance
[Stall1]me lo sto strofinando più velocemente
[Lumilla82] cosi, nuda da sola in casa, mi sto eccitando, dimmi qualcosa di porco, coraggio!
[Stall1]sei una zoccola! una puttana!
[Lumilla82] cosa vuoi che ti faccia?
[Stall1]mettiti a pecora!
[Lumilla82] e ora?
[Stall1]fammi un chinotto!, ah si!
[Lumilla82] te lo lecco, molto delicatamente
[Stall1]ah, si! e che cosa provi?
[Lumilla82] come gustare un calippo di carne.
[Stall1]dai, non ti fermare che ce l'ho in fiamme!
[Lumilla82] ora che cosa vuoi fare
[Stall1]smorzacandela! smorzacandela!
[Lumilla82] Ok, pà, ora me la compri la psp?
[Stall1]
[Stall1]
[Stall1]...ehm, che? cosa?
[Lumilla82] Pà, sono Marco, tuo figlio, sto digitando dalla mia cameretta, se non mi compri la psp, faccio vedere a mamma il filmato di te nudo che te lo freghi.
[Stall1]ehm, lud stai scherzando vero? non è divertente
[Lumilla82] Pà, domani voglio la psp, dopo che sono tornato da scuola, vediamo di non sgarrare
[Stall1]marco! vengo di la e ti prendo a botte!
[Lumilla82] e faccio vedere il filmato di te che te lo strofini a quelli del Telefono azzurro
[Stall1] dai il gioco è finito, Marco va a dormire, te lo dice tuo padre!
[Lumilla82] prima metto il mio filmato in salvo, nella casella postale su internet, che conosco solo io e poi ci vado.
[Stall1] allora è deciso, domani ti compro la psp!
[Lumilla82] grazie pà, se vuoi ti do due link per conoscere qualche troione.
[Stall1] no, grazie figliolo, ma tuo padre è stanco, basta con i troioni, troppe emozioni per stasera.
[Lumilla82] ciao pa, a domani, Sony FTW!