20 feb 2022

Cyberbait 2022

Immagino non sia facile fare, al giorno d'oggi, il redattore di dei portali online che trattano videogame.
Serve un infinito impegno per offrire contenuti nuovi per i lettori, per non perdere visite al sito e fidelizzare nuovi utenti.
Maggiore sono gli ingressi al portale e maggiore è la probabilità che possano guadagnare con gli sponsor che, gradualmente, stanno invadendo porzioni sempre più importanti di spazio nelle pagine.

Bisogna cavalcare l'onda, seguire le tendenze e prendere il toro per le corna, ucciderlo e magari abusarne sessualmente. 
Come arma in questa guerra mediatica l'utilizzo del Clickbait, ovvero l'arte di attirare click nella pagina con titoli accattivanti e sensazionalisti, è diventata una pratica cosi frequente, che sembra ai nostri occhi normale.
Tanto è vero che una delle più importanti testate online di videogame, qualche giorno addietro, pubblica un articolo con un titolo presuntuoso:


Incuriosito da chissà quale problema debba affrontare la CD PROJECT RED per il suo tribolato (e comunque molto venduto) Cyberpunk 2077, mi ritrovo sotto gli occhi il classico articolo fuffa, pompato con un titolo Clickbait.

Oltre a evidenziare di quanto Cyberpunk 2077, sia ancora discusso da appassionati, è comunque diventato un bersaglio importante da parte delle riviste del settore, utenti e pensionati. Appena compare un aggiornamento, o qualche novità riguardante il titolo, nessuno si fa scrupoli a criticare, commentare o ironizzarci sopra. Certo è anche vero che la CD PROJECT RED, non ha fatto una buona figura al day one.

Uno dei tanti Bug in cui era affetto il gioco al lancio. Alcuni di questi belli grossi, altri destinati solo ai palati fini.


Questa notizia in particolare però non è un aggiornamento, quanto una considerazione personale del redattore che poteva essere tranquillamente pubblicata nel suo blog, senza scomodare la testata. 
Dovete infatti sapere che, da pochi giorni, è disponibile la Demo "Next Gen" per Playstation 5 di questo titolo.
Senza soffermarci sui problemi tecnici che, comunque vada d'ora in poi su Cyberpunk 2077 si troveranno sempre anche Dio dovesse scendere dal cielo e prendere mano al codice sorgente, in questo periodo di prova si può giocare solamente per cinque ore.

Secondo l'autore, questo lasso di tempo sarebbe sufficiente per concludere il gioco che, nella sua Demo è pubblicato in una Build completa, perché alcuni speed runner sono riusciti a finirlo in appena due ore.
Ovviamente l'articolo non spiega un dettaglio su questa pratica molto importante, che sottolinea quanto sia fallace del suo ragionamento.
Bisogna chiarire che un giocatore Speed Runner, cioè colui che completa un videogame nel minor tempo possibile, impiega molte ore giocandolo, in quanto alcune scorciatoie o glitch che utilizza per battere record mondiali, non sono di facile utilizzo e, in alcuni casi, servono movimenti e tempistiche quasi da alieno.
Quindi, un curioso a caso che apre per la prima volta Cyberpunk 2027 è impossibile che possa avere una prestazione da speedrunner.

Se la CD PROJECT RED ha realizzato una build completa a tempo per pubblicizzare il titolo per l'utenza "Next Gen", vuole dire che è consapevole di questa realtà e se uno di questi Speed runner (quanti saranno al mondo in grado di finirlo in 2 ore?) vuole cimentarsi nella corso contro il tempo e finire la demo, può tranquillamente farlo in virtù del fatto che sicuramente Cyberpunk 2077, non solo se l'è comprato, ma potrebbe anche averlo platinato una decina di volte.

Quini no, questa Demo non è un Autogoal clamoroso, bensì la riprova del fatto che nessuno di noi, me compreso, è immune ai clickbait.




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