26 mar 2017

Film Classici spiegati ai Giovani: Lolita.

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Bella raga.
Oggi parliamo di un classico della cinematografia di antica generazione che è diventato un classico e ha creato un modo di dire:"Lolita". Pensate che per la tematica molto delicata trattata in questa pellicola, il regista Stanley Kubrick ha avuto alcuni casini durante la lavorazione. Molti suoi amici gli hanno levato il saluto e estranei sono entrati a casa sua e gli hanno cagato sul divano, roba brutta insomma.
Meglio andare però con ordine, raccontandovi la sua trama. Siamo nel 1962, quindi niente internet e Pokemon Go. Il Prof Humbert Humbert, (un nome del cazzo cazzo)  arriva negli USA per insegnare a scuola. Cercando un'abitazione in affitto, il prof incontra una vedova cozza con il nome di Charlotte Haze, e sua figlia Dolores, chiamata anche "Lolita" che è un diminutivo che suona decisamente meglio di un nome che evoca dolore.
[caption id="attachment_3472" align="aligncenter" width="566"]vlcsnap-2017-03-26-12h07m57s155.png La prima apparizione di Lolita, pisellabile nonostante il bianco e nero.[/caption]
Appena Humbert la vede, scatta in lui qualcosa di magico che non provava da tanto tempo; un'erezione. Da quel momento inizia a lovvarla nel suo intimo anche se ha solo sedici anni, cosi decide di prendere in affitto l'appartamento della vedova gli piace particolarmente e, soprattutto, per poter stare vicino alla ragazzina.
[caption id="attachment_3525" align="aligncenter" width="587"]vlcsnap-2017-03-26-12h30m35s833.png Il ballo era un antico metodo di corteggiamento, che solo i vecchi usano oggi.[/caption]
Nello stesso tempo però anche Charlotte lovva Humber, questo però non se la caga neanche di striscio, perché ha occhi solamente per Lolita e approfitta della situazione malata per scrivere un romanzo ispirandosi alla Milf e sua figlia Teen svampita.
Dopo qualche tempo però, l'innamoramento per Lolita trascina Humbert nel decidere di sposare Charlotte e tramare di ucciderla dopo il matrimonio, però poi il merda ci ripensa, perché si caga addosso. Poi il suo piano per uscirne pulito, fa decisamente cagare.
Charlotte durante la luna di miele scopre la bozza del romanzo del marito che la descrive come una cagacazzo. Anche se è una descrizione corretta, la donna sclera e esce di casa venendo travolta da un'auto, schiattando come una niubba.
Una gran botta di culo per l'uomo che, senza fare un cazzo, si trova nuovamente single e, senza pensarci due volte preleva Lolita da un collegio, dove la madre la aveva sbattuta perché iniziava a essere una pezza, e la porta in un Hotel a fanculandia.
[caption id="attachment_3535" align="aligncenter" width="565"]vlcsnap-2017-03-26-12h34m33s944.png "Facciamo un gioco che ho imparato al Collegio?" - "Giochiamo a Merda!?"[/caption]
Quella notte Lolita si avvicina al suo patrigno e gli chiede di fare "Un gioco che ha imparato al collegio". Anche se non si vede nel film, possiamo tutti immaginare che gioco hanno fatto quella notte. In ogni caso, non è che c'era molto da fare con una ragazza in una camera d'albergo del 1962. Mario Kart non l'avevano ancora inventato.
Il giorno dopo Humbert rivela alla ragazza che la madre è crepata e Lolita ci rimane ovviamente di merda, piangendo tutta la notte.
Dopo aver lasciato la piccola da sola in lutto, l'uomo si intrattiene con un uomo nella Hall dell'albergo che dice di essere uno sbirro, anche se la faccia dello sbirro non ce l'ha e lo bombarda con strane domande a cui Humbert non da tanto peso.
Qualche giorno dopo si trasferiscono nell'Ohio dove il Prof ha accettato un incarico di insegnante, mentre Lolita studia nella stessa scuola dove lui insegna.
La giovane vorrebbe fare l'attrice teatrale, però il suo patrigno scopamico glielo impedisce forse perché geloso o semplicemente stronzo. Interviene uno strizzacervelli dell'istituto e riferisce a Humbert la strana situazione psicologica di Lolita, che sembra comportasi quasi come se scopasse con un matusalemme, così il professore accetta di farla recitare per paura rendere pubblica la sua situazione di coppia, neanche fosse un pedofilo.
Alla fine di uno show teatrale, Humbert scopre che Lolita si vede con dei tipi, così la coppia malata lascia l'Ohio e viaggiano verso un altro posto con meno cazzi in giro.
[caption id="attachment_3631" align="aligncenter" width="503"]vlcsnap-2017-03-26-13h32m21s048 Come perdere sanità mentale, girando in auto con una minorenne.[/caption]
Durante il tragitto vengono pedinati da un uomo e dopo averlo seminato Lolita viene portata all'ospedale perché si sente messa merda. Temendo di averla ingravidata, Humbert scopre con sollievo che la ragazzina potrà essere dimessa dopo pochi giorni senza problemi, però quando torna per raccattarla non la trova perché è scappata via con uno che, agli infermieri, Lolita ha detto di essere suo Zio.
Passano ben tre anni e Lolita manda una lettera al suo ex scopamico in cui scrive che si è sposata con uomo chiamato Dick (altro nome del cazzo) ed è prossima a partorite. In più è pure messa al verde ed è infognata con i debiti, quindi chiede di mandare della grana, prima di essere costretta a venderla sul prolungamento.
Il Prof. invece di mandare contanti, corre a trovare la tipa che la trova oltre che ingravidata, maggiorenne, quindi meno attraente.
Durante la conversazione Lolita gli rivela che lo sbirro, lo strizzacervelli, il pedinatore e lo zio erano in realtà la stessa persona, un camaleontico commediografo chiamato Clare Quilty. Stronzo lui a non accorgersene, perché a noi spettatori era più che evidente.
Infine gli dice che non lo lovva più e poi è una donna sposata, prossimamente madre, quindi chettelodicoaffare? E lo spedisce dritto dritto nella friendzone.
 
[caption id="attachment_3663" align="aligncenter" width="617"]vlcsnap-2017-03-26-13h46m46s987 L'inconfondibile rappresentazione della tragica perdita della figa.[/caption]
Humbert in lacrime e disperato, come se gli fosse rotto lo smartphone, le lascia tredicimila dollari e corre via mettendosi alla ricerca del commediografo stronzo responsabile di avergli portato via la scopata assicurata.
Lo trova qualche anno dopo nella sua villetta, ubriaco merda che barcolla come un pinguino dopo essere stato deflorato da un elefante. Con un revolver calibro cazzonesò spara a Quilty mancandolo alcune volte anche se è un bersaglio facile e lo killa a sangue freddo.
Il messaggio celato che vuole donarci questa immortale pellicola è che, puoi innamorarti di chiunque, anche di una minorenne, però se sei sfigato prima o poi te la prenderai in culo.
Quindi fai un piacere all'umanità e vai a surfare sulla lava con una lastra di alluminio.
Almeno è questo il significato che io ho capito.
 
 

Voiager è Tornato.

voiager 10

19 mar 2017

The Zelda-Station.

[caption id="attachment_3087" align="aligncenter" width="460"]pane1 Ecco la macchina dei sogni di tutti i Nintendari.[/caption]

Nintendo NX.


Cosi si doveva chiamare la nuova console Nintendo. Una macchina che sarebbe stata innovativa, fantastica, potente, Nintendiana all'estrema potenza!. Il messia tecnologico che tutti aspettavano.
Il 20 Ottobre 2016 Nintendo finalmente svela tutti i suoi segreti dietro questo progetto e presenta Switch, una console ibrida tra il portatile e fissa.
Nel ridicolo promo video si vedono tanti giovani affrontare la loro nuova vita sociale condividendo la console con gli amici in videogame bizzarri, che al confronto il Beer-Pong è un gioco per intellettuali.


[caption id="attachment_3113" align="alignnone" width="1917"]giuoco della bbomba Oh raga, giochiamo a fare le bolle con una bottiglia virtuale, invece di aprirne una vera e farci un bicchiere di quello buono? E poi facciamo gesti equivoci che è divertente![/caption]
Ragazzi entusiasti di giocare ai titoli Nintendo che possono seguire la loro passione in qualunque posto, anche se poi si finisce sempre di usarla seduti sul water.
Come al solito, la comunità mondiale di giocatori critica il prodotto Nintendo, l'hardware specialmente, quindi la dimensione dei Joy-Con che sembravano troppo piccoli e grazie a altri piccoli e grandi dettagli, annunciarono la loro delusione verso la grande N lamentandosi e frignando, come siamo oramai abituati a leggere.
Il mio sguardo invece si posa inevitabilmente su questo:
[caption id="attachment_3118" align="alignnone" width="1920"]The-Legend-of-Zelda-Breath-of-the-Wild-2 IL NUOVO ZELDAAAAA! PORCOCAZZO![/caption]
Successivamente escono altri dettagli sul sistema in uscita il 3 Marzo 2017; il Nintendo Network sarebbe diventato a pagamento come succede già con la concorrenza e Switch non avrebbe avuto un browser al suo lancio levandomi ogni idea di usarlo come tablet. Viene annunciata la lista di titoli al day-one, molti indie-game, qualche retro-game e nel complesso rimane molto povera.
Però lui c'era...
[caption id="attachment_media-8" align="alignnone" width="1920"]zelda-presentation2017-scrn07_92yh.png OMG GUARDA! EPONA! CHI SE LI INCULA GLI INDIE!?[/caption]
Torrenti di critiche negative giungono dall'internet degli insoddisfatti, molti sono dubbiosi sulla nuova console ibrida e molti altri danno già per fallita la Nintendo però, non appena questa apre i preordini dello Switch,  c'è il sold-out dopo qualche ora.
Al giorno d'oggi, un classico. E' successo anche a Apple.
Arriva finalmente il 3 Marzo e finalmente posso giocare a Zelda, un gioco maestoso e magico che però non ho intenzione di recensire ora; questa pagina è dedicata alla console, che per essere un hardware uscito nel 2017, possiede delle leggerezze che non mi aspettavo di certo da Nintendo.
[caption id="attachment_3176" align="aligncenter" width="486"]nintendo-switch-prezzo-data-uscita-annunciati-v8-282041-1280x720 Guardatemi quanto sono carino e asimmetrico. Volete darmi una carezza?[/caption]
Il pad ad esempio, o Joy-con chiamateli come volete. Giocando a Zelda avevo la sensazione di avere tra le mani, non un gamepad, piuttosto un giocattolo. E' vero è molto piccolo, però ho i miei dubbi riguardanti la robustezza. i tasti minuscoli sembrano delicati e specialmente le levette analogica, fanno tenerezza. La disposizione dei tasti disorienta parecchio e ci vuole qualche ora per averne familiarità. Il difetto maggior è dovuto al fatto che se si scarica anche un solo pad, bisogna sfilarlo dal Joy-Con Grip e collegarlo alla console alloggiata nella docking-station alimentata. Una paio di volte mi sono dovuto fermare a giocare per metterlo in ricarica e i Joy-con sono due ed è difficile che condividano la stessa percentuale di carica, che mi è sembrata inferiore a quella del pad della Ps4. Sembra una specie di suggerimento al consumatore a orientarsi verso l'acquisto del gamepad-pro, sborsando 70 Euro.
Certo potete comunque continuare a giocare in modalità portatile sullo schermo da sei pollici, però farlo davanti a una televisione da cinquanta pollici spenta è ridicolo. Poi è irrispettoso nei riguardi nella televisione stessa.
[caption id="attachment_3216" align="aligncenter" width="487"]nintendo-switch-Joy-Con-grip Il Pad fai-da-te.[/caption]
Lo stesso utilizzo dei Joy-con asseconda di come si voglia giocare, portatile o fisso, risulta artificioso. Ci vuole una certa delicatezza per sfilare i pad tra una modalità e l'altra. Se per un adulto questo non è un problema, per i bambini la storia cambia e la Nintendo questo dovrebbe saperlo, visto che ha sempre prodotto console a prova di Bimbo devastatore di mondi.
switch.png
Ciao, mi chiamo Marco e gioco a Skyrim aspettando di aprire i bauli in Crash Royale.
L'idea di portabilità è effimera. Molto più delicato di qualsiasi tablet in commercio, lo schermo da soli 6 pollici dello Switch si vede male in una giornata soleggiata (possono capitare, se si esce di casa), rivestito in una plastica facile da rigare e con una durata di batteria di tre ore. Sono comunque dettagli che non gravano sul mio modo di vedere la console, a casa mia vivrà sempre alloggiata nella sua Docking Station.
Che lo vogliate o meno, il gioco portatile è dominato letteralmente da tablet e smarphone, credo che pochissimi utenti siano disposti a portarsi dietro la Swich, che assieme ai suoi Joy-con, risulta ingombrante per qualsiasi tasca, già oberata dal cellulare o dal tablet.
Nintendo-Switch-Zelda-Cartridge
Ammiro la voglia di tradizione della Nintendo e l'idea di riportare i giochi alle cartucce, mi convinse alla presentazione. Almeno fino al giorno in cui non ho giocato a Zelda e ho subito i caricamenti. Quel "loading" anche solo di qualche secondo che in un gioco su cartuccia non mi sarei aspettato. La colpa sarà anche mia, abituato a giocare su un Pc dotato di SSD, però non mi aspettavo uno Zelda cosi frammentato di caricamenti tra dungeon, mondo esterno e tutti i teleport.
Dove sono i tempi dell'istant-game dei giochi su cartuccia?
Sono rimasti su Nintendo 3Ds.
Sono fiducioso che in futuro la situazione migliori, come migliori la fruibilità della console, che a parte Breath of the Wind non ha null'altro da offrire e, per gli altri giochi Nintendo (MARIOOOOOOO!), bisogna aspettare ancora qualche mese. Davvero troppi per ii giocatori di oggi, che vogliono tutto, subito e, anche se mediocre, poi lo comprano ugualmente.
Se parliamo degli indie game nello store, sono disponibili anche su Pc e ne basta uno di fascia medio/bassissima per farli girare, non sono certo un incentivo all'esborso di trecento euro.
Quindi, il discusso e pubblicizzato 1-2-Switch costa be CINQUANTA euro ed è un giochino che sarebbe dovuto essere presente gratis nella console. Come minimo.
Consapevole di aver fatto un acquisto dettato esclusivamente da un istinto hyruliano, Nintendo Switch è una console opzionale, quasi esclusivamente Fan-Service che non può intrattenere da sola. Che sia stato un acquisto opportuno è troppo difficile da stabilire, piuttosto valutatelo ora guardando Wii-U con la ludoteca che ha prodotto. Per voi è stato un acquisto valido o meno?
Solo ora potete saperlo che smetteranno di supportarla.
Per quanto mi riguarda ho scoperto che la "Nintendo Difference" esiste ancora, non certo per questo sistema travestito da tablet, bensì in quel fantastico pezzo di software chiamato Zelda: Breath of The Wind, che chiunque dovrebbe giocare almeno una volta.
Non mi resta che augurare un buon lavoro alla Nintendo e augurarmi che producano un altro Metroid Prime per la loro nuova macchina, prima della fine di questo secolo.
Pleaaase!.
 
 

12 mar 2017

Super-Stizione!

superstizione
Devo ammetterlo, quando ero giovane credevo al paranormale.
Ero affascinato dalla fantascienza e mi piaceva l'idea che alcune persone, alcune autorevoli altre no, fossero fermamente convinti che abitanti di altri mondi erano in grado di visitare la terra a bordo di velivoli, in grado di viaggiare per anni luce, senza produrre nessun tipo di prova concreta.
Alleggerito dal carico di cercare di dare una risposta plausibile a eventi sporadici come quello degli UFO (che tratterò più avanti, semmai me ne ricorderò), davo quasi per scontato che esistesse anche la superstizione.
Certo, la affrontavo in maniera diffidente, conoscevo tutti i presagi che potevano scatenare nefasti eventi e, anche se cercavo di evitarli, una volta che mi capitavano eseguivo un gesto scaramantico, più che altro per abitudine, che per allontanare la sfortuna.
Pensavo che le persone più fortunate del mondo fossero i titolari di un maneggio, avendo tutti quei ferri di cavallo a disposizione, per uso scaramantico.
Una visione del mondo scatenata da una ingenuità tipica dell'adolescenza.
Non so quando è successo, non ricordo il giorno esatto, forse leggendo qualche libro che trattava tutt'altro argomento, ho capito quanto fossi condizionato da credenze sbagliate tramandate per rispetto e, specialmente, ignoranza.
Come poteva un umile gatto scombussolare gli eventi meteorologici, solamente lavandosi dietro le orecchie?.  Come riuscivo a rovinarmi il mio futuro, aprendo semplicemente l'ombrello dentro casa? .
Un giorno un mio amico mi informò che, non era vero che i carri funebri portassero sfortuna. In un momento di confidenza mi disse:"Portano sfiga solamente se la bara è vuota!"
Cosi, ogni volta che ne incontravo uno per strada, mi immaginavo di avvicinarmi e bussare al conducente, questo abbassava il finestrino incuriosito e poi diceva:"Prego?"
"Mi scusi se glielo chiedo, la bara è vuota o piena?"
"Eh?"
"Si, mi serve per sapere se toccare ferro o no. Mi sarebbe utile, grazie".
"Ma vaffanculo!".
Nella mia immaginazione, il dialogo terminava sempre cosi.
Se osserviamo la natura che ci circonda, ad esempio, possiamo notare che se ne frega altamente di qualsiasi credo. La sfiga della gazzella è la sopravvivenza del Leone, il formichiere ha il muso allungato e la lingua filiforme per riuscire a leccare le formiche dai loro nidi, e li ha acquisiti dopo una lunga fase di evoluzione e non perché ha avuto una botta di culo a nascere cosi. Lo Stercorario spinge una pallina di sterco grande come lui per sopravvivere e deporvi le uova, non lo fa perché porti fortuna pestare la merda.
Cosi da un giorno all'altro mi sono liberato di queste superstizioni e non sono stato più attento a quelle manifestazioni della sfortuna che, nelle credenze popolari, si possono scatenare quotidianamente. Cosi come non ho più fatto caso agli eventi che, sempre seguendo la stessa superstizione, dovessero portare fortuna. Tipo trovare un quadrifoglio, un chiodo (ne trovavo quanti ne volevo, qualcuno conficcato nei pneumatici dell'auto) e calpestare la cacca.
Contemporaneamente e senza che me ne rendessi conto, ho smesso anche di credere nel destino (quindi nell'oroscopo), perché indissolubilmente legato allo stesso malsano meccanismo. Come non può essere condizionata dal sale caduto su una tavola imbandita, la nostra storia non può essere stata già scritta da qualche entità superiore, che ha deciso cosa per noi è bene e male. Troppo facile delegare le proprie responsabilità a qualcosa che crediamo più grande di noi, senza non fare nulla.  La sfortuna, il fato, l'universo, la dea bendata, quello lassù, gli angeli, il demonietto dei pensieri, la mia vita precedente, colpa loro!
Troppo semplice lamentarsi delle persone che non siamo, perché il destino ha voluto che siamo quello che siamo.
Ci vuole tanto tempo e tanta fatica per cambiare le cose ed è un sacrificio troppo grande cambiare il nostro atteggiamento. Nel dubbio, crediamo a qualsiasi cosa che possa rendere la nostra vita migliore, criticando le scelte degli altri, quando dovremo prima di tutto, criticare ogni credenza che vuole rivelarci una verità assoluta e credere a cosa noi vogliamo veramente.
Ognuno di voi è libero di credere in quello che vuole, io personalmente ho smesso da anni di farmi condizionare dalle mistiche cazzate e non passo sotto una scala solo perché ho paura mi possa cadere addosso.
Semplice sopravvivenza.
Buona Pesca!.

2 mar 2017

La Costosa Muraglia.

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Approfittando del mercoledì-sconto-cinema che piace tanto a noi liguri (e non solo) sono andato a vedere questa pellicola dalla storia sospesa tra storia e finzione. Un film che non ha la potenza per diventare una pietra miliare però che riesce a intrattenere per tutti e 102 minuti di durata. Le battaglie cercano di essere colossali e epiche, purtroppo alcuni cali di stile nelle strategie dell'armata cinese (come le Soldatesse Lanciere-Bungee-Jumping e le armature colorate alla Power Ranger) abbassano uno stile che parte da leggendario e finisce sul ridicolo. Sono scelte discutibili che non mi va di criticare; il regista Zhāng Yìmóu (Ho incollato il nome da Wiki per i troppi accenti) a puntato a creare un blockbuster più che un kolossal.
La Grande Muraglia è il film più costoso girato in Cina e dopo averlo visto non riesco ancora a darmi una risposta su come hanno potuto spendere una cifra cosi immensa; a occhio non mi è sembrato un film cosi oneroso.
E' anche vero che non sono un esperto di cinema e non ho mai lavorato nell'ambiente, però è anche vero che al giorno d'oggi la computer grafica non è più costi costosa come qualche anno fa e le comparse si fanno presto a moltiplicare grazie alla magia del "Copy & Paste".
Non dico che sia stato economico, però qui parliamo di Centocinquanta milioni di dollari.
A me sembrano tanti.
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Saranno costati gli attori?
Volevo chiedere a Matt Damon quanto è stato l'ammontare del suo compenso però continua a fare le orecchie da mercante. In ogni caso, anche se tutti gli attori principali avessero chiesto un milione di euro a testa, ne rimarrebbero ancora molti da spendere.
Saranno costate le comparse?
Come ho già anticipato nella premessa, non è cosi proibitivo avere centinaia di migliaia ci comparse sullo schermo, quando basta qualche parente che si muove nello schermo, vestito in armatura e moltiplicarlo con la CGI.
Saranno costate le scenografie?
E' abitudine di questi tempi che gli attori recitino di fronte a enormi schermi blu e anche in questo caso non penso sia stata fatta un'eccezione anche perché, la vera Muraglia Cinese è un Patrimonio dell'Umanità e non penso che la produzione del film abbia potuto tanto "giocarci"sopra.
E' costato il design delle creature?
Senza spoilerare troppo, i mostri presenti nella pellicola sono di tre tipi e in un alcune scene compaiono moltiplicati all'ennesima potenza per lanciare un'attacco che solamente i più nerd riconoscono come quello degli Zerg.(Che in cina conoscono meglio di noi)
L'aspetto di queste bestie chiamate Taotie (tradotto con il Traduttore G. vuol dire:"Adesivi Tao") sarà anche elaborato, però poco ispirato. Il creativo responsabile sarà stato pagando a 90 giorni con buoni pasto.
Non penso che venderanno le Action figure dei Taotie.
Sarà costata la sceneggiatura?
Prendete un ghost writer qualsiasi, ubriaco e al verde, dategli 50 euro e sarà in grado di creare una storia simile a quella di questo film.
Non essendoci in rete materiale con cui dipanare questo mio interrogativo, alla fine sono arrivato  a una conclusione personale, che mi pare bene o male pertinente.
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La Produzione ha ricostruito interamente la Grande Muraglia all'interno degli studi cinematografici. Ai tempi hanno impiegato 1700 anni, oggi sono riusciti a farla in qualche mese.
Questi Cinesi sono incredibili.
PS: Sappiamo tutti, più o meno, che la maggior parte di quei soldi è finita in pubblicità per sponsorizzare un film che ha una vita di un paio di settimane e poi viene seppellito da un altra orda di pellicole, che difficilmente potremo guardare tutti.