31 lug 2006

Stasera, ci vediamo un pò di fantascienza...

Data Astrale 310706, questo è il diario di bordo del Comandante Cippa, al comando dell'astronave Enterpizza stiamo esplorando nuovi mondi, per dare un futuro alla nostra stirpe, per dare nuovi banchi da scaldare ai nostri figli, per creare nuovi parcheggi dove riempire delle nostre auto, per andare dove nessun uomo si è mai giunto prima...(parte la sigla)
Stiamo parcheggiando nelle cordinate del pianeta Yoyo che, da tempo, stiamo inseguendo in quando si ostina a seguire una rotta anomala, grazie ai nostri strumenti di elevata precisione siamo riusciti finalmente ad aprire i Polaretti, sigillati ermeticamente a causa di una temperatura troppo rigida del frigo. Rinfrescati, il nostro intero team di cui il capo è il Caporale: Bega sta elaborando un astuto piano per scendere sulla superficie del pianeta, senza destare sospetti sugli abitanti che sembrano non essere presenti, ma secondo il Sergente della Squadra Mobile Guerrafondai: Fionda, si sono nascosti per tenderci un agguato, catturarci una volta scesi sul pianeta e mangiarci dopo averci cotto a puntino.
A proposito di cibo, oggi il nostro cuoco ha la diarrea mista a leggero meteorismo, quindi mi ha chiesto se era possibile spostare l'intera cucina all'interno del bagno, in modo da permettere di continuare il suo operato, anche quando questo grave disturbo richiede impellente urgenza. Permesso accordato, però i nostri ingegneri hanno impegnato troppe risorse per l'installazione della piastra delle patatine, vicino al water close, devo chiedere alla Flotta Interstellare di fornirci di ulteriore carta igienica, l'abbiamo finita tutta.
Ritengo che, su questa astronave, siano presenti troppi ingegneri, e il più delle volte sono stati assegnati a compiti incompatibili con la loro esperienza, ritengo a ragione, che in questo equipaggio manchi la manodopera di una massaggiatrice, magari Thailandese.
Ora il dovere mi chiama, devo andare a visionare alcuni nastri provenienti dalla terra e, infine, scoprire quale sia il colpevole prima che lo scopra il Super Detective Conan, mi da fastidio che qualcuno arrivi alla soluzione prima di me.

Data Astrale 310706, aggiornamento: Sul pianeta Yoyo non ci sono forme di vita, ne siamo a conoscenza al 100% poichè il Sergente Fionda ha preferito bombardare preventivamente il pianeta, con una leggera scarica di Bio Laser al Balcan Phaser Elettroconduttor Becks, l'esplosione che ne è seguita ha distrutto l'intero pianeta in una polvere di asteroidi ubriachi.
L'intero equipaggio è sconvolto per l'accaduto, infatti non può ancora credere che gli sia stata negata la fornitura di n°1 Massaggiatrice Thailandese. Faro ulteriori richiami sull'argomento, ogni volta che ne lo riterrò opportuno, per adesso continuo la mia mansione di oggi con spirito esemplare: Oliare le porte scorrevoli automatiche che, da tempo, non fanno più quel caratteristico: "Fgneee fgneee", che la terra ci invidia. Fine

30 lug 2006

Uno dei siti da salvare in caso di Armageddon informatico.

A tutti non piace la scuola, è un luogo spesso noioso con tanta gente apatica che sembra essere pagata per mettere nei concetti vecchissini dentro i cervelli dei ragazzi. Eppure, nonostante questo scenario positivo e ricco di interessanti tematiche, ci sono alunni che si comportano in maniera disdicevole, venendo puniti con note disciplinari scritte sui loro libretti personali dalla mano del professore o della professoressa e grazie a questo sito, raccolte secondo varie segnalazione dagli stessi studenti che le hanno subite. Vengono pubblicate in questo blog le più belle, le più spiritose e le più incredibili e più volte sono gli stessi commenti dei professori a creare ilarità, che il comportamento degli alunni. Pubblico un paio di esempi per allungare l'articolo di qualche carattere:

"L'alunno Sabatino entra in classe con un ritardo di 98 minuti chiedendo scusa...alla risposta del sottoscritto:'e scusa di che?' , il Sabatino dichiara:'scusami il c***o! con tono marcatamente gergale."

"Il sottoscritto professor X si mette una nota sul registro da solo perchè non è in grado di tenere con ordine e serietà la classe".

"Gli alunni B.C. , C.P. , R.M. e M.A. giocano a poker in classe durante la lezione di fisica. Il sottoscritto se ne accorge quando M.A. lancia una bestemmia per festeggiare un Full. Sono attonito".

"Un oggetto volante non identificato proveniente da non si sa dove e lanciato da non si sa chi colpisce in fronte A.A."

"Si fa presente agli "showman" dell'allegro ingresso ballato e cantato che la prossima sede dell'esibizione sarà la vicepresidenza"

Il sottoscritto si è trovato a fare lezione a due ragazzi addormentati, due ragazzi che gicavano a carte, otto che parlavano del telefilm Oc, tre che si truccavano e sette che studiavano latino (io insegno fisica) ... ditemi voi cosa devo fare! prof. L******"

Se volete leggerne altre, non vi rimane che farvi un giro su http://www.notadisciplinare.it

L'uomo saggio disse:

Innamorarsi di una donna è facile
il vero problema è imbalsamarla.

29 lug 2006

L'infallibile Jack

E’ un giorno afoso qui a Gosoron City, il sole è una stella remota milioni di chilometri, ma che rompe ancora il cazzo, ci sono 90 gradi all’ombra e la parola acqua a perso di significato, mentre la parola sete è entrato nel linguaggio comune, prepotentemente.
Mi aggiro nella via più losca di questa maledetta città, un posto che neanche i più bastardi di questo mondo vorrebbero entrarci senza armi o senza un carroarmato. Mi piace sfidare la sorte, lo faccio da quando sono nato, la vita stessa è una sfida contro la sorte, c’è chi crede di sfidare il destino comprando un biglietto della lotteria, io credo che l’unico modo di fottere il fato è dargli un calcio nel culo quando è girato e poi dare la colpa a un altro.
Non sono completamente pazzo, con me ho un oggetto di metallo che può valere una fortuna se consegnato alla persona giusta, che io casualmente conosco, per questo mi sento più sicuro di quanto non dovrei e avanzo nello sporco vicolo senza guardarmi dietro. Il mondo mi sorride, da dietro un angolo spuntano un gruppo di persone mi blocca la squallida strada, due di loro sono di colore, c’è un cinese che somiglia a milioni di altri cinesi e un altro che, probabilmente, arriva direttamente dalla nazione delle facce da cazzo. E’ bello vedere unite diverse etnie per il semplice scopo di fare male agli altri.
“Di qui non si passa” – mi dice li più grosso di questi, i suoi occhi sembrano fieri di quello che la sua bocca ha appena detto.
“Prima vuoti le tasche e poi, forse, ti lasciamo passare” – aggiunge il suo amico dagli occhi a mandorla, con un accento che non è orientale, sa di minchione.
“Non ho nulla in tasca, stronzi.” – gli dico cercando di guardarli tutti con il mio sguardo più minaccioso che posseggo, ne ho circa 23 in catalogo.
“Vediamo un po’ se è vero” – Esclama quello grosso, quindi li vedo avvicinarmi assieme, da vigliacchi esemplari, cercano di bloccarmi per portarmi via tutto, ma come ho già detto prima, non ho nulla di valore in tasta, solo i miei pugni volgono qualcosa.
Il più grosso va giù per primo, quasi a velocità luce, non ricordavo di essere tanto lesto, con lo stesso metodo attacco il cinese che raggiunge lo stato di:”incapacitato” tra una frazione di secondo e l’altra. E’ la volta della faccia di cazzo, che gli risparmio concentradomi sul suo petto, un mio piede lo scaglia lontano e lo porta in compagnia ai bidoni dell’immondizia in un angolo, quelli che rimangono, il giorno dopo si chiederanno se è opportuno continuare a alimentare la loro patetica esistenza, respirando.
Proseguo nella mia strada, odio le interruzioni, faccio ancora un centinaio di passi e mi fermo davanti a una porta di legno, marcia, di un colore che è l’equivalente di una bestemmia grama. Busso con decisione cinque colpi, lo sentirebbe anche un’anima perduta nella remota dimensione dell’aldilà.
“Chi è?” – chiede una voce stridula, che domanda idiota, sono l’unico a bussare in quella porta dopo almeno 15 anni.
“Sono io” – gli dico senza dire il nome, il mio timbro vocale è la mia carta d’identità.
“Io chi? Cesira sei tu?" – domanda la solita voce, inizio a sospettare di stare dialogando con un coglione.
“Apri, sono io, idiota!”
La porta cigola e sui cardini non sembra stare a suo agio, da dietro il legno marcio sbuca una faccia che sa di mille anni, intona un’altra domanda idiota:”Cosa vuoi?”
“Sono venuto per la consegna”
“Quale consegna?” – la mia pazienza, già instabile, comincia a vacillare.
“Senti vecchio di merda, ho un oggetto che devo consegnare a Tumbulo, fammi passare prima che sia troppo tardi”
“Io non conosco nessun Tumbulo, maleducato! E ora mi lasci stare!”
Sollevo matusalemme con un braccio solo è pesante come un sacco di coriandoli, i miei occhi perforano i suoi. – “Levati dal cazzo!”
“Giovanotto, guarda che chiamo i gendarmi!”
Faccio per lanciare il sacco di coriandoli lontano quando il mio sguardo si posa sul numero civico della porta, il 69. E’ quello sbagliato. Odio commettere degli errori, capisco che è nella natura umana commettere qualche sbaglio, ma sono cose che non tollero, per questo mi infliggo delle penitenze a ogni sbaglio che faccio. Stacco l’osso del collo al vecchio con un movimento del pollice, mi sembra una punizione sufficiente per il mio errore, a Cesiraci perserò più tardi se avrò tempo. Mentre faccio gli ultimi metri che mi separano dalla porta giusta, mi metto a fischiettare. E’ un giorno afoso ma tutto sommato è una buona giornata.

28 lug 2006

Letterina del giorno

Mi scrive una certa Cinzia80 di Bulilvio, con le testuali parole:

"Ciao karka, mi chiamo Cinzia e seguo il tuo blog da oramai 12 anni, mi piace tanto soprattutto quando ti metti a scrivere della crisi in Burolanda, almeno credo. Ho anche letto che elargisci preziosi consigli e, si ecco, io avrei bisogno della tua suprema saggezza per risolvere un problema che mi affligge da qualche mese. Ebbene, sono una ragazza estroversa che mi piace vivere fino in fondo, sono alta 1,60 e tra le altre cose possiedo una quarta abbondante di seno, adoro il formaggio e, a volte, sono indecisa. Esco oramai da qualche anno con un ragazzo, si chiama Genufloflo mi piace un casino stase con lui, almeno credo, si, no, cioè con lui mi diverto anche se a volte litighiamo, non ce la prendiamo per cose serie, anzi, a volte per cose scontate banali. Ieri, ad esempio, ci siamo scontrati sulla pettinatura del capitano Ryker di Star trek, lui la trova orribile e a me piace un casino, cioè, credo di si, si, no, si mi piace tanto. Siamo quasi arrivati alle mani, ma poi abbiamo fatto pace e abbiamo fatto l'amore, almeno credo, cioè lui si è messo sul letto nudo e io mi sono spogliata tutta, cioè, tutta no, in parte, ho lasciato le parti erogene scoperte, si, erano erogene, almeno credo, poi qualcosa si è mosso nel buio.
Che faccio con lui? gli voglio ancora bene, cioè credo, mi sembra, però continuamo a litigare per delle cazzate e me da quasi fastidio, si, tanto no, ma ci patisco un casino, almeno credo, non voglio lasciarlo perchè penso di stare vivendo la storia della mia vita, cioè, lo credo, non ne sono sicura ma in parte si, però continuare a stare con lui, ad andare al cinema per vedere quello che piace a lui, ma a volte piace anche a me, almeno credo, mi rende insicura, Genufloflo è un ragazzo carino anche se a volte mi da della puttana, cioè non dice così, lui ama definirmi zoccola che è un altra cosa rispetto a una puttana, si, no, cosi si dice. Cosa mi consigli? lo lascio? lo tengo? compro una vocale o aspetto Settembre per ulteriori sviluppi? che poi se non è Settembre è Gennaio, ma ho paura che la storia non possa durare sino Settembre, magari ci sposiamo, forse, sarebbe bellissimo! cioè credo, forse diventerebbe un incubo...allora quale sarà la tua risposta?.
Baci, Cinzia80, non so se è 80 oppure 82, cioè credo sia 80, ma non ho voglia di controllare sulla carta di identità, perchè è in questa che scritto vero? si? no...forse no, credo di si."

Risposta:
Mi rammarica scoprire di come si possa rovinare dall'incertezza, una quarta abbondante.

25 lug 2006

Più che un fumetto, un manga...

Questo blog è dedicato ad un pezzo forte del Manga, un titolo che stupisce e incanta il lettore e anche qualche lettrice, non di tutte le età perché le tematiche del fumetto sono un po’ forti, ma il ragazzo può forse gradire alcune scene violente con tanto spargimento d’inchiostro nero (che, per la maggior parte dei manga, rappresenta il sangue).Cryng Freeman inizia placidamente, il protagonista belloccio, alto e con un fisico talmente bello che sembra disegnato (ah è vero, lo è disegnato) che risponde al nome di: Yo Hinomura è un Ceramista di fama mondiale, abile nel forgiare degli stupendi posacenere orientali che sembrano risalire al periodo Ming, forse è per questo che Yo possiede un corpo cosi modellato senza bisogno di andare in palestra è lo sforzo di plasmare tutti quei posacenere che lo hanno reso così robusto…
Senza nessuna motivazione o forse per via della sua bellezza scultoria, Yo viene rapito da una potente organizzazione malavitosa giapponese: I Centootto Dragoni che, grazie ad agopuntura ipnotica lo suggestionano e lo allenano per diventare un abile e terribile killer, contro la sua volontà innocente e pura. Tale volontà si manifesta ogni volta che Yo compie un delitto, parte dell’ipnosi indotta si attenua e il ragazzo inizia un silenzioso pianto dettato dalla sua natura delicata del ceramista. La sua arma preferita è un coltello, però che non usa come tutti gli altri, no, accoltella le sue vittime predestinate utilizzando con i piedi, perché gli viene più comodo. Per farlo diventare cosi temibile, l’organizzazione l’ha messo a dura prova con addestramenti duri e terribili, come fargli mangiare una ciotola di riso con i piedi, utilizzando le bacchette, oppure, farlo saltare sui carboni ardenti, farlo dormire con la TV accesa sintonizzata sui canali porno. Tali prove hanno indurito il suo già robusto fisico che, per essere riconosciuto dall’intera organizzazione, viene tatuato con l’immagine di un immenso drago dall’aspetto incazzato. Il tutto facendolo a mano come i tempi antichi, con tanto di lieto fine a sorpresa. (chi lo a letto, capirà la mia metafora). Senza svelare troppo sulla trama, Yo diventa cosi Cryng Freeman, vale a dire l’uomo libero che piange o l’uomo che è libero di piangere o l’uomo che piange perché gli è finita una bruschetta nell’occhio o, anche, l’uomo libero che piange perché non dovevi spegnergli la Tv, mentre c’erano i cartoni animati. L’organizzazione dei 108 Dragoni possiede metodi rudimentali ma che funzionano ancora, come il sistema di non uccidere il proprio nemico, ma di ferirlo quasi a morte, per dargli il tempo di inseguirlo di nascosto; il sicario ferito torna sempre dal chi gli ha commissionato l’omicidio, quando è in difficoltà…che se aveva un minimo di buon senso tornava da un dottore, invece qui no, tutti quelli che ferisce Freeman, fanno la cazzata di andare dal loro boss, per venire estinto per sempre, lui e tutta l’organizzazione a cui faceva capo. Sembra che non ci sia nulla da fare contro Yo, armi come fucili, pistole e bombe atomiche, sono inutili contro di lui, muovetevi come volete e dove volete, lui avrà sempre il tempo di usare il suo coltellino e di infilarvelo nella giugulare usando i piedi, a volte più che un killer, sembra un atleta del circo.
Ridicolaggini a parte, questo Manga possiede una grafica, benché sia in bianco e nero, davvero affascinante, i visi dei personaggi hanno un dettaglio fantastico, per non parlare dei fisici disegnati molto bene. Fanno da padrone le scene di sesso, che in questo fumetto sono usate come intercalare, come linguaggio, come presa di potere, insomma si vede che l’autore si è divertito parecchio a disegnarlo perché ogni numero sono numerose le scene di sesso, con tanto di parti anatomiche maschili censurate, ma con il resto ben in mostra. Non solo il Freeman eccelle nell’arte di uccidere ma anche in quella del sesso, grazie a prestazioni fenomenali da fare sentire Rocco S. un vero niubbome. E’ da ammirare anche la semplicità in cui combatte senza veli, quasi in tutti i combattimenti in cui ha preso parte Freeman è completamente nudo, destando sempre stupore ai presenti per via del tatuaggio. Un po’ per via dei numerosi simbolismi usati dall’autore, Yo è un nudista che deride le vittime prima con una sorta di:”Anvedi quant’è figo il mio fisico, tè schiatta d’invidia mingherlino essere!”. Certo che, più avanti negli episodi, la sua natura da sensibile ceramista è messa in discussione, dopo che è divenuto capo dell’organizzazione e ha ucciso centinaia di uomini, chi crede più alla terapia dell’agopuntura con induzione ipnotica? quel Freeman è un bastardo di natura con la faccia da angelo e piange perché avrebbe voluto ucciderti in maniera più creativa!

23 lug 2006

Mi cade un luogo di culto...

Secondo una notizia Ansa, che riporto per dovere di cronaca qui; Il Culto della discoteca, dello scatenarsi in pista muovendosi come calabroni dentro un'ampolla di vetro, del pagare 3 volte tanto un alcolico e ubriacarsi sino ad andare in coma etilico, starebbe scemando come interesse. Piano, piano, durante gli ultimi 10 anni molte discoteche storiche di Riccione sono state chiuse e, al posto loro, sono stati aperti delle biblioteche e luoghi di cultura...seee, magari. Quindi il divertimento per il giovane oggi non è più il sano casinismo dentro un locale affollato, dove non si parla ma si urla per capirsi e dove le donne più belle ballano sopra a un cubo mezze nude, no, preferiscono andare in piazza a bruciare i munimenti e a divertirsi con gli amici, magari parlando dei bei tempi in cui si andava in discoteca. Comunque non bisogna credere nelle tendenze, le cose possono cambiare anche nei prossimi 10 anni, forse un giorno può tornare in auge la musica di Gianni Drudi e la gente tornerà a ballare come ai vecchi tempi, con i pantaloni scampanati, le acconciature degne di un candelabro oppure, si chiuderà in casa a fare partite chilometriche a Monopoly online. Ogni genere di moda ha sempre una dipartita, il problema è che quando ti stai divertendo veramente a esserne parte, finisce. Ringrazio solo di aver finito di giocare a Magic, prima di finire i risparmi. Solo il futuro potrà dire dove vorranno andare per divertirsi i giovani e i non giovani, l'importante è rimanere nell'assoluta legalità o fare sparire i cadaveri prima che la pula ci scopra.
Per oggi è tutto, andate in pace.

Un filmetto per i neuroni stanchi.

AEON FLUX
Anno: 2005
Provenienza: USA
Stato civile: Filmetto privo di messaggi sensati
La frase che ci verrà sempre im mente quando si guarda il film: La theron invece di saltare nei prati, in maniera così spettacolare nel film, dovrebbe farlo sul mio letto....
Esclamazione del mio gatto dopo aver visto questa pellicola: Miaaaaohw
Da abbinare preferibilmente a: Unacondizione di scazzo totale, una lattina di coca presa dal frigo e uno stato mentale vagamente confuso.
Questo film è famoso perchè: Quando è uscito al cinema, non sono potuto andarlo a vedere perchè la mia mucca Carolina ha partorito.
Spesa di produzione: 2, qualcosa milioni di dollari.
Incasso totale: 2 e qualche cosa milioni di dollari.
Totale di sale in cui è stato proiettato: 100mila e qualche cosa.
Costo della pellicola per grammo: 3,45 euro.
Cachè che ha chiesto la Theron per l'interpretazione: 1 caffè lungo, con latte a parte.
Sentimenti che accende il film: Odio, euforia idiota, gelosia e due linee di rabbia (questo per chi ha pagato per vederlo).

Trama: In un futuro lontanissimo, tipo domani, l'intera popolazione umana è stata decimata grazie a un virus chiamato: Windows Vista, pochi sono scampati alla morte trovando un rimedio a questa piaga mondiale. I pochi fortunati si sono riuniti in una piccola comunità sita lontano da tutto e posizionata in mezzo al verde, di cosa campi questa gente non è stato chiarito nel film, quello che si può notare è il loro incessante vagare da ogni parte, con lo sguardo di chi va al supermercato e non ne ha nessuna voglia.
Questo popolo di sopravvissuti è governato da un uomo, omaccione dalla faccia da schiaffi, che grazie a tecnologie avanzatissime, riesce a giocare a golf usando solamente un phon da pochi watt. Ogni abitante di questo posto meschino è felice tranne una piccola setta di mentecatti, che opera alle spalle dell'esile governo e trama perchè un giorno si sciolga, perchè non sono soddisfatti del loro operato, infatti loro vorrebbero le ferie pagate, la settimana bianca, delle spiaggie per tutti, discoteche con della musica che non sia il solito:"La rana pazza remix". Tutte condizioni che l'attuale regime non può dare in quanto mancano le infrastutture, le spiagge che sono sparite dalla faccia della terra (più che altro del film) e i musicisti.
Tra le file di questi annoiati esseri c'è un elemento, agile, scattante, fredda come il marmo e dura come un ghiacciolo, chiamata: "Aeon Flux", incazzata a morte con suo padre per via del nome che gli ha dato, impossibilitata a cambiarlo all'anagrafe, poichè non c'è più un anagrafe.
Dopo aver ucciso il creatore del remix della:"Rana Pazza", a Aeon affidano un compito di una importanza disumana, uccidere il capo del governo mentre è in una conferenza sull'antisemitismo degli orsacchiotti di colore nero, il tutto attraverso un messaggio inserito in una pastiglia e mandata nella bocca di Aeon trammite selvaggia limonata. Il motivo di tanto odio; quell'uomo ha una faccia da culo.
La ragazza, gnocca all'inverosimile e vestita sempre con un variopinto colore nero e possiede abilità di un ninja, la forza di un ninja, la furtività di un ninja, la velocità di un ninja e la parlantina di un ninja, ma per la sua missione sono richieste doti da samurai. Al suo fianco c'è una ragazza che ha fatto della saggezza la sua arma migliore, facendosi trapiantare un paio di mani al posto dei normali piedi, cosi riesce a prendere l'accendino che gli è caduto, senza piegare la schiena, certo che il mondo è pieno di scansafatiche. L'unico difetto è che deve correre con le mani, cosa che la rende eccessivamente ridicola nonchè vulnerabile su terreni sterrati, in quanto non può indossare scarpe. Per raggiungere il campione assoluto della facce da culo le due donne devono attraversare una aperta campagna, piena di pericoli come i Pomodori Gatling, l'erbetta di S. Siro tagliente e gli arberi mangia acquiloni, ma sono ostacoli che impegnano si, ma non sono insormontabili, e Aeon riesce a raggiungere il suo obiettivo prima della fine del primo tempo.
Un attimo prima di portare a termine la sua missione, Aeon si accorge di avere un debole per le facce da culo e, con un colpo mancino mette tappeto l'uomo e se lo porta a letto senza una scusa, agidantosi sopra il suo corpo nuda e emettendo molti vagiti. La motivazione di tanta agitazione all'uomo con la faccia da culo, non gliene può importare di meno, perchè con poca fatica ha aggiunto una tacca al suo pistolino. Il capo della gilda che trama alle spalle del governo che trama alle spalle dei cittadini, non va giù questa storia;"Se Aeon la data al primo che capita" - commenta il capo femmina festito come un Gianduiotto - "Allora ci dovrebbe trombare tutti!" .
"Giusto!" - commentano gli altri membri, tutti maschi, riuniti trammine connessione pillolare.
Anche al fratello del capo che governa e trama alle spalle del popolo non gli va giù sta storia.
"Se Aeon, che sarà una assassina ma è pure gnocca, è andata a letto con mio fratello, deve andare a letto anche con me!" - commenta questo in consiglio.
"Giusto!" - esclamano gli altri consiglieri fingendo attenzione.
Così inizia una spietata lotta tra bene e male, male e bene, neutralità e casualità, fobici carta e sasso contro bim bum bam, Coca cola contro Pepsi e Polaretti contro Calippo, dilaga la follia collettiva, alcuni commercialisti decidono di variare il numero percentuale dell'iva e per farlo chiamano dall'estero una ventina di danzatrici del ventre. Mentre governo e membri occulti si scambiano mazzate, gentili segnalazioni con scoppi di bazokaa o banali bastonate, Aeon ha tempo di capire cosa sia l'amore, capisce cosa vuol dire procreare, il significato della vita e di questo carattere:"@", quindi non sa più da che parte stare. Nel dubbio inizia una crociata contro l'ignoto e va in giro a sperperare i suoi guadagni comprando 113 chili di maccheroni in pomelato.
Nel conflitto che dura anche troppo, viene dato un momento di pace per spiegare che cosa sta realmente accadendo nel mondo, l'uomo con la faccia da culo lo spiega con sue parole:"gnggagnagganggangganggang gaa ggannnganggangn", benchè siano incomprensibili, il popolo gli da tutto il suo appoggio e anniusce con la faccia, per loro va bene così e poi si sa che ogni popolazione mondiale, ha un debole per le facce da culo.

Critica: AF è un film atipico, troppo brutto per essere trasmesso nelle sale cinematografiche, troppo bello per essere proiettato in un drive in, forse è giusto giusto per essere trasmesso alla televisione, dopo le 22:00 crivellato da una tonnellata di pubblicità per essere digerito meglio.
La recitazione della Theron è buona, mentre quella di tutti gli altri a schifo e non lo dico perchè è da quando che ho 12 anni che ho una cotta per l'attrice è il mio spitito critico che me lo suggerisce. Mentre io rifarei la trama, lascerei immutata la varietà di nefandezze che il regista si inventa per stupire il pubblico. Pubblico che, ai giorni nostri, è abituato a tutto ha visto di tutto e si aspetta di tutto, forse questo film è un prodotto becero dei desideri del pubblico, che in fin dei conti, neanche lui sa cosa vuole. Non vedo l'ora che esca in DVD questo film, per regalarlo al mio miglior nemico. Consigliato a chi non ha nulla da perdere e vuole trascorrere una oretta e mezza dentro un'ignobile giostra di colori.




21 lug 2006

Ecco la risposta

Pazzo Mondo

Tutto intorno a me ci sono facce familiari
Posti logori, facce stremate
Felici e mattinieri per le corse giornaliere
Andando da nessuna parte, Andando da nessuna parte
Le loro lacrime stanno riempiendo i loro occhiali
Nessuna espressione, Nessuna espressione
Nascondi la mia testa cerco di annegare il dolore
Non domani, non domani

E lo trovo abbastanza divertente
lo trovo abbastanza triste
I sogni in cui sto morendo
Sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile dirtelo
E trovo difficile sopportare
Quando le persone girano in tondo
E’ un vero, vero pazzo mondo pazzo mondo

I bambini aspettano il giorno in cui si sentiranno bene
Buon Compleanno, buon compleanno
Fate sentire la strada che ogni bambino deve
Siedi e ascolta, siedi e ascolta
Andai a scuola ed ero molto nervoso
Nessuno mi conosceva, nessuno mi conosceva
Salve professore ditemi la mia lezione
Guarda dritto dentro me, Guarda dritto dentro me

E lo trovo abbastanza divertente
lo trovo abbastanza triste
I sogni nei quali sto morendo
Sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile dirtelo
E trovo difficile sopportare
Quando le persone girano in tondo
E’ un vero, vero pazzo mondo… mondo
Espandi il tuo mondo
Pazzo mondo.

Liriche tradotte da Mad World di Gary Junes (canzone che si può sentire alla fine del film: Donnie Darko a cui dedicherò uno blog futuro) e per oggi è tutto comandante.
Domani risotto in bianco con contorno di olivette sgargiasche di madre puglia.

Colori da un passato remotissimo

Anno: Non me lo ricordo. Ero molto piccolo, così piccolo che mi divertivo molto a osservare i vivaci colori che scorrevano sul mio televisore in bianco e nero. Credevo che fosse uno spettacoo di rara magnificenza, tutte quelle figure in movimento, tutti quei cartoni animati trasmessi un pò in tutte le ore del giorno, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, sembrava di stare dentro uno spettacolo infinito e lo si poteva godere con pochissimo; tanto tempo libero, lo sguardo fisso sullo schermo del tv e un cervello privo di interrogativi problematici. Forse è anche questo essere bambini, fregarsene se quello che si vede o che si sente non è confrontabile con la realtà oppure direttamente proporzionale al mondo che ci circonda. C'erano Cartoni animati che sono divenuti legenda come Goldrake, Mazinga, Hallo Spank, Heidi (che trasmettono incredibilmente ancora oggi, occasionalmente, sulle reti Rai) oppure Gundam, Road Runner i Flintstone e tanti altri ancora che non posso elencare tutti qui, non possiedo una memoria cosi enciclopedica e uno spazio nel blog cosi infinito.
Se ci sono titoli che sono rimasti nell'immaginario di ogni ragazzo di oggi, ci sono altri personaggi che sono entrati nel dimenticatoio, spariti per sempre o quasi. Un pò perchè non erano così carismatici rispetto a altri, un pò per cause di scarsa distribuzione nelle reti televisive, un pò perchè facevano veramente schifo. Ce ne sono altri, che abbiamo dimenticato perchè troppo assurdi o ridicoli, uno di questi ha il nome grottesco di : Erculoidi.
Un cartone disegnato e prodotto, penso in un periodaccio, da Hanna & Barbera. La trama centrale degli Erculoidi (un titolo più da film porno che per l'uso in un cartone animato) è composta, più o meno, dal seguente svolgimento:
Il pianeta Quazar è vittima di invasioni continue da parte di alieni bellicosi o da semplici sfighe galattiche, perchè il pianeta in questione è sterile, arido, brutto e con pochi colori, ma si sa; se nella nostra vita sulla terra siamo circondati da persone che prima o poi romperanno le palle a noi anche se non facciamo nulla, figuriamoci nella galassia!. Per fermare tali invasioni, in tutto il pianeta sono pronti un manipolo di personaggi pronti a difenderlo con mezzi che hanno dell'incredibile e del ridicolo o dell'incredibilmente ridicolo.
Oltre a un gruppo di umani simile alla famiglia Tarzar, con madre:"Tara", padre:"Zardon" e figlioccio biondo:"Darno" uscito dalla foto sulla scatola dei Kinder Brios, sono presenti anche un variopinto gruppo di animali, tra cui, fate bene attenzione ai nomi:

Gleep, Gloop: Due forme mollicce con occhi tenerosi che si esprimono a grugniti in farsetto, una via di mezzo tra Flubber e il muco nasale di Godzilla, sono sempre presenti in ogni cartone della serie, non perchè sono carismatici o particolarmente potenti, ma perchè facili da disegnare...

Tundro: Una sottospecie di triceratopo, con una speciale blindatura da carroarmato. Dal suo unico corno posto sulla fronte, spara un proiettile di lava fusa infuocata che, sarà la sua sinusite o qualsiasi altro disturbo è comunque uno strano modo di difendersi. Ispira talmente fiducia che, la famiglia tarzan lo usa come carrello, per andare a fare la spesa al supermercato. Non è uno spettacolo da vedere di giorno, figuriamoci nella notte mentre andiamo a cercare un posto tranquillo per limonare con la nostra ragazza.

Igoo: Una scimmia enorme ma fatta di liquirizia o una sostanza simile, perchè è tutta nera con striature di colore casuale. Anche questa si esprime con versi primordiali, ma siccome nel cartone non fa altro che randellare, picchiare, spaccare e distruggere, capirete quanto sia inutile per una bestia simile, un linguaggio forbito. Non so se sia un prodotto naturale oppure uno strano esperimento da laboratorio, ma chiunque ha creato questa creatura, lo deve aver fatto in un periodo in cui perdeva sempre a calcetto.

Zok: L'animale che ci mancava! Un drago di dimensioni variabili, con gli occhi tenerosi, la particolarità di questo rettile volante è che sia dalla testa squamosa (ma tenerosa, ricordiamo che era un cartone per bambini) che dalla punta della coda, scaturisce fulmini e saette che si propagano adosso alle vittime con millimetrica precisione. Questo drago erculoideo è dotato di un linguaggio simile agli altri, solo che non ha mai modo di usarlo perchè viene sempre coinvolto in qualche combattimento inutile. Se nella compagnia dell'anello, Gandalf fa la parte del mago, Zok nella compagnia degli Erculoidi, fa la parte del posacenere. I disegnatori, nel creare in ogni fotogramma questo animale, non hanno mai usato strumenti di precisione e lo si può ben vedere.

Non so se anche a voi vi capiterà, un giorno, di vedere Gli Erculoidi in televisione, ma se per caso ne avrete la sfortuna, Dio abbia pietà della vostra anima.
Buona Giornata.

20 lug 2006

Nessuno è degno di simile strazio.

Il mio cuor non è preparato
nello spettacolo che davanti a me
si è parato
incantato certo è l'occhio
inebriato il mio orecchio
la mia bocca non può che sospirar
come davanti a luna pallida in alto mar
le mani strette a pugno fermo
con la gambe ferme a perno
si sollazza chi a me è vicino
a chi è arrivato ultimo
a chi è arrivato primo
il mio unico segno civile
è chieder pietà per un spettacolo così vile
la mia dignità perda
era proprio un film di merda...

18 lug 2006

Un milione di anni fa...


Proprio ieri, un mio amico mi ha dato un famoso emulatore di laser games (è il Daphne per la precisione, al giorno d'oggi si emula qualsiasi cosa per il pc, dallo Schiacciapensieri allo schiaffo del soldato) e caricandolo sul mio computer ho potuto immergermi nelle atmosfere,perfettamente emulate, di uno dei pochi giochi che mi ha veramente sbalordito negli anni '80: Dragon's Lair.
Ai tempi della sua uscita, (ovviamente, nella sala giochi mio paese, penso ancora oggi quanto sia incredibile che sia giunto qui solamente 2/3 anni dopo l'uscita ufficiale) ero un bambino perditempo che vagavo di qua e di là senza un vero scopo, per fortuna oggi le cose sono cambiate, sono un ragazzo che vaga si ma in su e in giù, ma questo è un altro discorso.
Mentre stavo passeggiando per i fatti miei pensando a delle cose assolutamente futili, incontro un ragazzo che conoscevo appena di vista, che ora mi sfugge il suo nome (mi pare si chiamasse: Fafafulffio, ma non ne sono sicuro), mi blocca in mezzo alla strada e esordisce con le seguenti parole:
"Lo sai che a Las Vegas (la sala giochi del mio paese, che da qualche anno ha chiuso i battenti per motivi oscuri, forse perchè nessuno più infilava un gettone da 1 euro per farsi una partita a Metal Slug 2?) hanno messo un videogioco che ha la grafica che sembra un cartone animato? è Incredibile!" - lo dice con un'entusiasmo che presto mi coinvolge, quindi ho lasciato la mia via che non portava da nessuna parte, in preda ai miei pensieri superficiali, per raggiungere quel posto non molto distante. Giuro che mi sono messo a correre, in preda alla curiosità di vedere simile magnificenza.
Quando arrivo nella sala giochi, la vedo parzialmente vuota, nessuno sembrava giocare a altro, una massa informa di persone stava ammassata di fronte a un unico mobile, di colore nero, con un bel disegno colorato sul fianco, che rappresentava: Un gracile guerriero, un erorme drago verde sopra una montagna di monete d'oro (più avanti ho capito quanto sia stato di ispirazione il drago Smaug di Tolkien) e, dulcis in fundo, una bella gnocca bionda, parzialmente nuda.
Non riuscivo a vedere assolutamente nulla del gioco, in quanto lo schermo era coperto totalmente dalla testa di milioni di ragazzi, bambini, semplici passanti, gente che non aveva nulla da fare e tutti che bisbigliavano o urlavano cose senza senso:"SU!, SU!" oppure: "GIU!, GIU!" o anche:"SPADA! SPADA!", sembrava più che altro una fiera, che un pubblico intento a guardare un videogame.
Riesco finalmente a vedere qualcosa attraverso il groviglio di teste, grazie a un ragazzo con gli occhi lucidi che se ne andò a casa perchè erano solamente 5 ore che era intento a gridare verbi. Una rivelazione, la prima cosa che vedo è Dirk (l'eroe che si comanda nel gioco) che esegue una capriola ai bordi di una strana piscina, il tutto con una grafica che non sembrava un cartone animato, ma lo era veramente. Mi iniziarono a fare male gli occhi dal tanto sgranarli, il momendo di stupore si fermò l'istante prima di farmi alcune domande. " Come diavolo si poteva comandare un cartone animato e fargli eseguire quella marea di mosse?"
Rendetevi conto che, in quegli anni, i videogiochi erano più altro degli Arcade a schermate fisse, con grafica assemblata da dei pixel grossi come un capidoglio e uno schema di gioco molto lineare e spesso ripetitivo, osservare Dirk che si muoveva, saltava, sventolava la spada in aria e si schiacciava contro il muro con il sorriso idiota, scombussolava i sensi sia del videogiocatore accanito, che di quello occasionale.
La domanda trovò risposta immediata grazie alle mosse del ragazzo che stava giocando, inondato dalla marea di consigli. Si doveva fare la mossa giusta al momento giusto e nulla più, se si eseguiva la sequenza di mosse giuste (5 in tutto: Su, giù, sinistra, destra e il comando attacco, chiamato:Spada perchè era l'unica arma in possesso dell'eroe, non per motivi più tossici), il cartone animato proseguiva normalmente, mentre se si sbagliava, il Laser CD (grosso come un 33 giri in vinile) saltava alla sequenza di morte del personaggio, in genere divertente o demenziale, giusto per non turbare la mente di noi bambini abituati ai cartoni della Disney. Un meccanismo semplice e immediato, talmente immediato che, bastava osservare una partita giocata sino in fondo (cioè, sino nel riuscire a uccidere il drago Singe e quindi liberare la principessa Daphne dall'ampolla di vetro e osservare il lieto fine stringato) per imparare tutte le mosse del gioco. Dopo due giorni di permanenza in sala giochi, Dragon's Lair veniva tranquillamente finito dai soliti giocatori, che lo occupavano la maggior parte del pomeriggio,per questo motivo per poterci giocare anche io, mi ero dovuto alzare presto la mattina e raggiungere la sala giochi modello ninja, prima degli altri, armato di 200 lire.
Nonostante il cartone era di qualità eccelsa, con una colonna sonora degna di un cartone Disney, rivederlo dall’inizio alla fine, più e più volte poteva, forse, stancare. Così alcuni abitatori della sala giochi, stufi di giocare a un game che sapevano a memoria, tramandavano la conoscenza di tutte le mosse di DL ai nuovi arrivati, sia che questi lo volessero oppure no. Così, lo sparuto ragazzo che inseriva il gettone nel mobile, veniva irrimediabilmente attaccato da un bambino che gli chiedeva:"Ci arrivi al drago?"
Se la risposta era:"No" - peggio per lui e durante la partita arrivavano consigli da ogni angolo della sala giochi:"SU, giù, spada, dai ora di spada dai! ora su, giù" e cosi discorrendo.
Se la risposta era:"Si" - i consigli arrivavano ugualmente, ma con meno entusiasmo.
Grazie al successo di questo laser game, erano numerose le leggende sul suo conto; c’erano conoscenti che asserivano di averlo per il proprio:” Commodore 64” (l’home computer in voga dell’epoca), identico alla versione da sala giochi. C’erano ragazzi convinti di trovare livelli segreti belli oltre l’inverosimile, eseguendo un determinato numero di mosse non convenzionali a un certo punto di un certo livello, c’erano anche giocatori che asserivano di aver visto la madonna durante una sessione di gioco. Il suo costo era di 2 gettoni, un gettone era cambiato per 200 lire; 400 lire per vedere un cartone animato e nessuno si è mai lamentato, erano davvero altri tempi.
Oggi esce un titolo come Prey, aspettato per circa 10 anni e nei forum popolari cosa si legge?:”Ha il motore di doom3, che merda di grafica! Cazzo l’ho comprata a fare la scheda video da 2 milioni di euro?”

16 lug 2006

Finalmente me la faccio come dico io...

...Intendo le cover dei giochi, più specificatamente, dei videogame. Ho sempre ritenuto alcune immagini pubblicate nelle copertine, veramente ridicole e alcune anche oscene (per chiarimenti guardate questo interessante link), ma da oggi le cose possono cambiare, almeno per un piccolo anfratto nell'immenso spazio telematico.
http://www.vgboxart.com/ è un sito molto semplice e immediato, chi vuole può ricreare le copertine del proprio videogioco preferito e pubblicarla quì, senza problemi. L'unico limite è l'immagine dei 320 pixel e la vostra fantasia, oltre alla collezione cover non ufficiali, possiamo tro trovare copertine di giochi in uscita nel prossimo millennio o giochi che non usciranno mai grazie alla sezione:"Satire", la mia preferita.
Grande idea comunque, per un sito.

13 lug 2006

Inizio, sviluppo e fine: 22,34 secondi.


PREY

Scrivo qui di seguito i miei pensieri, carpiti durante tutte le sessioni di gioco passate all’interessante gioco Prey, sparatutto in prima persona (FPS ricordate?) che mi ha impegnato un paio di giorni senza squassare più di tanto i miei neuroni. Per chi non avesse ancora finito il gioco o magari neanche iniziato, avverto che in questa pagina ci saranno alcuni Spoiler della trama, certo non saranno eclatanti, ma a qualcuno possono dare fastidio (ricordo il caso di un mio amico che ha saputo da un conoscente, il finale del Sesto Senso prima di vederlo; ha tentato di ucciderlo con una piastra Imetec, perché, in pratica, gli ha rovinato tutto il film). E’ arrivato il momento di dare spazio alla registrazione dei miei pensieri, tutto comincia nella schermata iniziale:
Allora, vediamo vado nelle opzioni, dunque le impostazioni video sono tutte a palla, tutti gli effetti ci sono…ah si, mettiamo un po’ d’antiliasing giusto per gradire, ah ma cosa vedo! Il mouse non è invertito!, le musiche le abbassiamo un poco perché mi danno fastidio poi sul parlato del gioco…ah la velocità mouse p troppo lenta! A palla anche quella…dovrebbe essere tutto a posto, ok iniziamo.
Ma sono un indiano! Non ricordo di aver visto un indiano protagonista di un videogioco dai tempi di Turok! (c’è anche un Thunderhawk di Street Fighter, ma chi se lo ricorda più?), la grafica è davvero bella! Va che bellezza questo lavabo e questo specchio! Facciamo due passi…ma che vedo un indiano anziano! Mi sta dicendo delle cose che dovrebbero introdurmi nella trama, sembrano delle stronzate, ma non diamo nulla per scontato, mi fa passare, sono in un bar molto dark. Ah bene c’è pure una donna, indiana pure questa, ma potevano crearla con le tette più grosse? Di viso non è che sia granché, mi dice qualcosa a proposito di un lavoro, ma ho l’orecchio sordo per il lavoro nella vita reale, figuriamoci nei giochi, prendo la prima arma del gioco, una chiave inglese! Qui si prosegue la tradizione iniziata con half life e il piede di porco…toh, ma che vedo, c’è anche un televisore bianco e nero! Spettacolo! Girano delle scene di due film che non ho mai visto e spero di non vedere mai. Ma che succede? Insultano la mia donna chiamandola Porcahontas! Mi sembra opportuno randellarli con la chiave inglese e vanno anche giù bene!. Diventa tutto buio, la pioggia fuori picchia più forte, la tv si spegne fortunatamente e alla radio si sente qualcosa a proposito di un’invasione di dischi volanti, Spettacolo! Un’astronave spacca il tetto del locale e preleva, tramite teletrasporto, ogni suo singolo pezzo, vola via il lavabo fatto bene, vola via il nonno, vola via il televisore, vola via la mia donna indiana che urla in maniera fastidiosa, ecco, ovviamente porta via anche me…Caricamento…
Ottimo questo livello, sono legato ad uno strano macchinario che mi transita assieme al nonno e alla donna, in giro per l’astronave aliena che, sembra, stia per invadere la terra. Il groviglio di tubi, effetti di fumo, macchinari, strane creature, dispositivi elettronici è qualcosa di fenomenale, non vedo l’ora di liberarmi per spaccare tutto. Prosegue la tradizione iniziata con Half Life continua, mi ricorda molto il tour iniziale di Black Mesa, anche se, la grafica, è anni luce più avanti, trovo difficile immaginare che si sta utilizzando il motore di Doom3. Ecco l’incognita di questo tour nell’astronave aliena, un bipede di origine sconosciuta, piazza una bomba sul macchinario che mi scorazza in giro; BOOM!.

Sono libero dopo il caricamento, fico, sono armato solo di chiave inglese e inizio l’opera di devastazione su dei poveri e informi esseri con denti lunghi, sembrano galline obese carnivore. Mi guardo in giro ed è tutto organico/metallico/alieno, sì c’è un po’di Doom3, ma anche di Super Mario Bros. Voglio un’arma come si deve! Da un buco spazio temporale fuoriesce un alieno supercorazzato, dall’aria immortale, lo sguardo rettiloide vagamente incazzato. Lo stendo con 2 colpi di chiave inglese. Buffo, hanno percorso tanti chilometri nello spazio per prendersi una chiave inglese in faccia, che strani esseri. Raccolgo l’arma che ha lasciato per terra, passandoci sopra, è un qualcosa di mai visto, visto che tutto il gioco sia ambientato in quest’astronave, è opportuno credere che le armi che vi troverò siano tutte aliene. Questa che ho adesso, non scherza, possiede già lo zoom per i cecchini e spara una specie di sigaro già acceso, come ogni arma sniper che si rispetti, fa molto più dolore se usata in modalità zoom e questo come in altri giochi. Mai capirò perché lo stesso proiettile deve provocare più danno se lo inoculo da più lontano e con l’ingrandimento, come se il moltiplicatore dello zoom funga anche da moltiplicatore danno, mah.
Non male come prime stragi, questi alieni vanno giù bene e se gli sparo alla testa, vanno giù ancora prima, vago ancora per questo livello e ho i primi conati di vomito, non li avevo dal ’93 con il primo Doom e i postumi della sua camminata ondeggiante (ha un termine tecnico in inglese, ma non lo ricordo), la gravità in alcuni punti si inverte e il sopra diventa sotto, il sotto diventa sopra e alcune volte diventa di lato, si sono delle deliziose piattaforme che serpeggiano nei livelli e mi portano a camminare sul soffitto e sulle pareti mentre lo sguardo dell’indiano ondeggia paurosamente con un suo orientamento che mi porta sempre a correggerlo con il mouse.
E’ fantastico! Dentro una stanza c’è un portale aperto su un'altra stanza, ma lo vedo solo se la osservo in un unico punto! Mi ci butto dentro e sparo a tutto quello che si muove, ci sono anche delle uova che esplodono, ecco il momento del neurone, ti pareva se non ci mettevano alcuni elementi per creare degli enigmi, oddio enigmi!…non è cosi difficile risolverli, si evolvono in una stanza sola e con gli elementi presenti, più facile di…eh ma è il nonno indiano! E’ centrifugato da un macchinario, mentre dice qualcosa a proposito di poteri, spirito, eccetera, immagina ci siano altre skill da usare più avanti. Sento anche un urlo femminile, è la mia donna che mi chiama, forse è spaventata dall’ambiente non molto confortevole e umano, a quanto pare questi alieni rettiliformi, usano gli abitanti della terra per strani esperimenti, forse sono stufi di usare il Gasolio come conbustibile per il tosaerba.
Seguo la donna per un po’, fino a dove i programmatori me lo permettono, quindi cado da un’altezza vertiginosa e mi ritrovo in un posto nuovo, sembra una fessura nel gran canyon, ecco il nonno redivivo, anzi redimorto, blatera qualcosa a proposito di discendenze, sugli antenati, mentre io gli salto attorno, impaziente, voglio vedere che poteri mi elargisce, niente di più fico! Posso viaggiare in una forma astrale, incorporea, che mi permette di passare dove il corpo “reale” non riesce e, non solo, il vecchio mi dona pure un arco che posso utilizzare, quando sono nella forma eterea per sparare sui nemici, wow!. Sarà anche cazzuta questa forma astrale, però anche lei subisce gli effetti della gravità, non passa attraverso le porte chiuse, non vola, insomma è una forma astrale sfigata. Come se non sono già appastanza potente, il vecchio mi dona la possibilità di vincere la morte, dopo aver affrontato un banale tiro a segno con le forse negative astrali, in pratica è un po’ come giocare con un GodMode mascherato, ma i quicksave non sono già un aiuto pauroso? Mi abituo immediatamente ai nuovi poteri, che stranamente sono implementati più per mettere in piedi qualche enigma che come aiuto vero e proprio, di fatti uso la forma astrale più per premere dei pulsanti e raccogliere armi, che per sparare agli stupidi nemici.
Gradisco il cambio di gravità e seguo gli urli della donna per qualche livello, quando arriva il primo mostrone, questo sì che fa spavento, ma con il fatto che torno in vita senza mai morire veramente, lo affronto con un altro spirito, gli stacco il braccio dove tiene il mitra organico, con un espediente e me n’approprio, quindi lo trito con la sua stessa arma, tutto questo tornando in vita un paio di volte dopo il tiro a segno agli spermatozoi colorati.
Troppo bello il mitra con lanciagranate e troppo bello anche il fucile a sputi (una variante dello shootgun ma con proiettili organici, di colore verde), talmente bello che mi piace conservarli per momenti peggiori, noto con disappunto che la maggior parte della carne da macello, usa l’arma sniper e arrivo sempre al cap delle pallottole, tanto che sono quasi costretto ad usare questa per continuare il massacro.
Non sono male i ragni esplosivi, ma li uso poco perché sono un animalista convinto, non mi sembra corretto usare dei ragni, anche se sgradevoli, a mo di granata, pure se il danno è assicurato. Toh, ci mancava anche il l'automezzo, non vado matto per le sequenze sui vari carriarmati (call of duty) o sui buggy (Half Life 2 ), ecco qui l’alternativa vicina alla scelta di Halo: L’astronave. Certo, si comanda con il mouse e la tastiera davvero bene, ma la trovo inutile, molto più divertente passare da uno stato gravitazionale ad un altro, di portale in portale.
Dopo tanta violenza, finalmente una gnocca, dice di chiamarsi. ehm non l’ho sentito perché gli stavo guardando i seni, nascosti troppo bene (preferibili le scenette iniziali di sin Episode), quindi mi informa che lei è qui dentro da chissà quanto tempo, tenta di opporsi ai poteri del capo assoluto della baracca, che a quanto pare è una donna anche lei, visto che mi parla telepaticamente per informarmi di quanto sono figo.
Facciamo un accorto che non posso rifiutare, anche perché non ci sono alternative alla trama principale, quindi proseguo a creare vedove interstellari. Finalmente rivedo la mia donna indiana, chiusa dentro un guscio di metallo che mi urla:”Non sento più le gambe” e già immagino il peggio. Quando sto immaginandomi il peggio, arriva il peggio, la mia donna è un connubio tra un mostro venuto male è un tirannosauro zoppo. Fa tanta scena, tanto rumore, lancia pure dei missili, mi spara anche dei laser, si vuole curare, ma ricordo che sono io quello immortale e frusto il secondo boss con pochi click del mouse, mentre la donna crepa dicendomi che mi ama, penso:”Ok in questo gioco niente scene romantiche, per fortuna”.
M’incazzo, anzi, il protagonista s’incazza come un indiano a cui gli è stata drenata la donna, trovo una nuova arma anche questa fichissima:”Lo Spararagni”, quindi ho un modo più efficiente per usare i ragni che raccolgo in giro, al diavolo l’animalista che c’è in me, sparare i ragni è troppo emozionante è bello anche vederli contorcersi dentro l’ampolla posizionata sull’arma. Ultima arma del mio arsenale, immagino di essere quasi alla fine del gioco. Ancora qualche sequenza sui mezzi spaziali che l’eroe comanda con la Track ball, ancora qualche messaggio telepatico che declama la mia ultrapotenza, per forza; sono armato sino ai denti, ho pure la forma spiritica e torno in vita dopo aver perso tutti i punti ferita, chuck norris è un niubbo al confronto.
Mentre mi chiedo dov’è il mostro finale, ecco che compare il mostro finale, chiuso dentro un enorme cubo, sparo qui e là, casualmente trovo come distruggere l’ultimo ostacolo tra me e la fine del gioco, il mostro finale è una donna, niente di particolare purtroppo, prima di combattere mi dice che potrei prendere il suo posto alla guida dell’esercito che conquisterà l’universo. Purtroppo la trama non concede alcuna scelta, inizio a sparare, mentre si scatena l’apocalisse. Questo nemico è ostico, ma è questione di tempo, click del mouse e neanche troppa pazienza. Va giù e si piega al mio volere di videogiocatore mangia Fps. Nella scena finale rivedo il nonno che mi dice:”Rispetto per gli antichi!” e appare anche la mia donna, anche nella sua forma astratta gli manca quelle 3 misure di seni:”Ti amo” mi dice e arrivano i titoli di coda, che osservo uno ad uno mentre vado a farmi una tazza di latte e Nesquik.
Colpo di scena dopo i credits, torno al bar dove è iniziato il gioco, incontro la gnoccolona ribelle che mi assegna un nuovo compito:”Grazie alla recente politica di creare nuovi episodi ai più conosciuti Fps, finalizzati a fare spendere la cifra di 19.90 € a sparuti giocatori di tutto il mondo, ti mando in missione verso nuovi mondi, cosicché anche la 3d Realms avrà la possibilità di guadagnare nella pubblicazione di futuri episodi, Prey non finisce”
The end.

Faccio Quit e torno a giocare a solitario.

Piove, contribuenti onesti!

Causa pioggia, il blog di stasera è rimandato a domani. dove abito io, se si mette a piovere va giù la connessione, cade il pc, si spegne la luce, il gatto mi lava dietro le orecchie e lo scanner non vuole più scannerizzare le mie chiappe, tutto quello che scrivo o faccio con il pc mi viene impedito e tutto a causa di banali gocce d'acqua. Ah, spetta che forse ha finito di piovere, spetta che forse riesco a scrivere senza interruz

12 lug 2006

Un remoto progetto...

Grazie alle mie conoscenze in alto (ho chiesto a delle persone che lavoravano sopra una scala) le mie dita sono, da qualche giorno al lavoro, per un nuovo progetto che mi farà conoscere il tutto il resto del mondo e anche in provincia di Bustamuve, in poche parole, scriverò la sceneggiatura e i dialoghi di un film porno, ecco a voi il risultato sino a oggi:

In una spiaggia di Lussemburgo, dentro una baracca costruita con stecche di Shangai abitano quattro persone, due donne e due uomini, che lavorano assieme per un progetto nobile che vorrebbe modificare la faccia del mondo, cioè, pitturarlo tutto di fucsia. Mentre Carlo e Matteo, questi i nomi degli uomini, studiano attentamente sul computer, Alice e Fistena commentano lo schermo del portatile.
"Secondo me, si mette a piovere fra poco" - dicono le due
"E' in quale algoritmo vi basate per fare una simile supposizione marginale, che mina l'instabile equilibrio che, in natura, è si delicato ma preciso in maniera idilliaca?"
"Perchè ho visto volare bassi gli uccelli!"
"A proposito di uccelli" - dice Carlo e dopo questa frase, tira fuori il suo e lo sventola di fronte alla faccia di Alice cercando di fingere gioia, mestizia e un pizzico di libidine.
La dinamica dello scontro è la solita che si può trovare in un film porno che si rispetti; si inzia con il classico pigiamino di saliva, prima da parte di lui che la inumidisce in un paio di passate, quindi è il suo turno che cerca di ingoiare qualcosa più grosso di lei, inutilmente. Si passa poi al rapporto vero e proprio, prima lui dietro e lei davanti, poi lui sopra e lei sotto, quindi lui di lato e lei in cucina, poi lui si spoglia ma lei non si leva le scarpe, mentre si baciano lui tenta di eccitarla con una frase d'effetto dal contenuto nobile:"Quando mi guardi cosi, me lo fai diventare duro!"
Lei non può che replicare in questa maniera:"Quest'anno va di moda il marrone"
La scena finisce con il solito schizzo, la solita faccia soddisfatta dei due e il tutto sfuma in una nuvola bianca. Ma il film continua e i quattro ragazzi continuano a discutere della loro missione, siamo vicini alla fine del primo tempo.
"E se, invece di dipingerlo di Fucsia, usiamo un colore più gradevole?"
"Tipo?"
"il Giallo!"
"No, il giallo no, qualcosa di meno volgare"
"Cosa ne dici di un Verde Cavolfiore?"
"SI!"- urla Fistena inizando a spogliarsi è quella con i seni più grandi, quindi mi aspetto una scena da oscar. -"A me è sempre piaciuto il cavolfiore." e raccoglie in mano quello di Matteo che anniusce soddisfatto e commenta:"Non sapevo avessi il pollice verde"
"Neanche io" - ecco la seconda scena di sesso di questo fantastico film, a un primo acchitto potrebbe sembrare identica alla prima, con la sola differenza che quì la fanno da padrona le tette dell'attrice, che rimbalzano con una grazia sublime su e giù senza mai posa, anche quando l'attrice è ferma. Sono talmente dinamiche che ho anche previsto una scena con il Bullet Time, dove si possono ammirare in 360°, prima che Fistena si metta a 90°.. Il punto cruciale di questa scena è il momento che lei esclama:"Sto venendo!" e Matteo gli risponde tutto giulivo:"Bene, cosi facciamo ancora in tempo ad andare alla coop a comprare il dentifricio". Lo schizzo finale e le i soliti ansimi.
Secondo tempo movimentato, i quattro ragazzi girano il mondo alla ricerca del Pennello Ancestrale, l'unico attrezzo capace di cambiare colore al nostro pianeta. Si ritrovano in egitto, dove c'è in programma un'ottima scena di lesbo estreno, le ragazze si baciano sedute sulla punta della piramide, mentre Matteo e Carlo giocano a pallone usando come porta, l'entrata della tomba di Ramsete IV. Prendono il treno per il Cairo, passano per il Guatemala. Nell'aereo diretto in Brasile, Alice si accorge di aver lasciato il frigo aperto, quindi Carlo la tranquillizza posizionando il suo telecomando dell'amore, tra le sue labbra. Nel viaggio che conduce da Tokyo a Mosca, ad Alice viene un'intuizione geniale e la spiega ai suoi amici.
"E, se invece di cercare un enorme pennello, cerchiamo un altro attrezzo simile?"
"Cosa ne dici di una enorme Mazza?" - chiede un passeggero seduto li accanto, chiamato Tor.
"Niente male come idea!" - quindi raccoglie per terra la mazza di Tor e cerca di nascondersela in ogni fessura del suo corpo, inutilmente, questa sguscia irrimediabilmente fuori.
"Quella della mazza è un'idea balorda" - dice Carlo iniziando a spogliarsi.
"Hai qualcosa migliore da proporre?"
"Secondo me non ci aiuterà un attrezzo, qui ci vuole un frutto in particolare"
"Quale?"
"La banana" esclama Matteo, un attimo prima di tirare fuori la sua per donarla nelle mani dell'hostess di passaggio.
"Non ho fame" - dice questa, un pò schifata -"E poi ho già assaggiato la Cernia di mio marito oggi"
"l'aereo è in fiamme!" - Urla il pilota uscendo dalla cabina di politaggio tutto agitato - "Stiamo precipitando! Mettetevi le cinture! Andrà tutto per il meglio"
Scena di sesso generale, direi quasi un orgia, protagonisti tutti i passeggeri dello sfortunato aereo che, cercando di mettersi le cinture, affrontano le posizioni più strane, nudi e con un berretto in testa di NY, mentre le ragazze rimangono con le scarpe bianche.
Verso la fine del film, dopo lo schizzo generale tipo premiazione sul podio dei piloti di foruma 1, l'aereo plana sul'acqua e viene trainato da una dozzina di Delfini, verso l'isola di Guacanadonca.
I nostri quattro eroi escono incolumi dall'aereo e sbarcano nella vicina spiaggia, qui li accoglie un abitante primitivo di colore, con un osso sotto il naso.
"Cerchiamo il grande Pennello!" - esclama subito Fistena raccogliendo i suoi seni in giro.
"Tu trovato grande Pennello, seguire me che ti dare in privato"
Il film si conclude con le ragazze che seguono l'abitante primevo e i ragazzi che, non trovando altro da fare, giocano a calcio usando una noce di cocco come pallone e i cadaveri di due vittime del disastro aereo, come pali della porta.
In basso a sinistra campeggia la scritta: To Be continue.
Durata: 65 min

11 lug 2006

Emozioni d'esser vivo

Ho visto un uomo, laggiù.
si muoveva in ogni luogo
senza meta o cercando qualcosa
saltava dentro crepacci
si arrampicava in luoghi irragiungibili
non era particolarmente forte
ma le emozioni lo rendevano invincibile
non era particolarmente intelligente
ma per ogni problema, trovava soluzione
visitava posti fuori dall'umana comprensione
più volte ha sfidato la natura e il creato.
ancora di più ha sfidato anche Dio.
Ha volato negli alti piani celesti ed è atterrato
in un grande prato verde.
Si è lanciato nel vuoto, senza comprenderlo appieno.
Si è lasciato andare, quando il resto dell'umanità non credeva.
Ha provato ad arrivare primo, ma si è umiliato.
Ha provato a saltare più in alto, ma si infortunato.
Certo che, per la Figa, si fa veramente di tutto!

10 lug 2006

Campioni del mondo, voglio anche io la percentuale...


Dopo 20 e passa anni di mondiali, l'Italia finalmente ha conquistato la coppa del mondo con una serie di partite, sempre troppo criticate, combattute come il calcio richiede e con risultati spesso insperati, su una squadra che nessun bookmaker dava per vincente (per primi quelli di Mediaworld o forse no?). Di inchiostro ne è stato versato a quintilitri, ogni giornale ha colorato pagine con il nostro tricolore, ogni italiano ha urlato almeno una volta:"Chi non salta è un Francese eh, eh!", milioni di bandiere sono state sventolate.
Ok, tutto questo è molto bello, mi sento soddisfatto perchè facendo parte del popolo italiano, sono anche nella nazione prima nel campionato mondiale di calcio. Siccome non sono stato cosi lungimirante da comprare il televisione da Mediaworld, voglio un motivo in più per festeggiare che l'euforia contagiosa di questi giorni, sarò egoista ma lo pretendo.
Visto che anche al Governo sono tutti soddisfatti, potrebbero usare questo entusiamo per pregiare tutti gli italiani, non solo io, di particolari benefici che ne potremmo beneficiare già da domani, faccio alcuni esempio come al mio solito:

*Meno tasse per tutti (questa è scontata e credo la pretenda ogni Italiano, anche senza usare la scusa della coppa FIFA)

*Una Testarossa in omaggio a ogni cittadino Italiano con più di 18 anni.

*L'estradizione a vita dall'italia di Dj Francesco.

*Proiezione immediata su Rai2 delle ultime puntate di Lost.

*Incentivi economici a chi sposa la causa del Fancazzismo.

*Invece dei Testimoni Di Jeovah, girano per l'italia un gruppo di giovane gnocche con lo scopo di allietarci per più di un quartod'ora, senza ipotizzare la fine del mondo.

*Discoteche gratis per 4 anni, cioè fino al prossimo mondiale.

*Gattuso eletto come Ministro della Istruzione.

*Trapianti di seno gratis per tutte.

*Il Festival di S. Remo si terrà d'ora in avanti in Bielorussia.

*Inserimento del pesonaggio di Zidane nei prossimi picchiaduro per console e pc. (indovinate quale sarà la mossa speciale?)

*Rutto libero.

8 lug 2006

A volte ritornano.



Qualche mese fa ho dedicato un mio blog a un eroe immortale creato dal popolo del Sol Levante; Ultraman, è arrivato il momento di pubblicare anche un suo video musicale, creato per elevare ancora più in alto, la fama di questo fantastico eroe. (Se qualcuno non riuscisse a capire il significato del testo della canzone, sono presenti anche i sottotitoli...in giapponese).
Buona Visione

Il Libro che non ho ancora Scritto:

La Ragazza che la Dava a tutti.

Genere: Fantascienza.
Breve panoramica della Trama:

Nel soleggiato paese di Tettalengo, vive un’allegra famiglia medio borghese con discendenza filopolacca, tra i membri di questo nucleo famigliare c’è una docile ragazzina chiamata: Vetrocina che non hai mai tenuto il suo segreto nascosto: Diventare, da grande, un’operatrice ecologica. Il padre e la madre gli dispensano consigli:”Mi raccomando, in ogni cosa che fai nella tua vita, dai tutta te stessa senza risparmiarti e vedrai, che riuscirai in qualsiasi risultato!”. Con questo suo motto, Vetrocina affronta le avversità a testa alta, quindi prende i suoi bagagli e va a vivere nella vicina città: ”Ceppolungo”, dove affitta un monolocale assieme ad una decina di sue amiche.
La filosofia impartita dai genitori è radicata nella ragazza, anche quando non ha da dare 0.50 € per finire di pagare la spesa, essa si concede benevolmente al cassiere, che ringrazia soddisfatto. Chiedendo l’ora o non riesce a trovare una via del centro, per ringraziare dell’informazione, regala al fortunato una notte di sesso. Nelle piccole cose di tutti i giorni, Vetrocina inizia a prendere l’abitudine di mettersi a novanta e fare felice mezzo mondo anche per delle inezie, così inizia a spargersi la voce in città e il nome della ragazza è conosciuto più di quello della Canalis e di Rita Levi Montalicini. I buttafuori delle discoteche fanno a gara per farla passare per primi, quindi essere abbondantemente premiati, i macellai si consumano per vendergli il filetto migliore, gli automobilisti rischiano grossi incidenti per dargli precedenza negli incroci e non si contano i Vigili disposti a cancellargli la multa del Divieto di sosta che, Vetrocina, non pagherà mai in quanto sparge sesso anche in questo frangente.
La pubblicità delle sue azioni arriva in alto, un grande produttore di programmi televisivi la nota, mentre si fa inforcare da un postino che ha avuto la fortuna di consegnargli un telegramma a tempo record. La chiama per un colloquio nel suo ufficio, ponendogli delle domande inerenti ai suoi interessi e da ciò che si aspetta dal futuro.
“Lei ha grandi aspettative dalla vita?” – gli chiede, una volta che lei si è seduta.
“Si, pretendo molto dalla vita”
“Desidera un bicchiere di caffé?” – Quindi gli domanda avvicinandosi alla macchinetta malefica dell’ufficio.
“Oh Certo! mi lasci ringraziarla di questo!” – quindi si spoglia e pretende di essere schienata.
Dopo il quarto d'ora canonico, il colloquio continua cercando inutilmente di diventare più professionale.
“E’ sposata?”.
“No, non ancora, non ho ancora trovato la mia anima Gemella, ma alla fine la troverò, ne sono sicura!”
“Sigaretta?”
“Si! Devo ringraziare perché mi permette di fumare nel suo ufficio” – Vetrocina si slaccia la gonna e mettendosi a quattro zampe, aspetta che la stagione degli amori inizi anzitempo.
Passa ancora una ventina di minuti e fioccano altre domande.
“E’ disposta a fare qualche operazione chirurgica per diventare ancora più bella?”
“Certo, ma non conosco una persona fidata”
“Posso portarla io da un chirurgo competente, vedrà che non se ne pentirà!”
“Oh grazie! Come posso ringraziarla di tutto ciò?” – Esclama la ragazza divaricando le gambe e aspettando di venire usata per tracciare la pista delle biglie.
Scorrono diciasetteminuti primi d’ansimi e il famoso produttore ha in mente ben chiara la posizione che andrà ad ottenere la giovane ragazza.
“Cara mia Vetrocina, tu sei ideale per coprire il ruolo di Soubrette principale nel mio prossimo programma! Vedrai che successone!”
“Oh no! Non me la sento!”
“Niente modestia qui da me, da domani sarai una ragazza di fama e successo!”
“Ma io…”
“Niente ma, preparati, domani vai in scena…ah stasera andiamo a cena e pago io! E ora ringraziami pure…”
Nella fine del libro, Vetrocina raggiunge l’apice del successo, ma non sarà mai felice, perché lei è andata in città per cercare un posto da Operatrice ecologica che non ha mai trovato.

Peccato




6 lug 2006

La vita attraverso.

Mille colori si uniscono nell'universo
quanto di più umano al mondo
viene invertito per dare un senso
il buio non esiste più e la luce
è diversa, meno chiara più intensa
non so
guardo il mondo dal basso verso l'alto
sdraiato, catatonico
il mio respiro è cessato ma la mia mente
continua a respirare
sono fermo come le stelle in alto che
ci osservano, ci scrutano
sono in una fase mista tra stasi e dinamismo
cinico ottimismo e austero pessimismo
il tempo forse lo percepisco, forse è quel
rintocco che segna il confine tra un secondo
e l'altro.
sono trascorsi tanti rintocchi, forse troppi
Che cazzo aspetti a RESSARMI?

5 lug 2006

Sequel mai visti...


PINOCCHIO 2

Questo episodio è narrato 10 anni dopo l'avvenuta fine del racconto nel libro di C. Collodi, il protagonista è sempre l'ex burattino, dalla testa calda, diventato un bravo ragazzo in carne e ossa.
"Babbo ‘o babbo" - ecco il ragazzo Pinocchio che chiama suo padre Geppetto che sta scolpendo una forma di TV al Plasma 16:9 su un ceppo di legno di quercia secolare.
"Che c'è pinocchio?".
"Babbo, babbo, voglio diventare una donna!"
"O beato figliolo, mai che te ne va bene una! Mi sono fatto in quattro per regalarti il plasma 16:9 per il tuo compleanno!"
"Babbo, io non voglio un televisore di legno, voglio essere una donna!"
"Ma perchè Pinocchio? Non ti basta il dono che ti ha fatto la Fata Turchina? Beato ragazzo!"
"O babbo, quando la fatina mi ha trasformato in un umano, non mi ha mica chiesto anche il sesso, ha pensato bene di farmi bambino visto che ero burattino, ma ora che sono tanti anni che sono uomo, voglio cambia e nuglielafò a continuare cosi!"
"Ma perchè?"
"Perchè mi annoio babbo e poi non ci sono ragazze che me la danno, sanno tutte che sono stato un burattino di legno e che dicevo bugie, o babbo sono sputtanato a vita!"
"Ma che tu credi di migliorare la condizione se diventi donna?"
"Certo babbo, di donne di legno al mondo ce ne sono tante, che cambia se n’aggiunge una in più!? Sono giovane e voglio divertirmi!"
"Pinocchio mio, prima l'abbecedario, poi vuoi uscire dal buho di culo del pescehane, e poi diventare bambino e adesso vuoi cambiare sesso, sei incontentabile!"
"Dai babbo, me lo tagliano a me il pipillo, mica a te, e poi manco si allunga se racconto le bugie l'è diventato inutile!"
"O dunque sei deciso?"
"Si babbo, ho anche comprato i biglietti per Hasablanca"
"Ma che Hasablanca e Hasablanca, vai dalla Fatina che abita nel bosco, che non solo fa prima ma costa anche meno e io che avevo in mente di farti il motorino per Natale...era meglio se rimanevi Burattino, maremma maiala!"
L'ex burattino esce quindi dalla casetta sua e si avvicina al bosco li vicino, inforcando una stradina anonima, quand'ecco che dalla verzura esce il Grillo Parlante che inizia subito ad apostrofarlo con:"Pinocchio! Dove tu vai con quel sorriso beffardo stampato sul tuo viso?!"
"Occhè preferisci che il mio sorriso l'avessi stampato sul culo?"
"Non fare lo spiritoso! Io so dove stai andando, vuoi cambiare sesso!"
"O certo, ci ho pensato anche tanto, non iniziare a rompermi!"
"Pinocchio, lo sai che non è una cosa facile, ci vorranno mesi di stenti e fatiche"
"E ho penato l'inferno prima di diventare di carne e ossa, capirai ci sono abituato, anzi abituata!"
"O pinocchio, se mi lasci parlare per qualche secondo posso cercare di dissuaderti da questa tua bizzarra decisione!" e l'insetto viene schiacciato con i piedi del ragazzo che, oltre a spappolare il poveretto, gli dice pure:"Più che Grillo parlante eri un Grillo Spaccaballe" non a torto.
Pinocchio quindi s’inoltra nel bosco, ma non fa in tempo a fare qualche passo che ecco spuntare fuori da un vicino sentiero, due strane creature, una ha un armadio sulla schiena e l'altra un cuscino. Il ragazzo li riconosce subito
"Gatto e volpe! Che vi porta da queste parti?"
"Abbiamo aperto una ditta di traslochi" - dice la Volpe con il cuscino - "Io sono il Producer Manager che dirige e il Gatto è il Logistic Manager!"
"Ecchè vuol dire?"
"Che io mi faccio il culo, vuol dire" - confessa il gatto - "E lui mi comanda a bacchetta!"
"Pinocchio, vuoi mica diventare Logistic Publisher nella nostra ditta? Si guadagna bene!" - gli domanda la Volpe.
"No
grazie" e Pinocchio scappa via ancora dentro il bosco, con l'assillo di portare qualche mobile pesante sulla sua delicata schiena, prossima a diventare femminile. Quand'ecco la casa della Fatina, dalle finestre aperte in quella giornata soleggiata, Pinocchio la può vedere seduta davanti alla Tv, invecchiata in volto, ma il segno più evidente della sua senilità, si può capire da quale programma televisivo sta guardando:"Uomini e Donne".
"O fatina, fatina!" - la chiama Pinocchio dalla finestra.
"Chi mi chiama?" - risponde questa, guardandosi attorno.
"Sono io Pinocchio!".
"Sei Finocchio?" - domanda la Fata esibendo un altro segno della vecchiaia.
"No, Pinocchio!"
"Cippocchio?" - La fata non è solamente anziana, ma pare anche rincoglionita.
"Ma no Pinocchio! Sono quello che hai trasformato in umano!"
"Ah Pinocchio! Che tu vuoi? Non vedi che sono impegnata? C'è Costantino che sta parlando!"
"Ma fatina mia, voglio diventare una ragazza!"
"O perchè? Per fare la Velina? Non puoi fare come Costantino che è diventato famoso con il sudore della sua fronte e olio di gomito?"
"No fatina, voglio diventare ragazza, perchè mi piace il nuoto sincronizzato!"
"Questa è una nobile causa! O quanto sei diventato grande e saggio!"
"Su fatina, fammi la magia che voglio le tette!"
"O vorrei tanto fartela, ma non ricordo l'incantesimo!"
"O fatina, fatina! Sei diventata vecchia e la memoria ti sta lasciando?"
"Cosa?"
"E anche l'udito!"
"O se vuoi provo lo stesso, se va male ti faccio ritornare ragazzo che quella formula me lo ricordo di sicuro!"
"E tu prova fatina mia, che ho una voglia di diventare donna!"
La Fata impugna la bacchetta magica e con una formula che solo lei e pochi farmacisti riescono a capire, la muove da tutte le parte come dovesse acchiappare una mosca e in poco tempo, a Pinocchio gli diventano i capelli biondi, quindi le sue guance gli si arrossano, il petto si gonfia, i fianchi si stringono e le gambe si snelliscono privandosi dei peli setosi.
"Sono una donna! Sono una donna! ah, ma aspetta fatina mia ho le tette, i fianchi stretti, ma mi è rimasto ancora il pipillo! O Fata che tu hai fatto!?"
"Chi è?" - domanda ancora una volta la Fatina anziana, sedendosi nuovamente davanti tv:"Non disturbatemi ora, che sta parlando la De Filippi!"
D’altronde, mai farsi fare un incantesimo da una fata con la memoria instabile, quindi il povero Pinocchio è diventato sì una donna, ma non al 100%, per questo in paese oggi si fa chiamare Transpinocchio; ex burattino, ex ragazzo, ex donna.

E vissero tutti felici e contenti... insomma.

Fine.


4 lug 2006

Kar' ka e l'Arte della Guerra.

Ecco alcuni passi del celeberrimo libro, scritto da un antico saggio Cinese:"Jim pim Kar'ka", un casino d’anni fa:

"E il Generale Duon' di picc incontrò un giorno un vecchio, dai capelli bianchi ma con il viso vivace e sereno, stava seduto su una roccia, vicino alla riva del fiume e, con i suoi profondi occhi azzurri, squadrava il creato che aveva attorno a se. Pareva un uomo in pace con se stesso e con il mondo.
- "So perchè sei venuto fin quassù, Duon' di Picc, vuoi tediarmi per chiedermi consiglio"
- "Certo non ho percorso 23 chilometri a piedi, perchè qui il cavallo è restio a passare, per guardare un vecchio consumare il resto dei suoi giorni a guardare i pesci!" - rispose l'arrogante generale.
- "Quindi?"
"Anziano Jim pim, mi serve la tua saggezza per l'onore della casata di Uan ciu"
- "Un consiglio saggio è accettato da chiunque se chiesto da chiunque. Dunque, chiedi"
- "l'esercito di Uan ciu è forte e numeroso, mentre il nostro è debole, composto da pochi contadini demotivati, non vedo strategie migliori da applicare"
- "Ricorda, Generale, che ogni Guerra va combattuta con ogni uomo, soldato o contadino che sia, la forza del piccolo conta quanto l'astuzia di chi li comanda, a volte le guerre si vincono senza svolgere alcuna battaglia"
-"Non capisco"
-"Nel mio libro ho scritto tante strategie che possono esserti utili in battaglia; Se l'esercito nemico è numero e il proprio è una squadra di schiappe, inganna il tuo nemico, fagli credere che tu sei più forte facendo il punteggio più alto all'antico toro del Luna park. Fatti vedere assieme a belle donne, anche pagandole, e fai cantare dai tuoi soldati un inno che sminuisce l'esercito nemico, tipo:"La mamma di Uan Ciù è una puttanaaaaaa!". Se il nemico attacca, chiudili tutti in difesa e metti qualche sagoma di cartone con fattezze dei tuoi soldati, di fatto sembrerà un gruppo più folto. Tutto questo servirà a demoralizzare l'avversario, se ti è anche concesso, vai a letto con la moglie del Generale nemico e chiedi poi l'affidamento dei suoi figli, un generale demoralizzato non può che comandare un esercito demoralizzato. Prendi un esercito, trattalo male, lascia che ti aspetti per ore, non farti vivo e quando la chiami fallo come fosse un favore, fa sentire che è poco importante, dose bene amore e crudeltà, cerca di essere un tenero amante ma fuori dal letto nessuna pietà.
Quando il nemico possiede armi più potenti delle tue, che il tuo esercito si prepari; se il nemico ha i moschetti, che i suoi soldati si armino di bazokaa, se loro possiedono archi e frecce, che il tuo usi bombe e granate a mano, se loro amano usare cannoni Balkan, tu muniscili d’Alabarde spaziali.
Se il nemico avanza, mettilo in frigo (questa non potevo non usarla), fatti vedere spietato al suo cospetto prima che attacchi, se Uan ciù ti osserva mostragli quanto sei bastardo e senza scrupoli, frustando i tuoi uomini, stuprando le tue donne e uccidendo il tuo cuoco personale, sicuramente ne rimarrà impaurito, anche se tu rischierai di morire di fame.
Schierai i tuoi uomini nella formazione a pirolleleangolo, cosi, mentre il nemico si chiederà in quale diavolo di formazione vi state disponendo, il giorno finisce e avrete la notte per riposarvi, perchè si sa, di questi tempi, nessun uomo combatte nel pieno della notte. Essa e foriera di cattivi presagi, si possono avverare antichi presagi, i nostri Dei non possono difenderci e, tra l'altro, al buio non si vede un cazzo. La difesa, in un esercito è tutto, fa indossare ai tuoi soldati una delicata armatura di guscio di tartaruga millenaria delle isole di Kameah, al mondo ne esiste solamente un centinaio di specie, quindi solo pochi soldati potranno pregiare di simile vestizione, che gli altri si arrangino, impareranno a schivare. Attacca sempre tu per primo, chi primo attacca è a metà dell'opera, ma non farlo senza un piano preciso, valuta sempre il nemico da ogni punta di vista, se stai combattendo contro l'esercito dei Gian gu Gay, non farlo mai da dietro perchè non aspettano altro. Se stai combattendo l'armata dei Rutt'on, non farlo mai davanti. Se vai addosso ai Panz' oni attacca al fianco, potrai agganciarli meglio e trascinarli sul loro fato crudele.
Mentre si combatte, che nessuno arretri, anche di fronte a trabucchi alti 20 metri, anche di fronte a milioni di barbari incazzati come belve, che il tuo esercito non tremi, poiché possa darti il tempo di scappare tra le sue file, verso la salvezza se la battaglia volge al peggio. Un generale retto, riconosce immediatamente, quando è il caso di assentarsi. Valuta attentamente le condizioni meteorologiche, combattere in inverno tra la neve non è saggio, sarà meglio munire di sci i soldati e chi non ha imparato ad usarle adeguatamente, dategli lo snowboard".
- "Kar'ka le tue parole sono sagge, ma temo di non aver compreso come si deve" - disse il Generale avvicinandosi al vecchio.
- "Lo sapevo, grandi teorie sono state trascritte nel mio libro, ma aimè sono troppo vecchio per narrartele tutte"
- "Quindi mi lasci nei miei dubbi antico Kar'ka?"
- "Certo che no, se mi elargirai una ventina di monete d'oro, posso venderti direttamente il mio libro, cosi facciamo prima e non verrai più qui a interrompere le mie elucubrazioni".
- "Ma 20 monete d'oro sono tante!...comunque non è il caso di trattare in un argomento cosi importante come la guerra contro Uan ciù, grazie ancora saggio Kar' ka, che dio ti benedica, qualsiasi divinità ti ha preso in cusodia."
- "Grazie a te generale, devo ammettere che, il guscio di tartaruga, dona alla sua persona"

La frase saggia di quest'oggi.

"Nel mondo ci sono due tipi di persone, quelle che si dimenticano sempre qualche cosa e quelle che...un attimo, non mi ricordo più il secondo tipo..."

3 lug 2006

La domanda del millennio.

Siamo soli nell'universo? - Ecco alcune riposte di pensiero diversificato.

Magari, io ho il vicino del primo piano che mi scassa il cazzo con il suo stereo.
Secondo me c'è qualcuno su Alfa centauri, basta che qualcuno vada a controllare.
L'universo è grande, noi siamo piccoli e il mio cane ha pisciato nel salotto.
Sono padre di 23 figli, cosa vuoi che me ne importi?
Basta che gli alieni non arrivino tutti il sabato che non trovo posto per la macchina.
Meglio soli che male accompagnati.
Se vivere in un pianeta popolato da milioni di anime, vuole dire essere soli...
Non abbiamo cercato ancora come si deve.
Perchè chiamari altri, quando quì si sta stretti?
No, mia suocera è di un altro pianeta.
No, mia moglie non è di questo universo.
Spero di si, perchè se ci sono altri nell'universo che fumano il sigaro, che se ne vadano affanculo.
Si. Me lo ha detto il parrucchiere.
Su Novella 3000 ho letto che la Nasa ha preso due cinesi come scarrellatori.
Ho incontrato uno scienziato che mi ha dato una risposta concreta, non ci ho capito un cazzo.
Ci mancano ancora altri lavoratori abusivi.
Chissenefrega, vado in pensione tra 2 mesi.
Io sono Cristiano credente, Dio ha creato solo la terra e basta. ok?
Non siamo soli, siamo persone, di sole ce ne uno solo (che brutta questa)
W la figa.
Ci sono altri che condividono le nostre sfige, veramente.
Comunque vada, non avrete mai il mio codice del Bancomat.
Spero di no, per non subire guerre planetarie.
Ho traslocato ieri, non ci ho fatto caso.
E come ci arriviamo su altre galassie, che solo per andare a Milano ci impiego 5 ore fermo in coda?
Siamo troppo distanti dal primo centro abitato.
Se c'è qualcuno, fategli un fischio.
Nell'universo ci sono miliardi di esseri viventi, il problema è che sono tutti qui.
Ma soprattutto, riusciremo a continuare a vivere da soli?
Oggi è il mio compleanno, offro io a tutti.
Questa domanda è stupida, come il resto del blog.
Mamma dove hai messo il mio reggicalze?
Comunque sia, non saremo in grado di raggiungere altre forme di vita, siamo troppo indietro.
Anche se ci fossere altre forme di vita nell'universo, incontro sempre delle donne che non me la danno...





2 lug 2006

Il film che non avrei mai sperato di vedere...

Titolo: DooM

Siamo sulla terra, in un periodo non ben precisato, dopo la terza guerra mondiale e il quindicesimo libro di Harry potter, un branco di marines pluviali stanno per andare tutti in licenza per godersi un periodo di meritato riposo. Chi ha comprato un biglietto per il Brasile, chi ha comprato direttamente una Brasiliana, sono tutti emozionati. Il sergente Sarge, è preoccupato per degli urgentissimi ordini arrivati dall'alto; licenza revocata ad un velo di leggera incazzatura cala sui soldati.
"questa missione è importantissima" - dice Sergente sarge ai suoi uomini - "capirà che ora devo tornare dalla mia squadra è informarli dei dettagli, ci rivedremo miei amorucci! baci, baci, baci"
Le direttive dall'alto sono imperative:"recuperare l'ultimo vasetto di Nutella esistente in tutto l’universo, ubicato in una base su Marte.
“Ma capo” – chiede subito il soldato più intuitivo – “come ci arriviamo su marte?, non ci sono traghetti diretti da quelle parti!”
“Stupido uomo!” – ribatte il sergente Sarge – “Abbiamo il bollatrasporto, saremo da quelle parti in un attimo, lasciatemi solo levare questo tanga che, da sotto i pantaloni, inizia a stringermi il culo. I marines, quindi, caricano le armi vocali, che riconoscono tramite palpeggiamento, il loro padrone e lo notificano sparando alcuni colpi in aria, questi soldati sono super addestrati e superpreparati, la squadra d’uomini più forte nel mondo e, in pochi attimi, anche su marte.
Il gruppo di cazzuti raggiunge la stazione di marte: Arca è il suo nome, al suo interno trovano posto schiere di scienziati, operatori ecologici, fans di micheal Jackson e un paio di tossici.
Gli accoglie una bella ragazza con il viso da persona laureata:”Sono l’archeologa, abbiamo ritrovato delle fette biscottate vecchie di milioni di millenni, chissà come le usavano i marziani!”
“E questo, cosa centra con la missione” – gli chiede il soldato Grimm
“Secondo voi, a cosa serve la nutella che andrete a recuperare?”
Sarge quindi risponde – “Non mi fotte l’utilizzo di quel materiale, la mia missione è solamente di riportarla sulla terra, poi in quelle fette biscottate ci spalmante quello che volete!”
“lei è un uomo duro Sergente!” – commenta la ragazza angolando il viso.
“Lo sono, me lo ha detto ieri anche John mentre si rigirava nel letto”.
Il team di uomini preparatissimi si dirige verso il luogo ove è ubicata la sostanza rara della missione, che sono poi le stanze più buie di Arca. Per stare sul sicuro i soldati girano con le armi cariche, pronte e il dito sul grilletto, quando passa anche solo un’ombra vicino a loro, fanno fuoco e poi si assicurano a cosa hanno sparato.
Ad un certo punto, entrano in una stanza con delle gabbie, dentro ci sono animali incazzatissimi, privi di cibo da almeno un mese, girano poi in un magazzino pieno di scatole marchiate:”Kinder” e un’altra stanza buia, alcuni marines entrano e iniziano a fare fuoco, i colpi dei proiettili sulle pareti di metallo, illuminano per millesimi di secondo la stanza, quindi entra la ragazza nella stanza e tira una manata all’interuttore.
“Non facevate prima a fare cosi?” – gli domanda usando il minor numero di muscoli del volto.
“Mi spiace, ma è il nostro addestramento” – risponde il soldato The Kid.
Dal buio spunta una strana creatura, alta un metro e 50, con il volto gibboso e un vestito sporco di sangue, nella mano destra impugna una mannaia anch’essa sporca di sangue. I marines fanno fuoco e la fulminano all’istante.
“No! Avete ucciso il cuoco!” – esclama la ragazza emettendo un vagito.“Che cazzo, esci cosi dal buio con una mannaia!” – si difende Sarge – “se l’è un po’ cercata!” e sputa sul cadavere per esternare il suo lutto e rispetto.
I soldati più inutili del mondo, in perlustrazione su una zona buia e inutile, incontrano un’altra creatura, questa volta è alta, cattiva e vagamente aliena. Con uno schiaffo stacca la testa a un soldato e gli mischia i capezzoli, scatta subito l’allarme.
Alla radio qualcuno urla:”O mio dio! È un strafottuto mostro! È qui! È qui!” – la macchina da guerra dei marines si mette subito in moto, i preparatissimi soldati del team iniziano sparare alla cieca, su tutto e su tutti, scaricano una ventina di caricatori e mancano di un chilometro il bersaglio, in compenso arricchiscono la mobilia con dei fori di proiettile molto cool. Il mostro però inciampa su un tubo, ce ne sono milioni in quella stanza, e batte la testa rugosa sul pavimento passando a miglior vita e forse in un film migliore.
“Lo abbiamo fatto secco!” – dichiara Grimm tastando con il piede la consistenza dell’abominio.
“Veramente è stato solamente culo!” – commenda qualcun altro.
“Culo? Chi ha detto culo?” – domanda il duro sergente Sarge.
“Qui c’è qualcosa che non quadra!” – afferma ancora Grimm – “Tu, ragazza, non ci hai detto tutto su questa missione!”
“Accidenti!” – sbotta la ragazza con un metro di cipria sulle labbra – “mi ero dimenticata di dirvi che, alcuni abitanti di Arca, sono stati colti da raffreddore marziano!”
“Dategli un’aspirina allora!” – consiglia Kid.
“Non è cosi facile, vedi il raffreddore marziano, trasforma le vittime in schifosi zombie o/e schifosi esseri deformi che dovrebbero rappresentare i Cacodemon!”
“E non c’è una cura a tutto questo? Magari qualcosa da prendere per via anale?” – domanda Sarge un po’eccitato.
“Si, la cura ci sarebbe, un mese di convalescenza a Brandeburgo”
“Non abbiamo cosi tanto tempo” – ordina quindi Sarge – “Fateli secchi tutti, cosi la piaga si fermerà!”
“Ma dobbiamo uccidere tutti, tutti, tutti?” – propone Grimm
“No, lasciate in vita tutti i maschi con un bel fisico” – replica Sarge.
“Egoista!” – gli urla addosso Kid.
“Cosa?”
“Egoista!” – ripete Kid
Quindi il sergente, a distanza ravvicinata, armato di BFG per non sbagliare mira, fa secco Kid che, a contatto con la pallottola di cioccolato fuso al microcarbonio, diventa una particella di sodio pronta a fare la dama di compagnia ad altre particelle bisognose, sparse nelle bottiglie di acqua da un litro.
“Bastardo!” – è ora il turno di Grimm.
“Non ha obbedito ad un mio ordine, ho dovuto farlo, anche se era un ometto che vestiva bene Armani".
I due si sparano, si mancano, poi si perdono, Grimm trova la nutella e la spalma sulle fette biscottate millenarie, quindi diventa un soldato ancora più cazzuto, saranno i carboidrati nella cioccolata, saranno le scene in prima persona, ma per 6 minuti buoni, Grimm fa una strage di zombie e altre bellezze uscite dalla fabbrica dei mostri, facevo prima a giocare a Doom3, che sorbirmi questa scena.
Sarge entra nuovamente in scena, con due corna sulla fronte e lievemente più grosso.
“Sai come andrà finire?” –domanda al suo subalterno.
“Si, che io ti sparo, quant'è vero che quest’estate andrò in vacanza al mare ad Ischia dove ho una casa!” – esclama Grimm scaricando l’arma.
“Ah davvero? Posso venire anche io al mare? Di solito in estate vado in colonia a Spotorno, mi faccio sempre due balle con le suore!”
“Ok, cosi dividiamo i soldi per la benzina”
Fine

1 lug 2006

Quando i tamarri cantano...



Ci fosse Hasselhoff di fronte a me in questo momento gli domanderei:"Ma David, ti rendi conto di che CAZZO hai fatto?"

Pericolosa vita coniugale.

Non è una denuncia verso il matrimonio e a tutto quello che segue (figli, scuse di ridardi dalll'ufficio quando, in realtà, si copula con la segretaria più brutta della moglie, Station wagon con 3 posti in più per la suocera, pareti del nido d'amore in continua mutazione di colore), ma tanto per cambiare, una riflessione su come sarebbe una vita coniugale di alcuni personaggi dell'immaginario di dominio pubblico. Se il matrimonio è un evento straordinario per la vita di qualsiasi uomo e di qualsiasi donna, forse per alcuni eroi del cinema, sarebbe solamente d'intralcio, specialmente per la sua immagine da duro. Ve lo immaginate un Indiana Jones che torna a casa con gli stivali bagnati, dopo una scazzottata subita sulla nave che naviga nel centro di una tormenta, per recuperare la famosa Croce di Eldorado?. Vedo già la moglie che ordina all'archeologo:"Caro! METTITI LE PAPPUCCE CHE HO APPENA LAVATO IL PAVIMENTO!". Oppure lo vedo mentre entra in casa sua, spero una villa, che entra con la giacca e la frusta completamente impolverati, quando fa per mettere la giacca di pelle nell'appendiabiti, scatta la moglie:"Ma dove diavolo ti infili tutte le volte? Non potresti fare l'archeologo come tutti gli altri, mi domando!?! E poi, già che sei andato a Venezia, sei passato al supermarket a prendere il dentifricio che l'abbiamo finito?. E ti ricordo che venerdì non puoi andare con i tuoi amici al Cairo, perchè dobbiamo andare assieme a scegliere una credenza per la sala dall'Ikea!" Un Indiana Jones che non vorrei mai vedere.
Pensa a un John McClane, che entra in casa con la canotta sporca di sangue al seguito dell'ennesima sparatoria, la sua dolce metà come lo accoglierebbe?:"John! Ancora? Lo sai la fatica che ci vuole a pulire il sangue dai tuoi vestiti? lo sai quanto mi costa portarla in Lavanderia?, faccio prima a comprarli nuovi che diavolo! Non potresti evitare di sparare a bruciapelo per evitare tutti questi schizzi?".Gli avrebbe già sparato.
Non parlo della ipotetica moglie di James Bond, perchè sarebbe la donna con più corna al mondo.
Ci sta bene un Hannibal Lecter, che rientra nel condominio dopo una giornata di lavoro cannibalesco, si siede a tavola e sua moglie cucina.
"Oggi che cosa abbiamo per cena cara?"
E lei:"Oggi ho fatto un brodino di pollo, leggero, leggero che ti fa tanto bene!"
E Hannibal:"E lo sai, cara, che il brodino di pollo non lo digerisco! Porco cane! domani cucino io!"
Per concludere questa inutile masturbazione mentale, immaginiamo Darth vader che chiama a casa per dirgli che, siccome deve distruggere un pianeta, tornerà a casa in ritardo per cena.
"Smetta di ansimare al telefono, BRUTTO MANIACO! la faccio intercettare dalla polizia se non la pianta subito!" - click e mette giù.