30 apr 2017

Scienza spettacolare.

Sono abbonato a Netflix oramai da qualche mese e mi sono trovato a mio agio guardando gli spettacoli dei stand up commedian (parlerò più avanti anche di questi), e Documentari. Siccome questo non è un articolo per pubblicizzare la piattaforma di streaming, mi fermo solo per discutere di una recente new entry:

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Billy Nye è un personaggio praticamente sconosciuto in italia e se non era per Netflix molto probabilmente lo sarebbe anche oggi. La sua trasmissione analizza ogni puntata argomentazioni con occhio assolutamente scientifico, mettendo il guardia il pubblico da pseudoscienze, pseudomedicina, diete pericolose, e discutendo di sovrappopolazione, sessualità, fertilizzazione in vitro e altro, attraverso lo sviluppo di tredici puntate.
I contenuti affrontati da Bill sono molto interessanti, però trattati con un tono da intrattenimento alla Saturday Night Live e un pubblico in sala rumoroso che si esalta a guardare un alambicco e si sbellica di risate ogni battuta, anche la più becera.
Benché ci sia la volontà di divulgare alcune verità scientifiche, la strada scelta da Bill è quella dell'intrattenitore più che del divulgatore. I suoi collaboratori, inviati in luoghi casuali del pianeta per indagare sul tema trattato della puntata, ricordano troppo da vicino i giornalisti di Studio Aperto. Come nella puntata che tratta i videogiochi (intitolata:"Non ci sono Bonus nella vita reale") che domanda a un giocatore professionista di League of Legends (Non sapete cosa sia? lo scoprirete nelle prossime olimpiadi del 2022) se:"Ha mai tirato un pugno a qualcuno" - riferendosi al famoso accostamento videogiochi barra violenza.
La mia critica è diretta principalmente al suo modo forzato di cercare di fare ridere ogni due nozioni di scienza, come se lo spettatore fosse menomato della capacità di apprendimento. Alcune argomentazioni andrebbero approfondite con maggior dettaglio e, purtroppo, la trasmissione dura troppo poco per riuscirci.
Se Bill ha l'arroganza di "voler salvare il mondo" divulgando la scienza, voglio solo ricordargli che su Youtube esistono appassionati in grado di farlo molto meglio di lui, discutendo liberamente di argomentazioni simili e risultando ugualmente interessanti senza infilarci occasionamene una battuta sagace o invitando VIP a cazzo, come fa Bill.
Senza contare che la nostrana famiglia Angela è riuscita a fare di meglio a livello televisivo, senza risultare cosi rumorosa e ridondante.
Come Bill ha affermato durante la puntata sulle Pseudoscienze:"Bisogna sviluppare il pensiero critico!" Io lo sto facendo, criticandolo.
Chiaro che non è giusto condannarlo, le scelte che orbitano attorno a questa trasmissione sono state decise per rendere attraente la trasmissione e acchiappare il maggior numero di visualizzazioni, anche da chi di scienza non gliene frega nulla e continuerà a non fregargliene dopo aver visto la trasmissione.
Il mio disappunto però si scatena in rabbia quando parla di ecologia e dirige a noi il suo sguardo severo, colpevoli di stare distruggendo la terra.
Noi consumatori, noi che viaggiamo su veicoli che inquinano, noi che non laviamo l'auto quando piove, che sprechiamo energia per mandarci le immagini idiote su Whatsapp.
E' vero, ci hai beccato, siamo colpevoli!
Viziati dalla tecnologia; non possiamo fare qualche metro senza prendere l'auto o usare il condizionatore per abbassare la temperatura ambiente di un grado o usare il cellulare per chiedere all'amica, se è vero che è morto il Chihuahua di Marcella.
Anche io sono colpevole se scrivo in questo blog; non ho un pannello fotovoltaico e sono costretto a comprare energia prodotta con il carbone.
guilt.jpgColpevoli si, però siamo consumatori e i consumatori comprano:
A - I prodotti che ci sono sul mercato.
B - I prodotti più convenienti.
C - I prodotti pubblicizzati da un paio di tette.
Alla fine della fiera possiamo comprendere quanto l'innalzamento della temperatura terrestre sia un fatto più economico che di sforzo volontario coatto, per mandare tutto a puttane. Finché non c'è la volontà delle grandi società di fare un passo verso l'ecologia, piuttosto che di guadagni esponenziali, la terra è spacciata.
Anzi, noi siamo spacciati, perché se il pianeta può aspettare migliaia di anni per smaltire l'effetto serra, noi non possiamo farlo.
La terra è brava a rigenerarsi, l'ha già fatto in passato, sono gli stessi scienziati a dircelo.
Quando qualcuno parla di sviluppo eco sostenibile dovrebbe lui, prima di tutto, dare il buon esempio, visto che sono anche loro responsabili, quanto noi, del riscaldamento globale.
Come?
Ad esempio spiegarmi quanto sia eco sostenibile la loro trasmissione, quanto Co2 hai bruciato Bill per alimentare quello studio? i tuoi inviati come si sono spostati?
bill.jpgQuei foglietti che usi per ricordare i nomi degli esperti, sono biodegradabili o anche loro sono responsabili del disboscamento della Foresta Amazzonica?.
Neil de Grasse, nella trasmissione Cosmos, lo si vede girovagare nello spazio in computer grafica e camminare nei più svariati punti del globo, anche lui parla di ecologia e di surriscaldamento globale.  Anche lui però non sembra dare il buon esempio.
de grasse.jpgHai viaggiato sopra un aereo che consuma combustibile fossile, oppure hai pedalato in bicicletta, usando nei lunghi tratti marini, un pedalò?  Spiegacelo Neil!
Mi piacerebbe essere smentito da ognuno di questi divulgatori, con un report dell 100% di utilizzo di energie rinnovabili. Mi accontenterei anche di un 80%.
Con tutta la buona volontà che molti stanno mettendo per migliorare la situazione, cosi a spanne e con occhio da ottimista, penso che siamo oramai spacciati e bisognerebbe pensare a un piano B prima di aspettare che le multinazionali e le nazioni adottino un sistema efficace per abbattere le emissioni.
Un efficace strategia di permettere all'uomo di sopravvivere alla prossima era glaciale, come per esempio, scacciare i pinguini dalla propria sdraio a spiaggia, nelle vacanze di Agosto.
Anche in questo caso, spero di essere smentito nel corso dei prossimi anni.
A proposito, Netflix quanto è Eco sostenibile?

25 apr 2017

Circondati dai rifiuti.

Trasmissione televisiva in onda su Cmin, Canale 1719 sul Digitale Terrestre.
<Si sente una voce fuori campo, provenire da qualche parte.>
Ottavio Riccipaldoni è un pensionato di ottant'anni che vive da solo nella sua villa in Via dei Chespini, sua moglie manca da casa da qualche anno per colpa di un ballerino cubano, conosciuto a un corso di Zumba. Ottavio senza rendersene conto è un raccoglitore istintivo compulsivo recidivo interpretativo.

<Compare un uomo con la faccia scavata dal tempo>
"Alla mia età non è facile vivere da solo, io però continuo a divertirmi girando per il paese e raccogliendo quelle cose che, di solito, la gente normale butta via nei cassonetti, come ad esempio: i sanitari, gli elettrodomestici e le scatole dei Tv di 90 pollici"
<Panoramica del salotto dove sono stipati migliaia di oggetti di svariata natura, c'è anche un flipper in bianco e nero, quindi compare la figlia>
"Mio padre è in questa condizione da anni e io non posso continuare a vederlo in questo stato, ho provato a prendergli una badante, però questa non ne vuol sapere di entrare in una casa del genere, preferisce la fredda steppa Siberiana."
<Voce fuori campo, dal tono grave>
Nella casa di Cippaldoni è quasi impossibile vivere, la cucina è un magazzino pieno di cessi, qualcuno persino rotto, nel salotto ci sono dei frighi impilati uno sull'altro, nel bagno sono presenti poltrone di ogni tipo e forma. In giardino c'è anche un carro-armato arrugginito.
Lo sgabuzzino invece è vuoto.

<Ottavio si divincola con difficoltà tra gli oggetti che riempiono la sala, come un ragazzo dentro una discoteca gremita, che vuole avvicinarsi alla cubista mezza nuda>
"Io sono un tipo che vivo alla giornata, da giovane ero un pittore di fama regionale e vendevo i miei quadri; giravo il mondo alla ricerca di qualche ispirazione. Giappone, Korea, Malesia, Marocco, Bucoburgo, Venezia e persino nella foresta Amazzonica.
Il momento più grande è stato quando sono andato in Thailandia e ho incontrato la mia prima moglie, sono stati momenti intensi. Il mese dopo però lei mi ha lasciato per intraprendere la carriera di Casellante.
Per fortuna avevo il mio lavoro che mi rallegrava e mi faceva passare il tempo, ho dipinto anche un quadro che è diventato famoso:"Lo spazzacamino nel Bicchiere"

[caption id="attachment_4167" align="aligncenter" width="430"]spazzacamino in bicchiere "Spazzacamino nel bicchiere" Considerato dalla critica, una delle opere contemporanee più "Wattafak!"[/caption]

Io sono una persona perfettamente normale e non mi separerò mai dalle mie cose, persino a questo frullatore ci sono affezionato, ci faccio sesso ogni notte".
<Voce fuori campo neutra>
L'uomo non vuole riconoscere di avere una patologia e evita ogni domanda rivolta alla sua condizione malsana, che lo costringe a dormire in bagno e fare i suoi bisogni nel carro armato arrugginito.
In suo aiuto abbiamo chiamato un esperto psicologo e hacker nel tempo libero: Gi0v4nn1 M4r6sall1

<Primo piano di Gi0v4nn1>
"Avere una fissazione reiterata può essere un disagio, specialmente se il paziente non vuole ammetterlo; perde il rispetto verso la comunità che inizia a evitarlo e trattarlo male, nessun essere umano merita un trattamento simile!. Io sono qui per ridare una vita normale a questo povero coglione.
In ogni caso non mi sembra un caso disperato, fare sesso con il frullatore non è una cosa cosi stravagante, io da giovane per esempio, mi sono scopato una lavatrice."

<Lo psichiatra visita la villa dell'uomo>
"Quando ho visto tutte quelle cose accumulate nella casa ho pensato:"Mio Dio,  questo è un accumulatore seriale!". Nella mia pluriennale esperienza lavorativa non ho mai visto una cosa del genere. Sembra quasi come se l'uomo volesse accumulare tutti gli oggetti del mondo, dentro casa sua. Qui serve un trattamento particolare che mi sto inventando in questo momento.
<Inizia il dialogo tra lo psichiatra e Ottavio>
"Da quanto tempo accumuli tutti questi oggetti?"
"Da quando mia moglie mi ha lasciato, qualche anno fa"
"E' stato un brutto momento per te?"
"Puoi dirlo forte, da quel giorno non sono più riuscito a mangiarmi un buon piatto di pasta alla Puttanesca".
"Cosa pensi di fare nel futuro, continuerai a accumulare?"
"No, andrò in palestra, mi faccio il fisico scolpito e intraprendo una fulgida e breve carriera di attore Porno"
"E' un buon proposito, sono orgoglioso di te e ammiro la tua volontà!"
"Che domande del cazzo, cosa vuoi che faccia a ottant'anni? continuerò a accumulare oggetti fino al giorno che morirò e il mio cadavere sarà difficile da individuare in questo letamaio".
"Non devi essere duro con te stesso, Ottavio"
"Allora sarò duro con il mio psichiatra; vattene affanculo, stronzo!".
<Gi0v4nn1 espone la sua analisi>
"E' un caso difficile, come non ne avevo mai visti. Ho anche scoperto recentemente che è un accumulatore seriale, anche se ne avevo il sospetto. Per lui però ho una efficace terapia che lo migliorerà sensibilmente. State a vedere."
<Voce fuori campo analitica>
All'uomo viene rimossa la sua cospicua pensione e sequestrata la sua villa da Equitalia. Ottavio si ritrova senza un euro in tasca e costretto a vivere in strada e nonostante sia ancora spinto dallo stimolo di prendere cianfrusaglie, il suo stato da indigente glielo impedisce.
<Compare la figlia, visibilmente più serena>
"Ora che mio padre è un senzatetto vive la sua vita con maggiore serenità, perché non è più obbligato a seguire la sua ossessione. Sapendo che dorme sotto un ponte coperto solamente dalla carta di giornale, io ho ritrovato la serenità.
Pensare che ci voleva cosi poco per renderlo felice, perché non ci ho pensato prima?."
<Ottavio, vestito di stracci, commenta la sua situazione>
"Sapete, mi manca tanto il mio frullatore, anche nel mio intimo, so che è meglio che sia andata cosi.
A proposito, non avete mica delle monete in tasca?"
<Voce fuori campo entusiasta>
"Ora che Ottavio è tornato a una vita normale, passa la sua giornata con maggiore felicità e spensieratezza, racimolando qualche spicciole alle persone di passaggio, per combattere la fame che lo attanaglia, senza più accumulare oggetti inutili"

<Fine>

23 apr 2017

RedPlug

In uno dei multiversi alternativi, dove la specie umana si è evoluta non dallo scimpanzè, bensì da una ciabatta elettrica, i siti porno sono molto differenti dai nostri:

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9 apr 2017

Riviste Giovani di Carta.

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Ciao ciao, Anima Oscura.

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Ogni cosa è destinata a finire prima o poi. Perfino una serie videoludica come quella legata ai Souls della From Soft sembra essere arrivata alla fine della sua epica battaglia.
E' stato lo stesso creatore a annunciarlo, dopo l'uscita dell'ultimo DLC per Dark Souls 3, chiamato: The Ringed City. Questo blog è il mio modo personale di salutarlo.
Una serie che ha lanciato un nuovo genere videoludico e titoli come Salt & Sanctuary e Nioh ne hanno dato una prova. Un genere ribelle nato in un mondo ricco di prodotti videoludici in grado solo di intrattenere, senza chiedergli qualcosa in più al giocatore.
I miei sentimenti verso questi titoli sono passionali, quando si passa del tempo con loro non si può fare altro che odiarli, amarli e odiarli nuovamente, esaltarsi e deprimersi. E' il giocatore al centro del loro universo, se non impara a giocare, non potrà mai proseguire.
Per essere precisi, non stiamo parlando di qualcosa di originale, l'anima oscura attinge potere dagli arcade del passato, quelli che dimoravano in sala giochi, dove ho passato metà della mia gioventù, nell'era preistorica dei videogame. Non bastava guardare lo schermo distrattamente e premere tasti a caso, servivano riflessi, tempistica, memoria, improvvisazione, pazienza. Quindi se ci si impegnava abbastanza, si rischiava pure di finirli con un gettone.
Le stesse abilità richieste per giocare ai Souls e se non abbiamo sufficientemente sviluppate, possiamo sempre migliorare, continuando a provare e riprovare in una sorta di muto allenamento.
Non mi interessa discutere il lato estetico del gioco, ci sarebbe troppo da approfondire e non voglio discutere sui contenuti PVP di cui non mi è mai interessato molto. Mi esprimo di quanto si sia evoluto il gameplay nell'arco di questi anni.
La From Soft ha più volte limato la difficoltà del loro titolo fino alla fine, cercando di avvicinare il maggior numero di persone al titolo, riempiendo la mappa di falò (checkpoint), a iniziare da Dark Souls 2 e snellendo l'esplorazione. In ogni caso non è diventato più leggero, hanno solo rimosso qualche tempo morto.  Se proprio volete vincere facile basta giocare multiplayer con altri giocatori e trasformare in rissa qualsiasi combattimento e devastare i Boss con del violento pestaggio di gruppo.
C'è il rischio di non goderci pienamente il fascino che avvolge questi titoli.
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Nonostante sia conosciuto erroneamente come uno dei videogame più difficili in commercio (credetemi, esistono giochi più hard), ogni Souls in questione rappresenta forse il lato più sano del mercato videoludico e non lo dico da nostalgico, quanto da giocatore soddisfatto.
Sono puro allenamento per riflessi e coordinazione mano/occhio.
Un bagno di sudore dove il pad è l'estensione del nostro corpo e non un telecomando dove noi scegliamo cosa vedere, come avviene in molti altri giochi.
Il numero enorme di armi e armature presenti nel gioco sono inutili se non impariamo a usarle e soprattutto, se non conosciamo la strategia del nemico. Possiamo anche essere di livello Super-divino-oltre-le-nuvole ma se abbassiamo la guardia, può deflorarci un gracile non morto, armato solo di pugni.
Anche l'esplorazione ha i suoi lati chiari e i lati scuri, possiamo anche scoprire ogni centimetro quadro della mappa, però se non superiamo il boss di fine livello (Altro elemento preso pari passo dagli antichi Arcade) la nostra esplorazione finisce, davanti a un muro di nebbia.
E' incredibile pensare che ogni singola mappa di ogni Souls (persino in Bloodborne, anche se non della stessa serie è comunque un parente) riesca a ricordarla a memoria ancora oggi e non perché sono dotato di memoria fotografica, ma per il semplice fatto che sono morto innumerevoli volte per esplorarla, come nella Fortezza di Sen del primo Dark Souls. E' vero che parliamo di mappe non esageratamente grandi, però si possono piastrellate di bestemmie per la dose di nemici e trappole con cui sono disseminate.
Non si conoscono ancora i piani futuri della From Soft, rimango solo fiducioso che il loro modo di fare videogiochi non cambi e che il Team non si faccia influenzare dalle lamentele di utenti che vuole spaccare il mondo usando unicamente un tasto, quello più vicino al pollice.
Ogni tanto è bello sudare per vincere qualche sfida.