22 giu 2014

Il lato oscuro del Gaming.

http://www.youtube.com/watch?v=hSuk6T8gLO8
 
Se per fare un figlio non ci vuole poi molto e anzi, spesso è un divertimento con dei risvolti inaspettati, crescerli è un altro paio di maniche. La loro educazione è continuamente messa in discussione dai mezzi di informazione e dalla libertà digitale che, ogni giorno è alla portata di tutti e solo negli ultimi anni ha avuto una crescita impressionante. Il gap generazionale per alcune famiglie è decisamente più elevato rispetto al passato e può dimostrarlo questo file audio. E' un fuori programma di una partita, forse di world of warcraft (Un mmorg che ha cambiato per sempre i mmorg) dove il padre di chi registra l'allegra chiacchierata, entra nella camera del figlio per rimproverarlo.
Crede di farlo.
La sua ramanzina è leggera e non tocca per nulla l'animo del ragazzo che, oltre a farsi quattro risate, condivide con gli sganascianti amici. Se penso a come avrebbero agito i miei, nessun file audio e nessun Pc sarebbe sopravvissuto a una loro sfuriata, specialmente se gli mancavo di rispetto.
Come ho scritto poc'anzi, i tempi sono molto cambiati.
E' giusto chiarire che Teamspeak (assieme a Ventrilo) è un programma di "Voicechat" che permette di far comunicare verbalmente tra loro, giocatori di ogni nazionalità, gratuitamente. Per fare un esempio, è simile a "Skype", con una qualità audio inferiore e la possibilità di ospitare oltre la decina di utenti urlanti e respiranti ansiosamente nel microfono. Uno strumento molto utile per coordinarsi nelle partite di competizione, alla DOTA2 o LOL  oppure alle gilde per le loro scorribande nei dungeon, del Mmorpg di turno.  Molto spesso viene utilizzato per scambiarsi quattro cazzate online, mentre ci si annoia al farming.
Alcune sessioni di gioco, specialmente nei mmorg, possono richiedere molte ore di tempo (generalmente dimezzato in prossimità di qualche espansione) per portare a termine un determinato obiettivo ed è normale che il padre di questo ragazzo si preoccupi se sente il figlio parlare strano (la terminologia utilizzata in questi giochi è una via di mezzo tra italiano devastato e acronimi inglesi) con altri ragazzi, senza uscire di casa. E' normale che, facendo i dovuti paragoni con il suo passato, confronti la sua gioventù con quella di un figlio, preso da un passatempo per lui indecifrabile.
Ma ascoltando la voce di questo preoccupato padre non posso pensare che, se fosse nato nel periodo giusto, forse sarebbe stato lui dalla parte del ragazzino che dialoga in una lingua arcaica con i suoi amici, di cui uno sprovvisto di patente.
 

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