31 dic 2007

Ecco il Stripgenerator italiano!

Non ci volevo credere, ma lo staff di:"Alice" ha clonato, in alcuni punti migliorandolo (in altri, no) quello StripGenerator, segnalato qualche post dietro. In parole semplici; è un editor di quelle striscie di fumetto, che si possono trovare in ogni quotidiano, nell'ultima pagina, sotto le parole crociate. Si sceglie il soggetto da rappresentare, tra quelli disponibili, si crea un pò di scenografia con gli oggetti, svariati e fantasiosi, in lista e poi, si posiziona i baloon, scrivendoci all'interno le frasi che si voglioni far dire ai protagonisti, utilizzando solamente qualche click e un pò di fantasia. La versione di Alice è simile, per non dire che è stata spudoratamente scopiazzata, non solo nella disposizione delle finestre, e dell'archiviazione delle figure, ma anche nell'ordine con cui sono stati posizionati i pulsanti per l'editor. Cambiano alcune, piccole cose, come per esempio il numero di caratteri limitato all'interno dei baloon (in giustificato), lo stile del disegno dei personaggi; quì più convincente e vicino a quello comune delle Strip più famose, la presenza di alcuni elementi quali:case, palazzi e altro che in stripgenerator mancano del tutto ed è possibile cambiare il colore dello sfondo delle vignette.
Il nostro lavoro non è possibile archiviarlo e viene salvato in una sorta di lista globale, consultabile da chiunque, divisa per Tag, non serve l'iscrizione, non serve la conoscenza dell'inglese, non serve indossare un pigiama. Alcuni character risultano più simpatici della controparte inglese (o bulgara, non ricordo la sua vera origine), specialmente l'alieno macrocefalo, con gli occhi grossi e scuri e un'altezza ridicola, utilizzato dalla stragrande maggioranza di chi si cimenta alla creazione delle strip, per avere un'idea basta dare un'occhiata alla gallery del giorno.
Che dire altro? inchiostro qui non si può sprecare, create anche voi la vostra strip e, anche se la ritenete troppo ridicola, pubblicatela per scoprire che, online, c'è gente peggio di voi.

29 dic 2007

La Notizia

UDINE - Alla fine Erica, 17 anni, lo ha perdonato, ma lui, Stefano, di
16, colpevole di una scappatella, per ottenere il perdono dell'amata ha scritto una poesia di
Venditti lunga trenta metri sull'asfalto della via principale del
paese. Le ha dedicato 'Dalla pelle
al cuore', di Antonello Venditti, una canzone che i due giovanissimi
avevano sentito insieme durante una gita sulla neve. La notte di
Natale, dopo aver atteso che la gente lasciasse il centro del paese
dopo la messa di mezzanotte, Stefano si è 'armato' di bombolette spray
e ha cominciato la sua opera. Alla fine ha ricoperto trenta metri di
asfalto per dichiarare il suo amore per 'Ika'. Che ha perdonato il
ragazzo.
Alla domanda:"ami veramente questa ragazza, per arrivare a tanto!" - il ragazzo ha risposto:"No, ma ha le tette più grandi dell'altra"

26 dic 2007

Proteste a Babbo Natale.


Caro Babbo Natale.
Ti mando questa lettera perchè sono molto contrariato dal tuo modo di lavorare, in quanto; sei inaffidabile, lento e antico. Io ti ho scritto una letterina, indirizzata verso la Lapponia, con una lista dettagliata di oggetti che volevo avere per questo Natale, passi per la Playstation 3 che non mi hai portato, però al Frullatore di Hello Kitty ci tenevo veramente tanto.
Ho persino lasciato il caminetto spento, morendo di freddo, nella speranza che tu trovassi delle difficoltà nell'entrarci, come dovresti fare ogni 25 dicembre. Ho anche aspettato sveglio, davanti a un panettone e con la Tv accesa, con una nutrito palinsesto di film e cartoni animati, che non si vedono mai durante il resto dell'anno. Mi sono anche premunito di una cassa di vino rosso, che so a te piace tanto, per offrirtene un bicchiere o due, magari anche due o tre bottiglie, per ricaricarti del tuo interminabile viaggio in tutto il mondo, con poche ore a disposizione, ma nulla. non sei arrivato.
Ho anche pensato che, visto i miei 35 anni suonati, ci fosse la possibilità che tu non mi considerassi, visto che generalmente porti i regali ai bambini, così ho anche affittato un bambino da un amico, pagandolo profumatamente, che prendesse il mio posto. Ho fatto il buono tutto l'anno, non ho commesso mai nessun peccato. Non ho bevuto, non mi sono drogato, non ho bestemmiato dentro le chiese, mai ruttato dentro l'acquario di pesci rossi, ho sempre guidato con la cintura e il cellulare in mano, quando una vecchina attraversava la strada, l'ho sempre evitata accuratamente anche se facevo i 120 kmh. Sono sempre stato gentile con tutti e tutte, generoso, se il vicino aveva bisogno del taglia erba, io glielo prestavo immediatamente, se al mio collega serviva il caterpillar, io ero pronto a darglielo senza nulla in cambio, tutto in funzione di questo unico giorno dell'anno, dove un uomo obeso, vestito dalla Coca Cola, porta i doni ai più buoni.
Ma nulla, non mi è arrivato nulla! neanche un pugno di mosche! E allora, cosa dovrei pensare, mio caro Babbo Natale? che tu non esista? che tu faccia parte di un immaginario collettivo e che usino la tua immagine, solo per vendere o come icona efficace dentro gli spot pubblicitari?. No, caro mio, tu esisti e ci sono ottime teorie che lo dimostrano e lo certificano, temo che non mi hai portato i regali che ti ho chiesto perché, te ne sbatti i coglioni. Non mi certo aspettare nulla di buono, da un vecchio ubriacone, che parla alle renne e lavora (male) un solo giorno l'anno.
Buon Natale anche a te, inaffidabile testa di cazzo!.



22 dic 2007

Semplice, immediato, leggermente caotico.


Qualche giorno fa, incuriosito dalla lettura di alcuni post, dove l'argomento principale è lo Spam frenetico (è il mio genere) ho voluto "tirare" giù da internet un giochino, arcade, disponibile anche per Xbox live e per il Ds, un certo:"Geometry wars Retro Evolved", dietro il nome altisonante e insignificante, si nasconde un titolo dai sapori antichi, co una struttura molto simile a giochi che si trovavano in sala giochi negli anni 80, una giocabiltà fluida e immediata, lontana parsec dai sparatutto attuali, quelli in prima persona, in terza persona, in quarta e da ultimo uomo.
Lo scopo del gioco è molto semplice; sparare a tutto quello che c'è sullo schermo, in genere figure geometriche (e da qui si comprende perchè utilizzare un simile titolo:"Retro Evolved"), con il fine di totalizzare il punteggio più alto e possibile nell'universo conosciuto e in quello capelluto. Ad aiutarci ci saranno i powerup dell'arma che, si otterranno ogni 10.ooo punti e alcune dannosissime bombe nucleari, che ripuliscono lo schermo come una colf argentina armata di panno e alcool, se ne otterrà una nuova ogni 100.000 punti. L'astronave, molto simile a quella già vista in Tempest dell'Atari nel 1981 (ma chi se lo ricorda più? non per nulla ho inserito un link) si controlla con il joypad, tastiera o quello che volete, mentre con il secondo joypad (si consiglia vivamente l'utilizzo di un pad usb e della macchina del caffè integrata al case del pc) possiamo orientare la scia di fuoco nelle quattro direzioni che, mano a mano che il punteggio sale, diventerà più efficace.
All'inizio, lo spazio del gioco viene invaso da geometrie di ogni tipo, sono poche e si muovono lentamente, ma più passa il tempo il numero dei nemici geometrici aumenta drasticamente, sino ad arrivare a riempire lo schermo con effetti pirotecnici, esplosioni psichedeliche e deliranti formazioni luminose. Quello che, all'inizio, può apparire come un arcade vecchia scuola, tranquillo e tecnicamente apprezzabile; diventa un avversario bastardo, che pretende da voi, riflessi pronti, abilità da ninja e tanto allenamento, anche solo per arrivare ai primi 100.000 punti, che possono sembrare pochi, per chi inizia a giocare è il primo gradino insormontabile da superare.
Non basta avere un innata abilità nell'evitare i proiettili o nel mangiare i panettoni, ci vuole anche una buona conoscenza delle traiettorie delle ostili figure geometriche.
Mi sono prodigato in alcune partite e ho gioito quando, dopo circa un oretta di gioco, ho superato i 100k punti, dall'euforia ho girato per casa, urlando, con la bandiera dell'italia sulla schiena e il volto dipinto con il tricolore, anche perchè non sapevo con quale bandiera appellarmi.
Quando finisco di giocare, la curiosità mi spinge su youtube, il portale dove si può trovare di tutto e di più (recentemente rivalutato grazie all'arrivo dell'Adsl, nel mio sperduto paesino) e digito la parola:"geometry wars" per valutare se il mio punteggio è superiore o uguale alla media (ci credevo), la schermata che compare è assurda: Score oltre il milione, oltre i 40 milioni!. Giocatori che lasciano acceso la console 10 giorni, e facendo turni di gioco di 1 ora e, quindi, rimettendo nuovamente in pausa.
Giocate con 21 vite e 21 smart bomb inutilizzate, mentre i video mostrano l'astronave del gioco, che sgattaiola via facilmente da miliardi di oggetti e esplosioni sullo schermo, cosi numerose, da riempire lo schermo del monitor e la stanza che lo ospita, mentre il contatore del punteggio sale, sale ancora, senza mai fermarsi. Player che giocando mentre limonano con la ragazza o mentre con l'altra mano, suonano la chitarra di Guida Hero 2 a livello smodato. Mi aspettavo anche punteggi di qualche milione, ma mai oltre i 40 milioni. Per superare un simile score, dovrei prima di tutto comprarmi l'xbox360 (il pc non lo lascio acceso per un retro arcade abitato da quadrati e cerchi antigravitazionali, ma per qualcosa di più serio, come il bot per Alterac Valley), comprare il gioco originale cosi posso uppare il mio punteggio sulla Board del Live, quindi imparare prima di tutto a muoversi senza schiattare ogni secondo (ho visto alcune tattiche e sembra facile, se prima mi drogo) e intervallare giocate da 1 oretta al giorno, tra una pausa ,un red bull e qualche iniezione di adrenalina.
Ovviamente, non ho nessuna intenzione di superare il titanico primo punteggio nella classifica, anche perchè fra qualche giorno è natale e prima che mi arrivino altri giochi, dovrei finire prima quel giga di roba che ho ancora installato, senza averlo ancora toccato.
Geometry Wars è un piacevole diversivo all'attuale gaming, non bisogna farmerare o alternarsi da quicksave e quickload per diventare forti, bensì allenarsi alla vecchia maniera; giocando con una buona dose di riflessi, agilità nei e tanta pazienza, roba che molti player hanno dimenticato di avere da anni.



L'impero del Sol Levante

Curiosa una notizia del sito del Corriere, che ha fatto il giro del mondo:
TOKIO – Il capo di Stato maggiore delle Forze di autodifesa giapponesi,
il ministro Shigeru Ishiba, ha affermato che il Giappone deve
prepararsi preventivamente ad un possibile attacco da parte degli
alieni. E non è il solo a pensarla così. Capita di rado, o quasi mai,
che un responsabile governativo si sbilanci ufficialmente, quando viene
sollecitato sull'argomento dell'esistenza di oggetti non identificati,
gli Ufo. Per questo hanno suscitato grande curiosità e sbigottimento in
questi giorni a Tokio e in tutto il Giappone le dichiarazioni di
importanti esponenti politici. Come scrive il quotidiano Kyodo News sulla sua pagina online, quest'oggi è stato invece il turno di un secondo ministro, quello alla Difesa, Shigeru Ishiba «Non si capisce come mai la nostra legislazione non
dispone ancora di alcuna direttiva nel caso di un'invasione
extraterrestre»


E come no?:





L'esercito ce l'hanno, il problema è che al giorno d'oggi, è difficile riconoscere un vero alieno da un normale terrestre, anzi forse il metodo c'è. Gli alieni sono quelli che, nelle foto, risultano sempre sfocati, gli umani sono quelli che, nelle foto, mettono il dito davanti all'obiettivo.

20 dic 2007

tutto scorre via veloce...troppo veloce, però!


Nulla, avevo scritto un articolo incredibile sulle peculiarità dell'adsl, rispetto all'isdn (e capirai...) ma un errore dovuto al feedburner, con una spiegazione grossa tutto lo schermo del monitor, mi ha impedito di pubblicarlo correttamente e, grazie a un algoritmo fottuto che si è inventato chissà chi, facendomi perdere l'intero contenuto del testo.
Ok, non ci avevo impiegato molto a scriverlo, però adesso è tardi e so già che non riuscirei a farlo di nuovo, i miei neuroni si stanno preparando un comodo giaciglio di paglia per andare a riposarsi sopra. Io mi limito a buttarmi sopra il letto, il resto viene in automatico.

16 dic 2007

Non tutti i gatti sono uguali.



Alcuni, sono maledetti come quello raffigurato nella foto qui sopra. Forse il primo e unico caso felico di cecchino, anzi di catchino. inutile dire che, il suo bersaglio, sarà un cane o il padrone che non lo alimenta con quella carne che odora di di zobie scaduto, ma che hai gatti piace tanto. Poi c'è anche un pò di neve, che in questo periodo dell'anno, è sempre gradita e mai fuori luogo. Alla prossima, ehm un attimo, cos'è sta luce laser?.....eeeeeeek!

Una voce a caso da wikipedia

Picos de Europa




I Picos de Europa (letteralmente: Picchi d'Europa)non l'avrei mai detto sono una catena montuosa situata lungo la costa settentrionale della Spagna,dove ci sono le spagnole! tra le comunità autonome delle Asturie, Cantabria e León, e facente parte della Cordigliera Cantabrica, sebbene spesso siano considerati come entità a sè stante, per la loro formazione più recente.usano un 4 4 2, sicuramente.
Questa formazione calcarea spicca per l'altezza delle sue cime, tra
cui vi sono le più alte di Spagna, in molti casi al di sopra dei 2.500
metri prendo la scala per arrivarci, ho capito.. La formazione rocciosa si trova molto vicina alla costa,anche lei ha bisogno di una vacanza al mare nel
punto più settentrionale appena 15 km dal mare, magari possiede una seconda casa li ciò che fa sì che
l'orografia sia molto accidentata e le pendenze di strade e sentieri
siano a volte di notevole entità. Meglio mettersi il casco e tenere la destra, anche in auto.
I picos de Europa sono divisi in tre grandi massicci: il massiccio Centrale (o degli Urrieles), Orientale (o di Andara) e Occidentale (o Cornion).E il massiccio del sud? il solito razzismo verso i meridionali.
Le maggiori cime si trovano nel massiccio centrale, è dove c'è lavoro, per forza in cui
quattordici montagne superano i 2.600 m di altezza , con il
Torrecerredo, di 2.648 metros un metros sono tantis centrimetris, come tetto di queste montagne e di tutta
la Penisola Iberica. è stato condonato? Non si può parlare di questo massiccio senza
menzionare il Picu Urriellu non era in Sardegna? o Naranjo de Bulnes sembra un nome indiano, indiscutibilmente re
di queste montagne e culla dell'alpinismo spagnolo l'alpinismos, la cui vetta fu
conquistata per la prima volta nel 1905 da Pedro Pidal cosa non faceva l'uomo, per stare lontano dalla moglie Marchese di
Villaviciosa e dal suo compagno di cordata Gregorio Pérez Demaría, El
Cainejo.Ah no ho sbagliato, era omosessuale, forse voleva stare lontano dalla suocera...

14 dic 2007

addio alla borchia



Solitaria, sul muro appesa
soggiornavi silenziosa
un ledo rosso e un led verde
occhi sempre aperti
per osservare la corrente
di una linea virtuale sospesa
nel tempo e nello spazio
tu, bianca come il latte
piccola come un cucciolo
svolgevi il tuo lavoro
con efficienza e serietà
mai un momento di debolezza
mai un attimo di tremore
il tuo cuore pulsava
per recarmi gioia
la tua mano invisibile
si posava su valori
indissolubili e placidi
persino nel buio
ti sentivo respirare
ti sentivo vivere
ti sentivo sorvegliare
l'orgoglio, adesso, mi spinge
ora che non ci sei più
a ringraziarti ma l'istinto mi guida...
nel mandarti AFFANCULO!
Dopo anni, mi è arrivata l'ADSL!
CHE SI FOTTANO I 128k DEll'ISDN!
FINALMENTE!

12 dic 2007

Il Piccolo Pollicino.



Tanto tempo fa, in un paesino neanche tanto lontano, viveva una moglie e un marito che volevano avere un bambino. Provarono di tutto; a mangiare pesce per due mesi, a corrompere la cicogna, a correre nudi sui prati verdi e fioriti ma non ci fu niente da fare. Un giorno andarono dal medico per chiedere aiuto e, questo, gli disse:
"Avete mai provato a fare sesso?"
Loro risposero:"sesso?" e il medico gli regalò, provando pietà per la giovane coppia, un libro sulle Api e sui fiori. Passarono nove mesi e, la donna partorì' un bel maschietto, con grande sorpresa del marito, che per tanti mesi, aveva sperato in un simile miracolo. Viste le sue esili misure e il carattere cosi timido, da non piangere neanche una volta tirato fuori dalla placenta, perchè si trovava in soggezione con tutti quei medici, lo chiamarono:"Pollicino".Era alto quanto un pollice, con le guance paffute e un naso rotondo.
Cresciuto nella speranza, che da grande il suo nome si sarebbe mutato in:"Pollicione", il bambino frequentò l'asilo con esiti catastrofici. Quindi andò alla scuola elementale.
"Mamma, mi prenderanno in giro anche li, per via della mia altezza?" - chiese il piccolo essere
"Ma va, che tu sei bello e bravo! vedrai che ti capiranno".
Da primo giorno, all'ultimo, Pollicino prese schiaffi e calci dai suoi compagni, anche dai secchioni, era cosi schernito dal sistema, che anche il bidello, gli disse:"Ho appena lavato il pavimento, passa pure, tanto le tue orme non si vedono"
Anche i professori sembravano infastiditi dal povero Pollicino, tanto che; all'appello, anche se questo rispondeva correttamente, seguitavano a segnarlo come assente. Passarono cinque anni e lo studente entro al liceo.
"Mamma, non è che anche qui, come gli altri anni, i compagni mi prenderanno in giro?" - chiese nuovamente il piccolino
"Ma no, figlio mio, tu sei bello e intelligente, cosa vuoi che conti la tua altezza? ora torna nella scatola dei fiammiferi che è tardi, dormi tesoro mio".
Appena varcato il cancello del liceo, Pollicino venne investito dal motorino di uno studente, calciato dai professori e, alcune ragazze armate di pesante zaini, lo martoriarono cantando una canzone di Tiziano Ferro.
"Passi il ragazzo in motorino" - pensò Pollicino - "Ma Tiziano ferro, proprio, no!" qualcosa cambio nell'animo del ragazzo, la sua timidezza scomparve, i suoi occhi placidi si infiammarono come quelli di una tigre. Preso da una forza combattiva, il ragazzo entrò nell'aula e, appena il professore chiamò il suo nome durante l'appello, questo si mise a urlare:"PRESENTEEEEE!" di modo chè tutti, persino gli studenti del liceo di Prossima Centauri ascoltarono il suo eco.
"Assente" - disse il professore, prima di segnarlo sul registro.
Gli anni passarono, Pollicino andò all'università e si diplomò prima di tutti i suoi compagni, amici non ne aveva e, quelli che gli stavano vicino, lo usavano come gingillo per il proprio cellulare, l'unico compagno era il suo animale domestico; un acaro da materasso.
"Mamma" chiese quando al suo trentesimo compleanno -"adesso che vado a lavorare come giornalista, non è che mi prenderanno, ancora una volta, in giro per la mia altezza"
"Ma no, caro mio, tu sei bello come il sole e bravo! diventerai il più grande giornalista di tutti i tempi, ora però smetti di saltare sulla tastiera, scriverai l'articolo domani che vogliamo dormire, io e papà"
Il giorno dopo, Pollicino entrò nella redazione del giornale locale e iniziò a scrivere, sul suo portatile , un articolo sull'intrigata vita politica della città, quando passò un collega e, chiuse il portatile pensandolo che, qualcuno, lo avesse lasciato sbadatamente aperto.
Il povero Pollicino rimase schiacciato e tornò a casa con una S incastrata sul petto.
"Oh che soddisfazione!" - urlò la madre abbracciando il figlio - "Pollicino è diventato Superman"
"Ma che superman e superman! questa è il tasto "S" della tastiera, stamane in redazione, mi hanno schiacciato dentro il portatile!"
Il giorno dopo, Pollicino iniziò a studiare recitazione e divenne un gettonato nano di giardino a pagamento, facendosi un nome e guadagnando tanto da permettersi una casa più grande; la villa di Ken della Mattel. E visse, per sempre, piccolo e soddisfatto.

Morale della favola: Potete cadere e rialzarvi, subire ogni umiliazione ma continuare a tirare dritto, verso il vostro destino, verso il vostro più alto desiderio. Potete superare ogni difficoltà che la vita, ogni giorno, vi manda contro, cercando di ostacolare la vostra scalata verso un futuro migliore. Ma Tiziano Ferro, proprio NO!.


9 dic 2007

Le piante ci conquisteranno?


L'Euphorbia pulcherrima nota come Poinsettia o Stella di Natale è una pianta ornamentale originaria del Messico,
nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico,
può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri.
Appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, ordine Euforbiali (Euphorbiales), classe Dicotiledoni, divisione Angiosperme; all'interno del suo tronco e dei suoi rami vi è una sostanza lattiginosa (il lattice), leggermente irritante per la pelle.


Potrebbe essere una nuova specie mortale?


La guerra dei mondi: Spielberg o Haskin?




E' un genere di film che ti sconvolge, soprattuto se lo vedi per la prima volta quando hai 14 anni; La Guerra dei mondi è stato un titolo che ha influenzato la fantascienza contemporanea; è stata la prima vera narrazione di un'invasione Marziana sul nostro pianeta, anche se il titolo del libro (e dei film) fa pensare a un conflitto da parte dei due pianeti che, effettivamente, non c'è mai stato, perché l'umanità soccombe inesorabilmente, contro l'avanzata tecnologia aliena, decisamente superiore e invincibile, sopravvivendo all'invasione solo grazie a un galattico colpo di culo.
Il libro, di Herbert George Wells sfortunatamente non l'ho letto, ma i film usciti nel corso di questo millennio, si. Sono due; il primo del 1953, diretto da Byron Haskin e l'ultimo di Steven Spielberg datato 2005 con il nostro amico Tommy Cruise.
La differenza tra le due pellicole è spaventosa, non solo per il mezzo secolo che li separa, ma anche per la scelta del punto di vista, con cui è stata narrata l'intera invasione; Nel primo del '50, il protagonista è un geologo accorso sul luogo dell'impatto, in quello che si pensa, sia un'asteroide, che poi si rivela essere un'astronave aliena, con intenti bellicosi verso i terrestri, seguita poi da un'altra e un'altra ancora nel corso dei giorni successivi, ogni minuto dell'invasione viene descritto dettagliatamente, in prima linea, con i mezzi cinematografici dell'epoca, in uno scenario di devastazione e distruzione, che lascia lo spazio a poche speranze, ma non manca di concederci una storia d'amore tra il protagonista e una ragazza della cittadina in cui inizia il tutto.
Nella pellicola del mitico Spielberg, Tom interpreta uno scaricatore di porto, che non bestemmia, divorziato, due figli che lo odiano e un futuro incerto, in questo clima idilliaco, giungono i marziani, non solo per rovinare la vita dei terrestri, ma anche quella di tom, che oltre a fare da balia ai due marmocchi è costretto a fuggire, per non venire trasformato in polvere, dai mortali raggi laser marziani. L'invasione viene osservata sotto il suo punto di vista, veramente limitato e gli alieni sembrano creati, non per un'invasione in scala mondiale, ma per ostacolare Tom a mantenere in vita la sua relazione turbolenta con i figli, per questo, in alcuni tratti del film, sembrava più adatto il titolo:"Le tormentate avventure di Papà Tom" invece di:"La Guerra dei Mondi", che rispetto al film di Haskin, qui di "guerra" si vede veramente poco, se rimuoviamo la ridicola scena in cui, Tom, si abbassa velocemente per evitare un F14 TomCat in volo a rasoterra...
In entrambi i film c'è poco da fare contro gli alieni, sono superiori in tecnologia, sono tatticamente ineccepibili, spietati, l'esercito terrestre può solo che soccombere, sono inutili pedine, anche se in numero maggiore delle armate aliene, l'uomo non può fare altro che subire e morire. Le città cadono, masse di persone tentano di fuggire verso un luogo sicuro che, apparentemente, sembra non esistere; per rimandare il loro inevitabile sterminio. I mezzi di devastazione, però, sono diversi; nel primo film sono astronavi sostenute da tre raggi laser colorati, sembrano giocattoli di plastica (allora gli effetti speciali non potevano offrire molto, oltre il modellino in scala), dotati di una torretta laser e spaventosamente lente e invincibili, dopo il secondo tempo vengono anche colpite da una testata atomica, ma sortisce lo stesso effetto che può avere un sassolino sulla carlinga di una porta aerei. Nell'ultima pellicola, gli alieni girano su comodi e avanzatissimi Tripoidi, già descritti nel libro (come ho detto prima, non l'ho mai letto, ma ho trovato qui l'informazione) del 1897. Sono più agili e più rumorosi, perché sono cosi gentili da annunciare il loro arrivo con un segnale che è simile a quello usato dalle navi quando si avvicinano al porto, cosi uno ha tempo di preparasi e farsi bello prima di venir tramutato in cenere.
Proseguendo nella trama, in tutte e due le pellicole, c'è la scena più importante che qualsiasi spettatore si aspetterebbe (non per nulla si chiamano:"spettatori"); vengono svelati, in tutta la loro nudità, i mariani. Prima di mettere piede sulla superficie terrestre, gli invasori mandano una scomodissima sonda ottica, per osservare e sondare il terreno, ma non decidono di sbarcare sopra una prateria immacolata o in un qualsiasi altro ambiente privo di ostacoli, no, loro decidono di esplorare una casa appena devastata, con una struttura instabile, prossima al crollo ('50), oppure dentro una cantina buia e umida ('05). La tecnologica sonda esplora ogni centimetro quadro e non si accorge, nemmeno minimamente, della presenza di essere umani (in tutti e due i film), lascia pensare che sia efficente quanto uno spioncino da porta d'entrata, usato per esplorare l'interno del Titanic a milioni di chilometri sott'acqua. Dopo "l'accurata" analisi, il marziano entra in scena, come "bau, bau" nel film di Haskin, in tempo idoneo per spaventare la ragazza e fargli cacciare un agghiacciante urlo, che ogni attrice dei film di quell'epoca, doveva eseguire su contratto. (secondo me, venivano scritturate in base al loro urlo, più era convincente e acuto, può avevano probabilità di recitare). Oppure come protagonista di un teatrino alieno, nella versione Spilgberiana; scendono giù dal tripoide bene tre alieni (i tre Stooge), che mostrango un'imprudenza senza eguali, maneggiano qualsiasi oggetto nella cantina buia , da una bicicletta marcia a un pallone dei mondiali del'84, sino ad arrivare a bere da un rubinetto arrugginito. Nonostante l'aspetto orribile, di fronte a questi comportamenti, l'alieno invasore appare un'emerito imbecille.
Andando avanti veloce, passando i tragici momenti in cui il delirio collettivo ostacola il cammino del protagonista ('50 e '05), dopo che l'intera umanità si è oramai rassegnata (azzeccata la scena del primo film, dove migliaia di persone pregano dentro le chiese) dopo che l'intera razza umana pare avere un futuro come cioccolatino Marziano (nel primo il dettaglio che, gli invasori mangiassero gli uomini, è stato omesso), succede l'imprevisto, un miracolo, un proverbiale colpo di culo.
Il mondo si salva in zona cesarini, grazie anche al gap tecnologico dei marziani, verso le malattie veneree; tanti anni di progettazione, studi e calcoli per pianificare un'efficiente strategia volta alla conquista del nostro pianeta, quindi, venire nullificata da un dettaglio puerile come i microbi che popolano la nostra atmosfera. E' dura credere a una razza di intelligenze superiori, che sviluppano attrezzature in grado di attraversare indenni milioni di anni luce, senza prima aver inventato l'Aspirina.
Comunque, se penso a un finale alternativo, non credo di riuscire a trovarne uno cosi definitivo; i Marziani che riescono nel loro intento e usano l'uomo come schiavo
lascerebbe lo spettatore incredulo, mai si sognerebbe una realtà cosi irreale per la propria l'umanità, continuerebbe ad avere dubbi e perplessità anche durante la sue mansioni in casa, quando deve spostare il pianoforte in angoli differenti della sala, comandato a voce alta, da una severa moglie armata di frusta.


7 dic 2007

Una nuova uscita per la rivista inutile



Ecco l'uscita Dicembrina di Cronaca Vera. Leggetelo tutto che è molto interessante. Queste sono le riviste che dovrebbero vendere in italia!