17 feb 2019

Al Robot non far sapere...

L'irresistibile piacere dell'essere umano.



A una persona passiva verso gli sport come il sottoscritto, un evento come il Superbowl vuole significare solamente l'arrivo di un discreto numero di Spot televisivi originali, nel quale vengono coinvolti anche star di hollywood di una certa importanza.
E' ormai consolidato che, in questo grande evento americano, i creativi sono molto attivi per la creazione di spot televisivi inediti, che vengono trasmessi in una fascia di utenza che varia dai 100 ai 120 milioni di spettatori.
Senza nessun interesse per la squadra vincitrice di ogni Superbowl, non appena si conclude l'evento visito il tubo per guardarmi tutti gli sporsor trasmessi durante l'evento.

Quest'anno mi ha incuriosito quello chiamato:"Robots della Michelab ULTRA", che ha acceso dentro di me alcuni interrogativi e dubbi, che voglio condividere in questo umile Blog.
La pubblicità inizia con due persone, la mattina presto, che fanno jogging in una città americana che presumo sia New York, anche se non ne sono sicuro...Durante la salita, la coppia viene sorpassata velocemente da un robot con le fattezze umane dotato di armatura luccicante e un paio di occhi dal colore sinistro.Siamo quindi in un futuro prossimo, in cui il mondo popolato anche da automi che per tenersi in forma, devono fare anche loro joggings.
La coppia è stupita dalla velocità dell'automa talmente tanto da dimenticarsi quanto sia ovviamente normale per un meccanismo, superare i limiti fisici dell'uomo.
Nella scena successiva, alcune persone si allenano a fare dei lanci con la mazza da golf.Anche in questo caso compare un robot umanoide che con mosse decise, spedisce la palla più lontano e più velocemente dei presenti, che anche in questo momento si stupiscono della sua incredibile prestazione, identica a quella che farebbe uno "lancia-palle" che si usano per allenarsi al Tennis.
Scena dopo, un robot nerboruto con i guantoni, tira un pugno a un sacco da boxe, sfondandolo.
Una ragazza che si stava allenando, si sposta per vedere l'automa e rimanere impressionata di una simile forza, mai vista prima. Forse in quel mondo i robot vengono usati negli combattimenti di pugilato e chissà quanto sarebbe interessante vederli in azione. In ogni caso non vedo perché un robot deve allenarsi per migliorare le prestazioni, quando basta un update del software.
La scena dopo è quella più rappresentativa:
Un gruppo di persone, pedalando faticosamente in una sessione di Spinning, provano a seguire i movimenti del loro allenatore robot.
Una impresa impossibile, perché l'androide raggiunge una velocità talmente elevata, che se avesse una dinamo collegata alla bicicletta, potrebbe alimentare una dozzina di centri commerciali nel giorno di Natale.
Nello stacco successivo si vede il robot che faceva Joggin fermarsi davanti a un pub del centro.
Guardando all'interno nota un discreto numero di giovani di ogni età e etnia sorridere e divertirsi davanti a un boccale di birra
L'automa ha un ripensamento e abbassa la testa sconsolato. 
Sarà perché non è in grado di socializzare con gli altri per colpa della sua programmazione che lo costringe a essere perfetto? in un mondo in cui sei risulti migliore degli altri vieni prima di tutto criticato e quindi emarginato?
Forse perché, essendo un semplice automa la sua intelligenza artificiale, non è in grado di comprendere assieme l'importanza dell'uomo a socializzare, a rimanere assieme per condividere le proprie esperienza, i propri dolori, le proprie gioie?
Una mancanza per lui incolmabile, come se al suo codice di programmazione mancassero delle istruzioni importanti, che nessuno però è stato in grado di aggiungere, perché alcune cose dell'umanità sono impossibili da replicare in modo artificioso.
No, è triste perché non può bere birra.
Il motivo che mi ha fatto scattare la voglia di scrivere due righe su questo spot è il confronto che è stato fatto dei robot, verso gli esseri umani.
Perché deve essere necessariamente competitivo?
Confrontarci con macchine che sono state costruite principalmente per aiutarci è un processo stupido, esattamente come fare a braccio di ferro con l'asta di un passaggio a livello.
Piuttosto che chiederci se siamo migliori di una macchina, di un robot o di un frullatore, chiediamoci piuttosto se non li stiamo usando in modo adeguato, per non divenirne dipendenti.
Domandiamoci se queste tecnologie ci migliorano o ci rendono schiavi.
Sarebbe saggio usarle per migliorare quello noi già siamo, perché siamo perfetti cosi:"senza colori o aromi artificiali", come recita questa pubblicità e non abbiamo bisogno di altro, se non di qualcuno che ce lo ricordi, ogni tanto.
Altrimenti possiamo arrivare veramente a credere che, il pregio più bello di essere umani è bere birra.

 

2 feb 2019

Selezione Libri del 2018

I Titoli migliori dell'anno.



L'anno appena passato è stato un buon periodo per l'editoria mondiale. Nuovi talenti hanno debuttato proponendoci delle opere memorabili e racconti eccellenti, che verranno ricordati per molto tempo.
Senza dilungarmi ulteriormente, vi elenco qui di seguito i migliori libri usciti nel 2018 che meritano di essere letti o almeno esposti nella propria libreria:






L'Illustre professore dell'Università di Segavate sul Mona spiega in modo semplice e definitivo un metodo efficace per smettere di mangiarsi le unghie e diventare finalmente una persona normale, anche se menomata.





L'Autore di questo volume possiede il rimarchevole difetto di essere molto pigro, per vuole diventare uno scrittore di successo, cosi ordina al suo Google Home di scrivere, per lui, un racconto. Questo libro infatti è il frutto di un profondo dialogo tra l'uomo e l'intelligenza artificiale che umanizza in maniera lucida le nuove tecnologie, ancora acerbe di contenuti, proponendoci un futuro incerto piastrellato di domande senza risposta o approssimative.





Racconto immortale, profondo, incredibilmente devoto di Modavvo che ripercorre in chiave religiosa la parabola della moda e del mondo fashion, evidenziando quanto spietato e incostante possa essere Satana, nel scegliersi personalmente il proprio abbigliamento infernale.





La chiave per aprire lo scrigno che custodisce una intelligenza superiore è nascosta molto bene, all'interno dei numerosi portali Hard presenti su internet. Questa guida vi aiuta nella sua ricerca difficoltosa, che si snoda su un sentiero variegato e ricco di persone incredibilmente dotate.






La speranza è l'ultima a morire.
Questa frase è il motivo principe che si ripete in ogni capitolo del libro. La vita può essere ingiusta e questo non deve costringerci a deprimerci quando facciamo errori o imprudenze. Riconquistate la vostra vita e uscite dalla vostra malsana assuefazione da sostanze pericolose, saltando con fiducia in altre dipendenze all'apparenza meno dannose, però ugualmente debilitanti.






L'amore può essere un tormento che non ti lascia più, penetra dentro il tuo cuore e piegarti in due dal dolore, trascinandoti in una profonda tristezza che sembra infinita e buia, come in una notte dove non c'è un cazzo da guardare in tv.
Cadi in un baratro di acrimonia e nuoti nel fango dell'apatia, poi arriva Tania Marchetta e diventa la trombamica che ti salva la vita.
Una storia sentimentale come tante altre, scritta con il cuore e l'open office.






In un tempo lontanissimo, quando noi eravamo dei semplici primati e vivevamo sugli alberi, i Chihuahua erano animali feroci e pericolosi. Terribili a tal punto di arrivare primi nella piramide alimentare, superando carnivori e vegani.
Un periodo florido per i Chihuahua descritto accuratamente in questo saggio di 200 pagine, dove non mancano curiosità su questo piccolo e simpatica variazione di canide, che oggi ci diverte e passato era in grado di sbranare un Tirannosauro.





Le irresistibili parole di Luiggggggggi descrivono la metropoli partenopea come una meta obbligatoria per qualsiasi persona. L'autore consiglia nel modo più appassionato di visitare questa magica città, ricca di tradizioni e religioni.
Inoltre vengono segnalate alcune tappe obbligatorie da vedere almeno una volta nella vita come: Il Colosso di Rodi, la Bocca della Verità, la Piramide di Cheope, i Giardini pensili, Il Cristo Redentore e l'Edicola di Gioseppe. Quest'ultima non particolarmente famosa per il suo design o chissà quale altra caratteristica, bensì rinomata per la simpatia dell'edicolante.






Guida strategica al famoso gioco di Microsoft, ricca di spunti interessanti per esplorare questo fantastico mondo cubettoso e molti dettagli più intimi della sorella di un amico dell'Autore, conosciuta nel corso di una maratona di 56 ore per accumulare il maggio numero di Quarzi di Nether.






Il seguito del racconto fantasy:"La Giarrettiera di Muassassa" e del precedente:"Il Mestolo di Endorfans" facenti parte della famosa saga delle Cronache del Contadino Incarognito, iniziate con il libro:"La Maniglia di Yotrety" venduto in tutto mondo, esclusi i cinque continenti.
L'arco narrativo del Paladino Birumur trova nuovi e interessanti imprevisti che lo conducono verso la regione di Dremorah, abitata dagli infernali demoni Chulli, per ritrovare la preziosissima Spada forgiata da Minustrun, mastro nano fabbro, finita in fondo a un Dungeon dopo che l'ha persa in una partita a poker, contro il folletto Skritolor.
Riuscirà Birumur nella sua missione?
Lo scopriremo nel libro successivo che si intitolerà:"Il Mazzo di Skritolor".

 




Un sentito ringraziamento va al sito Adobe Spark dove è possibile creare cover di ogni genere con pochi semplici click e in modo estremamente intuitivo.