29 lug 2007

La stanchezza.

In questi giorni sono un po stanco, per fortuna ho i miei metodi per tirarmi su, l'amaro di Kalindor è sempre un piacere.

25 lug 2007

Trasformiamoci


L'America sta passando un brutto periodo; soldati mandati in una guerra che, neanche loro, riescono a combattere senza il loro litro di birra quotidiano, aerei sempre più sofisticati solcano il cielo e nessuno, nemmeno gli scienziati, riesce a capire perché in estate le donne hanno freddo quando c'è 22 gradi, mentre in inverno se, in casa, c'è 22 gradi, hanno caldo.
Mentre la gente combatte contro se stessa, per mettere la maglia a maniche lunghe o a maniche corte, in mezzo a loro ci sono dei strani meccanismi che circolano indisturbati, mimetizzati e discreti. Il loro scopo è molto semplice, diventare ancora più potenti di quanto lo siano adesso, ottenendo un cubo di Rubik costruito con un materiale a noi sconosciuto, caduto sulla terra milioni di anni fa. Ma non basta la loro tecnologia avanzata da essere di un pianeta robotico (Cybertron per gli amici del scioglilingua), gli servono le coordinate per trovare questa reliquia e ottenere, finalmente, il loro agognato potere, nonché due buoni pasto per il Mc Pizza.
Nel frattempo, Sam; un ragazzo tipicamente sfigato, mette su Ebay gli occhiali di suo nonno per riuscire a racimolare i soldi per la sua prima auto, che comunque, suo padre compra ugualmente, perché nessuno fa offerte per l'oggetto più strano messo all'asta online (ci sarebbe di peggio, ma non è questo lo spazio giusto per parlarne). Mentre sceglie il pezzo di rottame dal concessionario gestito da un uomo chiaramente disonesto, arriva un'auto gialla, piena di fuliggine, fango, con qualche crosta di ruggine e con il simbolo degli autobot sul volante. Bastano questi requisiti per essere acquistata dal padre del ragazzo, quindi pronto per eseguire la prima cosa che un teenager si impegna di fare una volta ottenuto il mezzo: caricarci della figa (prima ci sarebbe da fare il pieno, ma nei film è difficile vedere il protagonista che compie questa azione denigrante, specialmente su un Transformer).
Con lo sguardo di chi è insicuro anche del colore del cielo, si avvia verso il parco pubblico, dove frotte di giovani eccitati dall'aria salmastra e dalle attrazioni emozionanti, quali l'altalena e la Ferrari a gettoni, vagano oppure limonano. Mentre tenta di entrare in questo angolo di trasgressione, il ragazzo viene fermato dal bullo della scuola, quello classico; campione di fooball, muscoloso, biondo e con la mascella affilata e la fidanzata gnocca. Si scambiano quattro chiacchiere festose:"Vattene via sennò ti pesto", subito dopo, il bulletto litiga con la ragazza gnocca per un guasto al suo Suv, cosi grosso che in autostrada non può venire superato: occupa tutte le corsie.
Lei se ne va via ostentando un'andatura da modella su passerella, nello stesso momento, scattano gli ormoni del ragazzo che prende il suo nuovo mezzo e raggiunge la ragazza, tentando con parlantina incerta, di farla entrare sull'auto
- "Ti accompagno a casa"
- "No, non vedi che sono gnocca, da qui a casa mia ci saranno milioni di spasimanti che vogliono farmi e tu non mi interessi"
- "Ma io ho l'auto che si trasforma in robot"
- "E io ho mia nonna che diventa carro armato"
- "Ma davvero?! sali"
La mora entra in auto e non fa in tempo a dire:"che cesso di macchina" che la radio dell'auto mette un bel pezzo di Gianni Drudi; i Transformer saranno degli avanzati alieni, ma di musica non capiscono un cazzo. Mentre la ragazza ascolta sorpresa le note fuoriuscire dagli altoparlanti, Sam la rassicura con una frase d'effetto:"Il mio criceto è obeso" gli dice nell'orecchio. Infine riesce ad accompagnarla a casa, che nel frattempo, è scesa la sere e io mi chiedo quanto fosse lontana la casa di sta tipa, è un film di fantascienza se consideriamo il fatto che, la ragazza, voleva farsi l'intero tragitto a piedi.
Senza raccontare ulteriori dettagli, quella notte Sam scopre che la sua auto, per mezzo di un Batsegnale, chiama a raccolta i suoi amici robot, in orbita da qualche parte nell'universo o a farsi qualche grappino in un autogrill cosmico. Che per un caso fortuito sono interessati ai suoi occhiali, poiché, per un procedimento che non sto a raccontare perché sembrerei scemo, sopra le lenti vi sono impresse le coordinate della famosa reliquia.
Dopo che tutti gli autobot si sono schiantati sulla terra, quello che da piccoli noi chiamavamo :"Commander" si è scoperto essere in realtà:"Optium Prime", spiega a Sam la situazione che sta vivendo
:"Noi siamo gli Autobot e ci servono i tuoi occhiali, sappiamo che i Deserticom (quelli che noi, da piccoli, chiamavamo:"Distruptor") vogliono prendere il cubo di rubik per diventare potenti, ma noi siamo buoni e vogliamo fermali, perché quel cubo potrebbe distruggere la terra, i suoi abitanti e parte di alpha centauri e chissà su Omega 2 come se la caveranno!?"
Immediata la replica di Sam:"Per adesso vuoi mi avete distrutto il giardino, eh"
Nel frattempo, in Quatar delle truppe casuali di soldati vengono attaccati dai Deserticom, il tutto per fare vedere quanto sono fighi e che non tutti i transformer si trasformano in mezzi della polizia, aerei, elicotteri e stereo, infatti c'è uno che può diventare scorpione ma fa una figura magra, viene gettato dentro un tritarifiuti e addio, millenni di tecnologia aliena andati nella pattumiera.
Mentre i cattivi tentano di prendere gli occhiali con la forza, piuttosto che comprarli su Ebay in maniera più semplice, Sam viene difeso dagli autobot, quindi si scopre l'esistenza di una fondazione ultrasegreta che, rappresentata da uomini seri come una puntata di Power Ranger. arresta i genitori di Sam e porta via la sua auto, catturandola come un dinosauro nei film di Roger Corman.
Si viene a sapere, che lo stato americano aveva già scoperto l'ubicazione del cubo e lo stava studiando per ottenere un nuovo materiale per costruire i Nokia e le pistole d'acqua. A pochi metri di distanza, dove un uomo dotato di buon senso non lo posizionerebbe mai, c'è il corpo ibernato di Megatron, il capo dei robot cattivi, tenuto in fermo da dei sporadici spruzzi di ozoto.
Il Segretario della giustizia viene a conoscenza dell'intera struttura, la raggiunge e dopo un'attenta valutazione del caso, ordina:"Il contatore regge se uso il phon e mi asciugo i capelli?"
- "vada tranquillo" - dice il capo elettricista.
Mentre se li sta asciugando, però, parte la lavatrice facendo scattare il salvavita, liberando Megatron e Bubble bee, che risolve il cubo di rubik in meno di 12 secondi, se lo mette in tasca e scappa via, aiutato dagli autobot lenti come la morte , perché stanno sempre dietro al loro capo Tir che fa i 90 allora, in discesa.
Megatron si desta dal sonno millenario, vede che nessuno gli ha offerto un caffè e distrugge tutto incazzato, in più gli hanno portato via il cubo, una tragedia senza uguali nella loro storia, se escludiamo quel giorno che, su Italia1, gli avevano interrotto X-Files. I Desecticom trovano immediatamente gli autobot, non fanno nessuna fatica, eccoli li: sulla statale, una fila di auto di vario genere, colore e tipo dietro un Tir senza rimorchio. Iniziano ad attaccare sparandogli di tutto, la loro missione è ottenere il cubo.
Optimun Prime e compagni, raggiungono la prima città, che nel giro di pochi secondi viene crivellata da ogni tipo di arsenale, bombe a grappolo, mitra, razzi, cerbottane e sparacaramelle, nessuno viene risparmiato, i poveri abitanti devono scansare ogni proiettile e questo non è facile in una zona dove il traffico è una vera spina nel fianco. Dopo che un taxista a bordo del suo DMC giallo (nel film tutte le auto sono DMC) fermo a un incrocio urla:"E levati stronzo!!" a un robot che si trasforma in elicottero, alcuni soldati entrano in azione e sparano anche loro, dipingendo il cielo di mille petardi colorati. Bubble Bee perde un piede, una gamba e tutti si adoperano di aiutarlo, quando si fa prima a lasciarlo li un attimo e a ripararlo, magari, in un secondo tempo, tanto non è che agonizza o va i cancrena, è un robot!
La battaglia si evolve con l'inevitabile lotta tra Megatron e Optimun, che rimasti senza munizioni, si contendono il cubo a schiaffi, pugni e calci nelle balle che non possiedono (anche al robot, viene istintivo colpire li), il cattivo sta per ottenere il suo agognato premio, quando da dietro il vicolo arriva una donna, alta 1 metro, anziana, si trasforma in carroarmato con un effetto sonoro simile a questo:"aheehzhhzhaiiahihooahzzuuuzzz, spara a Megatron e lo distrugge.
"Nonna!" - urla la ragazza mora, uscendo dal transformer carro attrezzi e abbracciando il suo anziano parente.
La battaglia è vinta, la terra è salva e anche questo sabato non c'è un cazzo da fare. Sembra che nella terra tutto proceda regolarmente, se non fosse per il fatto che Sam, lo stereotipo dello sfigato al cubo, limona selvaggiamente sulla sua auto trasformabile mentre il resto degli autobot osserva il cielo e un carro armato, parcheggiato lontano, prepara i biscottini per la nipote.

Risultato:6 e un quarto.
Questa pellicola rappresenta tutto quello che un regista non deve fare; non deve fare inquadrature troppo veloci perché si rischia di perdersi il più bello, non deve elaborare troppo i robot nelle loro trasformazioni, sennò arrivano i primi giocattoli transformer, che non si trasformano perché è impossibile, per un giocattolo, riprodurre le stesse animazioni viste nel film.
Non deve addormentarsi sopra un materasso ad acqua con la sigaretta accesa, perché il fumo nuoce gravemente alla salute e poi, non deve utilizzare una fuoriserie gialla come auto di spicco, perché c'è rischio di emulazione e, il mio vicino, poi mi torna dal lavoro con una 500 nuova color canarino.Vagamente ridicola.
Poteva essere di più questo film, peccato, mi aspettavo di vedere qualche robot che si trasformava in qualcosa di esotico, tipo il Segway oppure un Cesna.

18 lug 2007

Più bello, più completo, ma sempre in bianco è nero

Da poco (che è un lasso di tempo tra:"qualche giorno fa" a "una settimana forse, non so") ho trovato una nuova versione dello stripgenerator, un semplice programmino in flash, dove si può assemblare una striscia di fumetto (simile a quelle umoristiche dei giornali, tipo Linus, Bc e Andy cap) posizionando i buffi personaggi a scelta, un numero aumentato in questa versione, e facendoli parlare con le varie Baloon, con la possibilità di addobbare le vignette con gustosi particolari.
Qui di seguito ho creato un piccolo esempio:
http://stripgenerator.com/strip/34861/

Azzeccata l'idea di costruirci sopra un blog con la possibilità di avere online, il proprio album personale di tutte le proprie creazioni, catalogato un po come vi piace a voi. Ma la novità più bella di questo sito è questa
alieni? mah
L'emblem per il proprio sito, il proprio blog o il proprio spazio online dove volete. Perdonate la qualità scadente della battuta, ma è tardi e il sonno sta creando una delicata patina attorno alle mie pupille, con il fine di farle avvolgere dalle palpebre e, infine, cadere in un dolce riposo.

9 lug 2007

Mazinga è di genova.



Non è un filmato ridoppiato molto lungo, ma riesce ugualmente a fare il suo effetto; i sottotitoli che traducono in maniera più "nobile" il dialetto schietto genovese sono una combinazione irresistibile di humor. Provate a rimanere seduti sulla sedia.

2 lug 2007

30 anni nella galassia lontanta, lontana...

Tanto tempo fa, in una sala cinematografica tanto, tanto lontana si proiettò: Guerre Stellari (Star Wars), era il 25 Maggio del 1977, quest'anno sono ben 30 anni e nonostante l'età, l'intera saga di Guerre Stellari possiede sempre il suo fascino ed è capace di fare ancora sognare, grazie alle sue ambientazioni e alla sua impareggiabile libertà espressiva.Giorge Lucas, sceneggiatore e regista del film, allora non si sarebbe mai aspettato un successo simile, che va ben oltre al essere il primo in classifica nei film più visti, tant'è vero che il titolo:”Guerre Stellari” era privo di sottotitolo e della catalogazione degli episodi, anche il finale sembrava quantomeno definitivo, senza far sperare in successivi seguiti, nonostante la storia progettata da Lucas, avesse uno sviluppo più esteso. Il successo, dall'uscita del film, è immediato, di pubblico e di critica, vince ben Sei premi Oscar:”migliori effetti speciali, "miglior colonna sonora" (composta da Jhon William), "migliori costumi", "miglior sonoro", "migliori scenografie" e "miglior montaggio".La pellicola, affascinò e stupì il pubblico con una trama accattivante con l'avvicendarsi di personaggi intriganti e carismatici, tra questi:”Luke Skywalker” il protagonista dell'intero film, “Leia Organa” (tradotto in Italia inspiegabilmente con:”Leila Organa”) con il ruolo che si può definire come quello della:”principessa in pericolo”, “Obi One Kenobi”, l'anziano Jedi e il cacciatore di taglie:”Han Solo” (in Italia Ian Solo) e il suo compagno :”Chewbacca”, un spaventoso bipede alto 2 metri, ricoperto di pelo e dotato di un linguaggio gutturale molto singolare, quindi:”D3BO” (C3PO qui da noi) piccolo e utile robot co-pilota per i caccia Ala-X e dotato di numerosi gadget utili in ogni situazione e il suo compagno “R2D2” (C1P8) droide protocollare capace di tradurre più di 1 milione di forme di comunicazione. Non manca la prima apparizione del cattivo cinematografico più “amato” e più citato dai fans della serie:”Dart Vader” (Dart Fener, qui da noi), un uomo vestito da una avveniristica armatura nera, tenuto in vita dai macchinari al suo interno, riconoscibile dal suo respiro affannoso e cadenzato, solo più avanti si scoprirà il suo vero nome:”Anakin Skywalker” scoprendosi padre di Luke e Leia.Uno dei pezzi forti della pellicola, comunque, rimangono gli effetti speciali, che per l'epoca erano qualcosa di straordinario e semplicemente spettacolare, grazie a nuove tecniche di visualizzazione ideate da Giorge Lucas (non senza creargli qualche problema con il budget iniziale del progetto) è stato possibile muovere astronavi nello spazio con angolazioni dinamiche e senza eccessivi stacchi, creare splendidi combattimenti tra numerosissimi caccia e una sfrenata corsa finale all'interno del corridoio della:”Morte nera” che pochi possono dimenticare. Questo in un anno, il 1977, dove la computer grafica era veramente lontana anni luce e il massimo dell'ideazione di elementi fantascientifici era stato introdotto in pellicole quali:”Odissea nello Spazio” o nei telefilm di:”Star Trek”, un'esperienza molto diversa da quello che si è voluto far vedere in Guerre Stellari.

Altro elemento dotato di grandissimo fascino e introdotto nel film sono i cavalieri:”Jedi”: una disciplina di origini antiche, dove i suoi adepti imparano a controllare l'energia che ci avvolge tutti:”la Forza” ma che può essere utilizzata sia per fini buoni, che per fini malvagi, solamente il Jedi può orientarsi verso quale strada scegliere, di certo, la strada del Lato Oscuro della Forza non è solo più forte, ma solo più facile e affascinante ma fondata sull'odio e la rabbia. Le loro doti non si limitano all'utilizzo della Forza, i Jedi sono anche abili nell'utilizzare un'arma inconsueta:”la Spada Laser” un fascio di luce lungo più di un metro, generato da un cristallo posto all'interno di un cilindro metallico, con impugnatura e pulsante di accensione. Il fascio di luce è capace di tagliare qualsiasi cosa, ma può venire respinto da un altro fascio laser simile, per questo i duelli con spade laser tra Jedi rimangono la parte più esotica di tutta la trilogia, comunque, in Guerre Stellari il concetto del Jedi non viene completamente svelato.
Dopo il successo del film, è inevitabile per Lucas la creazione e di un seguito, ma prima nel 1979 nelle sale cinematografiche esce la riedizione della pellicola, dotata questa volta di un sottotitolo:”Episodio IV: La nuova Speranza”, questo per preparare il pubblico nell'attesa dei sequel che saranno :”L'impero Colpisce Ancora” uscito il 21 Maggio del 1980 e il capitolo finale :”Ritorno dello Jedi” del 25 maggio 1983, inaugurando il filone delle trilogie cinematografiche che anche ai giorni nostri va molto di moda.
Dopo tre film di successo, la saga di Guerre Stellari è oramai diffusa in tutto il mondo, raccogliendo popolarità in ogni continente, e divenendo la trilogia più conosciuta di sempre. Lucas, quindi, non si limita a produrre le versioni cinematografiche ma espande l'universo di Skywalker e compagni con ogni forma di narrazione: fumetti, cartoni animati, libri, videogiochi e commedie radiofoniche (in america) senza menzionare i numerosi prodotti di merchandising come; giocattoli, magliette, cappellini, miniature e modellini di tutte le astronavi che, dal 1977 a oggi hanno fatto la felicità di tanti bambini (e non) e da qualche anno è possibile acquistare una spada laser (a un prezzo elevato) con effetti molto simili a quelli che si vedono nei film.

Nasce L'Expanded Universe, dove il punto di partenza è si Guerre stellari (La nuova speranza), ma le informazioni e gli approfondimenti sulla trama sviluppati nei fumetti, nei libri, serie televisive e nei videogiochi, prima e dopo gli eventi del film, sono cosi numerosi che vengono catalogati in una:”Time Line” cronologica, che comprende una guida temporale che parte da milioni di anni prima Dell'episodio IV sino ad arrivare a qualche decennio dopo, lista che si aggiorna ogni anno perché in continua evoluzione. Nel ventennale della pellicola, (1997) Lucas riesce a far tornare l'intera trilogia al cinema, arricchita di scene tagliate e rifatte con l'ausilio di computer grafica, campo in cui la Industrial Light & Magic, fondata dallo stesso Lucas, è ormai maestra e gettando le basi per quelli che saranno i prossimi film, ma bisogna pazientare ancora due anni perché Lucas si decida a mettere sul grande schermo le storie dei primi tre capitoli della saga, quindi il 19 maggio del 1999 arriva l'attesissimo:”Guerre Stellari Episodio I: La minaccia Fantasma” e successivamente:”L'attacco dei Cloni”: 16 Maggio del 2002 e :”Vendetta dei Sith”: 19 maggio 2005 completando tutta l'opera. Oggi, Guerre stellari è stato diffuso in tutto il globo con ogni forma di comunicazione, per ultima i DVD di tutti i sei gli episodi disponibili sul mercato da diverso tempo, le loro storie sono state approfondite, discusse, ampliate sulla grande rete dai fans sia sul sito ufficiale che all'interno dei molti portali consultabili online: Innumerevoli i film, cortometraggi amatoriali usciti nel corso degli ultimi anni, ambientati nell'universo di Lucas, non solo di provenienza americana, in particolare il nostrano e recente:”Dark Resurrection”: prodotto da Andrea Bigazzi e Angelo Licata, composto da due capitoli di 60 minuti l'uno, facilmente consultabili sul loro sito, senza scopo di lucro, dove la trama si svolge secoli dopo le vicende di “il Ritorno dello Aedi” e non ha niente da invidiare ai capitoli della serie, persino negli effetti speciali, con una particolarità che i film di Lucas non hanno: Gli esterni sono stati girati lungo le alture tra Ventimiglia e S. Remo, un piccolo contributo Ligure alla grande saga fantascientifica americana.
Certo Giorge Lucas, 30 anni fa, non si sarebbe certo aspettato una cosa simile, come prevedere un simile successo per una pellicola che, per finanziarla completamente, ha dovuto farsi un' ipoteca sulla casa? Come prevedere che un'opera di simile portata, potesse entrare nell'immaginario collettivo con cosi prepotente forza?. Chissà, forse il segreto del successo di
Guerre Stellari, è che ne avevamo veramente bisogno.

Che la forza sia con voi!.

Riferimenti

www.starwars.com

www.guerrestellari.net

http://www.darkresurrection.com

http://en.wikipedia.org/wiki/Star_Wars