16 set 2018

I Baffi di Superman

Tagliarli non si poteva.



Durante le non facili riprese di Justice League, arriva il giorno in cui bisogna girare delle scene con Hanry Cavillche in questo universo cinematografico interpreta Superman.
Una volta giunto sul set, però, il regista si è accorto che sul volto dell'attore erano presenti, oltre che una barbetta accennata, anche un paio di baffi, che lo facevano somigliare più a una agente segreto, che a un supereroe.



Quindi il regista Joss Whedon (come avrebbe fatto qualsiasi altro nerd) chiede all'attore di tagliarli ricordandogli che i ruoli che lui interpreta, cioè Clark Kent e Superman, sono entrambi sprovvisti di baffi.
In quello stesso momento squilla un telefono rosso, in fondo a una sala elegantissima.
Driiiiin Driiiin Driiin
Dall'altra parte della cornetta sbotta una voce tonante. Appartiene a una persona molto importante della casa Cinematografica Paramount Pictures Corporation.

Voce Anonima - "So cosa avete in mente. Non potete tagliare i baffi di Henry..."
Joss -"Per quale motivo?"
Voce Anonima - "Il Signorino Hanry in questo momento sta lavorando con noi. Quei baffi rappresentano un dettaglio importante per la nostra pellicola"
Joss - "Potete sempre usare dei baffi finti. Non vedo il problema"
Voce Anonima - "Joss, joss, joss, lei non capisce. Per questa pellicola usiamo delle ottiche da 75 Millimetri e, come le sa, in un primo piano con una lente da settantacinque millimetri, qualsiasi tipo di baffo finto inquadrato, si vede che è artefatto. Sa questo cosa vuol dire?"
Joss - "Si, che avete dei truccatori di merda"
Voce Anonima -"Signor Joss, toccate anche solo un pelo di quei baffi e vi mandiamo una mandria di avvocati contro, uccideremo i personaggi dei vostri figli quando giocano a Fortnite, cambieremo la password dell'account di Netflix che state scroccando".
Joss - "Ma..."
Voce Anonima - "Ma un cazzo, signor Joss"

Senza la possibilità di rimuovere quegli insidiosi mustacchi, la produzione del film deve andare avanti e il Regista (come avrebbe fatto qualsiasi altro nerd) decide di rimuovere i baffi digitalmente. Tanto i computer erano già accesi.
Il responsabile degli effetti speciali, Gino Spartiacqua conferma che serve più tempo e, sopratutto, più soldi - "Se dobbiamo rimuovere una barba e i baffi, dobbiamo poi ricostruire il volto dell’attore in digitale. Quindi va ricostruito il suo volto in 3D e poi va lavorato con delle texture per la carnagione realistica. Poi vanno messi dei riferimenti sul modello 3D per animare la bocca al computer. Vedrai, sarà perfetto"
Joss - "Io ho un app sul mio Iphone che fa la stessa cosa, in tempo reale"
Gino - "Non è compatibile con la risoluzione che viene proiettata al cinema"
Joss - "Ho capito, quanto costa questo scherzetto?"
Gino - "Qualche milione di dollaro"
Joss - "Aggiungilo al budget, stiamo parlando dei Justice League!"

Il film non ha raggiunto ancora una distribuzione che la storia dei baffi di Henry gira il mondo.
Le testate giornalistiche di ogni lingua si sbizzarriscono a cercare una motivazione per quella scelta. I fans sembrano contrariati come sempre, però divertiti.
A molti, invece, non sarebbe dispiaciuto vedere superman con i baffi. Inevitabile l'invasione che segue di Meme e Tweet ironici.
Molti esperti e non, speculano sulla reale cifra per la rimozione digitale, c'è chi afferma che sono stati spesi 2 milioni di dollari, chi 10 milioni, chi 20 miliardi. Qualcuno, all'interno del Bar Lux di Via Forzachiara a Spanteramella (IZ) afferma con gran coraggio che :"Il mio falegname con 20 euro riesce a farlo gratis".

[caption id="attachment_10853" align="aligncenter" width="378"] Il Papa in visita a un importante Summit dei Parrucchieri.[/caption]

Papa Francesco durante un accorato appello, ha pregato per i baffi dell'attore. Ricordando che l'Amore è più forte dell'Odio, il Bene è più forte del Male e Superman è più forte di Batman.

Quando Justice League finalmente raggiunge le sale ottiene un tiepido risultato che, tirate le somme una volta uscito dal mercato, risulta l'incasso più basso mai registrato dall'Universo Cinematografico DC.
Tutta colpa dei baffi di Henry.

Tornando nel presente, in questi giorni è uscito nelle sale Mission Impossible Fallout, con Tom Cruise.
Nel film compare Hanry baffuto che ha girato nello stesso periodo in cui è stato ingaggiato per interpretare Superman.
Sono andato a vederlo rimanendone deluso; mi aspettavo un ruolo decisamente più importante per quei baffi che hanno sollevato tutto quel polverone mediatico.
Pensavo rivestissero un ruolo di spicco, che magari interferissero con la trama.
Tipo che il personaggio di Cavill: August Walker nascondesse tra i mustacchi un paio di armi, che sarebbero comparse nella scena madre.
Oppure che avesse un fratello gemello che lavora per l'FB.I. e interferisce con la C.I.A., che sta investigando con la I.M.F. quando la J.H.F. non lo sa perché l'H.G.S. sta spiando la B.D.U. e mentre un agente del G.R.T. sta per essere colpito da un agente del U.I.T., compare il gemello senza baffi che lo salva e poi vola via.
O ancora, mi immaginavo in una scena in cui Walker è dal barbiere, mentre appunto si sta facendo rasare via i baffi e in quel momento alle sue spalle, compaiono un tris di ninja per ucciderlo. Lui salta fuori dalla sedia, con il volto ricoperto di schiuma da barba e li stende tutti, malgrado siano armati di Katana.
Invece no. Quei baffi rimangono semplicemente fermi, inespressivi, catatonici, inutili ai fini della trama .
Impossible Mission: Fallout - Voto: 2

La reale motivazione dietro a quello che è stato chiamato il "Mustachegate" è dovuto a una banale e diverbio concorrenziale tra Warner e Paramount.

In questi giorni che l'attore ha dichiarato inaspettatamente di abbandonare il ruolo di Superman.
Per non so quale strano motivo molti fans del supereroe desiderano di vedere il ruolo affidato a Nicolas Cage.

[caption id="attachment_10854" align="aligncenter" width="222"] Che impressionante somiglianza con il superman del fumetto.[/caption]

L'attore in un recente intervento su Facebook ha affermato:
"Certo non mi dispiacerebbe interpretare solo Superman, potrei fare anche Batman contemporaneamente"

9 set 2018

Carta carta e si schianta.

Quando Wizball prese 98%


C'e stato un tempo in cui ero impaziente di spendere 3500 lire, per comprare il nuovo numero della mia Rivista di Videogiochi preferita: Zzap!

[caption id="attachment_10840" align="aligncenter" width="313"] Le cover disegnate era uno spettacolo per gli occhi. Anche se ogni tanto era difficile ricavarne un significato.[/caption]

Erano gli anni in cui non esisteva ancora Internet e se volevi giocare assieme agli amici o li invitavi a casa tua, oppure ti auto-invitavi a casa loro.
I videogame erano molto lontani da diventare un trend. In quegli anni, se stavi a casa a giocare tutto il giorno eri considerato un perdente, oggi invece, sei considerato uno sfigato di merda.
La storia è cambiata.
L'argomento era trattato da pochissime persone e pochi seguivano quel passatempo.
Discutere di videogiochi in una amabile conversazione con parenti poteva costare la perdita dell'eredità della nonna e, per riportare la conversazione verso un decoroso contegno, bisognava bestemmiare.
Le uniche notizie sui videogame si potevano ottenere da riviste come Zzap! o Videogiochi.

Se si rimaneva bloccati in un punto specifico di un gioco e non riuscivate a andare avanti, dovevate sperare di trovare la soluzione nelle riviste in vostro possesso, impilate vicino ai fumetti, libri e le uscite settimanali del corso di sopravvivenza in Amazzonia.
Privi di un giuda, dovevate sperare di trovare la soluzione nel prossimo numero in uscita, che aspettandolo con ansia non usciva mai. Sempre ammesso che avessero pubblicato la soluzione per il gioco in cui eravate fermi.

 

[caption id="attachment_10841" align="aligncenter" width="329"] Parte della soluzione di Head over Heels all'interno della rivista.[/caption]

I videogiochi di quell'epoca potevano essere veramente ostici. Esistevano avventure testuali completamente in inglese, in cui per procedere nel gioco dovevate scrivere comandi specifici, dopo aver letto una descrizione dell'ambiente infinita. Vi faccio un esempio:

Sei in una stanza buia e non vedi niente, vicino a te senti rumori meccanici dal tono acuto, velatamente offuscati dal ronzio delle tue orecchie. A nord senti bisbigliare con parole senza significato una voce femminile, dal tono potrebbe essere una sgarzigliona abbracciata dall'oscurità.
Con i tuoi piedi sfiori un oggetto metallico e le tue mani sudanti toccano un pavimento, al tatto marmoreo e freddo.
Che cosa fai, dunque?

> Prendo oggetto metallico
E' buio
> Accendo la luce
E' buio
> Vado a Nord
E' buio
> Urlo alla sgarzigliona di accendere la luce.
E' buio
> Mi strofino i coglioni per accendere un fuoco.
E' buio.

Capite ora, che per questi giochi un aiuto era sempre necessario.

Ricordo che ho anche acquistato un paio di riviste in inglese e tentato di leggere qualche recensione,  ricavando un significato dal testo solamente dopo aver letto il voto.
C'è stato un periodo che mi sarebbe piaciuto scrivere recensioni per Zzap!. Pensavo che fosse stupefacente venire pagato per giocare; folle e magnifico allo stesso tempo.

Purtroppo però il tempo ha continuato la sua opera di distruzione e costruzione verso il presente.
Oggi i videogame sono quasi una necessità e hanno raggiunto qualsiasi tipo di utenza, in qualsiasi parte del mondo, per qualsiasi tipo di device. (escludo ovviamente gli elettrodomestici, almeno che io sappia)
Parlare delle prossime uscite della Nintendo oggi è normale esattamente come parlare del calcio mercato.
Grazie a internet non è solo possibile conoscere le ultime novità nel campo, si può confrontare con altri giocatori le proprie opinioni, si può insultare una software house per un downgrade, richiedere a gran voce il seguito di un gioco amato che non faranno mai e, ovviamente, comprare e scaricare direttamente il videogioco che intendiamo giocare.
E' possibile creare un videogioco o contenuti per altri videogiochi, usando potentissimi tools che negli anni ottanta erano impensabili, pensate che il massimo si è raggiunto con il S.E.U.C.K.:

[caption id="attachment_10842" align="aligncenter" width="379"] Shoot'em up Construction Kit: Medaglia d'oro Dicembre 1987. Sono momenti indimenticabili.[/caption]

Diventando adulto assieme al mondo videoludico, ho anche smesso di comprare le riviste in edicola.
Dal mio punto di vista di lettore e giocatore stagionato sono diventate per me dispendiose e obsolete.  Faticano a stare dietro a questo mondo schizofrenico, in cui una tendenza nasce e muore in un attimo. Dove il titolo più giocato della prima settimana del mese, diventa quello meno giocato nella seconda e nel mese successivo è diventato un Amarcord.
Inoltre, grazie a portali come Twich e Youtube, puoi renderti conto della bontà di un titolo, guardandolo mentre lo gioca al day one, uno streamer generalmente lento come un Lemure, che muore ogni secondo. Una volta che hai acquisito ogni genere di informazione, leggendo recensioni sia in inglese che in italiano, guardando filmati e "blind run", interpellato anche l'amico in chat mentre ci gioca in diretta, sei finalmente convinto di comprarlo e, una volta provato, ti farà schifo.
Cosi va la vita.
Il  destino di tutte le riviste cartacee non è molto roseo. Di certo lo scenario cambierà repentinamente nei prossimi anni, ed è probabile che Edicole e Giornalai subiscano un drastico cambiamento, per non chiudere i battenti.
Le riviste cartacee moriranno? probabile.
Comprando nuovamente in edicola è possibile salvare questo mercato? probabile

Allora compro rivista di videogiochi in edicola.
E' buio.

 

 

 

 

 

 

 

Fonti usate per questo nostalgico momento:

Tutti i numeri di Zzzap! da leggere direttamente online (all'epoca avrei dato il lobo destro per averle)
La soluzione di Zork I, uno dei capisaldi delle avventure testuali. (Mai giocato per colpa dell'inglese)

 

2 set 2018

Rampage: Furia Arcade.

Meglio tardi che mai.


Hollywood è alla estrema ricerca di idee per portare avanti un cinema dipendente da incassi e non mi stupisco se, per questo titolo, sono andati a cercarle negli anni 80. Non è la prima che succede, ne sarà l'ultima volta.
Una buona fetta di pubblico, quando entra in sala vorrebbe concedersi qualche ora di divertimento nel vedere cose che si distruggono, palazzi che collassano, esplosioni devastanti, insomma, un soddisfacente e divertente caos totale.
Una richiesta che è stata perfettamente soddisfatta convertendo in action movie: Rampage, Arcade classe 1987, nato nelle Sale Gioco grazie alla Midway Games (lo stesso studio che ha dato vita alla serie di Mortal Kombat) di cui la Warner Bros ha acquisito tutti i diritti del loro comparto videoludico.

[caption id="attachment_10816" align="aligncenter" width="300"] La schermata introduttiva del gioco.[/caption]

Esistono molte similitudini che legano il film al videogioco, tanto da vederla come una reincarnazione del titolo.  Vediamo quali:

La trama:


Nel videogioco la storia era stringata; Tre persone assumono una vitamina sperimentale e si trasformano in enormi mostri dall'aspetto differente: Gorilla, Lucertola bipede e Lupo mannaro.Per giocare non serviva sapere niente altro; Rampage era un gioco dalla meccanica semplice per accanirsi ferocemente sul tasto:"Pugno". Dava il meglio se giocato con altri amici per rendere la distruzione della città più emozionante e caotica.
Apparteneva a quei titoli che potevi continuare quanto volevi inserendo altri gettoni e la difficoltà, impostata dal gestore della Sala Giochi, era tipicamente impostata su "Impossibile" o "E' più probabile che fai sesso con tre playmate contemporaneamente, che lo finisci" per far modo di farti spendere tutta la tua paghetta.
Per il film si sono dovuti inventare una storia più estesa, escogitando una motivazione convincente per fare combattere i tre mostri assieme e inserendoci relazioni attorno a dei personaggi che nell'arcade non sono ovviamente presenti. Uno di questi:

Dwayne Johnson:


[caption id="attachment_10820" align="aligncenter" width="360"] The rock che valuta in modo positivo la performance recitativa del gorilla.[/caption]

Ogni film ha bisogno di un eroe, un protagonista principale su cui orbitano tutte le vicende della storia. Non è solo il mondo del cinema che campa usando volti amati, succede anche nello sport:

[gallery ids="10822,10821,10824,10825,10827,10828"]

Era inevitabile anche per un titolo come Rampage avere un interprete di spicco; la maggior parte del pubblico pagante non ha mai giocato al gioco originale o non se lo ricorda. La maggior parte del pubblico, però, conosce The Rock.

Il topo mutante:


All'inizio del film possiamo ammirare il primo esemplare di animale mutato. E' un topo di laborario diventano enorme per colpa della tossina, che successivamente colpirà le altre creature.
Questo simpatico roditore non è solo un'invenzione cinematografica, bensì una versione della creatura giocabile esclusivamente nella versione di Rampage per Atari Linx:

[caption id="attachment_10833" align="aligncenter" width="300"] Il problema dei ratti nelle città, visto in un'altra prospettiva.[/caption]

E certo, il Lupo vola!:




Il Look dei tre mostri è stato rivisto completamente.
Lizzie nel film è un enorme coccodrillo e non una lucertola antropomorfa simile al Mostro della Laguna, George è un gorilla albino e Ralph non è un Licantropo gigante, bensì un enorme Lupo mutante che riesce a volare per mezzo di una membrana di congiunzione tipo scoiattolo. Una caratteristica ispirata direttamente da Rampage World Tour (che personalmente non ho mai giocato) dove Ralph, ingoiando un powerup, si trasforma in una specie di gremlin viola con le ali:

La donna in Rosso:


Essendo un gioco a punteggi, ogni elemento in gioco rappresentava una possibilità di aumentare il risultato.
Ogni mostro poteva tenere in mano un civile diverso per guadagnare punti, per poi venire deliziosamente masticato. Lizzie (che era una donna mutata in lucertola gigante) poteva tenere in mano un uomo, Ralph uomini di affari e George la donna in rosso.
Questo dettaglio nel film non è stato proposto come easter egg ma viene incluso in una scena importante.
Inutile raccontarvi il destino di questa donna.




Rampage ha avuto un buon successo al botteghino ed è piaciuto al pubblico, quindi non sarà improbabile se la stessa formula verrà implementata per la conversione di un altro videogioco della Midway.
Come ad esempio Satan Hollow:

Se nessuno si ricorda del videogioco, non importa.
Tanto c'è The Rock.