16 dic 2009

Batman Arkham Asylum



Piattaforma: Xbox360
Genere:Arcade Adventure con anfratti di picchiaduro.
Prezzo: chiedete in giro.
Consigliato a: chi piace Batman ma anche a chi piacciono i videogame.



Ancora una volta (penso sia la milionesima) Batman cattura Joker, dopo aver tentato di corrompere la mente degli abitanti di gotham city, per mezzo di programmi televisivi quali: Buona Domenica e Il Grande Fratello, facendoli durare un'ora in più. Joker non nasconde mai il suo maniacale sorriso e , mentre le guardie del manicomio di Arkhan legano il pazzo a un lettino verticale, simile a quello visto nel:"Silenzio degli Innocenti", commenta il gesto ridendo.
Il direttore dell'istituto rassicura il nostro supereroe con parole autorevoli:"Non ti preoccupare Batman, abbiamo speso milioni di dollari per misure di sicurezza infallibili, abbiamo una rete software impenertabile, ogni singola stanza del nostro manicomio è a prova di bomba e i nostri bagni possiedono i water con la fotocellula, neppure un pazzo come Joker può uscire da questo posto!"
"Direttore, io mi fido di lei, però preferisco scortare di persona Joker, non si sa mai di questi tempi e poi per andare a casa a ignorare le richieste di amicizia su Facebook, preferisco stare qui". Assieme a tre guardie e con la telecamera alle spalle dell'eroe, il gruppo scorta lo sorridente psicopatico attraverso una rete di corridoio che sembra infinita, porte blindate si aprono davanti a loro con una elaborata serie di riconoscimenti elettronici e criminali di ogni razza e specie, incrociano il loro passo minacciando Batman di una morte atroce e degna di una vignetta manga.
Le risate di Joker si fanno via via più fastidiose e Batman sarebbe felice di tramutarle in più accettabile silenzio, con un bel paio di sganassoni, quando improvvisamente, Joker un attimo prima di entrare nella sua comoda e altrettanto angusta camera di isolazione, scappa velocemente indisturbato nascondendosi in un anfratto del manicomio, quindi ha modo di, crakkare il software del complesso, fare esplodere le porte e spaccare tutti i water dei bagni, facendosi aiutare da un gruppo di uomini fedeli, che non hanno mai convinto nessuno.
Batman, nel giro di pochi minuti, si ritrova solo, isolato e contro tutti i psicopatici detenuti all'interno del manicomio, liberi di uscire.
In questa situazione sfavorevole l'uomo pipistrello commenta l'accaduto con un glaciale:"Mi stavo annoiando".
Vediamo in dettaglio, tutti gli altri maniaci, criminali o semplicemente "Villain" oltre a Joker, che Batman affronterà sul suo difficile (asseconda della difficoltà scelta) cammino:
Harley Queen:
Da piccola stava giocando con le Bambole Arlecchine, quando su madre irrompe nella sua cameretta ordinandole di vestirsi:"Presto Harley, andiamo a fare il provino per la pubblicità dello yogurt" e da quel giorno, iniziò il suo calvario. A 10 anni, la madre la costrinse a fare alcune foto per uno spot delle Lelly Kelly, a 16 anni con la forza, venne trascinata nei provini dei volti per la smemoranda, a 17 anni, sua madre tentò di farla andare a letto con un talent scout per farla diventare una Velina, a 18 anni, Harley uccise la madre soffocandola con un sacchetto della spesa, ma il suo Avvocato la scagionò facendo notare alla Giuria, che il sacchetto utilizzato per il crimine, era del tipo ecologico. Libera per la giustizia e dalla madre, Harley si diede al crimine assieme al suo compare Joker, diventando uno dei criminali più ricercati e variopinti di Gotham, ha un costume cosi sgargiante e strano che, prima di arrestarla, la Polizia fa sempre assieme a lei delle foto ricordo.
Killer Croc:
Era un bambino come tanti altri, certo con un pò di ciccia, certo incapace di andare in bici, perchè il suo peso lo sbilanciava sempre, impossibilitato a giocare a calcio perchè, dopo aver caricato un tiro che sembrava potentissimo, la palla finiva sempre a qualche centimetro dal suo piede, però alla fine dei conti Jones era un bravo ragazzo. E' forse anche a causa della sua eccessiva bontà, che a scuola lo prendevano in giro tutti, era cosi denigrato, che il preside usava una sua foto per passare qualche minuto di allegria, assieme alla famiglia. Ogni fine lezione e prima di andare a casa, Jones veniva picchiato dai suoi compagni. Quando tornava a casa, con il volto tumefatto da cosi tanti lividi, che sembrava il gioco della settimana Enigmistica:"Unisci i puntini", il padre lo picchiava perchè era stato picchiato e, la madre, lo picchiava ancora perchè suo padre lo aveva picchiato e i suoi compagni. L'unico suo conforto era nell'affetto del suo unico amico, un cane che, ogni sera lo picchiava perchè era stato picchiato dalla madre, perchè era stato picchiato dal padre, perchè era stato picchiato dai compagni. Per lui era un mondo difficile, ma un giorno cambiò in meglio; in una giornata di pioggia radioattiva, Jones finì dentro un tombino e cadde nella fogna di Gotham, che ospitava un cucciolo di coccodrillo, la fusione del DNA dei due, diede a Jones Waylon le fattezze di un coccodrillo bipede, alto, grosso, squamoso, inguardabile. Dotato di una forza sovrumana e di un appetito insaziabile, Jones risalì in superficie e mangiò il suo cane, sua madre, suo padre tutti i suoi compagni di scuola, diventando Killer Croc per la stampa locale. Anche se il nome sembra più idoneo per apparire sulle confezioni di cibo per gatto.
Poison Ivy:
Pamela amava molto la discoteca, ci andava ogni sabato, senza mai perdersi una serata. Con le amiche stavano ore e ore al bar, sorseggiando cocktail di ogni genere, e commentando i bellocci eleganti che, ogni notte, le sfilavano davanti.
"Guarda quello la! Somiglia a Scamarcio!" - le urlò un'amica nell'orecchio, tentando di prelevare il rumore della discomusic.
E Pamela andò a conoscerlo, quindi in pochi giorni, divennero amanti e in pochi mesi, divennero entrambi dipendenti da marijuana, fumando spinelli come neanche dieci Bob Marley. Il loro tabagismo era cosi acuto, che quando giravano in macchina, il motore tossiva dal fumo che c'era nell'abitacolo. Nel giro di qualche mese, il suo ragazzo andò a vivere a Amsterdam lasciandola sola. Lei volle seguirlo, ma si fece convincere dalle sue amiche che quella, era una scelta sbagliata, che lui non era il suo vero amore e che se dai un bacio appassionato, prima o poi sarebbe rimasta incinta. La ragazza passò un periodo di beata indecisione, intervallato tra una canna e e l'altra, mentre il tempo scorreva via veloce, i suoi sabati sera in discoteca si tramutarono in sedute filosofiche ispirate dal Ganja e, la sua famiglia, si preoccupava sempre ogniqualvolta la ragazza si tagliava le unghie, dentro il frigo. Poi un'amica le fece provare un'erba diversa, non era un fungo, era lunga e viola, con le foglie gialle, Pamela non ci pensò su molto, anche perché era cosi stordita dal fumo, che i suoi neuroni giravano per le vie celebrali con i fendinebbia. Triturò una foglia, la rotolo dentro una cartina e se la fumò. Dopo qualche minuto, si sentì strana, ma non strana come lo era di solito perchè a quel tipo di bizzarria era abituata, sentiva distintamente parlare le piante. Poteva comunicare con tutti i vegetali per mezzo del pensiero. Da quel giorno, sentiva chiaramente le bestemmie che tirava il basilico ogni volta che veniva pestato dalla madre per farne Pesto, captava i commenti sarcastici delle piante grasse, gli insulti degli alberi che venivano urtati dalle auto, gli:"aia! AIa! aia! aia! aia!" dell'erba del San Siro quando veniva pestata dai giovatori e le urla di dolore dell'erba quando veniva rollata e quindi, crudelmente, bruciata. Smise di farsi le canne e, con questa verità che solo lei poteva percepire, uccise la madre pestandola con il pestello, fece fuori le amiche bruciandole vive diventando la paladina delle piante, con il nome di Poison Ivy.
Lo Spaventapasseri:
Jhonthan era un brillante studente, con un intelligenza oltre la norma, una memoria incredibile, però aveva paura di tutto. il mattino non usava la sveglia perchè aveva paura che non suonasse, quindi si faceva alzare dalla madre, però aveva paura che questa non si svegliasse, quindi le consigliava di usare una sveglia. Però aveva anche paura che la sveglia della madre non suonasse e, diceva a suo padre di svegliarsi un'ora prima per controllare che la sveglia della madre avesse suonato. Ma il padre non era cosi tempestivo e doveva usare anche lui una radiosveglia. Jhonathan temeva che la radiosveglia del padre non sarebbe suonata, cosi faceva svegliare il padre dal servizio telefonico:"Sveglia". Ostinatamente aveva paura anche che il servizio non sarebbe stato puntuale, cosi interpellava un amico perchè provasse a casa sua il servizio qualche ora prima, ma aveva sempre paura che qualche cosa andasse storto o che l'amico si sarebbe addormentato, cosi chiese a un parente che viveva in america, di telefonare al pomeriggio, che li sarebbe stato mattino presto, all'amico, per vedere se era ancora sveglio.
A scuola arrivava sempre con due ore di ritardo, però i professori lo perdonavano perché era uno stutente modello. In biblioteca, mentre studiava su tre copie dello stesso libro, perché aveva paura di trovarvi qualche pagina strappata, una ragazza gli si avvicinò chiedendogli:"Ci vieni con me al ballo di fine stagione?"
La risposta fu chiaramente negativa e disse cosi ragazza: "no perché ho paura di prendere l'Aids"
Questa si allontanò con cipiglio contrariato, mentre il giovane aveva paura di aver fatto uno sbaglio. Quella sera, tornando a casa con un libro di magia sottobraccio; non troppo vicino dalla strada per paura di venir investito e non troppo vicino alle case, per paura che queste gli crollassero addosso, pensò alla sua situazione e alle sue fobie e decise di liberarsene una volta per tutte, anche se aveva paura di farlo.
Si chiuse in bagno e per paura che i suoi genitori lo scambiassero per un gesto finalizzato alla masturbazione, recitò ad alta voce una formula magica per liberarsi di tutte le paura. Strani luci provennero da sotto la porta, rumori vigorosi rimbombarono in tutta la casa, una voce demoniaca squarciò il placido silenzio del quartiere e, i genitori intenti a guardare:"il Milionario" si guardarono condividendo lo stesso pensiero:"Nostro figlio si sta masturbando!".  Jhonathan si liberò una volta per tutte da tutte le sue fobie, tutte le sue ansie, trasferendole al prossimo. Quando tornò a scuola per cercare di convincere quella ragazza ad andare al ballo con lui, dopo la magra figura, questa scappò via urlando, come se avesse visto un mostro o un uomo vestito con abbinamenti di colore sbagliati.
Da quel giorno Jonathan Crane divenne famoso con il nome di Spaventapasseri e, senza timori, è l'incubo più  terribile di Batman, dopo il tagliando dell'auto.
Torniamo al gioco:
B.A.A. è un Action Adventure con elementi Rpg, Stealth, Fps, arcade e improntato sull'action. prende alcuni elementi da mostri sacri quali:Zelda e Metroid e mascherandoli esattamente come Bruce Wayne si cela dietro Batman, li riporta nelle meccaniche di gioco, armonizzandoli nell'esplorazione dell'isola di Arkham. Non ci si sente per nulla intrappolati all'interno di un caleidoscopio di generi, ma coinvolti da un prodotto finito, un cerchio completo perfetto che diverte ogni minuto di gioco, avvince nella sua trama anche se lineare, ma non per questo banale e, infine, ci lascia soli e tristi, terminato il tutto, di durata leggermente sopra la media rispetto a altri titoli dello stesso genere.
Action Adventure perchè i comandi sono semplicie ed efficaci, con un solo tasto, Batman si lancia nella lotta corpo a corpo con maestria e riesce ad avere la meglio anche con più di cinque energumeni contro (certo non ci battiamo contro dei mostri di strategia, però è giusto cosi), il tutto con solo l'ausilio di montanti, ganci, uno due, contromosse e, quantomai, politically correct.
Rpg perchè con ogni nemico sconfittto si prendono punti esperienza e una volta totalizzato un punteggio fisso, si ha modo di ottenere un punto abilità da spendere in una lista di skill che si allunga mano a mano che si prosegue nel gioco. E' possibile migliorare i combattimenti corpo a corpo, aggiungere abilità al Bat-rang, migliorare i punti ferita e così via, ho trovato però, che il ventaglio di scelte è scarno ed è facile ottenerle tutte, prima della fine del gioco.
Lungo l'esplorazione dell'isola (che sembra piccola), si possono scoprire dei segret sparpagliati da Indovino e segnati comodamente dal Bat-radar (e se non bastasse, ci sono pure dei suggerimenti) che una volta risolti, possono darci ulteriori punti esperienza.
Stealth perchè, in certe sessioni del gioco, non ci è concesso di essere troppo spavaldi con i nemici e di agire nell'ombra per non venire crivellati dal fuoco dei criminali armati di tutto punto, mentre i programmatori del gioco ci ricordano in maniera fastidiosa, che Batman ha i suoi metodi e mai utilizzerà nessun tipo di arma da fuoco (tacci sua). Per fortuna, anche a livello più difficile, l'uomo pipistrello non è cosi facile da abbattere ed è lesto a levarsi di torno, prima del gameover.
Fps l'ho aggiunto per fare numero anche perché la visuale del gioco è in terza persona e la regia (gran bella regia) inquadra sempre le robuste spalle di Batman, previo movimento della levetta analogica destra.
Arcade, perchè scoperti tutti i segret e sbloccati tutti i potenziamenti ci si può vantare con gli amici e annunciare fieri:"il mio Batman è più figo del tuo"
Graficamente è eccelso, forse la migliore riproduzione dell'eroe mascherato sul piccolo schermo (indipendetemente se avete un 24" o un 90" di monitor/tv), certo con muscoli pronunciati anche laddove in realtà, il corpo non ne possiede nessuno, ma nel complesso il risultato è ottimo, disegnando attorno al giocatore un'atmosfera dark, e molto spesso horror, che non scema con il concludersi del titolo. Le animazioni dei combattimenti sono estremamente varie e spettacolari, degne di un picchiaduro (e con questo non voglio riportare alla memoria lo scedente Mortal Kombat vs DC Universe), mentre tutte le presenze femminili in gioco, anche se sono psicopatiche/criminali, sono opportunamente svestite e con movenze volutamente sexy, per questo non posso che ringraziare i grafici del gioco, però voglio anche ricordargli che questo titolo non ha bisogno di espedienti alla Novella 3000 per essere venduto.
Gli effetti speciali e il parlato sono degni della splendida grafica, compreso il doppiaggio in italiano. Le musiche dinamiche si evolvono quando l'azione cambia; sono placidi nelle azioni stealth, ritmiche nei combattimenti, evocative nell'esplorazione, remote quando vado in bagno, allontanandomi dal gioco.
Globale 9
Un must. Se non amate Batman, potrete anche apprezzare questo gioco, perchè non è un elogio solo all'uomo pipistrello e al suo universo, è un elogio alla giocabilità. Basta essere amanti del bel gioco per godere di questo titolo che, a sorpresa, mi ha affascinato (sinceramente l'immagine preview che veniva diffusa di Batman che strozza Joker, non mi aveva mai ispirato). Se lo comprate e poi non vi piace, non prendetevela con me, siete voi che siete in torto. Lo capisco è un mondo ingiusto.
PS: Non ho nessun supereroe nero alle spalle, incazzato, stringendomi una robusta mano sulla spalla. che mi costringe di scrivere giudizi positivi su questo titolo.


Voto Scimmia:






Riflessione sui Puffi...

Piccole creature blu, che vivono felicemente nella foresta, braccati dal malvagio Gargamella e il suo perfido gatto Birba.
Un puffo che sta puffando un puffgelato.I Puffi, li conosciamo tutti oramai, sono entrati nell'immaginario collettivo già da un pò, da prima che nascesse l'europa, da prima che arrivasse il Digitale Terrestre, ancora prima dello Scontrino. Non dibatterò sulla storia delle Puffetta e del fatto, che questa povera creatura, sia l'unica femmina presente in un villaggio abitato esclusivamente da 100 maschi (c'è da dire che, anche nelle ultime puntate, dove comparivano i nuovi puffi bambini e bambine, il numero dell'intera comunità non è mai salito oltre il 100 unità). E' un argomento usato e abusato anche troppe volte, degno di una sceneggiatura del genere Erotico e spesso utilizzata per battute spiritose, nonché, utilizzata come discussione anche nel film; Donnie Darko (se fate un salto su youtube potete vederlo voi). Niente di tutto questo, sono qui a discutere di un dettaglio che pochi hanno preso in considerazione.
Il loro modo di comunicare è sempre risultato strambo e spiritoso, perché nella loro lingua, spiegata a Jhon e Sol Fa Mi nel primo cartone della serie (e penso anche nel fumetto) la parola:"puffo" può venire usata, sia come verbo, che come aggettivo. Nonostante questa particolarità, che renderebbe qualsiasi lingua altamente incomprensibile in qualsiasi cultura, i Puffi colloquiano amabilmente senza fraintendersi e, quindi, si divertono a scanzonare noi umani che, nella nostra puerile cultura, possediamo un dizionario cosi vario. Quanto siamo stolti!.
Sentendo parlare loro - "Sono puffato nel bosco per prendere delle puffbacche, con me è puffato anche Puffo Brontolone che mi ha puffato una mano" potremo interpretarlo come:"Sono andato nel bosco per cogliere delle puffqualcosabacche, mi ha accompagnato anche Puffo Brontolone che mi ha dato una mano" ma anche cosi:
"Sono inciampato nel bosco per raccogliere delle puffbacche, con me è caduto anche puffo Brontolone che mi ha spaccato una mano"
Una frase, che può sembrare innocente come questa:"Ieri nel villaggio abbiamo puffato una festa, Puffo cuoco ha puffato la torta, puffo Musicista si è messo a puffare una puffa, mentre la Puffetta girava per la piazza, tutta puffata!"
potrebbe apparire a noi cosi:"Ieri nel villaggio abbiamo fatto una festa, puffo cuoco ha bruciato la torta, puffo Musicista si è messo a fumare una canna, mentre la puffetta girava per la piazza, tutta arrapata!".
Non c'è una logica, che permette a noi umani di interpretare adeguatamente un simile linguaggio, per questo in ogni puntata dei Puffi, il loro vocabolario subiva un drastico ridimensionamento, tanto che, nelle ultime puntate, i piccoli omini blu alti due mele o poco più, parlavano come noi e la parola:"Puffo" appariva quando le occasioni lo permettevano e, il pubblico a casa, poteva capire il vero significato.
"Guarda arriva Gargamella! Presto Puffiamo viaaaa!"
E i bambini a casa vedevano i puffi scappare, non ci volevano didascalie.
Strano che, la stessa fantasia che ha generato una simile lingua, non abbia pensato anche di condire il linguaggio dei Puffi, con imprecazioni dello stesso genere, del tipo:"Puffferbacco!!" o anche:"Porca Puffana!" oppure:"Vattela a pigliare in quel puffo!" e "Vaffanuffo!", avrebbero reso il cartone, di certo, più divertente.
Con questa analisi non voglio disprezzare la creazione del mitico Peyo, che ha intrattenuto per tante ore, davanti alla tv, milioni di bambini (me incluso), ma volevo solamente puffare il simpatico e variopinto mondo dei puffi in una puffata che mi sembrava degna di essere puffata, senza ulteriori puffate.
Con questo, vi puffo alla prossima puffata di questo blog.

15 dic 2009

Giochi flash: Chain Rxn

Nome: Chain Rxn
by: Zwigglers Apps
Genere: Puzzle, arcade, ufficio.
Indirizzo (è un'applicazione all'interno di Facebook):http://www.facebook.com/apps/application.php?id=6718434945
All'interno di un'area rettangolare, circolano pigramente delle palline colorate e senza uno scopo apparente, rimbalzando sui bordi del campo di gioco ricordando un pò un biliardo visto dall'alto. In questo strano ambiente videoludico dallo sfondo monocromatico e privo di colonna sonora, la nostra unica interazione è composta da un cerchio di luce, controllato dal mouse. Un click del pulsante sinistro genera un cerchio grigio in espansione, questa figura ha lo scopo di collidere con le simpatiche palline che vagano per lo schermo e, quindi, trasformarle in un ennesimo cerchio del medesimo colore che, a sua volta, potranno eventualmente colpire le altre sfere vaganti e generare, nuovamente, altri cerchi colorati. Questi cerchi, che innestano la reazione a catena, hanno un'ampiezza e una durata limitati prima di sparire per sempre. Più la catena di palle colpite è numerosa, maggiore è il punteggio ottenuto.
Ogni livello di gioco deve essere completato, senza limite di tempo, colpendo un numero minimo di palle in gioco, (nel primo livello ne richiede 1 su 5, nel secondo 2 su 10, nel terzo 5 su 15 e via cosi) se non ci si riesce, avremo un numero sempre più limitato di tentativi, inutile dire che, più si va avanti nel gioco, più il nostro punteggio può lievitare ed essere quindi degno di essere pubblicato sulla propria bacheca di Facebook. (e quindi vantarsi con gli amici al bar, davanti una sambuca)
Il fascino di questo semplice gioco è la particolarità con cui si può finire un livello, molto spesso si deve attendere il momento giusto per generare la sequenza di devastazione di palline ma, nei livelli più avanzati, benché si cerchi di ottenere una "demolizione pianificata", il più delle volte a darci una mano è un semplice e opportuno colpo di fortuna. Ci vuole una bella mente per prevedere il movimento di questo esodo di palle che, a velocità costante, transitano da un punto all'altro del rettangolo di gioco, sovrapponendosi tra di loro. Anche colpendo a colpo sicuro un'area dove c'è il maggior transito di palle, non è detto che si riesca a colpirne il numero richiesto, poichè i cerchi generati si esauriscono prima che qualsiasi altra sfera li colpisca, recapitando il gioco in un ennesimo fail. Non ci è permesso nessuna mossa ulteriore che quella di scaturire il primo cerchio, l'unica nostra interazione con il gioco riguarderà la pressione dei tasti ALT e F4, messi di fronte l'ennesimo tentativo fallito di superare il punteggio più alto dei nostri amici.
Gioco semplice, da ufficio, capace di farci perdere in spensieratezza qualche oretta, con il dono di possedere una bella idea che ci fa dimenticare quella grafica molto semplice, che potrebbe girare su un cellulare anche di vecchia generazione.
Voto Scimmia:


12 dic 2009

Lavazza contro Nespresso: Il paradiso rubato!

L'amministratore delegato della Lavazza, Gaetano Mele, ai giornalisti sullo spot di Nespresso, che vede Clooney invitato a entrare in paradiso:"Mi chiedete se hanno copiato? È difficile non pensarlo. È tutto uguale, l’ambientazione è identica, così come l’idea del caffè “da Paradiso”. Preferisco credere che si tratti di una sfortunata svista e confidiamo nel fatto che, non appena si renderanno conto di essere incorsi in un infortunio, cesseranno la campagna. Se non lo faranno, ci tuteleremo nelle sedi più opportune, ma speriamo di non arrivare a questo. In 40 anni che lavoro nel settore non mi era mai capitata una cosa del genere».
Ecco lo spot incriminato:





L'unica cosa di copiato è il Paradiso, poi il resto vedo lo spot della Lavazza molto remoto dalle vicende che coinvolgono Clooney e Jhon Malcovitch. Ma come si dice, solo i giudici avranno l'ultima parola...
Nel frattempo io avrei una domanda; ma se in paradiso bevono il caffè, all'inferno cosa bevono?

6 dic 2009

2012


Dopo aver visto milione di volte la scena del monaco buddista che suona l'enorme gong, mentre un'onda di svariati chilometri d'altezza abbraccia i monti dell'Himalaya. Dopo aver subito miliardi di volte le notizie, più o meno vere, sul calendario Maya che, per quanto remoti e per quanto estinti, sono stati un popolo che avrebbe profetizzato la fine del mondo (come se fosse un'informazione erogata dall'Ansa).
Dopo aver deliziato l'intero popolo mondiale con pellicole catastrofiche come:"Indipendence Day", The Day After Tomorrow" e "Il Patriota", ecco finalmente disponibile l'ultima "fatica" di Hemmerich, pronta per essere consumata al cinema e demolita dalla critica. Questa volta, però, lo spettatore dovrà confrontarsi con una computer grafica decisamente più avanzata.
Trama:
Esterno;  Anno:2009 luogo mprecisato dell'Asia. Il professor Adrian fa visita a un suo amico Statnam che studia fenomici geologici all'interno della costa terrestre, all'interno di uno studio sepolto sotto 400 metri di terra, completo di una saletta server, sala biliardo e di un centro estetico per la moglie. Mentre un saccente scienziato gioca con il solitario sul computer, il Geologo illustra al suo amico americano le sue ultime scoperte:"Lo vedi questo diagramma"
"Certo, ma i calcoli sono esatti?" - questa è la classica domanda che preclude una spiegazione agli ideogrammi che appaiono sullo schermo e che solo un geologo, oppure, lo sceneggiatore del film, possono comprendere.
"Li ho fatti venti barra trenta volte" - dice Satnam mentre mostra il pallottoliere - "Non ci sono dubbi, i neutrini stanno reagendo e agiscono sul centro della terra, alterando il composto chimico organolettico del pianeta, sciogliendo gli aminoacidi e bloccando la digestione"
Adrian che non è avvezzo a questo genere di informazioni, aggiunge un commento opportuno"Ah!"
"A questo ritmo, entro tre anni la Terra potrebbe collassare su se stessa come un castello di carte"
"Ah!"
"Ma non è tutto!" - la voce dell'Indiano si fa grave e triste e come ci riesca è solo da dire grazie al suo doppiatore:"Guarda la voce B della riga Z dell'espressione 12/5, la cannabis avrà un decremento di crescita del 200% "
"Dobbiamo fare qualcosa!" - annuncia Adrian dirigendosi verso l'uscita - "Dobbiamo impedire che accada!"
Scena dopo, qualche anno dopo; Adrian sembra aver preso un teletrasporto che lo ha condotto in una cerimonia all'interno della Casa bianca, dove gente vestita bene che parla con altra gente vestita bene che tradisce il suo compagno o la sua compagna vestito/a bene. In mezzo a questa eleganza il Capo dello Staff del Presidente; Carl Anheuser sta per iniziare un discorso, quando viene interrotto dal geologo: "Non puoi aspettare? non sarà mica la fine del mondo!"
"Legga questi dati!"
"Spero siano importanti, dunque mi faccia mettere gli occhiali, ah si allora; sconvolgente! Secondo questi suoi calcoli, lei sta finendo il Latte!"
"Mi scusi è il foglio sbagliato, quello è la lista della spesa, ecco, questo è quello giusto"
Mentre Carl assimila quei dati, il suo volto assume tre espressioni differenti; divertito, spaesato e traumatizzato, quindi sbotta:"Mi segua, la porto dal Presidente!"
"Molto bene, cosi avrò modo di parlare di questa imminente catastrofe"
"Veramente la porto da lui perchè manca il quarto uomo per una partita a calcio balilla"
Scena successiva, tre anni dopo, Jackson Curtis sta portando i suoi due figli al parco di Yellowstone, quando nota due cose molto sospette; la prima è che ci sono i militari con gli elicotteri e alcune zone del parco sono state vietate, la seconda è che nell'intero e smisurato parco, ci sono solo loro come visitatori. Visto che l'uomo non è una volpe di astuzia, non si preoccupa più di tanto e decide ugualmente di visitare le zone recintate e magari, accamparvi per la notte. A sorpresa, i militari lo bloccato, gli fanno una ramanzina agitandogli davanti al naso il dito medio, lo sculacciano e lo lasciano libero dicendogli:"L'America è grande, proprio qui dovevi venire a distrubarci!?"
"E allora andremo a Disneyland"
"l'abbiamo messo sotto sequestro, non potete"
"Andiamo al Monte Rushmore"
"L'abbiamo fatto saltare con il C4 è zona militare ora"
"Andremo alle cascate del Niagara"
"Le abbiamo prosciugate e detonate ora sono Off Limit"
"Faremo una puntata a Las Vegas"
"Ora è un parcheggio dei Marines"
"Ci guarderemo un Rodeo allora"
"Abbiamo portato via tutti i Tori"
"Cosa c'è rimasto di integro?"
"Forse casa vostra e ora, la prego, si levi dai coglioni"
Carl riporta verso casa i piagnucolanti figli, quando il suo cervello elabora automaticamente le informazioni ricevuto quel giorno e, senza pensarci molto, arriva a una conclusione opportuna:"Che simpatici questi militari, sempre a far saltare qualche cosa"
Ma quando torna a casa, succede una cosa straordinaria; riesce a trovare parcheggio sotto casa! La cosa non gli piace per nulla e, proprio in quell'istante, l'intera California sta per collassare. Con tutta la famiglia a bordo, Carl fugge dall'apocalisse a bordo della limousine eseguendo manovre e derappate come neanche una seicento dentro un parcheggio vuoto riesce a fare.Evitando allegramente crepacci, buche e pensionati in mezzo alla strada, la famiglia in fuga riesce a raggiungere l'aeroporto trovando un aereo libero per il decollo e un pilota improvvisato capace di farlo volare, il tutto a meno di 3 secondi. Quando in realtà ci vogliono ore solo a cercare la strada con il Tom Tom. Mentre il loro aereo decolla, ogni genere di pericolo lo sfiora di pochi millimetri, metropolitane in uscita dalla galleria, pedoni con i trampoli, autostrade che collassano, autogrill chiusi per ferie e tanta altra roba molto fantasiosa, il tutto fa intuire che, l'aereoporto della Californiza, sia stato costruito in salita.
Ma i disastri non finiscono qui, perchè mentre il mondo sta andando lentamente verso l'autodistruzione e l'intera umanità guarda inerme gli enormi uragani, le crepe in strada e e repliche di Happy Days. Una ristretta cerchia di Elite, i cui membri sono tutti i leader maggiori mondiali (una sorta di G8) ha fatto costruire a proprie spese degli enormi sottomarini per salvarsi le chiappe, il tutto senza dire nulla all'umanità.
Dopo che la California collassa con una divertente capriola, i membri della cerchia segreta si mettono in viaggio per raggiungere la salvezza che, comodamente, nel punto più alto della Cina. Il presidente degli stati uniti, però, decide di rimanere con il suo popolo per evidenti motivi; il primo è per dare il buon esempio, il secondo per alzare il livello di ipocrisia della pellicola. E' giusto quindi, che un simile personaggio venga travolto, lui e la casa bianca, da una portaerei, trasportata da un tsunami formato famiglia obesa.
Altro momento di sconcerto, che ha provocato soffocati risolini e commenti in sala è quando si vede il Primo ministro Italiano, rimanere  in Vaticano a pregare piuttosto che mettersi in salvo, per altro, avendo ugualmente pagato la cifra di 1 milione di euro. Oltre l'ipocrisia, l'idiozia. Inutile dire che, anche lui, crolla assieme a tutti i santi di piazza San Pietro.
Conclusione:
2012 è quel genere di film, dove gli spettatori si immedesimano cosi tanto, che sperarn vivamente di essere catapultati all'interno del mondo in collasso e terminare le loro miserabili vite, piuttosto che continuare a vedere la pellicola. Le scene apocalittiche sono cosi assurde da portare più volte a credere che, l'intera distruzione del globo terrestre, non sia cosi di origine naturale ma operata da qualche entità extraterrestre. Continenti che collassano e città che vengono inghiottite dalla terra hanno un riscontro visivo eccellente, ma non riescono a coinvolgere lo spettatore, per colpa di proporzioni più volte esagerate e la concomitanza di eventi casuali troppo grotteschi (lil parco di yellowstone trasformato in vulcano sembra il termine di una barzellta). Pensare poi che, l'unico punto di forza del film, sono proprio gli effetti speciali. Le storie che si intrecciano dei vari protagonisti sono il tipico pretesto per dilatare la durata del film di ben 3 ore (TRE ORE) e alternare gli alterini di famiglia di uno, la fantapolitica dell'altro, con la fantadistruzione del tutto, cercando di mettere sopra la griglia della trama, più carne possibile, per farne un piatto estremamente bruciato e indigesto.
Salvo questo film dalla distruzione con lanciafiamme per pochi elementi, uno di questi è la computer grafica utilizzata per l'80% delle scene che, anche se assurda, sproporzionata e invadente, cosi come gli effetti sonori, regala un motivo per guardare questo film al cinema, magari commentando sotto voce con gli amici.
Senza dimenticare che, in un periodo di crisi come questo, dove la televisione non fa altro che iniettarci dosi di paura, insicurezza, ansia e intolleranza, risulta molto liberatorio andare al cinema a vedere il nostro mondo, che se ne va a fanculo e senza risparmiare nessuno.
VOTO: 6 (su 10)