25 lug 2006

Più che un fumetto, un manga...

Questo blog è dedicato ad un pezzo forte del Manga, un titolo che stupisce e incanta il lettore e anche qualche lettrice, non di tutte le età perché le tematiche del fumetto sono un po’ forti, ma il ragazzo può forse gradire alcune scene violente con tanto spargimento d’inchiostro nero (che, per la maggior parte dei manga, rappresenta il sangue).Cryng Freeman inizia placidamente, il protagonista belloccio, alto e con un fisico talmente bello che sembra disegnato (ah è vero, lo è disegnato) che risponde al nome di: Yo Hinomura è un Ceramista di fama mondiale, abile nel forgiare degli stupendi posacenere orientali che sembrano risalire al periodo Ming, forse è per questo che Yo possiede un corpo cosi modellato senza bisogno di andare in palestra è lo sforzo di plasmare tutti quei posacenere che lo hanno reso così robusto…
Senza nessuna motivazione o forse per via della sua bellezza scultoria, Yo viene rapito da una potente organizzazione malavitosa giapponese: I Centootto Dragoni che, grazie ad agopuntura ipnotica lo suggestionano e lo allenano per diventare un abile e terribile killer, contro la sua volontà innocente e pura. Tale volontà si manifesta ogni volta che Yo compie un delitto, parte dell’ipnosi indotta si attenua e il ragazzo inizia un silenzioso pianto dettato dalla sua natura delicata del ceramista. La sua arma preferita è un coltello, però che non usa come tutti gli altri, no, accoltella le sue vittime predestinate utilizzando con i piedi, perché gli viene più comodo. Per farlo diventare cosi temibile, l’organizzazione l’ha messo a dura prova con addestramenti duri e terribili, come fargli mangiare una ciotola di riso con i piedi, utilizzando le bacchette, oppure, farlo saltare sui carboni ardenti, farlo dormire con la TV accesa sintonizzata sui canali porno. Tali prove hanno indurito il suo già robusto fisico che, per essere riconosciuto dall’intera organizzazione, viene tatuato con l’immagine di un immenso drago dall’aspetto incazzato. Il tutto facendolo a mano come i tempi antichi, con tanto di lieto fine a sorpresa. (chi lo a letto, capirà la mia metafora). Senza svelare troppo sulla trama, Yo diventa cosi Cryng Freeman, vale a dire l’uomo libero che piange o l’uomo che è libero di piangere o l’uomo che piange perché gli è finita una bruschetta nell’occhio o, anche, l’uomo libero che piange perché non dovevi spegnergli la Tv, mentre c’erano i cartoni animati. L’organizzazione dei 108 Dragoni possiede metodi rudimentali ma che funzionano ancora, come il sistema di non uccidere il proprio nemico, ma di ferirlo quasi a morte, per dargli il tempo di inseguirlo di nascosto; il sicario ferito torna sempre dal chi gli ha commissionato l’omicidio, quando è in difficoltà…che se aveva un minimo di buon senso tornava da un dottore, invece qui no, tutti quelli che ferisce Freeman, fanno la cazzata di andare dal loro boss, per venire estinto per sempre, lui e tutta l’organizzazione a cui faceva capo. Sembra che non ci sia nulla da fare contro Yo, armi come fucili, pistole e bombe atomiche, sono inutili contro di lui, muovetevi come volete e dove volete, lui avrà sempre il tempo di usare il suo coltellino e di infilarvelo nella giugulare usando i piedi, a volte più che un killer, sembra un atleta del circo.
Ridicolaggini a parte, questo Manga possiede una grafica, benché sia in bianco e nero, davvero affascinante, i visi dei personaggi hanno un dettaglio fantastico, per non parlare dei fisici disegnati molto bene. Fanno da padrone le scene di sesso, che in questo fumetto sono usate come intercalare, come linguaggio, come presa di potere, insomma si vede che l’autore si è divertito parecchio a disegnarlo perché ogni numero sono numerose le scene di sesso, con tanto di parti anatomiche maschili censurate, ma con il resto ben in mostra. Non solo il Freeman eccelle nell’arte di uccidere ma anche in quella del sesso, grazie a prestazioni fenomenali da fare sentire Rocco S. un vero niubbome. E’ da ammirare anche la semplicità in cui combatte senza veli, quasi in tutti i combattimenti in cui ha preso parte Freeman è completamente nudo, destando sempre stupore ai presenti per via del tatuaggio. Un po’ per via dei numerosi simbolismi usati dall’autore, Yo è un nudista che deride le vittime prima con una sorta di:”Anvedi quant’è figo il mio fisico, tè schiatta d’invidia mingherlino essere!”. Certo che, più avanti negli episodi, la sua natura da sensibile ceramista è messa in discussione, dopo che è divenuto capo dell’organizzazione e ha ucciso centinaia di uomini, chi crede più alla terapia dell’agopuntura con induzione ipnotica? quel Freeman è un bastardo di natura con la faccia da angelo e piange perché avrebbe voluto ucciderti in maniera più creativa!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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