8 lug 2006

Il Libro che non ho ancora Scritto:

La Ragazza che la Dava a tutti.

Genere: Fantascienza.
Breve panoramica della Trama:

Nel soleggiato paese di Tettalengo, vive un’allegra famiglia medio borghese con discendenza filopolacca, tra i membri di questo nucleo famigliare c’è una docile ragazzina chiamata: Vetrocina che non hai mai tenuto il suo segreto nascosto: Diventare, da grande, un’operatrice ecologica. Il padre e la madre gli dispensano consigli:”Mi raccomando, in ogni cosa che fai nella tua vita, dai tutta te stessa senza risparmiarti e vedrai, che riuscirai in qualsiasi risultato!”. Con questo suo motto, Vetrocina affronta le avversità a testa alta, quindi prende i suoi bagagli e va a vivere nella vicina città: ”Ceppolungo”, dove affitta un monolocale assieme ad una decina di sue amiche.
La filosofia impartita dai genitori è radicata nella ragazza, anche quando non ha da dare 0.50 € per finire di pagare la spesa, essa si concede benevolmente al cassiere, che ringrazia soddisfatto. Chiedendo l’ora o non riesce a trovare una via del centro, per ringraziare dell’informazione, regala al fortunato una notte di sesso. Nelle piccole cose di tutti i giorni, Vetrocina inizia a prendere l’abitudine di mettersi a novanta e fare felice mezzo mondo anche per delle inezie, così inizia a spargersi la voce in città e il nome della ragazza è conosciuto più di quello della Canalis e di Rita Levi Montalicini. I buttafuori delle discoteche fanno a gara per farla passare per primi, quindi essere abbondantemente premiati, i macellai si consumano per vendergli il filetto migliore, gli automobilisti rischiano grossi incidenti per dargli precedenza negli incroci e non si contano i Vigili disposti a cancellargli la multa del Divieto di sosta che, Vetrocina, non pagherà mai in quanto sparge sesso anche in questo frangente.
La pubblicità delle sue azioni arriva in alto, un grande produttore di programmi televisivi la nota, mentre si fa inforcare da un postino che ha avuto la fortuna di consegnargli un telegramma a tempo record. La chiama per un colloquio nel suo ufficio, ponendogli delle domande inerenti ai suoi interessi e da ciò che si aspetta dal futuro.
“Lei ha grandi aspettative dalla vita?” – gli chiede, una volta che lei si è seduta.
“Si, pretendo molto dalla vita”
“Desidera un bicchiere di caffé?” – Quindi gli domanda avvicinandosi alla macchinetta malefica dell’ufficio.
“Oh Certo! mi lasci ringraziarla di questo!” – quindi si spoglia e pretende di essere schienata.
Dopo il quarto d'ora canonico, il colloquio continua cercando inutilmente di diventare più professionale.
“E’ sposata?”.
“No, non ancora, non ho ancora trovato la mia anima Gemella, ma alla fine la troverò, ne sono sicura!”
“Sigaretta?”
“Si! Devo ringraziare perché mi permette di fumare nel suo ufficio” – Vetrocina si slaccia la gonna e mettendosi a quattro zampe, aspetta che la stagione degli amori inizi anzitempo.
Passa ancora una ventina di minuti e fioccano altre domande.
“E’ disposta a fare qualche operazione chirurgica per diventare ancora più bella?”
“Certo, ma non conosco una persona fidata”
“Posso portarla io da un chirurgo competente, vedrà che non se ne pentirà!”
“Oh grazie! Come posso ringraziarla di tutto ciò?” – Esclama la ragazza divaricando le gambe e aspettando di venire usata per tracciare la pista delle biglie.
Scorrono diciasetteminuti primi d’ansimi e il famoso produttore ha in mente ben chiara la posizione che andrà ad ottenere la giovane ragazza.
“Cara mia Vetrocina, tu sei ideale per coprire il ruolo di Soubrette principale nel mio prossimo programma! Vedrai che successone!”
“Oh no! Non me la sento!”
“Niente modestia qui da me, da domani sarai una ragazza di fama e successo!”
“Ma io…”
“Niente ma, preparati, domani vai in scena…ah stasera andiamo a cena e pago io! E ora ringraziami pure…”
Nella fine del libro, Vetrocina raggiunge l’apice del successo, ma non sarà mai felice, perché lei è andata in città per cercare un posto da Operatrice ecologica che non ha mai trovato.

Peccato




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