7 mar 2015

Le belle favole sentite da qualche parte.


Dentro un appartamento grande grande vive un'anziana.
Sono tanti anni che lei è in pensione e le sue giornate non sono granché emozionanti e il suo passatempo è quello di sparlare con la sua amica dello strano comportamento dei vicini:"Il ragazzo  del secondo piano torna a casa sempre tardissimo la notte, tipo alle ore 22, sicuramente si droga" Oppure: "Quell'uomo del 13 esce da solo ogni pomeriggio per andare da qualche parte, ha l'amante ne sono certa"
"La ragazza all'ottavo piano, quella alta, bionda con i seni enormi, l'ho vista scendere le scale e prendere un taxi, secondo me fa la prostituta!".
Le giornate per lei sono tutte fotocopie di un libro noioso, però non è stato sempre cosi. Suo marito è passato a miglior vita quando lei aveva appena sessanta anni, era un brav'uomo che non gli aveva mai fatto mancare nulla, anche se era lei ad avere una buona sicurezza economica e lui passava tutto il giorno al bar a calcolare l'equazione di caduta della saliva sputata dai calciatori durante le partite.
L'anziana in salotto tiene dentro una gabbia un pappagallo minuto, le uniche parole che è riuscito a imparare sono due e non le ripete spesso. Un giorno decide di liberarlo dalla gabbia e apre la porticina, il pappagallino esce iniziando a volteggiare in cerchio attorno a lei. Sembra divertirsi e non smette più di girare qua e la, poi si posa sull'armadio per qualche minuto e riprende il suo giro. Stanco del suo viaggio, dopo qualche ora raggiunge la spalla della sua padrona e gli gracchia nell'orecchio le uniche parole di sua conoscenza:"Più grande! più grande!"
La donna apre la porta della sala e lo lascia svolazzare per tutta la sua casa, senza metterlo più nella gabbietta. Passano giorni in cui l'anziana condivide la sua esistenza con il volatile, che la segue in tutte le sue mansioni; in camera quando va a dormire, in sala quando guarda i quiz televisivi che sembrano diffondere cultura e invece non insegnano un cazzo, in bagno quando il dovere chiama e sul davanzale della finestra quando la padrona di casa spia i vicini drogati e adulteri.
Il Lunedì successivo il pappagallo, poggiato sopra il davanzale, le parla nuovamente:"Più grande!, più grande!".
L'anziana comprende che il pappagallino è stufo di girare in casa e vuole provare nuove emozioni. Cosi a malincuore apre la finestra e lo vede svolazzare lontano lontano, verso quella libertà che la donna sembra non avere più.
Rimasta sola, l'anziana continua a fotocopiare le sue giornate e cerca di sconfiggere la solitudine telefonando più spesso alle figlie o sottoscrivendo contratti truffaldini a quei simpatici giovani che , quotidianamente, gli bussano alla porta.
Si trascinano adagio i mesi sino a diventare anni e l'anziana diventa ancora più anziana, il giovane vicino tiratardi si è sposato, l'uomo del 13 ha avuto tre figli, la ragazza formosa dell'ottavo continua a prendere i taxi ogni notte e lei paga la bolletta della luce a 12 fornitori diversi.
Un mattino come tanti altri, il pappagallino picchia con il becco alla finestra e l'anziana corre a aprigli sorridente, felice che lui sia tornato.
Una volta raggiunta la spalla della padrona questo, però, gracchia:"Più grande!, più grande!"
Fine.
 
Morale della Favola:
Fanculo il pappagallo! vogliamo sapere dove va a lavorare la ragazza formosa.

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