21 mar 2015

Gli Acchiappamiti.

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Sigla iniziale dove vengono esplosi mortaretti da persone che si divertono un mondo a far saltare in aria cassonetti, auto e manichini di Ciao Ciao, quindi appare il titolo della trasmissione: Gli Acchiappamiti
Il presentatore compare dopo che la telecamera ha fatto un giro sulle montagne russe:"Salve e benvenuti in questa nuova puntata di Acchiappamiti! Oggi cercheremo di sfatare un mito che molti di voi hanno richiesto mandandoci centimigliaia di email! Vediamolo in questo filmato"
Parte un film dove un uomo impugna un'arma che carica velocemente e fa fuoco contro un nano che imbraccia un Kalashnikov più grosso di lui, un fiotto di sangue finto esce dal petto del piccolo uomo e cade a terra senza farsi male.
"In questa scena cosa c'è di vero e cosa di finto? finalmente conosceremo tutta la verità che nascondono le armi da fuoco!. Con noi abbiamo il Colonnello dei Carabinieri Alfonso Guarullo, salve"
Arriva un uomo alto due metri con la divisa perfettamente in ordine "Buongiorno a lei"
"Alfonso come potrà aiutarci in questa impresa?"
"Dunque, sono qui in veste di supervisore per monitorare la situazione affinché la balistica innescata non arrechi danno a cose e persone"
"Certo, noi di Acchiappamiti siamo persone precise e vogliamo fare tutto a norma di Legge e la prudenza non è mai troppa, per questo è qui anche il Sergente della Guardia di Finanza Marino Mangialafoglia, salve!"
"Salve a lei, mi sono palesato in questo interessante esperimento con la funzione di facente soprintendente per accertarmi che vengano regolarmente battuti i relativi scontrini fiscali quando l'erogatore di proiettili espelle una munizione."
"E come ci riuscirà?"
"Sarà mia premura chiedere personalmente al proiettile l'esibizione del documento fiscale, una volta che questo è fuoriuscito dalla canna."
"Ottimo, fa sempre comodo avere una persona precisa come lei, come penso sarà preciso il Capo dei Vigili locali; Brizzio Fandimino, un buongiorno"
"Buongiorno! Io e la mia squadra abbiamo posizionato due controllori elettronici della velocità sul tragitto in cui dovrebbe percorrere la pallottola, rilevando non solo la sua velocità, anche la sua targa affinché venga spedita al suo domicilio la connessa contravvenzione"
"Cavolo! non vi sembra di esagerare?"
"Tutt'altro, siamo anche qui per monitorare l'apposito spazio delimitato dalle striscie blu in cui dovrebbe cadere il bossolo e che questo si premuri di pagare i costi temporali relativi"
"Come volete, siamo qui per far le cose fatte bene, abbiamo un mito da sfatare! Vogliamo che sia testimone con noi anche il Consigliere Regionale del Partito dei Cinque Carciofi; Ludovico Mansiolin,"
"Si salve, buongiorno, ciao!, sono felice di essere qui per parlare con voi a nome di questo bellissimo paese che è L'Italia! quale pubblicità migliore per far conoscere la nostra terra! Venite in Italia che si sta benissimo!, abbiamo le spiagge, abbiamo le montagne, abbiamo l'uva, abbiamo le pesche, abbiamo le angurie, abbiamo le albicocche!"
"Grazie, il suo intervento è stato prezioso Consigliere, ora è il momento di fare portare l'arma!"
Il gruppetto si divide, arriva una camionetta blindata guidata da una persona con il giubbetto antiproiettile, due militari del Corpo Scelto del Battaglione Sesto Salame Appeso di Ghisa aprono lo sportello posteriore dove è alloggiato una cassa di acciaio massiccio, dotata di due maniglie. Viene trasportata lentamente sopra un carrello, mentre il Carabiniere tenta di allontanare un folla inesistente, il gesto però all'uomo piace e continua a farlo durante tutto il trasporto. Il carrello viene spinto delicatamente sopra un tavolo di adamantio circondato a un vetro antiproiettile. Il forziere viene aperto e all'interno c'è un recipiente blindato più piccolo, con dentro una cassetta di piombo più piccola e infine un cofanetto di Mithrill minuscolo. Ogni contenitore ha una serratura a doppia mandata che fa crick e crok quando viene aperta.
Il cofanetto rivela un'alcova di spugna dove è alloggiata una pistola.
"Signori non credo ai miei occhi è incredibile!" esclama il presentatore
L'arma viene messa in mano al Finanziere che la esamina con i guanti bianchi, poi la prende il Consigliere che la tasta con cura, poi il Vigile e infine la impugna con sicurezza il Carabiniere, dove in un primo piano d'effetto la descrive:"Questa è una Beretta M34di 9x17 mm conosciuto anche come 9 corto o .380ACP, tiro utile 30-50m a caricatore a scatola rimuovibile da 7 colpi prodotta dal 1932 sino al 1980"
"Fantastico non ne vedevo una da quando è passato il luna park dalle mie parti!" Il presentatore è entusiasta e vuole andare fino in fondo:"Siamo pronti?"
Nel frattempo arriva una pattuglia di polizia che delimita la zona disabitata con delle strisce di plastica colorata, segnalando gli spostamenti via radio ai colleghi, giù al bar.
Il presentatore prende in mano l'arma mentre i testimoni sgranano gli occhi consci del pericolo, quindi si allontana di trenta chilometri a bordo di una copia della Papa Mobile e raggiunge una pianura talmente noiosa che non cresce neanche l'erba.
Via radio il presentatore ascolta i suoi consulenti dell'arma.
"Mi raccomando non la punti in faccia" - raccomanda il Carabiniere
"Sia certo che sia presente il numero seriale" - puntualizza il Finanziere
"Allacci le cinture" - consiglia il Vigile,
"Faccia vedere che è una pistola Italiana" - puntualizza il Consigliere.
L'arma viene alzata con due mani e puntata nel vuoto perché non ci sono bersagli; la norma non lo prevede. Il presentatore fa forza sul grilletto e non succede nulla.
Passa un'ora di ricerca dove l'equipe di esperti cerca di capire l'origine difetto, poi un cameraman precisa che alla pistola sarebbe opportuno levare la sicura e tutti riprendono le loro posizioni di sicurezza.
Momenti di silenzio e di tensione, la folla inesistente viene allontanata dall'instancabile lavoro di Guarullo mentre il Consigliere ha già scritto una quarantina di Twit e sta elaborando lo slogan per le prossime elezioni.
Il presentatore con guanti, tuta, casco, mutande antiproiettile inclina il suo dito sul grilletto, questa volta più morbido, e preme:

BAM!


Il team esulta di gioia e il presentatore è eccitato:"Come avete potuto vedere con i vostri occhi, le pistole sparano veramente e il mito è stato sfatato! Non pensate sia una cosa bellissima?"
C'è uno scambio di strette di mano e di:"Mi congratulo con lei, io non avrei fatto di meglio!" i Militari raggiungono il luogo della deflagrazione e, vedendo che il proiettile è andato a conficcarsi in una quercia secolare (l'unica del posto tra l'altro), infilano le manette al presentatore.
La telecamera viene spenta dopo l'inquadratura del Vigile che aiuta l'albero a compilare la constatazione amichevole.
La puntata finisce con il presentatore che viene condannato con l'ergastolo per tentato omicidio preterintenzionale di vetusta forma di vita vegetale.
Termina cosi la prima e ultima puntata di Acchiappamito.

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