23 feb 2015

La Tv di Oggi: Auction Hunter


Penso sia chiaro a tutti che, molti programmi spacciati per Reality, siano costruiti secondo tempi televisivi ristretti e convulsi, che non danno il tempo per domandarsi se lo spettacolo sia genuino o meno. L'unico momento dove lo spettatore può concedersi di pensare è durante gli stacchi pubblicitari, dove si scontra con una realtà stravagante e lontana, costruita per vendere birra, auto e biscotti. Impressionante il numero di questi Reality che, in alcune emittenti, riempiono l'intero palinsesto giornaliero. Commedie vestite da Grande Fratello dove la telecamera segue professionisti di un mestiere singolare, confezionato in una storia adatta per essere vista da tutti e farcito di piccoli e grandi colpi di scena. Nell'esempio di oggi voglio parlare di:"Affare Fatto" (Auction Hunter), uno dei tanti prodotti che mette il naso negli affari degli altri:
"I protagonisti del programma sono Allen Haff e Clinton "Ton" Jones, che hanno una grande esperienza in molti campi, tra cui armi, oggetti antichi e veicoli. Partecipano alle aste in cui vengono venduti i depositi abbandonati o pignorati di privati in tutti gli Stati Uniti, principalmente in California" - Wikipedia.

La puntata inizia con il rosso di capelli Allen e il robusto pelatone Ton che se la viaggiano sul loro furgone, parlano del più e del meno su argomenti di cui non ci potrebbe fregare di meno, poi arrivano nel luogo dove si tiene un asta e si accalcano assieme agli altri partecipanti. Davanti a una serie sterminata di garage lucchettati, i due si organizzano con strategie improvvisate, valutando la disponibilità dei rivali osservando la loro faccia:"Quello è un tipo che ce la sa, guarda come si atteggia da arrogante" - "Guarda quel tizio, si vede lontano un miglio che è un prepotente, sarà una spina nel fianco!" - Parlano loro che sono l'incarnazione della vanagloria.
Arriva il banditore, saluta tutti dicendo che si paga solo in contanti (alla faccia di chi in Italia lo vuole eliminare), con un lucchetto apre un garage pignorato o abbandonato chissà da chi e i partecipanti si avvicinano per valutarne il contenuto. Non possono entrare per via di qualche legge Americana che glielo impedisce o più che altro per l'ingombro delle cianfrusaglie infilate in quel metro quadro. Allen e Tin armati di torcia scorgono qualche oggetto che potrebbe interessare loro; spunta un manico:"Guarda c'è una bicicletta la, potrebbe essere antica" Quindi pattuiscono un limite massimo di spesa.
L'asta inizia da 20 dollari, qualcuno dice 30, si arriva a 100, un altro dice 200, il tizio che ce la sa alza a 300, l'altro prepotente dice 350, Ton alza la testa ovale e si alza il prezzo a 375, si va a 400, 425, 430, l'ultima alzata di testa di Ton arriva a 450, che vince il lotto. Seguono altre frenetiche Aste, prezzi urlati a caso dentro una cantina o uno spiazzo del porto, qualche lotto lo vince la "concorrenza", qualcun'altro lo vincono i due.
Una volta pagato il tutto, i cacciatori di chincaglierie iniziano a svuotare i garages vinti all'asta e qui inizia la fantascienza. Impossibile elencare il numero degli oggetti che riescono a trovare. Estraggono la bicicletta da una piramide di cartoni e la valutano 300 dollari, cosi a una prima occhiata. Non male per due ruote tenute assieme dalla ruggine.
Sfilano gli oggetti ricavati dalla ricerca; Una mongolfiera, una pistola erosa dal tempo, una macchina per fare i buchi del culo, una trappola per le tartarughe, un calcolatore a caramelle. Generalmente pescano qualche oggetto antico e frequentemente trovano armi, dove In America abbondano. Dopo aver dato una valutazione esagerata della refurtiva, cercano degli appassionati a cui appiopparla. Persone che trovano dopo lo stacco pubblicitario.
"Questo è Giovanni, esperto e collezionista di armi antiche, gli abbiamo portato questa pistola. Lui la valuterà e ci darà un sacco di bigliettoni!".
Stretta di mano a Giovanni, gli porgono l'oggetto custodito dentro una valigetta blindata, l'esperto lo apre e inizia:"Molto Interessante! Avete trovato proprio un bel pezzo!", dopo una attenta valutazione annuncia:"Questa arma è molto antica e dalle incisioni sulla canna la possiamo fare risalire al primo millennio, vedete il grilletto è rudimentale e l'impugnatura è fatta di marmo caudino, questa è sicuramente l'arma con cui il Capitano Custer ha sparato a Garibaldi."
"Deve valere un mucchio di soldi!" - Esclama Allen gongolando
"Un collezionista sarebbe disposto a pagarla 30 mila dollari"
Pausa d'effetto, il volto dei due che si accende - "Te la vendiamo per 25000". Dicono sviolinando braccia e fianchi.
"Un collezionista pagherebbe quella cifra, io sono un collezionista più furbo e vi chiedo 10 mila"
"E' un pezzo raro, facciamo 20 mila"
"Mi spiace però non sono disposto a dare più di 13000 mila"
"facciamo 19"
"No 13"
"Dai 18 al massimo"
"Dai 14"
Primo piano tra il collezionista e i due Ciarpame Hunter, prima uno, poi l'altro, l'altro ancora, ennesimo primo piano di tutti in ordine alfabetico. Caro Sergio Leone, la colpa è anche tua.
"Va bene facciamo cosi, se spara ancora vi do ventimila dollari, se non funziona dieci"
Stretta di mano e con questa logica si prepara il tiro a segno con delle bottiglie di birra (che in America abbondano) come bersagli, qualche interludio d'effetto per fare atmosfera, quindi Ton prende in mano la pistola che nella sua mano sembra un giocattolo, la punta sul bersaglio e PUFF!
L'arma spara con un suono che ricorda un sacchetto del pane colpito da un incudine e distrugge il bersaglio.
Il duo euforico riceve il malloppone in contanti.
Successivamente contattano altri esperti e altri collezionisti per vendere altre anricaglie, anche in questo caso si toccano cifre che, non sono certo esperto, mi sembrano esorbitanti per manufatti che avranno forse 100 anni di vita, se la valutazione è giusta. Sono consapevole che in USA le antichità siano più rare che in Europa, dove ci conviviamo quotidianamente (vivo in una casa che ha 100 anni, quanto potrebbero valutarla?), trovo comunque assurdo che qualcuno si prenda la briga di spendere migliaia di dollari dopo una contrattazione cosi frivola e conclusa con una cifra più vicina a quella decisa dal duo. Non da certo l'idea di qualcosa di sincero, specialmente in un periodo in cui la gente si fa i conti solo per comprare delle candele profumate (Per le sigarette no, non si bada a spese)
Prima di concludere la puntata compare un resoconto delle spese e dei guadagni avuti dai ragazzi, come se noi fossimo il loro commercialista. Se quella giornata ha fruttato a loro puliti trentamila dollari (contanti) a noi cosa ce ne può fregare?
Una trasmissione simile fatta in Italia avrebbe un epilogo di cifre in negativo, per dare meno nell'occhio al fisco.
Più volte ho provato a chiedermi:"Quale è lo scopo di un simile programma?"
L'unica risposta potrebbe essere la curiosità nella storia di alcuni oggetti che gli esperti, anche se in modo sbrigativo, descrivono in una interessante approfondimento di un passato che molti abbiamo dimenticato e molti non hanno mai vissuto.
Se Allen e Ton riescono a guadagnare quelle cifre svuotando garages confiscati, buon per loro. Ci saranno un sacco di giovani laureati che inizieranno a girare per anticaglie, piuttosto che entrare a Wall Street.
Comunque io ho un ferro da stiro antico a carbone, ve lo vendo a 5000 euro.
Direi Regalato.

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