Prima scena: esterno. Due ragazze cazzeggiano al parco di Philadelphia, quando una di queste vede qualcosa di strano. Un uomo cammina all'indietro, dopodiché nel giro di qualche secondo, tutte le persone del parco si fermano e assumono un comportamento assente, rimanendo ferme senza fare nulla, neanche recitare. L'adulto rimane spiazzato dall'introduzione e spera che questa epidemia non sia l'ennesimo clone degli zombie. Il bambino, invece, vorrebbe qualche esplosione e purtroppo non scoppia nulla. Al saggio farebbe piacere qualche dialogo intelligente e si deve accontentare della lezione del professor Eliott Moore...
In una classe anonima insegna a un manipolo di giovani, le bellezze della scienza e se ne esce con la notizia terrificante; tutte le api del paese sono scomparse, volatilizzate, misteriosamente svanite. Quindi ha la brillante idea di chiedere ai suoi alunni una spiegazione, casomai tra loro dovesse manifestarsi un nuovo Einstein. Le risposte sono le solite:"Colpa dell'inquinamento", "Riscaldamento globale", "Qui non c'è lavoro, sono andate a all'estero", "Le ho ammazzate tutte io". "Sono a casa di tua mamma". Cose così.
Jake, invece è un giovane arrogante che tiene in scacco centinaia di ragazze grazie al suo mento intersecato e, delle api a lui non gli importa un cazzo. Sarebbe più angosciato se, a sparire, fosse stata tutta la gnocca. Il disinteresse dell'alunno scatena a Elliot un interessante discorso sull'impotenza della scienza contro la natura; una forza incomprensibile per l'uomo e spaventosa per la donna che scopre un ragno nel lavabo. Prima che qualche alunno possa fare qualche obiezione, entra nell'aula la vice-preside che annuncia un'emergenza.
ATTACCO TERRORISTICO!
Secondo delle fonti attendibili, cioè i telegiornali, la città di Philadelfia è sotto un attacco a opera di terroristi stanno mettendo in circolazione una sostanza che porta al suicidio. Le notizie sono frammentarie e senza dettagli rilevanti, comunque è abbastanza per fare evacuare la gente dalla città. Eliott raggiunge velocemente casa, prende sua moglie Alma sottobraccio e scappa da qualche parte. Si scatena il panico generale, ogni cittadino Aericano viene avvertito con dei consigli per difendersi dagli attacchi dai soliti espertoni televisivi:"Chiudetevi in casa e bevete tanta acqua".
Emergono i dettagli di questa epidemia che non sono distintivi per rendere più interessante il film.
Alcune persone invitate all'anteprima del film.
Le piante producono una neurotossina in grado di mandare in corto circuito il cervello umano, fino a arrivare a suicidarsi. Una vendetta contro l'uomo che ha l'abitudine a fumarle. Il bambino è deluso perché non vede quelle pirotecniche esplosioni che avrebbero giovato al film, il saggio è contrariato dallo sviluppo della storia, l'adulto rimpiange i non morti. L'epidemia, che dovrebbe avere risvolti drammatici e un pochetto horror, raggiunge vertici di grottesco grazie ad alcuni imbarazzanti scene:
Cosi risparmio i soldi del barbiere.
Micio micio! vieni a mangiarmi che ho finito il Kitekatte.
Sicuramente mi sto sbagliando e sono stato condizionato da questo libro:
Che consiglio di leggere.
Walhberg! Vai, più drammatico!, ora avvicinati contro il muro lentamente, bravo!, sgrana più gli occhi, si! più sgranati!
Buona la prima!
Dopo la camionata di gente che si toglie la vita cercando una posa spettacolare, il film giunge all'epilogo senza fantasia e con interminabile monotonia. Lo spettatore subisce un'ora e ventisei minuti di passivo intrattenimento. Niente epidemia globale per l'adulto, niente detonazioni per il ragazzino, niente metafore per l'anziano. Il milione di api morte sono le autentiche vittime di questa commedia fantascientifica. Eppure la locandina sembrava promettere altro:
Ricorda molto:"Io sono Legenda" e forse per questo che ha strappato con l'inganno, qualche biglietto in più del dovuto. Ennesimo film insoddisfacente del Sig. Shyamalan che nasce da un'idea sfruttata qualche milione di volte, sviluppata senza troppa creatività e rovinata irrimediabilmente dal finale. Il regista non si sia fatto un'auto critica prima di distribuire un simile prodotto? Non si sarà chiesto:"Sarà abbastanza interessante?", "Aggiungiamo qualche capezzolo per aumentare gli incassi?", "Verrà capito il dramma delle Api?"
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