15 lug 2014

Gli Eroi della Tempesta.

Gli eori della tempesta nella loro potenza musicale.
C'era una volta Warcraft 3. Un gioco amato da molti. Alcuni di questi amatori decisero di cambiarlo leggermente e renderlo, come dire, più dinamico. Animati da pura passione costruirono una mappa, chiamata: Defend of The Ancient e cambiando qualche cosa qua e la, modificarono la struttura del gioco, seguendo una propria idea. C'era un pizzico di Tower Defence, le immancabili meccaniche del gioco di ruolo, un velo di arena all'ultimo sangue, senza bisogno di consumare eccessivamente la sfera del mouse, allora utilizzata per far funzionare questa periferica Quello che era un progetto amatoriale, si diffuse grazie a internet e alla comunità di nuovi giocatori sparsi in tutto il mondo. In periodo in cui il gioco strategico voleva dire spostare un numero incredibile di truppe, soldati, zerg e quant'altro, nacque DOTA. Da una mod amatoriale divenne una moda, quindi una canzone di Basshunter e infine un E-sport. Passarono gli anni, nasceva World of Warcraft nell'anno zero dei Mmorg e uscirono tonnellate di giochi strategici. Ma Dota nel suo piccolo angolino che si era ritagliato, sopravviveva silenzioso.
Quindi il team che contribuì alla creazione del gioco si divide o qualcosa di simile, al momento non ho velleità da Storico e sto narrando i fatti in maniera superficiale. Fatto sta che qualcuno degli ex sviluppatori del gioco assieme a amici e chissà chi creò:League of Legend.  Anche in questo caso rimase un titolo invisibile per un pò di tempo, anche se gratuito. Arrivò il giorno, non so come e forse posso intuire il perché, che LOL divenne un fenomeno mondiale e non solo un acronimo di: Un Sacco di Risate. Si iniziò a parlare di competizioni con premi consistenti. con l'anima di DOTA, essendone un clone più immediato da comprendere e da giocare, raggiunse quel milione di giocatori nel mondo. Le riviste del settore iniziarono a catalogarlo come :"MOBA". Multiplayer Online Battle Arena.
La Valve, che fino a quel momento se ne stava in disparte a fare su qualche milione di dollari con Steam, iniziò a comprendere quanto il fenomeno si stava diffondendo e fiutò l'affare con una mossa furbetta degna di Law & Order e si accaparrò i diritti di DOTA, picchiandosi in tribunale contro la Blizzard, divenuta improvvisamente gelosa di una mod amatoriale. Dopo un'eternità di tempo passato in beta, nella lista dei titoli free to play su Steam comparve DOTA 2.  Ecco quindi quella dualità sempre stata cara ai conflitti tra giocatori.
Da una parte palate di merda contro League of Legend, facile, minimale e adatto per ai bimbiminkia dell'altra parte botte di stronzi ai Dotari, altezzosi e con un sistema di gioco lento, macchinoso e noioso. Polemiche e critiche utili solo a alimentare quella guerra tra fanboy combattuta nei Forum a emoticon idioti e ban.
Senza intralciarsi tra di loro e ottenendo la loro schiera di giocatori professionisti, entrambi i titoli vivono alla grande grazie a un buon supporto delle loro software house e prosperarono anche grazie a uno shop interno, che senza intaccare la competizione, scambiano denaro sonante per l'estetica dei propri eroi giocabili.
La Blizzard però, ancora offesa per quello sgambetto della Valve, operava di nascosto. Mentre ai mortali gli sventolava davanti espansioni del suo Mmorpg e subiva milioni di critiche contro Diablo 3, nei loro laboratori segreti dell'area 51 nel Nuovo Messico, metteva in piedi il proprio Moba: Heroes of The Storm.
Proprio in questi giorni mi è arrivata la chiave per L'Alpha e per questo motivo ho messo in piedi tutta questa traballante favola per farne una panoramica.
Il titolo della Blizzard sembra dissociarsi completamente sia dal gioco Valve che dal figlio della Riot Games. Benché sia presente una componente di tower defence e lo scopo del gioco sia precisamente lo stesso, lo svolgimento e le meccaniche sono mescolate. Si è voluto fare un gioco per tutti e il più semplice possibile. Frenetico e con pochissimi tempi morti. Niente gioco tra corsie, rimosso praticamente il Gank degli eroi singoli. Niente Jungle o fast farming spietato. Niente shop di oggetti comuni o leggendari.
Il gruppo di eroi condividono l'esperienza, tanto che il punteggio in alto non è la differenza di kill nella squadra, ma quella dei livelli. Le battaglie sono frenetiche e viene favorito il gioco di squadra, escludendo ermeticamente la possibilità che qualche eroe primeggi. Non si muore per una torre, bensì per attivare un bonus che possa favorire la propria squadra. Non esiste la posizione statica; tutta la squadra se vuole vincere, deve essere dinamica e spostarsi in base agli eventi della mappa.
Sono state riviste ogni singole componenti del Moba e ricostruite su una personale visione della Blizzard.
Qualsiasi paragone con Dota o Lol è fuoriluogo perchè l'unica cosa che hanno in comune sono, forse, le torrette.
Questo si traduce in una semplice conclusione, essendo un titolo classificabile come "Moba"e con una personalissima giocabilità, può benissimo convivere con la concorrenza, non primeggiando in particolare.
Potrei concludere con:"Se volevo un gioco frenetico dove lo scontro massivo primeggia sulla tattica da torretta, HotS fa per voi." Invece finisco aggiungendo che:"Tutti i titoli nominati sino adesso sono gratuiti e accessibili a tutti, sceglietene uno e giocatelo senza paragonarlo agli altri. Sono sicuro che troverete quello che fa per voi."

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