17 feb 2014

La tedesca.

Nel mio paese vive di una certa età.
Vive da sola assieme a un cane. Tanti anni fa è partita dalla Germania farsi una vacanza in liguria. Si innamorò del posto, del mare e del clima e di un bagnino. Si sposarono e misero su famiglia. Divenne Mamma, quindi nonna, poi pensionata e quindi vedova. In giro si sa poco di lei, quando esce non si allontana mai dal suo quartiere, colpa forse delle sue gambe che, con l'età, le impediscono di correre per un centinaio di chilometrio. Ha un nome che è difficile da ripetere e un cognome ancora più complesso, se pronunciato, fa compiere alla bocca quei gargarismi che, di solito, si fanno quando si usa il toscerolo. Per questo in paese la conoscono tutti come:"La Tedesca".
Ogni sera va sempre a letto alla stessa ora, alle ventidue e dieci virgola due dopo aver contato le stelle una a una, per vedere se erano ancora nel punto esatto in cui le aveva osservate la sera prima.
Non ha bisogno di sveglia per alzarsi; il suo cane, preciso esattamente come la sua padrona, quando scoccano le sei di mattino precise, emette un unico e cadenzato verso.
"BAU!"
La Tedesca si sveglia senza sbadigliare, essere pensionati non è un buon motivo per poltrire. Scende dal letto, si veste e fa colazione con Krauti e maionese.
Prende il guinzaglio, lo lega al cane a cui è stato dato un nome tedesco impronunciabile, quindi è conosciuto come Il Bassotto, ed esce di casa. Il sole non è ancora completamente alzato e La tedesca inizia la sua ronda mattiniera. Passa un furgone con a bordo un Artigiano dotato di due occhi da sonno, il mezzo va lento e assonnato come il pilota, la Tedesca lo fulmina con un sguardo severo che traducendolo in parole, significherebbe:"Io alla tua età, avevo già iniziato a lavorare da due ore dopo due chilometri di corsa". Il mondo è un posto pieno di persone pigre, ma si può ancora correggere.
La posta apre alle 9 e La Tedesca è la prima a entrare, saluta la commessa con un risoluto:"Buonciorno!" e infila oltre un vetro opaco, il bollettino per pagare la luce. Sono 46,50 euro e l'anziana paga in monetine da cinquanta centesimi, annunciandole una per volta, come si fa con i numeri della tombola.
Torna a casa con la stessa andatura con cui è uscita; cadenzata. Da un occhiata alla guida Tv e accende la televisione. Nota che ci sono alcune imprecisioni nell'elenco delle trasmissioni e si prende una nota mentale, il cervello le funziona ancora benissimo e, se potesse correre, potrebbe andare alle olimpiadi e vincere.
A mezzogiorno si concede un pasto che ha imparato ad apprezzare nella suo quarto di vita passato in Italia; una bella pasta al dente. La cottura è rigorosa, per sapere quando buttare la pasta c'è un tempo esatto, che viene segnalato da Il Bassotto.
"BAU!" e tira fuori lo scolapasta.
E' dura la vita solitaria di una persona abituata da sempre a stare con qualcuno, ma il pomeriggio passa ugualmente; c'è la figlia che la va a trovare, alcuni conoscenti che vengono a parlare con lei del tempo, che riesce a prevedere meglio del Meteo locale, grazie alle sue ossa meteopatiche. E tra un analisi, una critica e una chiacchierata con Il Bassotto, arriva la sera, all'ora esatta in cui deve arrivare.
Non è molto movimentata la vita della Tedesca, ma ha ancora qualcosa da dire, qualcosa da vedere. I quiz le piacciono molto, impara molto dalle domande e dalle risposte. In questo momento ce ne uno in diretta, sulla Rai. Un abbronzato conduttore annuncia una domanda a un concorrente disinvolto:"Cos'è la Wascke per un Italiano?". Il ragazzo a cui è stata rivolta il quesito, davanti a uno schermo con su scritto le tre risposte da scegliere, inizia una titubante spiegazione che precede la scelta, che in questo caso è:"Lavanderia", però lui a preso a caso. Alla Tedesca però non le è piaciuto come è stata pronunciata la domanda. Si alza con fatica dalla poltrona, prende il telefono dalla credenza, alza la cornetta e compone il numero della Rai, che conosce a memoria dal 1982, da quando l'ha usato per partecipare a un concorso abbinato alla lotteria Italia, senza aver mai preso la linea.
Le risponde un'operatrice, che vorrebbe metterla in attesa, ma l'insistente voce dall'accento tedesco e dalla cadenza contrariata, la costringe a dirottare la chiamata in diretta. La voce dell'anziana rimbomba nell'intero studio, mutando il volto del conduttore in un irritato cipiglio:
"La pronuncia exatta è Wäsche! e non Wascke!, ha kapito?"
Il lampadato conduttore guarda in camera, si concede qualche secondo di vergogna e inclinando la testa in avanti pronuncia un impercettibile:"mi scusi tanto..."
"Che non akkada più! Buonasera!"
L'anziana appoggia la cornetta e ritorna sulla poltrona, mentre il quiz prosegue come se nulla fosse, anche se viene cambiata la domanda.
Arrivano le ventidue e dieci virgola due e per la Tedesca è arrivato il momento di andare a dormire.
Gute Nacht! - esclama, prima di addormentarsi
"BAU!" - risponde Il Bassotto.

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