19 feb 2014

Quel bar in centro.

Lele è una persona che si lamenta sempre. Casa sua è invasa da una moglie, alcune volte troppo amorevole, alcune volte troppo scontrosa e da un figlio, ancora troppo piccolo per mandarlo affanculo. Il primo pensiero nella sua testa, quando apre gli occhi la mattina, va alla sua vita e a quando sia ingiusta. Lui voleva diventare Avvocato, che guadagnano tanto, magari Notaio, che guadagnano ancora di più stando seduti, o anche Architetto, che guadagnano scarabocchiando un foglio bianco. Certo a scuola non si è mai impegnato e la sua materia preferita era quella trattata durante l'intervallo, quando assieme ai suoi compagni di banco, giocavano a pallone sul cortile della scuola.
Lele ha l'abitudine di scendere nel suo bar preferito, l'unico da lui frequentato, infilato in uno dei tanti "carruggi" della sua città: Gevona. Prende un caffè prima di buttarsi nel lavoro e scambia quattro chiacchiere con il titolare dietro il bancone, oramai diventato amico. Dopo i saluti, partono una sfilata di critiche verso questa o quell'altra squadra e una serie in interminabili lamentele contro la politica, dove son tutti ladri, la televisione con centinaia di canali ma niente da guardare e i film, che una volta erano tutti belli.
"Sai Lele la prossima settimana chiudo, troppe Tasse".  - Annuncia il barista, porgendogli un caffè caldo - "Ho qualcosa da parte e per qualche mese mi guarderò attorno, poi troverò un altro lavoro"
La notizia prende Lele, come un pugno nello stomaco - "Come chiudi? E il bar, che fine farà?"
"L'ho venduto a un tizio di Milano, dice che vuole rifarlo da zero e cambiargli nome"
"Proprio a un ciuccia- nebbia dovevi darlo via? Non ci sono già abbastanza gabibbi a Genova?" Lele digerisce  la notizia aggiungendo nel suo caffè una bustina di zucchero e una manciata di lamenti, principalmente diretti verso il capoluogo lombardo, il Governo ladro e il caffè che non sarà più buono come lo faceva il suo amico.
In quel momento entra un uomo, vestito bene, diciamo meglio della clientela media del posto, si avvicina al barista e lo saluta:"Il Roberto è pronto ad andare in pensione?"
Uno sguardo di Roberto a Lele gli suggerisce che quell'uomo dall'accento strano, sarà il prossimo proprietario.
"Va che l'hai venduto alla persona giusta!, vedrai che rivoluzione, nel giro di due settimane, taaaaac, questa situation lo ribaltiamo e diventerà un Concep Bar con il target più alto!" - Esclama l'uomo  sventolando entrambe le braccia -"Sarà il primo Concept Bar a Genova!"
Già a Lele, questo Milanese non andava a genio, solo per l'aria che ha spostato entrando. Ora che aveva emanato questa sentenza, l'antipatia era al terzo posto, mentre sul podio saliva il disprezzo. Dopo una giornata di lavoro, Lele torna a casa ripensando al Bar, al Milanese e alla sua Genova diventata una puttana al servizio degli stranieri. Spiega la situazione alla povera moglie, mentre questa è intenta a ingerire la sua minestra fredda:"Questo Gabibbo arriva bello, bello dalla Milano, dove si dice ci sia lavoro e soldi che girano e viene a rompere il Belino qui, facendo lo splendido. Io nel suo bar di merda non ci metterò mai piede! Che torni a Milano a farsi i suoi Target!" Per fortuna che questo lamento non si dilungò più di tre ore, lasciando alla moglie il piacere di gustarsi un pezzo di:"Chi l'ha visto?" prima che il marito iniziasse con il secondo tempo dei suoi improperi, verso il Duomo:"Questo può comprare anche tutti i bar del quartiere, ma io piuttosto che entrare, mi faccio il caffè a casa, hai capito Marta?" ma Marta pensava ad altro e si immaginava come protagonista del programma Rai che stava cercando di vedere.
Passano quattordici giorni esatti e Genova ha il suo Concept Bar; nuovo, luminoso e con un acquario al posto della vecchia televisione. Il primo giorno di apertura tanta curiosità e molte persone transitano dentro il locale, mentre seduto nei posti sul bancone una persona sorseggia, solitaria, un caffè.
Il posto è gradevole e il caffè lo fanno buono, ma questo Lele, non lo ammetterà mai.

2 commenti:

malosmannaja ha detto...

"Già a Lele, questo Milanese non andava a genio, solo per l’aria che ha spostato entrando" è spettacoloso.
: )

mousetung ha detto...

lol
grazie