20 ott 2007

Brandy Runner, Il futuro come non l'avete mai bevuto.



Con l'avvento del Festival del cinema di Roma e la fontana di Trevi diventata rossa, ecco che mi presto per annunciarVi alcune anteprima che, presto, saranno disponibili per il mercato cinematografico Mondiale.
Iniziamo subito con una pellicola, giudicata da molti un cult movie, la prima del genere fantascientifico dark vinello con alto tasso alcolico, la visione è sconsigliata al pubblico, che dopo essere usciti dal cinema, deve mettersi alla guida dell'auto.
Los Angeles 2019, l'America e l'intero mondo è popolato da gente che non aspira altro nella vita che all'alcolismo è diventa una prassi normale, come oggi da noi bere un caffè o parlare male dall'amico andato via da poco, quella di consumare superalcolici, ubriacarsi e alzare il gomito ingurgitando cocktail, vino, whisky o brandy. Le strade della città sono popolate da mandrie di ubriachi e, anche la pioggia, non è formata da gocce di acqua ma di vino, nonostante l'utilizzo elevato di alcolici, gli incidenti sulle strade sono inesistenti, forse grazie alla completa automazione delle automobili in commercio; guida il computer di bordo al posto dell'uomo e sceglie anche l'mp3 da ascoltare, nel viaggio, il computer si permette anche di accendersi una sigaretta e imprecare contro le altre auto, controllate da altri computer, che gli tagliano improvvisamente la strada.
Bakard, un poliziotto che non beve mai fuori servizio, riceve un incarico dal suo capo; ritrovare sei replicanti fuggiti dalla fabbrica del Tavernello, perché i loro orari di lavoro erano massacranti e poco retribuiti, in più hanno un difetto di fabbricazione molto evidente: sono astemi. Questi cloni sono delle copie sputate, come due gocce di vino, dell'uomo (inclusa la donna, escluse le pile) e solo con un complicato test, si riesce a identificarli correttamente. Bakard cattura un presunto dissidente e applica questa prova nel suo ufficio; una serie di domande che si svolge nella seguente maniera:
D: - Nome?
R: - Mi chiamo Maurizio Fumaiolo
D: - Le piace la città in questo periodo dell'anno?
R: - No, ci sono troppi locali chiusi per ferie
D: - Lei crede nella incarnazione?
R: - Non lo so, devo prima consultare il mio avvocato.
D: - Preferisce le donne brune o bionde?
R: - Quelle che me la danno.
D: - C'è troppa violenza in televisione?
R: - Lo spaccata in testa l mio gatto, non lo so.
D: - Crede in Dio?
R: - chi?
D: - Viene a prendere un drink, offro io.
R: - No grazie, sono astemio.
Beccato!, i replicanti cadono sempre nell'ultima domanda. Bakard fa fuori il ribelle con la sua arma a proiettili di metanolo, ma prima di trasformarlo in cenere, vuole sapere il nome degli altri replicanti. Il povero Maurizio è costretto a confessare. Il poliziotto, dopo aver ricevuto l'informazione, entra al bar e consuma due Mohito e un Tropicana, quindi esce barcollando dimenticandosi i nomi. Completamente ubriaco, identifica un uomo, nella folla urbana, come replicante, senza fargli l'accurato test gli spara a bruciapelo, mancandolo e uccidendo un reale replicante che passava di li, la gente attorno a lui non batte ciglio e continua a muoversi in maniera instabile, verso il bar o locale analogo con la bocca spalancata verso l'alto.
Mentre vomita in un bagno pubblico, Bakard incontra una leggiadra donzella: Bonarda, bionda, morbida con un retrogusto di malto speziato, i loro sguardi si intrecciano in una giravolta di emozioni che si conclude con un ultimo conato di vomito.
Il resto del film è ricco di scene mozzafiato, inseguimenti tra autoveicoli automatizzati, sparatorie in mezzo a cumuli di bottiglie di birra, risse fuori dalle discoteche per la loro chiusura anticipata (le nove di sera) e una ventina di persone in coma etilico.
Bakard fa il suo lavoro in maniera impeccabile, uccidendo tutti i replicanti sparando casualmente tra un drink e l'altro, facendo anche qualche vittima totalmente estranea alla vicenda, troppo ubriachi i parenti per fare una denuncia al poliziotto.
L'ultimo replicante del gruppo:Sheridan è quello più tosto, più intelligente e più sobrio di tutti, con una tecnica di lotta simile al ravanare dello scoiattolo in caduta libera dentro un burrone, mette in condizione Bakard di dichiararsi sconfitto, ma un attimo prima di annunciare al mondo la sua vittoria, Sheridan dice la seguente frase:"Ho visto cose che voi ubriachi non avete mai visto prima; navi cariche di whisky tornare vuote dal porto in cui erano partite, uomini vomitare davanti alla pizzeria Da Orione e tutto questo si perderà come la birra all'oktoberfest", quindi entra in un bar, ordina una Coca Cola e viene crivellato da un muro di piombo; in quella los angeles futuristica è vietata la vendita di sostanze analcoliche.
La fine del film non dovrei dirla per evitare di rovinarvela, siccome è scontata, ve la racconto ugualmente; Bakard fugge con Bonarda verso l'osteria più vicina, ordina un menù semplice e, prima di baciarsi, lui sceglie i vini.
"Io prendo dell'acqua naturale, grazie" - dice lei con naturalezza, sotto gli occhi perplessi del poliziotto.
Nella versione director Cut del regista: Ridley Scotch, anche Bakard si rivela un astemio, che ha finto di essere alticcio per continuare a lavorare.
Entrambe le versioni di "Brandy Runner", sono disponibili in VHS, DVD e in cassa da 12 o da 24 dal vostro emporio di fiducia.

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