25 lug 2007

Trasformiamoci


L'America sta passando un brutto periodo; soldati mandati in una guerra che, neanche loro, riescono a combattere senza il loro litro di birra quotidiano, aerei sempre più sofisticati solcano il cielo e nessuno, nemmeno gli scienziati, riesce a capire perché in estate le donne hanno freddo quando c'è 22 gradi, mentre in inverno se, in casa, c'è 22 gradi, hanno caldo.
Mentre la gente combatte contro se stessa, per mettere la maglia a maniche lunghe o a maniche corte, in mezzo a loro ci sono dei strani meccanismi che circolano indisturbati, mimetizzati e discreti. Il loro scopo è molto semplice, diventare ancora più potenti di quanto lo siano adesso, ottenendo un cubo di Rubik costruito con un materiale a noi sconosciuto, caduto sulla terra milioni di anni fa. Ma non basta la loro tecnologia avanzata da essere di un pianeta robotico (Cybertron per gli amici del scioglilingua), gli servono le coordinate per trovare questa reliquia e ottenere, finalmente, il loro agognato potere, nonché due buoni pasto per il Mc Pizza.
Nel frattempo, Sam; un ragazzo tipicamente sfigato, mette su Ebay gli occhiali di suo nonno per riuscire a racimolare i soldi per la sua prima auto, che comunque, suo padre compra ugualmente, perché nessuno fa offerte per l'oggetto più strano messo all'asta online (ci sarebbe di peggio, ma non è questo lo spazio giusto per parlarne). Mentre sceglie il pezzo di rottame dal concessionario gestito da un uomo chiaramente disonesto, arriva un'auto gialla, piena di fuliggine, fango, con qualche crosta di ruggine e con il simbolo degli autobot sul volante. Bastano questi requisiti per essere acquistata dal padre del ragazzo, quindi pronto per eseguire la prima cosa che un teenager si impegna di fare una volta ottenuto il mezzo: caricarci della figa (prima ci sarebbe da fare il pieno, ma nei film è difficile vedere il protagonista che compie questa azione denigrante, specialmente su un Transformer).
Con lo sguardo di chi è insicuro anche del colore del cielo, si avvia verso il parco pubblico, dove frotte di giovani eccitati dall'aria salmastra e dalle attrazioni emozionanti, quali l'altalena e la Ferrari a gettoni, vagano oppure limonano. Mentre tenta di entrare in questo angolo di trasgressione, il ragazzo viene fermato dal bullo della scuola, quello classico; campione di fooball, muscoloso, biondo e con la mascella affilata e la fidanzata gnocca. Si scambiano quattro chiacchiere festose:"Vattene via sennò ti pesto", subito dopo, il bulletto litiga con la ragazza gnocca per un guasto al suo Suv, cosi grosso che in autostrada non può venire superato: occupa tutte le corsie.
Lei se ne va via ostentando un'andatura da modella su passerella, nello stesso momento, scattano gli ormoni del ragazzo che prende il suo nuovo mezzo e raggiunge la ragazza, tentando con parlantina incerta, di farla entrare sull'auto
- "Ti accompagno a casa"
- "No, non vedi che sono gnocca, da qui a casa mia ci saranno milioni di spasimanti che vogliono farmi e tu non mi interessi"
- "Ma io ho l'auto che si trasforma in robot"
- "E io ho mia nonna che diventa carro armato"
- "Ma davvero?! sali"
La mora entra in auto e non fa in tempo a dire:"che cesso di macchina" che la radio dell'auto mette un bel pezzo di Gianni Drudi; i Transformer saranno degli avanzati alieni, ma di musica non capiscono un cazzo. Mentre la ragazza ascolta sorpresa le note fuoriuscire dagli altoparlanti, Sam la rassicura con una frase d'effetto:"Il mio criceto è obeso" gli dice nell'orecchio. Infine riesce ad accompagnarla a casa, che nel frattempo, è scesa la sere e io mi chiedo quanto fosse lontana la casa di sta tipa, è un film di fantascienza se consideriamo il fatto che, la ragazza, voleva farsi l'intero tragitto a piedi.
Senza raccontare ulteriori dettagli, quella notte Sam scopre che la sua auto, per mezzo di un Batsegnale, chiama a raccolta i suoi amici robot, in orbita da qualche parte nell'universo o a farsi qualche grappino in un autogrill cosmico. Che per un caso fortuito sono interessati ai suoi occhiali, poiché, per un procedimento che non sto a raccontare perché sembrerei scemo, sopra le lenti vi sono impresse le coordinate della famosa reliquia.
Dopo che tutti gli autobot si sono schiantati sulla terra, quello che da piccoli noi chiamavamo :"Commander" si è scoperto essere in realtà:"Optium Prime", spiega a Sam la situazione che sta vivendo
:"Noi siamo gli Autobot e ci servono i tuoi occhiali, sappiamo che i Deserticom (quelli che noi, da piccoli, chiamavamo:"Distruptor") vogliono prendere il cubo di rubik per diventare potenti, ma noi siamo buoni e vogliamo fermali, perché quel cubo potrebbe distruggere la terra, i suoi abitanti e parte di alpha centauri e chissà su Omega 2 come se la caveranno!?"
Immediata la replica di Sam:"Per adesso vuoi mi avete distrutto il giardino, eh"
Nel frattempo, in Quatar delle truppe casuali di soldati vengono attaccati dai Deserticom, il tutto per fare vedere quanto sono fighi e che non tutti i transformer si trasformano in mezzi della polizia, aerei, elicotteri e stereo, infatti c'è uno che può diventare scorpione ma fa una figura magra, viene gettato dentro un tritarifiuti e addio, millenni di tecnologia aliena andati nella pattumiera.
Mentre i cattivi tentano di prendere gli occhiali con la forza, piuttosto che comprarli su Ebay in maniera più semplice, Sam viene difeso dagli autobot, quindi si scopre l'esistenza di una fondazione ultrasegreta che, rappresentata da uomini seri come una puntata di Power Ranger. arresta i genitori di Sam e porta via la sua auto, catturandola come un dinosauro nei film di Roger Corman.
Si viene a sapere, che lo stato americano aveva già scoperto l'ubicazione del cubo e lo stava studiando per ottenere un nuovo materiale per costruire i Nokia e le pistole d'acqua. A pochi metri di distanza, dove un uomo dotato di buon senso non lo posizionerebbe mai, c'è il corpo ibernato di Megatron, il capo dei robot cattivi, tenuto in fermo da dei sporadici spruzzi di ozoto.
Il Segretario della giustizia viene a conoscenza dell'intera struttura, la raggiunge e dopo un'attenta valutazione del caso, ordina:"Il contatore regge se uso il phon e mi asciugo i capelli?"
- "vada tranquillo" - dice il capo elettricista.
Mentre se li sta asciugando, però, parte la lavatrice facendo scattare il salvavita, liberando Megatron e Bubble bee, che risolve il cubo di rubik in meno di 12 secondi, se lo mette in tasca e scappa via, aiutato dagli autobot lenti come la morte , perché stanno sempre dietro al loro capo Tir che fa i 90 allora, in discesa.
Megatron si desta dal sonno millenario, vede che nessuno gli ha offerto un caffè e distrugge tutto incazzato, in più gli hanno portato via il cubo, una tragedia senza uguali nella loro storia, se escludiamo quel giorno che, su Italia1, gli avevano interrotto X-Files. I Desecticom trovano immediatamente gli autobot, non fanno nessuna fatica, eccoli li: sulla statale, una fila di auto di vario genere, colore e tipo dietro un Tir senza rimorchio. Iniziano ad attaccare sparandogli di tutto, la loro missione è ottenere il cubo.
Optimun Prime e compagni, raggiungono la prima città, che nel giro di pochi secondi viene crivellata da ogni tipo di arsenale, bombe a grappolo, mitra, razzi, cerbottane e sparacaramelle, nessuno viene risparmiato, i poveri abitanti devono scansare ogni proiettile e questo non è facile in una zona dove il traffico è una vera spina nel fianco. Dopo che un taxista a bordo del suo DMC giallo (nel film tutte le auto sono DMC) fermo a un incrocio urla:"E levati stronzo!!" a un robot che si trasforma in elicottero, alcuni soldati entrano in azione e sparano anche loro, dipingendo il cielo di mille petardi colorati. Bubble Bee perde un piede, una gamba e tutti si adoperano di aiutarlo, quando si fa prima a lasciarlo li un attimo e a ripararlo, magari, in un secondo tempo, tanto non è che agonizza o va i cancrena, è un robot!
La battaglia si evolve con l'inevitabile lotta tra Megatron e Optimun, che rimasti senza munizioni, si contendono il cubo a schiaffi, pugni e calci nelle balle che non possiedono (anche al robot, viene istintivo colpire li), il cattivo sta per ottenere il suo agognato premio, quando da dietro il vicolo arriva una donna, alta 1 metro, anziana, si trasforma in carroarmato con un effetto sonoro simile a questo:"aheehzhhzhaiiahihooahzzuuuzzz, spara a Megatron e lo distrugge.
"Nonna!" - urla la ragazza mora, uscendo dal transformer carro attrezzi e abbracciando il suo anziano parente.
La battaglia è vinta, la terra è salva e anche questo sabato non c'è un cazzo da fare. Sembra che nella terra tutto proceda regolarmente, se non fosse per il fatto che Sam, lo stereotipo dello sfigato al cubo, limona selvaggiamente sulla sua auto trasformabile mentre il resto degli autobot osserva il cielo e un carro armato, parcheggiato lontano, prepara i biscottini per la nipote.

Risultato:6 e un quarto.
Questa pellicola rappresenta tutto quello che un regista non deve fare; non deve fare inquadrature troppo veloci perché si rischia di perdersi il più bello, non deve elaborare troppo i robot nelle loro trasformazioni, sennò arrivano i primi giocattoli transformer, che non si trasformano perché è impossibile, per un giocattolo, riprodurre le stesse animazioni viste nel film.
Non deve addormentarsi sopra un materasso ad acqua con la sigaretta accesa, perché il fumo nuoce gravemente alla salute e poi, non deve utilizzare una fuoriserie gialla come auto di spicco, perché c'è rischio di emulazione e, il mio vicino, poi mi torna dal lavoro con una 500 nuova color canarino.Vagamente ridicola.
Poteva essere di più questo film, peccato, mi aspettavo di vedere qualche robot che si trasformava in qualcosa di esotico, tipo il Segway oppure un Cesna.

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