1 mag 2018

Incipit.

Tante storie mai finite.


Iniziare una storia non è mai facile e per molti è uno scoglio duro da superare. A me le prime frasi di racconti escono senza tanti problemi. Il problema arriva dopo; quando bisogna creare un corpo e, specialmente, la fine di una storia.
Ecco perché ho iniziato tutte queste storie lasciando nel limbo il resto del racconto, senza una idea di come portarlo avanti, però, con in mente un nuovo incipit per un altro racconto:

Luca era giovane, bello e con tanta voglia di vivere. Aveva una passione instancabile per le auto veloci, i bolidi da corsa. Quella notte, a bordo della sua auto, gareggiò per la sua prima e ultima gara clandestina, per le vie di Roma. 
Arrivò ultimo; aveva una Panda 4x4.

Quando Eluana entrò nel Ristorante, tutti si girarono a guardarla. Alta e dalla corporatura robusta e abbondante, i suoi movimenti erano in grado di accalappiare lo sguardo di qualsiasi essere umano dotato di buon gusto, uomini e donne. Con un movimento lento e elegante allontanò la sedia da un tavolino e si posò sopra, delicatamente. Restò sola tutta la sera perché il suo fidanzato era uno stronzo.

Il Comandante Mirranson aveva un broncio preoccupato, era la prima volta che affrontava un vascello del popolo degli Nuvari. Aveva sempre letto di loro nei files che custodiva l'Accademia Spaziale. Guardò il suo equipaggio in attesa e poi sbottò un ordine seecco:"Preparate l'Idromassaggio". Quei fottuti alieni potevano aspettare.

Era un bacio di quelli che ti facevano sognare e a Chiara piacque molto. Un abbracciò che sembrò durare un'eternità. Era bello farsi coccolare all'infinito, ascoltare bisbigli teneri nell'orecchio che imprimevano nella sua anima l'immortalità di quell'amore inossidabile. I due amanti si lasciarono il giorno dopo perché Chiara aveva fatto un Pompino a Enrico nei bagni della scuola.

Una tormenta improvvisa colpì Jombs mentre era al sicuro nella cantina. L'acqua batteva sulle finestre e si sentiva tamburellare sul tetto, che sembrava debole per quel genere di condizione atmosferica. L'uomo preoccupato guardò fuori e vide un cielo scuro squarciato da violenti lampi e fulmini.
"Prima o poi finirà questa maledetta pioggia!" - disse più che altro a se stesso.
 Le previsioni davano sole con una nuvoletta.

Si svegliò con una sensazione di essere stato in paradiso. Quando si girò nel letto trovò una bellissima donna che dormiva. Era nuda, aveva dei seni bellissimi e  un fisico degno di comparire in una rivista per adulti. Quel corpo invitante accese la sua passione e provò a baciare le sue labbra carnose.
Lei si svegliò e domandò se era arrivato il Corriere.


L'investigatore Bubino Mack entrò nella stanza molto lentamente. Schizzi di sangue macchiavano il parquet e il cadavere di un uomo era accasciato a terra in una posizione di sofferenza. I membri della scientifica stavano raccogliendo le prove con la massima cura. L'uomo si inginocchiò per vedere il volo del morto; era il suo Commercialista.
L'indagine venne archiviata immediatamente.

Quel pomeriggio aveva preso una decisione. Quelle importanti che cambiano la vita. Aveva fatto la valigia ed era pronto a partire. Salutò i suoi cari e la sua fidanzata di cui era innamorato, conosciuta da appena un mese.
Con una sofferenza senza pari imprigionata nel suo cuore, prese il treno che lo portò a vivere in un altra città, lontana, a quattro chilometri dalla sua.


Ulisse era ritornato finalmente a casa, dopo tanti pellegrinaggi. Ne aveva viste di cose e era sopravvissuto a condizioni ostili che avrebbero piegato qualsiasi uomo. Si era attaccato al desidero di rivedere sua moglie più a qualsiasi altra cosa. Entrò in casa sua e in salotto la televisione era accesa sul Derby. Era tornato appena in tempo.

Faceva freddo cane. Una neve impertinente ricopriva tutto, case, auto, strade e colline. Un maledetto manto candido che non aveva risparmiato nessuno. Gli abitanti stavano rintanati nella loro abitazioni, congelati nel tempo e nello spazio. L'unica cosa buona è che avevo trovato parcheggio.

Ghurgghasansnfvur il mago pronunciò un incantesimo mentre Lascia del Barbaro cadeva, mortale, sul collo di un Orchetto.
"Sono troppi, dobbiamo ritirarci!" - Esclamò Nialobenrbgagadsbtr, il Ranger Ladro Arciere Guerriero Chierico Bardo.
"Non lo faremo mai! Combatterò fino alla morte!" - Urlò Fasfaatrumbalroreblobet, il Paladino.
Molte creature dalla pelle verde comparvero dalla foresta e in quel momento l'incantesimo del mago si manifestò, esplodendo con furia innaturale, cambiando tutti quei nomi impronunciabili degli eroi.
"Ben fatto!" - Esclamò Piero il Barbaro.

 

 

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