19 giu 2016
12 giu 2016
4 giochi (recenti) più stronzi di Dark Souls III.
I Dark Souls sono stati anche etichettati come titoli "Bastardi" dimenticandoci che, nella realtà degli Indie Game, esistono titoli veramente bastardi, dove la morte è maggiormente punitiva.
I successivi quattro Indie-Game, che ho personalmente giocato, li ritengo maggiormente "stronzi" degli amati/odiati titoli From Soft:
Nei panni di un Vikingo e di una giocabilità old-style ispirata a Rastan Saga, dovete confrontarvi con trabocchetti, piattaforme ostili e boss finali simpatici quanto un elefante sulla scala mobile.
Perché odiarlo più dei Dark Souls:
- I comandi eccessivamente semplici e poco snelli sono un'ostacolo a confronto con nemici molto più agili del nerboruto Vikingo.
- Un solo Checkpoint per livello disponibile. Quindi se crepate al boss finale, indovinate un pò?
- I livelli sono statici e non randomizzati, comunque non sono presenti scorciatoie per evitare i nemici e trappole quindi, oltre a richiedere tempismo con salti e attacchi, Vulgar esige una certa dose di memoria.
Recente e deliziosa creatura dei Devolver Digital, Gungeon è tutto quello che si può chiedere a un rogue-like action. Frenesia, divertimento, esplorazione essenziale e sparatorie vecchio stile. Tante sparatorie. Tanti nemici e una sfida impegnativa che richiede riflessi, fortuna (sempre accetta nei rogue-like) e una buona conoscenza dell'arsenale sparso in modo casuale nel Gungeon.
Rotolare in Dark Soul è una cazzata:
- I Livelli sono ricchi di nemici che riempiono lo schermo di proiettili che si possono evitare o rotolando nel momento esatto e nella direzione ottimale o ribaltando la mobilia sparsa in giro. La tempistica degli scontri è una buona palestra per l'improvvisazione di movimenti e mira.
- Persa l'unica vita disponibile (sempre se il "random" degli oggetti non ve ne fa trovare altre) e tutte le energie vitali, si ricomincia da capo.
- Come nei dimenticati Arcade, le energie vitali non si ripristinano rannicchiati dietro un angolo con gli occhi sanguinanti e aspettando che la "bua" passi, servono i proiettili a forma di cuoricino per recuperarle. Il gioco è avido a farvele trovare.
La Mulana:
"Metroidvania" con la particolare caratteristica di essere avido di aiuti o suggerimenti nel progresso dell'avventura.
Se vi perdete in Dark Souls, qui non ne uscite vivi:
- Progresso articolato con passaggi obbligati talmente nascosti da chiedersi come riuscire a trovarli senza la soluzione.
- Pochissimi e criptici aiuti per il progresso del gioco.
- Enigmi poco intuitivi complicati dalla presenza di numerosi oggetti presenti nell'inventario, che rendono più confuse le idee del come usarli.
Se vi state chiedendo:"Perché farsi del male e giocare a La Mulana?". Non sono in grado di rispondervi senza tirare in ballo il masochismo.
Platform creato da un appassionato Derk Yo, disponibile per l'utenza Microsoft dopo anni dall'esordio di una convincente versione freeware (che potete trovare a questo indirizzo). I livelli randomizzati rendono il titolo unico a ogni partita e solo dopo tante ore di gioco per conoscere l'ambiente dinamico e con un buon colpo d'occhio è probabile portare a termine.
Più stronzo di Dark Souls? Perché?:
- Lo "Spelunky" è fragile, nonostante le solite energie che perde negli scontri con i nemici, se subisce trappole tipo le punte acuminate, perde automaticamente l'uso della vita (per citare Maccio Capatonda). Questo vuol dire tornare automaticamente da capo.
- Nel progresso del gioco è possibile sbloccare il teleport per le zone finora visitate e iniziare direttamente da quelle più avanzate. Questo non vuol dire facilitare il gioco; un vero gamer inizia sempre dal primo livello.
- E' possibile imbracciare solamente un'arma o un oggetto, quindi se volete lanciare una pietra per fare scattare una trappola, dovete lasciare il fucile a pompa e cosi di seguito.
- Tra un livello è l'altro non si può portare più di un'arma o un oggetto. Immagino sia colpa della porta di uscita molto stretta. Niente arsenali devastanti e niente inventario.
- Non essendo prevedibile, la randomizzazione dei livelli rende il tutto più difficoltoso e anche se sappiamo che l'uscita e da qualche parte la in basso, raggiungerla non è cosi scontato.
5 giu 2016
Ne ho viste tre, andare di la.
Esistono applicazioni per smartphone per fare qualsiasi cosa. App per registrare le chiamate, App per trovare i ristoranti più vicini, App per trovare gli omosessuali vicini, App per trovare il nome di una canzone che ascoltiamo per poi scaricarla illegalmente, App per trasformarsi in Zombie e App per fotografare il Cibo. Sembra non esistere un limite alla fantasia in cui si possa utilizzare il nostro amichetto giornaliero, che molestiamo con l'indice. Il più delle volte sono strumenti in grado di facilitarci il lavoro di tutti i giorni e farci risparmiare tempo e denaro (come appunto la App per trovare gli omosessuali). E' forse grazie a questi programmi se la qualità della nostra vita è migliorata tantissimo negli ultimi anni, anche se credo di aver appena scritto un'enorme cazzata.
Siamo prossimi all'estate e cosa c'è di più fastidioso di subire gli attacchi delle fastidiose zanzare?Specialmente nel periodo estivo riescono a essere fastidiose come il nostro vicino tossico che lascia davanti alla nostra porta, i suoi pacchi provenienti dalla Colombia.

"Il progetto ZanzaMapp.it (da non confondere con La Zanza App) nasce da questo accresciuto allarme ed esigenza e si propone di realizzare uno strumento per il monitoraggio capillare delle zanzare in Italia. Il progetto si basa sulle competenze complementari del laboratorio Social Dynamics del Dipartimento di Fisica e del gruppo di Entomologia Medica del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza di Roma per la parte scientifica, e della start-up GH s.r.l. per la parte informatica e di geolocalizzazione."
Grazie a questa geniale App (attualmente disponibile su windows e android) possiamo conoscere o segnalare con esattezza la posizione di questi fastidiosissimi insetti rispondendo a semplici domande o consultando la mappa satellitare. In poco tempo si è in grado di lanciare l'allarme Zanzare in tutto il mondo, meglio di quanto possa fare Studio Aperto.
Per prima cosa scaricate l'applicazione nel vostro device e avviatela pigiando sull'icona con il vostro ditone. Comparirà la seguente frase:
"Ti danno fastidio le zanzare? Aiutaci a combatterle! Dicci quante ne hai osservate"
Non c'è bisogno di rispondere alla prima domanda; le zanzare stanno a tutti sul cazzo, scegliamo quindi il numero di questo insetti rilevato:
Nessuna (una scelta inutile: come entrare in gelateria e il commesso vi domanda se volete o meno un gelato, voi rispondete No e uscite)
Tra 1 e 3
Tra 3 e 30
Più di 30
Selezioniamo una di queste e rispondiamo al prossimo quesito:
In che orario le hai osservate?
Nell'ultima ora
La scorsa notte
Di Mattina
Di pomeriggio
Comparirà quindi una mappa della nostra località (dovete avere il GPS attivo) su cui possiamo indicare il punto esatto dove abbiamo osservato una o più zanzare, dopo aver confermato la posizione, serve rispondere a una ulteriore domanda.
In che luogo eri?
All'aperto
Al chiuso
Infine comparirà la mappa zona locale, completa di tutte le geolocazioni di zanzare effettuati da altri utenti, anche loro desiderosi di combattere questo nemico sibilante, piuttosto che lavorare.
Una volta avvertiti della posizione di questa piaga volante, potete scegliere la strategia di difesa, come quella di muoversi nel punto in cui non sono presenti o cercarle nelle vicinanze e combatterle con lo spray repellente.
Non ho niente contro a questa geniale idea; quello che mi sbalordisce è la sua implicazione nel quotidiano. Siamo cosi dipendenti dallo smartphone da utilizzarlo anche solo per segnalare la presenza di un gruppo di zanzare? Non sembra un tantinello eccessivo?
La prima reazione naturale davanti una zanzara è quella di schiacciarla e non tirare fuori il cellulare dalla tasca. Certo esistono altri istinti che sono: Lanciare un urlo acuto e darsela a gambe o imbracciare il fucile a pompa e puntarlo sull'insetto, comunque non viene istintivamente l'impulso di impugnare lo smarphone e compilare un questionario.
La maggior parte delle persone non ricorda neanche il vestito della loro compagna/o di ieri mattina, figuriamoci se hanno percepito il numero esatto di zanzare visto distrattamente nell'ultima ora, alla sagra del Limoncello.
Stiamo parlando comunque di insetti con la seccante abitudine di non rimanere fermi, quindi difficili da collocare geograficamente con esatta precisione. Si farebbe comunque prima a segnalare tutti gli specchi d'acqua stagnante presenti nella zona all'aeronautica militare, quindi preparare un attacco al Napalm e terminare per sempre il loro riprodursi.
Un Progetto nobile rivolto a un'utenza con l'inclinazione a taggare la Zanzara, piuttosto che segnalarla cortesemente su una mappa.
E' anche opportuno chiedersi come facciano Le zanzare a trovare noi. Io credo utilizzino la HumanApp:
E' una guerra tecnologica combattuta a armi pari.
Siamo prossimi all'estate e cosa c'è di più fastidioso di subire gli attacchi delle fastidiose zanzare?Specialmente nel periodo estivo riescono a essere fastidiose come il nostro vicino tossico che lascia davanti alla nostra porta, i suoi pacchi provenienti dalla Colombia.
"Il progetto ZanzaMapp.it (da non confondere con La Zanza App) nasce da questo accresciuto allarme ed esigenza e si propone di realizzare uno strumento per il monitoraggio capillare delle zanzare in Italia. Il progetto si basa sulle competenze complementari del laboratorio Social Dynamics del Dipartimento di Fisica e del gruppo di Entomologia Medica del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza di Roma per la parte scientifica, e della start-up GH s.r.l. per la parte informatica e di geolocalizzazione."
Grazie a questa geniale App (attualmente disponibile su windows e android) possiamo conoscere o segnalare con esattezza la posizione di questi fastidiosissimi insetti rispondendo a semplici domande o consultando la mappa satellitare. In poco tempo si è in grado di lanciare l'allarme Zanzare in tutto il mondo, meglio di quanto possa fare Studio Aperto.
Per prima cosa scaricate l'applicazione nel vostro device e avviatela pigiando sull'icona con il vostro ditone. Comparirà la seguente frase:
"Ti danno fastidio le zanzare? Aiutaci a combatterle! Dicci quante ne hai osservate"
Non c'è bisogno di rispondere alla prima domanda; le zanzare stanno a tutti sul cazzo, scegliamo quindi il numero di questo insetti rilevato:
Nessuna (una scelta inutile: come entrare in gelateria e il commesso vi domanda se volete o meno un gelato, voi rispondete No e uscite)
Tra 1 e 3
Tra 3 e 30
Più di 30
Selezioniamo una di queste e rispondiamo al prossimo quesito:
In che orario le hai osservate?
Nell'ultima ora
La scorsa notte
Di Mattina
Di pomeriggio
Comparirà quindi una mappa della nostra località (dovete avere il GPS attivo) su cui possiamo indicare il punto esatto dove abbiamo osservato una o più zanzare, dopo aver confermato la posizione, serve rispondere a una ulteriore domanda.
In che luogo eri?
All'aperto
Al chiuso
Infine comparirà la mappa zona locale, completa di tutte le geolocazioni di zanzare effettuati da altri utenti, anche loro desiderosi di combattere questo nemico sibilante, piuttosto che lavorare.
Non ho niente contro a questa geniale idea; quello che mi sbalordisce è la sua implicazione nel quotidiano. Siamo cosi dipendenti dallo smartphone da utilizzarlo anche solo per segnalare la presenza di un gruppo di zanzare? Non sembra un tantinello eccessivo?
La prima reazione naturale davanti una zanzara è quella di schiacciarla e non tirare fuori il cellulare dalla tasca. Certo esistono altri istinti che sono: Lanciare un urlo acuto e darsela a gambe o imbracciare il fucile a pompa e puntarlo sull'insetto, comunque non viene istintivamente l'impulso di impugnare lo smarphone e compilare un questionario.
La maggior parte delle persone non ricorda neanche il vestito della loro compagna/o di ieri mattina, figuriamoci se hanno percepito il numero esatto di zanzare visto distrattamente nell'ultima ora, alla sagra del Limoncello.
Stiamo parlando comunque di insetti con la seccante abitudine di non rimanere fermi, quindi difficili da collocare geograficamente con esatta precisione. Si farebbe comunque prima a segnalare tutti gli specchi d'acqua stagnante presenti nella zona all'aeronautica militare, quindi preparare un attacco al Napalm e terminare per sempre il loro riprodursi.
Un Progetto nobile rivolto a un'utenza con l'inclinazione a taggare la Zanzara, piuttosto che segnalarla cortesemente su una mappa.
E' anche opportuno chiedersi come facciano Le zanzare a trovare noi. Io credo utilizzino la HumanApp:
2 giu 2016
X-men spiegato agli Anziani.
Dolenti o volenti il genere super-hero è una costante nel cinema moderno in grado di macinare numeri con tanti zeri che piacciono tanto ai loro produttori. Pellicole che intrattengono chi vuole passare qualche ora di epico divertimento, pensate per tutti e inclinate verso una clientela giovanile (che diciamoci la verità, sono loro che comprano i biglietti al cinema), oltre che per i lettori di fumetti.
Anche se le storie di questi personaggi sono bizzarre e articolate non è comunque detto che non siano fruibili anche dallo spettatore più anziano, abituato a vedere prevalentemente quiz televisivi e telefilm tipo:"Il Commissario Rex", che come assurdità, si avvicina molto alle gesta dei supereroi.
Cercherò, nelle prossime righe, di promuovere questo genere cinematografico in gergo comprensibile affinché anche l'ultra novantenne possa goderselo al cinema o in casa:
E' doveroso prima fare un passo indietro; dovete sapere cari anziani che i supereroi Americani sono diventati una moda, però non sono una novità come si potrebbe pensare. Se ricordate già negli anni 50/60 nelle edicole italiane comparve "Superman", anche se con un nome molto diverso:
Nembo Kid volava grazie al sole, era un bravo ragazzo e andava sempre in chiesa, anche se non era ancora sposato e senza figli. Superman o Nembo Kid, chiamatelo come volete, è stato il primo vero supereroe arrivato sulla terra.
Chi sono gli X-men?
Sono un gruppo di supereroi anche i loro dotati di superpoteri come Nembo Kid, però non derivanti dal sole bensì da una mutazione del Gene X nel loro DNA. Sono parte della loro natura e li possiedono dalla nascita, un po come il Gianni Morandi con la sua bella voce. Si chiamano appunto Mutanti, perché hanno dei geni mutati e sono diversi da noi, un po come il Gianni Morandi.
Dall'umanità non sono ben visti, perché qualcuno di loro è di colore blu; già si fa fatica a accettare le persone di colore nero, figuriamoci quelle blu. La gente li teme per i loro poteri che, in alcuni casi, sono in grado di terminare il mondo o saltare la fila in posta come maleducati.
Ognuno di loro ha abilità e nome in codice diversi, ne prendo qualcuno a caso di modo che possiate conoscerli meglio:
E' un personaggio controverso che odia l'umanità e dietro di se lascia una scia di distruzione che provoca l'apertura di centinaia di cantieri edili, in giro per la città.
E' in grado di controllare la mente delle genti. Riesce a percepire loro pensieri e a controllarli. E' uno dei buoni che difende l'umanità e non la combatte come il suo antagonista Magneto. Grazie a un casco da parrucchiera chiamato "Cerebro" è in grado di amplificare i suoi poteri raggiungendo qualsiasi persona nel mondo e trovare l'assassino di un cittadino di Cabot Cove, prima della Signora in Giallo. Purtroppo da giovane ha avuto un incidente ed è costretto a girare sulla sedia a rotelle e superare le barriere architettoniche con la telecinesi.
E' stato Inutile il viaggio a Lourdes che ha intrapreso qualche anno fa.
La sua natura libera e ribelle lo rende un personaggio intrattabile con un brutto caratteraccio e non facile giocare in squadra a bocce con lui. Nonostante i suoi sessanta e passa anni suonati non è ancora sposato, ne ha figli e, inoltre, rientra sempre tardi a casa.
Indossa un abito e scuro troppo attillato, tipico delle donnacce di strada.
Scott, proprio per colpa di questo potere, non ha mai fatto il militare.
Kurt può anche teleportare altre persone assieme a lui semplicemente toccandole e grazie a questa prerogativa che è riuscito a vedere a sbafo molti concerti dei Pooh.
Una cosi brava ragazza che però non ha fatto il voto della castità.
Altri mutanti ancora sono presenti nel vasto universo dei super-eroi ed è impossibile elencarli tutti, certo non è facile comprendere le storie dietro al passato di ognuno di questi e i super eroi moderni sono un complesso agglomerato di archi narrativi che sembrano non finire mai.
Quando c'era Lui (Stan Lee) si che erano veri supereroi! Eeee ma quei tempi non tornano più!
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