5 lug 2015

La colpa di nascere dopo.


E' innegabile che la nostra società viva specialmente nel passato e lo dimostri quotidianamente, nel presente, conservando uno sguardo attento e costante su tutto quello che c'è alle nostre spalle.
Tutto ciò che viene ricordato come piacevole prevale in ogni occasione, tanto che uno scrittore non sarà mai bravo come uno scrittore del passato, un artista non suonerà mai bene come un artista del passato e il cibo non sarà mai buono come il cibo del passato. Una critica che tormenta l'umanità, che sembra non essere più in grado di superarsi nel futuro, perché il tempo ci ha rubato una cosa preziosa che tornerà mai più.
Non siamo in grado di confrontarci con il contemporaneo e non siamo bravi a vivere il presente, i nostri esempi inavvicinabili sono icone scritte nei libri di storia, che hanno reso possibile la nostra epoca, eroi immortali senza difetti, dove i lati nascosti vengono opportunamente taciuti dalla gloria delle loro gesta con il rischio di ricordarli come persone normali. Invece a trovare difetti del presente siamo bravissimi e riconosciamo il talento di un artista, la bontà delle opere di un pittore, i libri di uno scrittore, i film di un regista, le poesie di un poeta, quando sono un souvenir del passato, entrando nell'affollato mondo di quelli che non ci sono più ed entrano, silenziosi, nell'enorme parcheggio della memoria. Cosi la storia si ripete con altri nomi, nel suo personalissimo stile che travolge ogni interprete e ogni spettatore.
La nostra colpa è che siamo nati in questo confuso presente che nessuno vuole vedere, dentro una storia già iniziata da qualche millennio. Vergogna a voi e vergogna a me che non abbiamo nulla da dire e se vogliamo farci sentire, dobbiamo urlare sino al giorno un cui l'eco della nostra voce, rimbomberà nelle orecchie delle persone del futuro.
La malinconia è quella forza che ti scaraventa in una epoca che non può essere più riproposta e non può tornare e se per caso qualcuno vuole replicarla, sappia solo che sarà completamente diversa; forse avrà lo stesso profumo, forse lo stesso sapore, però la sua anima rinfrescata apparterrà inesorabilmente al tempo in cui viene generata e assieme a tutte le creature e gli oggetti, sarà trascinata nuovamente giù a valle.
Nonostante le regole del tempo siano conosciute dalle persone, tengono il passato accanto a loro come se fosse un buon amico, qualcuno con cui confidarsi, una spalla dove piangere, delle labbra da baciare ogni tanto. Non è per nulla un amico, il passato è uno stronzo che deforma la nostra visione traballante del mondo, sbiadendolo sino a farlo diventare in bianco e nero, come i documentare dell'Istituto Luce. Ingannatore e bisbiglia nelle nostre orecchie dei consigli che non funzionano nel presente e non potrà mai essere incolpato, perché nella realtà non è mai esistito. Nessuno riesce a vederlo nella sua vera forma o presunta tale; una sagoma sbiadita del tempo attuale che stiamo trasformando in passato, proprio adesso.
Quindi se la nostra società di oggi fa cagare aspettate qualche anno e, se sarete ancora in vita, godetevi la trasformazione gloriosa di una collettività fantastica che non ci sarà più.

Nessun commento: