28 giu 2015

Troy: The prequel.

troy prequel
Chi ha guardato Troy sicuramente si è chiesto come la bella Elena abbia potuto perdere la testa per Paride cosi facilmente, tanto da lasciare ricchezze e potere alle sue spalle e scappare via con lui.
Certo Orlando Bloon è un bel ragazzo dalla mascella imponente e dalla chioma ribelle, poi i suoi lineamenti somigliano tanto a Legolas. Come sia riuscito a conquistare la più bella donna di Troia si vede nel film in una scena a rischio capezzolo e sembrano una coppia come mille altre, unite da tempi difficili e violenti.
In realtà il fascino di Paride non è  solamente merito del suo aspetto, dietro a questa love story esiste un trascorso storico/epico che è possibile vedere nell'episodio zero dal titolo:"Troy: The Quest of the Golden Apple" dove si narra un episodio del passato del ragazzo, che incontra con un bisogno stravagante degli Dei.
Purtroppo la pellicola non ha mai visto la luce, per questo andrò a riportare un estratto del copione, vagamente ispirato all'opera di Omero.
Esterno giorno.
Monte Olimpo.
Gli Dei, colmi di sapienza e immortali sono annoiati ventiquattrore al giorno, domenica inclusa; anche perché è una festa cristiana e loro non la festeggiano. Alcune volte sono buoni con gli uomini e altre volte sono stronzi e combinano dispetti macabri ai mortali, per loro pedine di plastica come lo sono per noi gli omini della Lego.
Oggi però Zeus, con più relazioni extra matrimoniali di Rocco Siffredi, ha organizzato un party con tutti gli Dei dell'olimpo per le prossime nozze tra Peleo e Teti, i futuri genitori di Achille, divenuto famoso per la scena in Troy in cui urla:"Ettoreeeeee!" sotto casa sua, invece di usare il citofono.
La festa va alla grande e tutti i presenti si divertono bevendo senza limiti, essendo immortali il coma etilico per loro è una forma di intrattenimento e l'espressione figurata:"fiumi di alcool" raggiunge una rappresentazione perfetta per i galloni di nettare che zampillano da un'enorme fontana. Persino a Bacco, abituato a vivere da ubriaco, gli inizia a girare la testa.
Tutti si divertono, tranne la Dea della discordia Eris, che non è stata invitata al banchetto per un motivo che è facilmente intuibile.
Irritata dal mancato invito alla festa, la Dea mette in piedi un piano per mandare a puttane tutto. Entra nella sala camminando sicura come una modella in uno spot di un profumo, si avvicina agli invitati che stanno gozzovigliando e poggia sopra il tavolo una mela d'oro. Quindi si allontana dalla scena con una scritta in sovrimpressione dorata.
Zeus prende in mano il frutto e scopre che sopra c'è incisa una frase:"Alla più bella"
Si scatena il putiferio per contendersi quel premio sbucato dal nulla, senza essere annunciato e dal valore apparentemente insignificante, specialmente per i Dei. Non molto diverso da qualsiasi concorso di bellezza, tre Dee avanzano il diritto di avere quel premio: Era, Atena e Afrodite.
Zeus per niente invogliato di fare da giudice in quella decisione delicata, visto che le tre contendenti sono le sue figlie (come il resto del 96% degli dei) prende una decisione che ritiene più giusta; nomina come giurato di gara un mortale consigliatogli da Ares e fanculizzando quelle oche starnazzanti delle figlie
Esterno.
Piana del Toro a tre zampe.
Ha luogo una battaglia enorme con gente che si picchia a sangue, lo impone un cliché di Hollywood che obbliga di aggiungere spargimenti di sangue dopo qualche dialogo noioso, per aumentare l'attenzione dello spettatore e allontanarsi da qualsiasi contesto storico. Il capo dell'armata Piovana viene sconfitto e dopo aver preso due frecce sulla faccia, fugge via urlando vendetta al capitano della fazione avversaria dei Grondaia.
Campo largo sulla piana ricolma di cadaveri, ripresa con un drone.
Interno.
Monte Olimpo.
Zeus ordina al dio Ermes, conosciuto anche con il nome di Traco, di raggiungere una umile casetta giù nelle campagne Spartane assieme alle Dee per incontrare un ragazzo dal giudizio non ancor condizionato dalle ingiustizie della vita; Paride. Durante il tragitto il dio dei trasporti bestemmia contro il traffico e il prezzo della benzina.
Esterno.
Piana Anonima di Sparta.
Il piccolo sta pascolando le pecore fischiettando una canzoncina ancora senza copyright quando gli compaiono davanti queste figure leggendarie. Inizialmente è sbigottito, quindi stupito, rimane paralizzato dalla loro entrata, dopo aver firmato un foglio allungato da Ermes, il dio dei Corrieri si allontana con il suo camion di luce.
Senza neanche salutare, le tre divinità si avvicinano al piccolo e gli annunciano che lui è il Giudice unico e ufficiale di Miss Mela D'oro e che loro sono le tre concorrenti. Paride, ingenuo, accetta perché quelle ragazze sembrano meglio delle pecore.
Appena avuta in mano la mela, Paride riceve dalle tre divinità una promessa in cambio del premio.
Atena gli promette di essere più forte di Ken il Guerriero e più potente di Mastro Lindo, imbattibile in battaglia, cosi come contro lo sporco. Paride non sembra convinto, anche perché ha sempre preferito Sailor Moon a Ken.
La Dea Era lo vuole riempire d'oro e di diamanti rendendolo talmente ricco da comprarsi un monolocale a New York. Il giovane non sembra interessato neanche a questa proposta; nascendo pastore, l'unica cosa che avrebbe comprato con i miliardi in denaro sarebbero stato miliardi di pecore. E non sapeva come gestire tutte quelle bestie.
Afrodite, l'ultima delle tre, si avvicina al suo orecchio e gli bisbiglia:"Ti farò trombare con la più bella del mondo". Immediatamente Paride consegna la mela alla Dea attratto dalla promessa e con un sorriso le annuncia:"Hai vinto tu"
Afrodite sorride, alza il premio e si pavoneggia con le sorelle:"Io l'avevo dettoooo, sono io la più bellaaaaaaA!"
Le Dee spariscono deludendo il ragazzo che, nel suo intimo, pensava di trombarsi proprio Athena, specialmente ora era ufficialmente la più bella, ma tant'è...
Esterno.
Costa nord delle Ardenne.
Due armate combattono in una lotta senza fine, il Generale dell'armata Grondaia sta cadendo sotto i colpi violenti dell'avversario, i suoi soldati sono allo sbando e i quelli feriti combattono per non morire.
"Avrò la mia vendetta!" - Esclama il generale dell'armata Piovana.
"Giammai!" - Risponde il generale dell'armata Grondaia.
"Muori bastardo!" - Urla il generale dell'armata Piovana.
"Prima che tu mi colpisca devi sapere una cosa!" - Dichiara il generale dell'armata Grondaia.
"Ti concedo un ultima frase prima di morire"- Propone il generale dell'armata Piovana.
"Io sono tuo Zio!" - Confessa il  generale dell'armata Grondaia.
"NOoOOOOooOOOOoOO!" - Strilla il generale dell'armata Piovana.
Scambio di occhiate e poi si colpiscono a vicenda procurandosi lacerazioni mortali al perone.
Interno.
Casa di Paride.
Con una trombata in vita assicurata, Paride cresce mentre incontra molte fanciulle disposte a portarselo a letto senza tanti convenevoli, comunque l'incantesimo della Dea era pignolo, doveva trombarsi la più bella.
Quindi arrivò vergine quando, in Troy, rapì la più bella: Elena di Troia, scatenando una guerra che ancora oggi Rambo se la ricorda e Peppino di Capri ne ha cantato le gesta.
Forse era meglio scegliere l'opzione Ken il Guerriero.
To be Continue....

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