6 nov 2014

Il Ritorno di Isaacco.


Se c'è una cosa in cui provo soddisfazione è giocare un prodotto creato con passione, da appassionati; Binding of Isaac era il classico esempio di come dall'amore per i videogame possa nascere qualcosa di intrigante, senza necessariamente pompare ormoni sulla grafica. Un titolo sconosciuto che si è fatto conoscere dalla comunità grazie a un azzeccato connubio tra rogue-like e azione. Iniziava però ad avere qualche annetto sulle spalle e con quel "cuore" in Flash con limitazioni e cali di prestazione evidenti
Proprio ieri è uscito il sequel, anzi è più corretto parlare di Restlyng: The binding of Isaac Rebirth
La creatura di McMillen è strepitosa, divertente, massiccia. Ogni miglioria aggiunta e ogni cambiamento sulla giocabilità è un desiderio esaudito di chiunque abbia mai giocato al titolo precedente. Ridisegnato e riprogrammato completamente, con un nuovo motore che lavora decisamente meglio del Flash (ci vuole poco), in grado di riempire lo schermo con nuovi e vecchi nemici in gruppi più numerosi. La creazione casuale delle mappe è stata migliorata con stanze più ampie dotate di scrolling e arricchite con maggiori dettagli. L'innovazione più evidente è la possibilità di combinare ogni tipo di arma, fondendola con i bonus/potenziamenti che troveremo nei livelli successivi, sino a raggiungere frequenze di fuoco o raggi di devastazione esaltanti.
I personaggi utilizzabili sono aumentati e i nuovi arrivi possono nascondere sorprese piacevoli, alcuni di questi sembrano essere ideati per quei giocatori che, giocando al primo Isaac, resettavano sino a trovare la loro arma preferita. E devo confessare che c'è stato un periodo che lo facevo anche io.
Ovviamente questa non è una recensione, solo un pensiero a caldo che ho voluto scrivere motivato dall'entusiasmo verso questo titolo.
L'unica nota dolente che, fino adesso, ho notato è il comparto musicale, MOLTO al di sotto delle aspettative: La qualità delle composizioni non raggiunge un livello di atmosfera dignitoso e molte tracce musicali sono fiacche sequenze di note senza carattere, poco orecchiabili e lontanissime dalle melodiche del primo Isaac. Pazienza, sul Pc posso sempre metterle come sottofondo, grazie a Youtube:
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Concludendo, se in questo momento spendete 14,99 su steam (e mi dicono che è gratis questo mese sul Psn se sottoscrivete un abbonamento Plus) potrete mettere mano su uno dei titoli più intriganti e longevi del 2014.
Sempre ammesso che non diano fastidio vedere pustole sanguinanti o teste sgozzate che sputano lacrime.
Alla Nintendo, per esempio, non gli sono piaciute molto.

1 commento:

Videoludico Riassunto 2014: | Meloblog ha detto...

[…] Binding of Isaac Rebirth: Ho già parlato di questo titolo e non posso che confermare quello che ho già scritto; semplicemente IL miglior Indie Game […]