31 lug 2014

Transformer 4: l'Erà dell'Esagerazione (no spoiler)

il poster tamarrissimo
Esterno - Una prateria piena di dinosauri che a stento stanno nell'inquadratura, viene bombardata da delle Astronavi potentissime e incazzatissime.
Esterno - Una strana struttura di metallo ultraresistente viene ritrovata da qualche parte nell'Antartide.
Interno - Due uomini si incontrano davanti a un cinema dismesso, di qualche decennio fa, per comprare dei rottami d'annata e farci su dei soldi.
Esterno - Un poker di gnocche sopra una Jeep torna a casa dopo una sfolgorante e emozionante giornata di studio.
Il montaggio schizofrenico di Micheal Bay ci proietta nei primi minuti di Transformer 4 con un breve riassunto di quello che è appena successo: Il mondo è abituato all'idea dell'alieno.
Non di quelli verdi macrocefali che ogni tanto si portano via una mucca, no, degli alieni di metallo  che si trasformano in macchine o aeroplani. Passati cinque anni dalla battaglia di Cicago avvenuta nel terzo film, vediamo un uomo, Cade Yeager, che si dichiara inventore però con la stazza di Mark Wahlberg nessuno ci crede, disoccupato, senza un soldo e con una figlia: Tessa, gnocchissima e minorenne, possibilmente inquadrata da dietro. Vive in una casa in mezzo al nulla in Texas con un capanno pieno di oggetti arrugginiti. La sua vita e il film cambia quando, dentro un cinema abbandonato, compra per pochi spicci, un Camion arrugginito, che lo spettatore più sbadato riconosce come Optimus Prime.
Una volta portato a casa, scambia due parole con Tessa sui suoi doveri; "Prima lo studio e poi il divertimento!...bla bla bla" anche se il pubblico in sala, ha già capito che la giovane non è più vergine. Quindi si mette a lavorare sul camion che scopre non essere un Tir comune. MA DAI!
Dopo aver disarmato un missile finito nel motore, il grosso autocarro si trasforma in un enorme robot, ancora traumatizzato dal precedente episodio. Vorrebbe sparare all'uomo e fare terminare il film due ore prima, invece rinsavisce e riconosce il buon intendo dell'inventore che ha cercato di salvarlo. Optimus è conciato veramente male e Cade vuole ripararlo anche se non sembra in grado neanche di riparare un posacenere. Comunque iniziano a esserci troppi minuti senza una esplosione e per Michal Bay è intollerabile!.
La casa di Cade viene circondata da una ventina di auto. Sono degli uomini della CIA capitanati da un intermediario dal viso torvo, mossi con lo scopo di portare via il capo degli Autobot. I modi degli uomini sono bruschi e violenti, minacciano persino di sparare a Tessa per conoscere l'esatta ubicazione di quell'enorme robot. La loro organizzazione è dotata di una tecnologia in grado di rintracciare i trasformer a fanta-chilometri di distanza e poi hanno difficoltà a trovarne uno dentro un capannone.
Ovviamente Optimus salta fuori dal capannone sorprendendo tutti, nonostante sia mal-funzionante e friabile, riesce a fuggire mentre un elicottero cerca di colpirlo con i missili, nonostante continui a mantenere una traiettoria lineare, fiacca e sia un bersaglio enorme. Si vede che è lo stesso pilota che continuava a mancare Godzilla nel film di Emmerich.
Cabe riesce a scappare assieme alla figlia, grazie al suo fidanzato Dyson che il padre ignorava di avere, mentre il pubblicò già sapeva e lo aveva già taggato su Facebook.
La fuga è rocambolesca, si snoda nel traffico urbano dove saltano via auto e robot su diverse inquadratura, alcune rallentate per fare vedere agli spettatori quanto è bella la computer grafica. In effetti la sua porca figura riesce a farla, soprattutto per tenete in piedi il festival dell'assurdo.
Sia l'enorme Tir che il gruppo di Cabe riescono a scappare e nel deserto incontrano altri Autobot sopravvissuti al genocidio compiuto dalla Cia. Ritroviamo Bumble Bee e altri tre robot mai visti prima, però stupidi esattamente come gli altri.
Nel frattempo abbiamo il piacere di conoscere Joyce, il capo della fantomatica KSI che muovendosi nei suoi lussuosi uffici e parlando con i suoi dipendenti, inizia a assomigliare sempre di più a Steve Jobs. Certo è solo una mia impressione.
Con la sua guida la KSI è riuscita a creare autonomamente delle copie fedeli dei Transformer, grazie a un materiale brevettato dall'azienda chiamato: "Transformio". Un metallo talmente elaborato da poter essere programmato da qualsiasi Mac book, ehm, Computer. Una vocazione quella di Joyce che vorrebbe portare la produzione di robot per sostituire completamente gli esseri umani in campo bellico. Robot che si trasformano in fuori serie che si lanciano in guerra. Trasformarli in carri armati o Hammer, No eh?. Certo, i Carri armati non possiedono quel Design innovativo e glamour.
Se fino a qui la trama poteva avere dei risvolti artificiosi, aspettate di vedere il resto del film che svilupperà ulteriori dettagli, che non vi svelo causa Spoiler, daranno quello spessore alla pellicola che servirà a costruirci sopra una battaglia incasinatissima. A risolvere ogni cosa ci saranno scene di combattimento interminabili con sequenze d'azione movimentate che saltuariamente rallenteranno per darvi la possibilità di mangiare qualche poc-corn.
Non sono mai stato contro questo tipo di film; Nasce per una specifica utenza e più volte, nel corso del film, continua a ricordarvelo. Abbiamo dei robot giganti che parlano e si comportano come dei bambini di 10 anni, un capo carismatico che non dialoga, ma comunica con frasi che vogliono sembrare epiche. Dei protagonisti umani con atteggiamenti spesso infantili e una trama costruita per condurre ogni singolo elemento della storia verso una devastazione esagerata.
Tranformer 4, esattamente come i precedenti: E' un film per bambini e se avete voglia di tornare nuovamente bambini, allora potrete anche divertirvi guardando lo spettacolo di città trasformate in parco giochi per robot, auto e muoversi e saltare all'impazzate su strade interminabili, battaglie combattute senza regole con armi bianche e da fuoco senza Logica e i Dinobot, anche se il loro look risulta più "sporco" di quelli originali. Una giostra di esplosioni, fuoco e metallo trasformabile dove Micheal Bay ne controlla ogni meccanismo con il suo solito stile esagerato e chiassoso.
Transformer 4 è un prodotto usa e getta del moderno cinematografo, un giocattolo tecnologico come lo erano gli stessi giocattoli dei Transformer negli anni 80.

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