2 lug 2014

Ne rimarrà soltanto uno. Di film...

Sean connery insegna a uno svampito Lambert come ci si comporta davanti alla telecamera
Abbiamo una strana concezione dell'immortalità.
Riusciamo meglio nell'interpretare a livello teorico un concetto come l'infinito, che sul lato pratico. Non siamo sufficientemente dotati per dare conferma alle nostre teorie e la nostra condizione da mortali ci rende spettatori, vittime del tempo. E' proprio il tempo passato che si è trascinato via un cult cinematografico, che ha lanciato la frase:"Ne rimarrà soltanto uno" inserendola nelle lista di citazioni che un buon cinofilo dovrebbe conoscere, quel film si chiamava:"Highlander" con Cristofer Lambert. Un attore che viene ricordato per questa pellicola, assieme al'inguardabile : "2013 - la Fortezza" e al suo ruolo di Rayden nella prima incarnazione cinematografica di Mortal Kombat. La storia si sviluppava attorno alla vita di questi Highlander, nati migliaia di anni fa e che grazie alla loro immortalità sono riusciti ad arrivare sino ai nostri giorni (gli anni 80) sopravvivendo alle epidemie e alle guerre per affrontare il "giorno dell'adunanza" in cui ogni immortale ancora vivo si sarebbero affrontati sino a che:"non ne rimarrà soltanto uno". Lambert aveva un duplice ruolo nel film, quello dell'immortale e quello dello spoilerman, (ATTENZIONE SPOILER) essendo alla fine ovviamente l'ultimo Highlander a rimanere in vita. Per sfruttare la scia commerciale del titolo, negli anni successivi sono usciti altri due seguiti, gettando luci e ombre, ma sopratutto ombre, sul passato degli Highlander e finendo per sputtanare l'anima della serie, che sarebbe stata più a suo agio in un unico episodio, il primo. Decisamente più godibile la serie televisiva di sei stagioni, conclusa con un film:"Highlander The Source", secondo Wikipedia, ancora inedito in Italia.
Come si fa a uccidere un immortale? Semplice, basta tagliarli la testa, magari con una spada.
Il concetto di immortalità, secondo l'immortale Wikipedia è espresso cosi:"L'immortalità (o vita eterna) è il concetto di sopravvivere in eterno, o per un periodo di tempo indeterminato, senza affrontare la morte, o superando la morte stessa". Questa definizione rivede completamente la condizione degli Highlander, relegandoli a semplici mortali leggermente più longevi del normale
Se sei un immortale non devi morire. Punto.
Non esistono decapitazioni, lacerazioni, slogamenti di polso che reggono. Certo una persona che ha la certezza assoluta di rimanere sempre in vita non è un soggetto facile da trattare a livello cinematografico, anche a livello narrativo. L'eterno è noioso e prevedibile.
La stessa immortalità degli antichi dei Greci è continuamente messa in dubbio dalla nostra epoca. Il giorno che ce li saremo dimenticati e diventeranno una nota a fondo pagina nei testi di astronomia, specialmente nella pagina dei pianeti e delle stelle.
Moriranno esattamente come sono sparite altre credenze, ritenute anch'esse immortali. Attualmente il tempo sta vincendo alla grande su qualsiasi campo ed è un avversario che non concede favori a nessuno. Dicevo che abbiamo una strana concezione dell'immortalità, perché tutti i personaggi immaginari che millantano di possederla, prima o poi cadono nell'oblio. Sepolti dalle epoche e dalle generazioni che verrano.
Strana la vita.
Proviamo a vedere l'immortalità attraverso una definizione più onesta, tipo :"Durevolezza cagionevole".
Ne rimarrà soltanto uno; il Tempo.

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