10 apr 2014

Il Protagonista sei Tu!

Guardo poca Tv. Non perchè mi disgusti particolarmente; preferisco passare il tempo su internet che a fare zapping, lo trovo più stimolante e oramai non sono più abituato ai ritmi televisivi, alle pubblicità che interrompono qualsiasi cosa, ai quiz televisivi che fanno domande generiche a concorrenti generici e ai reality. C'è un format in particolare che fatico a digerire, adottato dai canali televisivi più seguiti; Il talent-show.
Lo presentano come un trampolino di lancio per quelle persone dotate a livello musicale o che hanno qualche particolarità ritenuta eccezionale, sinceramente non so quali meccanismi facciano girare questo circo e non mi interessano, quello che è inguardabile è la dinamica di come sono gestite le esibizioni. Non è una telecamera fissa che inquadra il nuovo talento, ma una sequenza di inquadrature, modello videoclip dei Prodigy che passano su tutto quello che avviene nello studio;  I giudici che guardano l'esibizione, il pubblico che guarda l'esibizione, i co-presentatori che guardano l'esibizione, le soubrette che guardano l'esibizione, i parenti del concorrente che guardano l'esibizione, gli addetti alle pulizie dello studio che guardano l'esibizione, quando l'esibizione piacerebbe VEDERLA ANCHE A ME, CAZZO!. Una frenetica sequenza di sguardi stupiti, schifati, pubblico scatenato, urla di acclamazione, semplici deliri che cercano di dare enfasi a un'esibizione che risulta, alla fine di questo frenetico cambio piano, un trip di LSD e barbiturici. Entra il mago principiante, fa numeri come un professionista e sulla parte più interessante del numero, cioè quando si dovrebbe vedere estrarre dal suo cappello un Range Rover, la telecamera passa al volto del conduttore che cercherà, nel suo repertorio di facce, quella più stupita. E il Range Rover che esce dalla tasca ce lo siamo persi.
Non sono da meno quei talenti inaspettati che arrivano sul palco, subiscono due domande dai giudici, e poi dalle loro ugole fuoriesce una voce senza tempo degna della lirica, dell'opera, di un bel disco già inciso. Ascoltare un suono cosi divino in una simile donna, in un simile uomo, neanche tanto belli da vedere, usciti da una vita normale, con un lavoro normale, spesso umile viene acclamato come un miracolo, un'apparizione Mariana. Forse è questo che vogliono insegnare questi reality; che le persone goffe e normali possono avere una bella voce?
Non bastava Sanremo per questo?

Nessun commento: