20 apr 2013

Oblivion: Commentato senza Spoiler.


Possiamo leggere tutte le critiche e le recensioni in rete o sui giornal, ma se un film non lo vediamo, non possiamo mai sapere se ci potrà piacere o meno. Il più delle volte le pellicole le gradiamo con un cenno del capo, alcune volte con delle accese discussioni con gli amici, altre volte vorremmo indietro i soldi del biglietto e dare un pugno in faccia al bigliettaio, giusto per sfogare il nostro disappunto e vendicare tutti quei biglietti strappati inutilmente.
Certo l'importante è arrivare dentro la sala, sedersi ubicato tatticamente nel centro della sala, tirare un bel respiro e godersi i film che segue dopo la pubblicità interminabile, senza spoiler nella testa.
Oblivion, perderebbe qualche punto di interesse se se vi dicessi che somiglia a un altro film, che se non avete visto ma vedrete dopo di Oblivion, avrete uno spoiler anche del film confrontato, quindi mi limito a scrivere il necessario, aggiungendo qualche mia discreta opinione:
Città devastate, luoghi dell'america irriconoscibili di un futuro desolante, strane strutture che una volta erano palazzi e antiche costruzioni che nel nostro tempo erano pizzerie, uno spettacolo di devastazione stranamente in due dimensioni.
La voce di  Tom Cruise spiega cosa è accaduto:"L'umanità è arrivata a un punto in cui non erano più presenti dei parcheggi e senza parcheggi  non sapeva più dove mettere l'auto, cosi arrivò una decisione unanime ma necessaria; l'Atomica.
Lanciarono un centinaia di bombe atomiche e crearono ettari e ancora ettari di parcheggi, ma morirono migliaia di persone". L'umanità davanti a un bivio, aveva finalmente i parcheggi che gli occorreva per continuare a vivere, ma non avevano più le auto per riempirli.  Questo più o meno, la trama sintetizzata.
Potrebbe far pensare a un film post-bellico, apocalittico, disastroso-fantascientifico, scritto da un studente scazzato, nel mezzo di una noiosissima lezione di matematica, tuttavia i nostri occhi vedono ricevono una aspettativa diversa.
Un 
 Tom Cruise in forma e dirotta tutte le attenzioni della pellicola verso di lui; è il fulcro del tornato dove turbinano tutte le vicende di Oblivion. E' tecnico, soldato, amante, marito, apicultore, esploratore, ingegnere, geometra, architetto, pizzaiolo, ribelle, leader e tante altre professioni disponibili per i personaggi della Lego.
Se da una parte sono presenti tecnologie illibate e perfette, dal bianco candore, dall'altra esiste una razza di miserabili che vive nel sottosuolo all'ombra di un mondo in estinzione, dove non ha neanche la luna; se la sono mangiata gli Alieni, perché avevano fame e avevano finito le Crostatine.
Una Terra dove l'ottimismo non può esistere, ma c'è Tom Cruise, con il suo bel sorriso e le sue competenze, i suoi sogni e il un passato misterioso.
Due ore di misteri che vengono svelati da eventi narrativi sparpagliati tra le macerie e qualche scena d'azione aggiunta per i soliti che vogliono vedere la computer grafica.
Delusi invece, quelli che volevano vedere le tette, mi spiace ma Tom Cruise ne è sprovvisto.
C'è un momento in cui Tom perde il suo ruolo di protagonista e la scena gli viene rubata da un ubiquo Morgan Freeman; un grande smacco per l'attore dalla risata facile, per questo motivo, si prende la successiva ora e 14 minuti primi come interprete, baciando una ragazza di 20 anni più giovane e sparando laser con una espressione elaborata diverse ore davanti allo specchio.
Improvvisamente la telecamera si sposta su un terreno brullo, forse è il deserto, forse è una spiaggia senza mare, forse una lettiera senza gatto, chissà, si vede solo sabbia, quando improvvisamente appare una persona.
Chi è costui?
E' Tom Cruise.
Cosi impari a fottermi la scena, Morgan!  
Nel finale si vede quello che sembra essere uno spoiler.
Pellicola certo affascinante senza essere pretenziosa, Oblivion è un cockail di generi miscelati con fantasia, senza che alcuni di questi domini sugli altri. Alcune volte banale, altre volte intrigante, la pellicola catalizza l'attenzione dello spettatore per due ore in una storia rocambolesca che prende in prestito alcuni B movie degli anni 50 e qualche puntata dei Twilight Zone (Np per i pù giovani: non è una zona delimitata per i vampiri, ma una serie di telefilm d'annata, che vi consiglio tipo: adesso)
La domanda è lecita: Ho voluto indietro i soldi del biglietto per Oblivion? Certo che si, non perché non mi sia piaciuto il film, ma perché sono ligure e guardarmi un film gratis al cinema, può risultarmi gradevole.

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