16 giu 2006

Più divina commedia per tutti - Parte 1°


Ero nel mezzo della strada quando, ti vedo un cartello con sopra scritto:"Linate, 23 chilometri", ho subito pensato - "Maremma Maiala mi sono perso!", cosi cerc ai un taxi che a quest'epoca, non erano diffusi, ne trovai ugualmente uno. Era nero, aveva una strana incisione sul fianco e, quando entrai, venni accolto dall'autista con uno strano accento che mai ho udito
"Ao veloce dimme dove vuoi annà che poi devo annà a vedè la partita dell'italia!"
chiesi per Firenze, ero in ritardo per un seminario sulle gardenie modificate e il veivolo partì di colpo inchiodandomi sullo sporco sedile posteriore.
Il paesaggio era brullo, sterile, si correva in una strada che non ricordo di aver percorso. Al primo incrocio il taxi andò dritto, quindi a sinistra, poi a destra, quindi di nuovo a sinistra per poi andare a sinistra. Passammo un cartello che non ho fatto in tempo a leggere.
"Li mortacci!" - eclamò il pilota e guardandomi dallo specchietto retrovisore mi disse:"Ho sbagliato strada me sa! e dire chesò uno con i controcoglioni"
"Ancora una volta?, oggi non è il mio giorno"
"Er navigatore me segna che siamo sulla via del non si sa dove" - mi informò di nuovo quel'uomo scurrile.
"E dove si trova il non si sa dove?"
"Non si sa dove, quindi non lo sa"
"Ma è un luogo da qualche parte!"
"Si, ma non si sa dove"
"Si, ma se c'è il dove, ci sarà anche dove sarà"
"E sarà dove sarà, mo non si sa dove, quindi non so dov'è"
"Non ha una cartina stradale?" - chiesi esausto di tale argomento.
"No, c'ho solo er navigatore satellitare"
"Quindi ci siamo persi?, lei è un pessimo taxista, se ne può andare all'inferno!"
"A dottò, mi sa che all'inferno, ce siamo andati tutti quanti, guardi fuori"
Di fronte a noi, in mezzo al vuoto che neanche il deserto può emulare, si trovava un'enorme caseggiato, con i muri rossi, le finestre ocra e un portone immenso. Una luce al neon intermittente, lanciava un messaggio positivo a tutti gli avventori:"Lasciate ogni speranza o voi che entrate"
"Che vordì quella frase che lampeggia?" - mi chiese il curioso taxista.
"Bagaglio a mano" - gli spiegai semplicemente, per non turbare il suo animo...

Fine prima parte

Nessun commento: