26 giu 2006

I film del Futuro: Le Cronache di Ernia


Tanto tempo fa, ma anche ieri, in una casa di campagna, dei vivaci e arzilli bambinetti del cazzo vengono sfrattati dai loro genitori perchè ritenuti troppo vivaci e arzilli, con il loro vociare e sempre a rincorrersi nell'immensa villa dove erano soliti giocare a nascondino e con l'xbox 360 o a giocare con l'xbox mentre si nascondevano, oppure a nascondere l'xbox mentre cercavano di trovarsi.
Era una bella famiglia, ma i genitori non ne potevano più, quindi, i tre bambinetti del cazzo vennero mandati via, lontani da casa loro, in una antica casetta del Lichestein, in mezzo alla natura e sotto un allegro e trafficato ponte dell'autostrada. Il proprietario della casa era un anziano signore, parente alla lontana dei bambinetti, vedovo da alcuni anni ma con una comcubina di 20 anni, alta, bella e le tette talmente grandi, che alla richiesta di ingrandirle ulteriormente, i medici hanno dovuto ampliare il reparto di chirurgia estetica di alcuni chilometri.
Se per caso qualcuno domandava all'anziano perchè si era trovato una compagna così giovane, lui rispondeva sorridendo:"Mi piace il suo modo di fare il caffè"
I bambinetti del cazzo avrebbero dovuto portare allegria, a quel maniero triste abitato dalla singolare coppia, invece al loro arrivo vennero accolti dalla giovane concubina in malomodo, alcune rigide regole dovevano essere seguite per una convivenza più rispettosa:
Niente fagiani in giro per casa, nemmeno di pomeriggio.
Non si corre in corridoio, questa casa non è un pattinodromo.
Niente limonate con la lingua impastata.
Niente palloncini gonfiati con il metano.
E mai e poi mai, entrare nell'enorme armadio nella stanza dove è presente solamente questo mobile.
I bambinetti del cazzo, ligi al dovere, il giorno dopo la prima cosa che fecero è correre in corridoio con dei fagiani e un palloncino gonfiato a menta, per entrare nell'enorme armadio e limonare con la lingua impastata. Ma il loro mondo, cambiò immediatamente, perchè dentro quell'armadio c'era un altro universo, con tanta neve, alberi e tante cose strane giusto per rendere fantasy lo scenario, vi entrarono con curiosità e cercando un posto in cui nascondersi per continuare il loro gioco del cazzo.
Incontrarono un piccolo satiro che trasportava riviste Fisting, piegato in due dal dolore
"Dove vai?" - chiese la bambinetta del cazzo
"AHIAAHAAHAHAHI!" - rispose il Satiro urlando prima di scomparire nella verzura.
I tre piccoli rompiballe rimasero stupiti, ma ancora più stupiti quando osservarono con i loro occhi un enorme slitta trainata da strafilococchi, guidata dalla strega cattiva con in mano uno strano scettro a forma di cerume.
"AH! Bambini umani!" - disse questa piegata a metà:"Finalmente ho una cura valida per la mia ernia! AAHAIAHAIAHAI!", ma subito saltò fuori un Leone immenso, che ruggendo dagli spasmi, si portò davanti ai babbi di minchia, difendendoli con il suo pelo.
"No! non li avrai mai! perchè anche io ho l'ernia e devo curarla!" - ruggì imperioro, ma con il fianco dolorante.
"Pazzo! io sono più potente di te! 100 mila volte!" - urlo la regina cattiva prima di ingoiare dell'Aulin.
"GROAN! Questi bambini non sono cosi disarmati, in realtà possiedono un palloncino gonfiato a metano, potrebbero fare saltare te e tutta il tuo regno basculante!" - minacciò il leone dolorante.
"Muahahahah! AHAIAIAI! Lo vedremo!" - disse la vecchia e con un dito fece cenno verso il cielo - "Che la mia armata malefica venga al mio cospetto per combattere! AHAIAHAI!"
Dalla vicina montagna, scesero a valanga una quintalata di strani mostri; Goblin con tanta bua, Orchi con l'ernia sporgente, Troll in salute ma solo per qualche secondo, Taurini piegati in due dalla sofferenza fisica e dei serpentelli che volevano andare in vacanza a Ostia, ma non avevano trovato di meglio.
"Anche io ho il mio esercito, cara la mia regina di merda!" - ruggì il leone e con un forte:"GROOOAAAR AIAHAAAHAHAAHI!" chiamò a se un altra quintalata di strane creature:
Uomini metà cavallo e metà burino, donne metà cavalle e metà zoccole, una fenice pronta a morire pur di non sopportare le fitte erniali, alcuni cani antidroga, un pulman pieno di vecchi dal Lichestein armati di fotocamere digitali.
Lo scontro fu terribile, immediato, mortale, uno spettacolo colorito e da fare stupire qualuque occhio, tanto che i tre bambini iniziarono a giocare a nascondino limonando con la lingua impastata, ma il più stupido dei tre (per deciderlo, fecero an ghi ghò), decise di scoppiare il pallocino utilizzando l'alito della fenice. La deflagazione fu tremenda, carichi di cose di ogni genere si seminarono per tutto il regno di Ernia e la regina cattiva venne investita dalla vampata incredibile. Prima di lasciare questa triste favola, ebbe il tempo di esclamare un ultima frase:"A proposito di gas, avrò chiuso il fornello prima di uscire di casa?" - Flumbè.
La battaglia ebbe un lieto fine, tutti erano allegri e giulivi, nonostante l'affligente ernia, perchè gli avevano trovato finalmente una cura.
"Come intendete curare l'ernia ora?" - chiese il bambino più piccolo, quello che a Natale chiedeva sempre in dono il Lanciagranate di Ken.
"Ora che abbiamo dei bambini umani nel nostro regno, possiamo vivere in pace e senza il supplizio dell'ernia, ci basta solamente il vostro bianco culetto!" e gli astanti urlarono:"EVVIVAAAAAA! AHIAHIAHIAHIA!"
I bambocci del cazzo scapparono via, tornano a sbattere dentro l'armadio, ritornando nel loro mondo natio. Quando la concubina riuscì a entrare nella stanza, una tetta per volta, li rinproverò e li mise in castigo, quindi i bimbi tornarono nelle proprie stanze, iniziando ad accusare un leggero dolorino al fianco.
FINE

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