14 apr 2019

La posta del Miocardio


Risolviamo i problemi dei Lettori.










Ciao mi chiamo Arcibroldo e ho 34 anni.
Ti scrivo perché mi è sempre più difficile andare avanti e voglio avere da te qualche consiglio. Alzarmi la mattina è sempre più dura e non so più come fare.
Vivo da schifo in una insoddisfacente villa sul mare di 400 metri quadri, con vista sul mare. Ogni giorno sono costretto a svegliarmi alle 17 del pomeriggio per andare al lavoro; una mansione massacrante che richiedere di stare seduti su una poltrona di pelle, davanti a un computer per ben due ore. I miei occhi sono consumati da questo forsennato ritmo.
Per liberarmi dalla tristezza ho provato a cercare confronto nelle braccia di alcune modelle di vent'anni, che ho modo di frequentare grazie a un amico che lavora nel mondo della moda.
Una esperienza che ho trovato deludente e fuorviante, nonostante continui a praticarla ogni giorno, con ragazze di etnia diversa. Per questo sono quotidianamente sempre stanco e affaticato.
L'ennesimo colpo basso dalla vita l'ho ricevuto qualche giorno fa; la Tesla Model S che ho ricevuto a casa con un elicottero, ha un colore di qualche gradazione leggermente diversa da quanto appare sul sito, dove l'ho ordinata.
Come se non bastasse, sulla mia imbarcazione da 25 metri non ho nessun modo di fare entrare il piano Steinway a coda, precedentemente comprato per abbinarlo alla elegante mobilia interna.
La mia vita è uno schifo e non so cosa fare. Aiutami tu.





Risponde Delmagna Riccaldonde, Psicologolo dell'Infanzia e Terapeuta:
Ma vai affanculo!










Ciao mi chiamo Emmama.
Sono una ragazza felicemente fidanzata con un ragazzo da oramai tre anni. Il nostro rapporto è idilliaco e lui spera di convolare presto a nozze, visto che comunque stiamo convivendo nello stesso appartamento da oramai due anni. Il mio problema è che il mio ragazzo non sa che il mio lavoro è fare l'Escort di lusso da 600 euro l'ora. Ovviamente ho sempre evitato domande sull'argomento lavorativo, in quanto sono molto brava a fare cambiare argomento.
I miei clienti sono prevalentemente persone dell'alta società che mi chiamano per intrattenersi con me. Non posso fare nomi, però ti posso assicurare che sono uscita con personaggi molto importanti del panorama politico e musicale. Con loro ho avuto anche rapporti sessuali e continuo a averli tutt'ora.
Ti scrivo per un dilemma che mi tormenta; avendo una convivenza con il mio fidanzato di due anni e vivendo con lui quotidianamente esperienze, cibo e intimità è giusto fargli pagare la mia parcella? 
Ho fatto un calcolo e lui mi dovrebbe circa 4.388.120 Euro.
Un Bacio. Emmama.

Risponde Armalla Lalama psicologa e fan di Padre Pio:
Il tuo problema non è certo di facile soluzione, in quanto il tempo condiviso con una persona che ami è importante e sarebbe immorale una retribuzione del tipo mercenaria e disinteressata.
Giusto per fargli vedere che gli vuoi bene, potresti fargli uno sconto di 100 euro.
Auguri per il tuo lavoro. Baci










Bella Miocardio, sono Geppe e ho 27 anni.
Sono una abituale fumatore di erba e ne faccio usco smodatamente tutti i giorni, però non è questo il problema: in pratica esco con una che non mi piace, capito? A questa tipa però piace un amico che esce però con mia sorella e non so se hanno fatto ancora sesso, perché non l'ho sentita godere in camera sua, capito?. Uscendo con questa tipa, che tra l'altro è anche parente di una mia ex, ho scoperto che a lei piace mangiare carne, mentre a me piace il pesce, lei poi ha una intolleranza alimentare con i dolci, capito? Quindi se voglio andare a mangiare il gelato vado sempre con un'altra amiche che va matta per i dolci, in casa preferisco la Coppa del Nonno che ha quel sapore di mandarino che mi manda in brodo di giuggiole.
Ah, non mi piacciono i telefilm polizieschi.





Risponde Luingi Nanny, pedagologo, psichiatra e controfigura del film:"Sturami" di Enzio Maivisto:
Caro Geppe non ho capito un cazzo, smetti di farti le canne.










Ciao.
Lavoro da anni per una rivista scientifica e scrivo articoli sulla natura e ieri sono stato insultato pesantemente da un mio collega, che mi ha dato dello stronzo e ha osato offendere mia madre per via di un articolo che ho scritto sulla vita sessuale degli Acari. Dice di essersi sentito molto offeso e di non voler più avere nessun rapporto personale con me. Quindi è andato dal direttore, parlando male di me e del mio lavoro che comunque ho impiegato settimane di ricerche e approfondimenti per scriverlo. In ufficio oramai sono visto con una luce diversa e sono stato isolato dalla maggior parte dei miei collaboratori.
Come devo comportarmi? devo insultare anche io il collega o lascio correre la cosa finché non si calmano le acque?.
Aspettando una risposta, Pinopino di Albrighella.





Risponde Nanda Balanda, esperta di rapporti sociali e rissaiola del Sabato Sera:
Non è facile rapportarsi con gli altri, specialmente quando questi si comportano male. In questo caso però io adotterei una risposta modesta e propositiva verso il collega. Oltre a irrompere a casa sua per scopargli la moglie e l'eventuale figlia (se è maggiorenne ovviamente, non cerchiamo mica guai con la legge) gli bucherei anche tutte le ruote dell'auto, anzi del Suv; avendo problemi a rapportare il suo pene con quello degli Acari immagino che possieda questo inutile mezzo di locomozione. Quindi manderei una lettera al cianuro a sua madre e infine, quando nessuno vi vede in ufficio, infilerei nella bocca di questo maleducato una Beretta carica, giusto per fargli rimangiare quello che ha detto.
L'umiltà è sempre la strada migliore, ricordatelo.






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