2 gen 2016

I Fratelli Top e Flop

top e flop
Con l'anno appena iniziato si tirano le somme e in questi giorni l'Ansa ha pubblicato una breve classifica Top e dei Flop che mi ha lasciato, cosi, tecnologicamente perplesso.
L'articolo cita i successi tecnologici dell'anno duemilaequindici e tra questi segnalo:
- Realtà virtuale, realtà aumentata. Da Samsung a Google, stanno arrivando a valanga una serie di visori che permettono di sperimentare un arricchimento della percezione sensoriale. Il più innovativo è Hololens di Microsoft. Non è ancora sul mercato ma consente di interagire, nel tempo libero e sul lavoro, con gli ologrammi. In futuro, ad esempio, il nostro interlocutore su Skype si potrebbe 'materializzare' come accade in Star Wars.

..."stanno arrivando a valanga"...
Se non sono presenti sul mercato, tecnicamente non è ancora valutarli e testare la bontà della periferica. Fermo restando che rimangono accrocchi molto interessanti, più che dare un :"arricchimento della percezione sensoriale"  immergono a fino al livello "rincoglionimento" in mondi virtuali. Ovviamente verranno usati principalmente per giocare, il resto chissenefrega.
Aspettiamo che escano, prima di lanciarci in facili entusiasmi.
Auto senza pilota. Sono il futuro della mobilità. Ha iniziato Google, poi sono scesi in pista molti big dell'hi-tech, da Samsung alla cinese Baidu e pare anche Apple. E l'industria automobilistica tradizionale è in pieno fermento.

In questo caso si parla di prototipi, funzionanti però rimangono comunque prototipi. Nel 2015 non ho ancora visto circolare un'auto senza pilota. O almeno una l'ho vista collidere contro un muro, provocando un allegro crack; era l'auto di uno sbadato guidatore che, dopo averla parcheggiata, non aveva inserito il freno a mano.


Successivamente, l'articolo elenca i fallimenti dell'anno trascorso, alcuni di questi però, non li ritengo esattamente dei Flop.
Ad esempio:
Twitter. Utenti al palo e bilanci non brillanti. In attesa che si vedano gli effetti del cambio di Ceo (in sella ora c'è Jack Dorsey, uno dei fondatori) il microblog cerca di risollevarsi copiando esteticamente altri social network come Facebook e Instagram

La frase, "Il Microblog cerca di risollevarsi copiando altri social network" provoca ancora più dubbi sull'identità di Twitter, sempre più confusa; E' un microblog sociale? un socialmicroblog? un Blognetworksocial? o un portale sociale con le donne nude che bloggano? Rimarrà per sempre un mistero.
Twitter conta 320 milioni di utenti attivi, 4300 dipendenti in tutto il mondo, 1 Miliardo di visite. Se questo è un flop, allora siamo tutti spacciati.
'Nudi' sul web. Dall'attacco hacker all'Apple Store a quello al sito per 'fedifraghi' Ashley Madison è stato l'anno delle grandi violazioni di dati. Secondo il Rapporto Clusit, solo nei primi sei mesi del 2015 l'aumento del cybercrime si è attestato al 30%. Tra i virus emergenti il cryptolocker che si impossessa di documenti e chiede un riscatto per restituirli.

Se contiamo tutti gli attacchi Hacker che avvengono ogni anno, dovremo inserire costantemente questa evenienza in ogni classifica annuale. Piaghe simili non sono facili da ostacolare e, chi più e chi meno, può essere colpito, specialmente oggi che sempre più soldi transitano attraverso il web. I virus informatici sono un problema quotidiano oramai da anni; che poi diventino sempre più complessi fa parte di un processo naturale di evoluzione che, specialmente nell'informatica, è accelerato cento volte rispetto a quello di madre natura.
Ashley Medison, dopo la violazione di dati e di password, continua bellamente a lucrare ancora oggi grazie a 43.645.000 anonimi 'fedifraghi'.
Bitcoin. La moneta virtuale che nel 2009 è arrivata a sforare quota 1000 dollari, non si è rivelata la rivoluzione nei pagamenti auspicata. E di recente, la stampa americana, ha adombrato il sospetto che l'Isis usi un conto Bitcoin per spostare fondi e finanziarie le proprie attività.

Non sono un esperto della moneta virtuale però Il fatto che abbia raggiunto la quota di 1000 dollari (sperando che la fonte sia attendibile) non è necessariamente un male, specialmente per chi possiede la valuta nel proprio portafoglio. Il discorso comunque è molto complesso ed è impossibile sintetizzarlo in qualche riga di testo, dove tra l'altro è presente anche la parola Isis.
Film su Steve Jobs. Tanto atteso, si è rivelato un flop al botteghino Usa. Dopo appena 5 settimane di programmazione è stato eliminato da oltre 2 mila sale. Secondo i dati di Box Office Mojo ha incassato solo 16,7 milioni di dollari, una cifra che Apple guadagna in 38 minuti.

Perché inserire un film in un simile contesto? Ovvio, perché si parla di Steve Jobs.
Fermo restando che una pellicola che fa il tonfo non è esattamente un prodotto tecnologico (almeno da 100 anni a questa parte), evidentemente la storia del Messia dell'Apple interessa a pochi e cinematograficamente non funziona. Con un accanimento senza rispetto, l'immagine di Steve Jobs viene continuamente tirata in ballo dai media, spesso per criticare o commentare tecnologie che continuano a ideare e produrre i vivi.
No, non è nostalgia, è nevrosi incurabile.

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