16 nov 2014

Io, ho un amico.

Ho un amico della mia età, che non sorride mai.
Indossa sempre un volto triste e annoiato, che difficilmente cambia, anche quando dorme. Cammina lentamente, con una andatura stanca che ricorda quella di un'animale ferito. Nei tempi che era senza lavoro si lamentava della vita piena di difficoltà, disgrazie e dispiaceri. Qualche mese dopo ha trovato lavoro e ha iniziato a lamentarsi della vita difficile e faticosa. Questo mio amico vive in un appartamento vicino al centro, dalla sua finestra si può guardare il tramonto. Quando il sole si infila dietro le montagne all'orizzonte, lui lo guarda pensando:"Un'altra giornata di merda è finita. Domani ne inizierà un'altra". Più volte ha desiderato di subire qualche disgrazia, tipo un terremoto o uno tsunami, per appagare prima di tutto il suo pessimismo, poi per rendere più movimentata la sua giornata, però Terremoti e Tsunami si sono tenuti alla larga da lui.
Ogni sabato mattina si fa un giretto, è sua abitudine andare al bar del paese per scambiare quattro chiacchiere con il cameriere dietro il bancone, che conosce da una vita e condivide con lui lo stesso ottimismo.
"Lo conoscevi Faustolone?" - Gli domanda questo sabato, sventolando una bustina di zucchero.
"Il fratello di Giangillo? certo che lo conoscevo, andavamo a caccia assieme" - risponde il cameriere percuotendo il portafiltro sulla macchina del caffè.
"E' morto, infarto" - Dice il mio amico.
La conversazione diventa seria e si parla della vita, soprattutto della morte. Diventiamo tutti filosofi quando muore qualcuno che conoscevamo appena. Si discute di quanto siamo effimeri di fronte all'esistenza, quanto siamo piccoli al confronto dell'universo, quanto è gnocca la nuova commessa della pasticceria di fronte al bar. Con due tette enormi che farebbero resuscitare persino Faustolone.
Dopo due lunghe sorsate di caffè, esce dal bar si incammina nelle vie del centro, carico di buone notizie da diffondere ai conoscenti e gonfiandosi il petto al passaggio di qualche ragazza, che comunque non lo noterà.
Arrivato all'altezza di Via Gambinetti si ferma a vedere i Necrologi.
Eccolo li Faustolone, un manifesto porta il suo nome assieme alla foto di un uomo di mezza età, sorridente e vicino a un cinghiale crivellato di proiettili. Vicino c'è l'annuncio della signora Farfalla, volata via alla tenera età di 120 anni e l'avvocato Drometti: Lo ricordano i parenti, soprattutto dopo aver saputo della cospicua eredità.
Dopo aver letto e memorizzato i nomi dei trapassati, il mio amico attraversa la strada e raggiunge un negozio di parrucchiera, dove lavora la sua ragazza, che si intravede attraverso l'enorme vetrina intenta a scolpire la testa di un'anziana. Con un gesto apre la porta, si avvicina ondeggiando ritmicamente e inizia a sfregarle il braccio:"Ciao baby" - le sussurra con voce abbassata a baritono.
Lei continua a lavorare mettendo ordine in quel casino di capelli e senza guardarlo gli domanda:"Hai preso mica i posti per stasera a teatro?".
"Certo, li ho già presi! prima fila! Non scherzo mica!" - Inarcando la bocca nell'unico sorriso che farà durante quella giornata.
"Ah" - fa lei mettendo in pausa la scultura -"Stasera però non riesco, la Giungi si deve preparare per una tesi e vuole che la aiuti"
Le labbra tornano due rette parallele mentre le sopracciglia scattano verso l'altro:"Potevi dirmelo prima! li ho pagati in anticipo i biglietti!" il baritono raggiunge il tono di un'acuto clarinetto.
"E cosa ne so! l'ho saputo solo stamattina!, non speravo proprio che li trovavi" - si giustifica lei -"Se li hai pagati, vacci con un amico, che problemi ti fai?"
La discussione continua, raggiunge un punto critico e si conclude con un nulla di fatto, mentre la vecchia viene dimenticata sotto un enorme casco. Deluso, affranto e normalmente depresso, abbandona la fidanzata al suo lavoro uscendo senza essere visto. Se quella mattina si fosse presentato con un berretto dalla forma di pene gigante, lei non se ne sarebbe mai accorta. L'anziana cliente però avrebbe apprezzato.
A pochi passi c'è un'edicola. Al mio amico piacciono i modellini dei treni, da bambino si divertiva a farli deragliare. Alla donna incastrata dentro il gabbiotto chiede se è uscito:"Tutti i treni del mondo", con la prima uscita il finestrino del secondo vagone, fila A-6, Prima classe del diretto Frecciaviola che fa la tratta: Romanello - Valleporci in 3 giorni, senza mai ritardi. L'intera collezione è composta da solo 210 numeri; costo € 9,99 cad.
"Mi è arrivato proprio oggi" - annuncia questa estraendo da sotto il bancone un foglio in cartone rivestito dal pexiglas. All'interno un pezzo di plastica e un libricino di 4 pagine.
Il mio amico si infila sottobraccio l'ingombrante volume e svoltato l'angolo mi incontra.
"Lo conoscevi Biondini?" - Mi chiede, dopo un'alzata di mento come saluto.
"No, mai sentito" - Rispondo io.
"Morto, stecchito".
Faccio in tempo a divincolarmi dalle critiche sulla nostra mortalità, che il mio amico mi invita a Teatro, per vedere una tragedia.
Rifiuto, non ho bisogno di andare a teatro per vederle.
Fine.

Nessun commento: