I buoni vincevano sempre prendendo a calci in culo i cattivi con la stessa mossa speciale.
Molti di noi ci siamo spesso chiesti:"Perché guardavamo questi telefilm/cartoni banali e scontati?"
Perché non c'era altro da vedere, poi eravamo piccoli e sapevamo accontentarci.
Proprio in un giorno degli anni 80, giunge da una televisione locale il telefilm intitolato:"Megaloman il supereroe fiammeggiante (炎の超人メガロマン) ". Ho avuto l'occasione di guardare la primissima puntata, scaricata grazie a un lavoro di equipe tra il mio router e un mulo da soma. Riguardarlo oggi è stato come riscrivere i miei ricordi; da piccolo i personaggi mi sembravano fichissimi e i mostri mi intimorivano, più volte si erano presentati nei miei incubi. Agli occhi di un adulto, lo spettacolo appare in maniera differente.
Riguardiamolo assieme nella bellezza del 4:3 analogico e sfocato.
Il telefilm inizia con una bella panoramica sul vuoto siderale. Un'oggetto luccicante attraversa lo schermo atterrando su un punto imprecisato della terra, ovviamente il Giappone:
Come sappiamo, la terra del Sol Levante è il posto preferito di villeggiatura dei Mostri giganti e Alieni mutaforma. In questo caso il mostro è anche un alieno, quindi è la morte sua. La bestia si agita e fa le gesti alla telecamera per avvertire l'equipe che, l'attore al suo interno, sta morendo soffocato.
Questo è il cattivo. Come tutti i personaggi imbardati con ridicole maschere, anche questo si atteggia e recita sventolando forsennatamente braccia e mani. Un atteggiamento che ricorda un vigile che dirige il traffico nel centro storico, all'ora di punta. Cosa dovrà mai dire di cosi tanto importante? Le solite cose: Noi siamo forti, la terra la conquistiamo noi, siamo i più bravi, viva la figa, eccetera eccetera.
A pochi chilometri Takashi combatte in un emozionante combattimento di arti marziali, una via di mezzo tra Karatè e il ballo di San Vito. Lo scontro sembra volgere a suo sfavore, quando sul più bello sfodera la sua mossa speciale:"Il Colpo del Ciclone". Vince l'allenamento usando una mossa Sgrava, mentre il resto della sua squadra, che poi sarebbero gli altri protagonisti del telefilm, esulta con energici scrolloni di testa.
Dopo l'incontro il suo maestro è contrariato dal suo comportamento e confessa a Takashi che non è ancora pronto. Per il:"Colpo del Ciclone" serve ancora tanto allenamento per eseguire alla perfezione quel calcio ridicolo. Dopo la ramanzina gli ordina di andare a comparagli la Gazzetta dello Sport.
Nel Frattempo la creatura metà mostro e metà dinosauro pacioccone, si agita come un adolescente al Luna Park seduto sull'autoscontro. Le sue forze sono allo stremo e ha bisogno di energia per continuare a distruggere i paesaggi in miniatura. Il viaggio nello spazio è stato stancante e ha ancora i postumi del Jet Lag. La sua batteria e al 30% come quella di un qualsiasi Iphone.
Takashi non ha preso molto bene le parole del suo Maestro e, come la tradizione Giapponese vuole, si allena in un posto isolato mentre nella sua memoria rimbombano le parole del suo mentore:"Takashi la gazzetta dello sport, me l'hai comprata?"
Sfuma la scena e giunge la sera, il mostro centauro/stronzo ruba la corrente dai tralicci dell'alta tensione provocando un blackout in tutto il paese. Finalmente la popolazione si accorge della presenza del mostro. Erano cosi intenti nella loro vita frenetica, che non si erano accorti di una creatura alta come un palazzo che circolava nelle loro campagne, provocando un mini terremoto a ogni passo.
Poco più in là, Takeshi comprendee la gravità della situazione e entra in un rifugio segreto, dove finalmente si scopre tutto il suo passato. Non è un ragazzo normale, come si era già capito dai primi piani ma un esule del Pianeta di Rosetta, caratteristico per la sua forma a panino. Grazie a un flashback si viene a conoscere la triste sorte di suo padre che, nell'intento di sfoderare le sue incerte arti marziali, viene preso a schiaffi fino alla morte dai seguaci della Stella Nera. Le ultime parole del padre saranno:"Torna sulla terra e difendila!, già che ci sei, mi compri la Gazzetta dello Sport?". Presto detto, la missione di Takeshi è difendere la terra dalle truppe della Stella Nera che vogliono conquistarla per conoscere tutte le password dei Spot Wi-fi. Dopo un altro spiegone noioso, la madre dona due braccialetti a Takeshi dicendogli che sono magici e che possono trasformarlo in un eroe imbattibile. Il ragazzo confessa che avrebbe preferito avere in regalo un motorino.
Dopodiché li indossa e si esibisce in qualche mossa d'effetto, quindi si trasforma in:
MAGICA MAGICA EMIIIIII...ehm, volevo dire:
MEGALOMAN! Spudorato clone di Ultraman, che si differenzia per una elegante parrucca bianca che regala all'eroe quel non so che di Mozart. L'inquadratura dal basso serve a farlo sembrare più alto.
La battaglia che segue è estenuante, lunga e ricca di colpi di scena che potrebbero sfuggirci, visto la sonnolenza. Nonostante l'evidente difficoltà a muoversi del mostro centauro è un pò stronzo, Megaloman ha serie difficoltà nel prevalere. La colpa è di una legge Giapponese scritta verso la fine degli anni 70:"La sconfitta di un mostro alieno o entità extraterretre dovrà essere necessariamente finalizzata con l'utilizzo di una mossa speciale, annunciata con voce tonante e dotata di riverbero". Seguendo la norma in tutti i suoi passi, Megaloman si attiva.
Prima esegue un perfetto:"Colpo del Ciclone", annunciato con la voce di un bagnino al megafono, che dice ai bambini di scendere dal cadavere di Balena arenato. Quindi termina il combattimento con la:"Fiamma di Megalopoli" incendiando la sua candida coda e usandola come fionda per detonare lo stronzo gigante. Il nemico esplode in una allegra deflagrazione e i buoni vincono ancora una volta. Applausi.
Il cameraman ha perso il trepiedi.
Il Cattivo è incazzato nero, anche se dobbiamo intuirlo.
Takeshi osserva il tramonto sopra una collina e si accorge di non aver ancora comprato la Gazzetta dello Sport.
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