3 set 2014
E chi chiamerai?
Ghostbusteeeer!
Tra le notizie che inondano i siti cinematografici, saltuariamente si torna a parlare di Acchiappafantasmi e in particolare del terzo episodio. Anche se gli attori originali iniziano ad avere qualche annetto e senza contare che Harorls Ramis che interpretava il ruolo di Egon Spengler, è passato dalla parte dei fantasmi a Febbraio. Lutto a parte, l'interesse di rivedere il gruppo in azione sul grande schermo, sembra essere molto acceso. Sia da parte del pubblico, che da parte delle produzioni hollywoodiane che non vedono l'ora di lucrare sull'ennesimo prodotto degli anni 80. Sicuramente se ne parlerà ancora, fino al giorno in cui qualche facoltoso produttore non tirerà fuori moneta sonante per mettere in piedi il Sequel, sempre ammesso che non sarà un Remake, un Reboot o un Prequel. Quanti nomi hanno le mancanza di idee...
E' giusto però fare prima una valutazione dei Ghostbuster; Se da una parte abbiamo una grande commedia, con elementi paranormali che si fondono per assemblare delle scene divertenti interpretate da personaggi azzeccati, mentre il secondo episodio rimane deludente e che cerca inutilmente di ripetere il primo film con trovate inefficaci e sterili Valutando con il senno di poi, potrei sospettare che la trilogia si sia inabissata per colpa proprio del secondo film, che molti hanno dimenticato.
Riguardando al moviolone Ghostbuster II è possibile notare molte azioni che hanno portato la palla vicino alla porta del successo, senza averla mai insaccata in rete.
Ecco i tiri falliti più evidenti:
L'inizio: Il passeggino.
Volete dirmi che un passeggino posseduto che sfreccia incolume le strade di New York è meritevole di comparire nell'inizio di uno dei seguiti più attesi degli anni 80: Ghostbuster!? Si?
Io stupido che volevo vedere qualche infestazione di qualche fantasma eccentrico, tipo quella della biblioteca nel primo film.
Il cattivo di turno: Vigo il Flagello della Carpazia.
Sarà per quella sua capigliatura bionda degna di un rocker degli anni 80, questo Vigo non ha proprio l'aria del malvagio. Nasce da un dipinto custodito da Janoz Poha, altro personaggio nato da qualche virgola di troppo sul copione e che vedremo meglio più avanti. La reincarnazione di questo cattivo segue pari passo la nemesi di Zuul e Gozer il Gozeriano del primo episodio, all'inizio è solo un dipinto, poi il quartetto di acchiappafantasmi indaga, scopre il suo passato, scoprono i suoi piani e dichiarano tutta la storia assurda al Sindaco della città che, chiaramente, non gli crede. Purtroppo quando si manifesta in carne e ossa, la sua già flebile aurea di malvagità di Vigo perde qualsiasi effetto, mentre il pubblico si aspetta un assolo di chitarra.
Zuul che si manifesta dentro il frigo è un incubo che la mia generazione oggi non ha ancora dimenticato, invece Vigo, chi se lo incula?
Il Fiume di Melma Malvagia.
Sotto il fiume di New York scorre una melma violacea, in grado di manipolare i sentimenti di chi gli sta vicino e evocare i fantasmi.
Se avete notato, in Ghostbuster tutti i fantasmi sono manifestazioni legate a qualche ente superiore che vuole conquistare la terra, iniziando da New York e non un fenomeno occasionale dovuto a attività del più "tradizionale" paranormale. Gli autori hanno sempre voluto motivare l'esistenza dei fantasmi con qualcosa di più grande, generalmente legato al "Boss" finale del film. Per questo all'inizio di Ghostbuster gli acchiappafantasmi sono diventati un'attrazione per i bambini, disoccupati perché nessun fantasma si è più manifestato dopo aver sconfitto Gozer. Nel Sequel però le manifestazioni paranormali tornano a causa di questa melma che, in alcuni momenti della pellicola, invade e scavalca il ruolo che sarebbe stato più opportuno dare ai fantasmi. Visto che parte del titolo del film è dedicato a loro.
Non solo, la melma è in grado di animare gli oggetti se condizionata emotivamente con sentimenti positivi, pensate, è in grado di far ballare un tostapane. Il film si chiama ancora Ghostbuster?.
In ogni caso, dopo aver dormito teneramente con la sensibile melma e averle sussurrato paroline dolci...
...usano questa melma convertita al bene per animare la Statua della Libertà!
Un altro elemento del primo episodio che si cerca di imitare nel secondo, in questo caso possiamo chiamarlo: "Entità enorme che spacca la città" cosi come lo è stato il pupazzo gigante dei Mashmellow. L'unico utilizzo che riveste la statuaria signora è aiutare i ghostbuster ad entrare dal tetto di un palazzo, blindato ermeticamente dalle forze occulte di Vigo. Quando bastava usare una scala.
Un elemento paranormale dentro il paranormale:
Janosz Poha fantasma che spinge una carrozzina, lievitando sopra la città, vestito come Mery Poppins. Una scena che doveva far intimorire il pubblico, complice anche la musica incalzante, invece non può che far nascere un interrogativo: "Se Janoz è ancora vivo, come fa a essere fantasma?"
Perchè il film si chiama Ghostbuster, cosa credete!
"Come fa a allungare cosi il braccio?" Ha subito un bagno di radiazioni come i Fantastici 4?
In questo caso la risposta è: colpa dei funghi. I funghi allucinogeni che si sono mangiati il giorno prima, i sceneggiatori.
La mutazione di Ray:
Ray subisce il fascino magnetico di Vigo e, nella scena finale e non segnalo lo spoiler perché se al giorno d'oggi non avete ancora visto questo film: O vi siete dimenticati che Ghostbuster ha un sequel e meglio cosi, oppure non ne siete a conoscenza e meglio cosi.
Si vede Ray trasformato in un seguace di Vigo, con la stessa capigliatura e lo sguardo insaccato. Una mutazione che dura solo qualche secondo perché i compagni lo gavettonano con la melma bianca dell'amore. Questa scena vuole ricordare che Ray è l'anello debole degli acchiappafantasmi, anche nel primo film i suoi pensieri hanno dato la forma del gigante dei Mashmellow dopo il divieto di Venkman di non pensare a nulla. Altro dettaglio che si ripete.
Consapevole di come è stato costruito questo seguito, come potrebbe quindi configurarsi un ipotetico Ghostbuster 3?
Tanto per cominciare:
Sappiamo che dovrebbe esserci un cattivo, che vuole conquistare il mondo con i fantasmi e battute arroganti, ma si fa la bua con i raggi protonici.
Deve esserci un rapporto tribolato tra Venkman e Dana, che culminerà in un bacio nella scena finale.
Deve comparire una creatura gigante che gira per la Quinta Avenue e spacca una macchina della polizia.
Luois ha una parte da idiota ogni tre quarti del film.
Deve esserci un momento di panico generale con New York invasa dai fantasmi.
I Ghostbuster vengono convocati dal sindaco che, dopo non aver creduto ai loro deliri, ci ripensa e li richiama dalla prigione/ospedale psichiatrico perché aiutino la città.
La scena finale deve contenere un pubblico festoso e trionfante che saluta gli acchiappafantasmi e li ama.
Silmer deve comparire ogni tanto; per dare quel collegamento intimo con i cartoni animati della serie.
Ray deve fare qualche casino prima della fine del film.
Dana deve subire a casa una manifestazione paranormale assurda a casa sua.
Dopo una attenta analisi e alla luce di questa breve e superficiale disamina, è meglio che Ghostbuster rimanga una commedia in un unico atto.
Continuiamo a dimenticarci del secondo e anche del terzo.
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