23 nov 2008

Le recensioni possibili



A tempo record (ben 2 settimane dalla sua uscita, mica bruscolini) mi accingo ad analizzare questo gioco, che molti non considerano un seguito, ma un nuovissimo episodio, innovativo e ricco di spunti originalissimi. E' incredibile quanti fanboy ci siano nel mondo.
Lo scenario di questo titolo non cambia rispetto al primo; il mondo è teatro di un invasione da parte di alieni, primitivi, con la pelle grigia, che vivono nelle profondità rocciose, chiamati amichevolmente:"Fottute Locuste", che altro non vogliono che riprodursi in superficie, fare picnic nei nostri prati, impossessarsi di tutte le sorprese degli ovetti Kinder e inquinare le città con auto a benzina non catalizzata, insomma; i soliti sogni di ogni entità malvagia che desidera possedere la terra.
L'umanità, quindi, si trova costretta a difendersi, contro un invasore violento e ben armato, in grado adoperare tattiche simili a quelle dell'uomo, con mezzi di fanteria pittoreschi ed enormi per scacciare quest'orda di bipedi arroganti, lontano dalla sua amata terra e, infine, aprirsi in tutta tranquillità, l'ovetto di cioccolato.
Per risolvere una pesante crisi nella città di Jacinto, viene chiamata una squadra di specialisti, che vanno oltre il lavoro della Swat, dei Marines e degli Ausiliari del Traffico, sono i famosi:"GEAR". Addestrati per ogni eventualità, dalla lotta in strada, al combattimento in trincea, migliori in ogni campo, sia quello bellico, che in quello da tennis. Nessuno è in grado di tenergli testa, sono i migliori in tutto, anche a giocare a Mansiola. Per questo motivo, ai Gear, viene ordinato di distruggere alcune basi di locuste, intente a organizzarsi per rovinare il prossimo festival di San Remo, utilizzando un ordigno di potenza incalcolabile, posizionato, esattamente, sotto la città Ligure. Vengono date a loro, le coodinate e alcuni consigli per eseguire a meglio il compito, quali:"Mettiti il giubbotto se fa freddo" oppure "Guarda a destra e poi a sinistra, prima di attraversare la strada" ,vengono messi sopra una mezzo blindato e lanciati verso la lontana meta.
Il viaggio risulta burrascoso, perchè alcune di quest fottute Locuste, attacca gli uomini, con le armi che hanno loro a disposizione; come il mortaio biorganico, l'aumento del prezzio del Camogli nell'autogrill e, forse l'arma più terribile, la coda nel tratto tra Faenza e Bologna Borgo Panigale. Molti soldati cadono durante il conflitto,  molti mezzi blindati vengono centrati dal fuoco dell'artiglieria avversaria, altri ancora, si fermano senza scampo, privi di benzina, senza un distributore disponibile nel tragitto. Tra i sopravvissuti troviamo la squadra Delta, capitanata da Marcus Fenix, il tipico eroe nerboruto con la parlantiva volgare e un passato da buttafuori nei centri anziani, un simpatico pizzo sopra il volto butterato da milioni di ferite e una voce rauca, profonda e difficile da doppiare.
Nonostante il suo autoblindo, sia guidato da un ottantenne, ubriaco, senza patente e impegnato in una chiamata al cellulare, giunge ugualmente al way point ordinato, divincolandosi tra le mille esplosioni colorate, quindi, per mezzo di un meccanismo all'avanguardia; Marcus e i suoi uomini si fanno trapanare nelle profontità rocciose, ubicate a chilometri sotto di noi. Scoprendo in seguito che, il Festival della Canzone Italiana, non è il vero obiettivole delle fottute locuste, ma non vi svelerò altro qui, perchè dovrete alzarvi dalla sedia sopra cui state appollaiati e andarvi a comprare questo interessante titolo per xbox.
Rispetto al primo capitolo, Gow2 ha perso graficamente la predominanza di colori grigio e marroni, donando al giocatore un vero spettacolo per gli occhi, fotorealistico e cosi violentemente immenso. Se nel primo titolo, il numero delle locuste era limitato, per schermo, a non più di cinque, sei quando andava bene, qui il numero è stato alzato oltre l'ennesima potenza, non si è più vittima delle Locuste, sono loro che vengono massacrate e con ogni mezzo possibile nel gioco, tant'è vero che è presente un archivment veramente tosto; lo sterminio di 100.000 locuste. Uno dei meriti che si possono attribuire ai grafici del gioco, va fatto per la costruzione degli  ambienti, se le mappe non sono il massimo come ampiezza e, spesso, c'è solo una strada per attraversarle, gli elementi che le abbelliscono sono di qualità eccelsa, colossali, avremo cosi modo di osservare mondi spettacolari e esseri mostruosi degni di una foto da portare sempre nel portafoglio, per poi mostrare, orgogliosi, alla propria fidanzata ("Guarda Amore, questo è il mostro di primo livello di gow2, non è fantastico?"). L'unica amarezza è che, i momenti di vera suspence, che erano inediti nel primo, in questo titolo sono banalizzati al normale massacro di massa, sono pochi gli episodi, dove si salta dalla sedia per i colpi di scena, un vero peccato perchè, avevo appena comprato un cuscino veramente comodo. Se il comparto grafico delizia la nostra cornea, quello musicale, fa felici i nostri timpani (un pò meno i nostri vicini, se teniamo troppo alto il volume), grazie alla presenza di musica sinfonica (un'intera orchestra impegnata per musiche, che appena si sentono in mezzo al suono dei mitragliatori) Gow2 fa di ogni momento d'azione, un'esperienza cinematografica, che vi farà per sempre dimenticare il vostro passato di fans di Laura Pausini.
Parlando di giocabilità, non posso che citare il primo capitolo, perchè questo Gow2 ne eredita tutte le meccaniche. Il binomio; nascondi/spara oppure:Spara/nascondi sono la parola d'ordine per ogni conflitto a fuoco, essere cauti è il modo migliore per sopravvivere, specialmente se si gioca in modalità difficile. Ad aiutarci, c'è una netta miglioria nell'intelligenza artificiale dei propri uomini, che spesso oltre che a sparare meglio di noi, raggiungono a tempo record la destinazione designata per quella mappa, facendovi sentire dei ritardatari una volta trovata la strada per raggiungerli. Se, vengono feriti durante una battaglia, non stannò più rigidi a imprecare tutti i santi o a chiamare la mamma, ma si avvicinano al primo compagno, chiedendo una cura con il tasto X del pad , continuando a imprecare. Per chi piace questo tipo di giocabilità, che rende questo sparattutto unico, in questo secondo episodio nuoterà nel brodo di giuggiole, perchè è invariato, con veramente poche migliorie nei movimenti. Anche qui, se si ha la sfortuna di premere una volta in più il tasto A, per ripararsi con il tasto A, dopo una corsa, sempre con il tasto A, avremo modo di trovarci in mezzo alla traiettoria di mille pallottole, per fortuna c'è il tasto A per rotolare via.

Concludendo:
Un titolo che, ai i fans che hanno amato alla follia il primo capitolo, piacerà un sacco, trovandolo totalmente originale, unico e privo di difetti e di quel "senso di seguito" che affligge molti titoli sul mercato e ne parlerà bene in ogni Forum del pianeta, paragonandolo in modo vincente ad altri sparatutto, quali Endwar, Rainbow Six Vegas 2 e world of warcraft. Lo posizionerà in cima a una piramide di gioie della vita, tra cui la figa e la Nutella, per idolatrarlo con rituali che comportano una vestizione idonea, di t-shirt e mutande firmate Gear of war2 e diffondendo il suo verbo con ogni forma di comunicazione, ogni forma di linguaggio. Lo amerà per sempre, almeno sino al prossimo titolo, parlandone agli amici come se fosse una sua donna dal seno grosso, come se avesse acquistato un'auto costosa dagli interni in pelle e per questo titolo, l'xbox sarà un nuovo modo per comunicare con il suo Dio, trovando il Nirvana dopo aver impugnato il controller bianco.
Per tutti gli altri è il seguito di Gear of War, punto.

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