10 mag 2008

Iroman: l'omo de ferru



Hollywood, da qualche anno oramai, ha scoperto una nuova vena d'oro con cui arricchirsi chiamata:"fumetti" fino a oggi sono stati sfornate riproduzioni cinematografiche, più o meno valide, di quasi ogni fumetto presente sul mercato: Spiderman, Ghostrider, Hellboy, Catwoman, Sincity, 300, Topolino ai mondiali, pochi ancora mancano all'appello (tanto per fare dei nomi:"Geppo" e "Tiramolla") ma non tarderanno a raggiungere il grande schermo, sicuro. Questo mese è il turno di Ironman, l'eroe più tecnologico dell'universo Marvel e, se vogliamo essere ancora più precisi, quello che è più attivo sessualmente.
Tony Stark è un multimiliardario, a capo di una multimigliardaria fabbrica di armi e gestisce al meglio delle possibilità: affidando tutte le mansioni al suo fidato compagno, senza impegno, mentre lui tenta di trombarsi tutte le modelle del calendario di playboy, si alza il più tardi possibile nella mattinata (verso le due di notte) e traffica nella sua officina specializzata, con tanti monitor lcd, qualche robot in grado di comprendere il linguaggio umano e una cinquina di auto extralusso, usate come pezzi di ricambio.
Mentre è in trasferta, per cercare di vendere un'arma di sua invenzione:"Il razzo multiplo al tamarindo" all'esercito americano, un gruppo di terroristi molto simili a quelli che si vedono sulla CNN (e quindi sui tg nazionali) lo rapiscono dopo avergli fatto esplodere un razzo vicino alla faccia. Quasi morente, Tony viene tenuto prigioniero all'interno di una grotta e con la forza, gli viene chiesto di fabbricare per questo gruppo di criminali lo stesso razzo al Tamarindo. Dopo alcuni schiaffi, due ore di torture e una sculacciata Tony si dedica spontaneamente alla costruzione dell'arma e, la grotta in cui viene tenuto prigioniero, viene riempita di ogni genere d'attrezzatura; saldatrici, mole, carrucole, piante d'ulivo, un frigo portatile, delle lance termiche e un pupazzo in scala 1:1 di Topo Gigio.
Sotto gli occhi vigili delle telecamere di sorveglianza, Tony si mette al lavoro e in pochi giorni, con tutto il materiale di scarto fornitogli e aiutato dall'intero gruppo dell' A-Team, costruisce una bella armatura blindata, gestita da un sistema operativo rudimentale, dotata di lanciafiamme, sparamosche e un ottimo sistema di raffrescamento (il frigo è servito), che usa per fuggire dai terroristi non prima di averli bruciati e avergli rovinato il loro allegro accampamento abusivo. Usando un primitivo sistema di propulsione, l'armatura vola via dal campo nel momento esatto che questo detona e si schianta in mezzo al deserto, illeso e accaldato, dopo qualche minuto passato a vagare tra sabbie interminabili, Tony viene recuperato da un elicottero, un pò perché è un uomo fortunato, un pò perché è miliardario e le ricerche per trovarlo sono proseguite anche dopo tre mesi dopo il suo rapimento. Una volta a casa, il miliardario confessa ai giornalisti cosa ha appreso nei suoi giorni di prigionia:"Le armi fanno male", quindi dichiara un suo progetto:"Basta armi! Da oggi costruiremo confezioni per la pizza ad asporto".
Mentre l'intero mondo accademico si stupisce, il miliardario elabora a casa sua e in compagnia dei suoi robot un nuovo tipo di armatura, in grado di volare più in alto e senza schiantarsi, dopo mesi di progetti e disegni sulla carta velina, con un cacciavite e senza andare in edicola; Tony la costruire pezzo per pezzo iniziando dalle scarpe per poi provarle personalmente nella sua officina, a pochi passi dalle vetture costosissime.
I risultati arrivano la notte che fa dipingere il suo esoscheletro dal computer, che non si sa come, lo dipinge di rosso e oro con molto stile, la prima cosa che fa tony è spararsi un volo di qualche chilometro in alto, oltre la stratosfera, giusto per verificare i limiti della sua invenzione, utilizzando una dose microscopica di buon senso, dopo aver superato lo strato di ozono, si accorge con stupore che, lassù, fa molto freddo e la sua armatura rischia di congelarsi, strano; usa congegni ultratecnologici, parla con i robot senzienti, possiede armi in grado di centrare un topo a 21mila chilometri ma non è al corrente di alcune informazioni basilari sul nostro pianeta, mah.
Formato il nuovo eroe e scoperti finalmente i suoi poteri è giusto accoppiarlo a una minaccia o a un cattivo, sennò cosa ci sta a fare? non avrebbe senso e l'armatura rimarrebbe comunque buona per consegnare le pizze a domicilio in tempi record e senza farle raffreddare. Iroman prima prende a pugni i cattivi che lo hanno imprigionato, quindi con uno sparaciuaua detona un carroarmato che, non si come, riesce a colpirlo in volo a tremilioni di metri d'altezza con una velocità di Mach 4 (più o meno), lo attaccano poi due caccia della marina americana, che tentano prima un approccio diplomatico sparandogli due missili a ricerca e poi tentano di finirlo con le mitragliatrici, senza comprendere il reale aspetto del loro bersaglio.
Ma due aerei e un carroarmato non sono minacce all'altezza di Ironman e cosi arriva un avversario degno, un'altra armatura blindata, tecnologica, dall'aspetto di Topo Gigio in scala 1:1, elaborata e costruita dagli stessi ingegneri delle sorprese degli ovetti kinder. E' una lotta senza esclusione di colpi, si usano calci e pugni e qualche razzetto, come in piazza a capodanno, Ironman pare soccombere dopo solo un minuto ma grazie all'ingegno di Stark, Ironman ha la meglio e vince l'ennesimo turno a rubamazzo. Ma il bene vince ancora lanciando allo spettatore una morale indelebile nella sua memoria:"Il bene vince sono nei film" e un'altra lezione che non potrà dimenticare:"Oltre la stratosfera fa freddo".
Analizzando gli effetti speciali, posso affermare che sono soddisfacenti, mai invasivi, si comportano bene e si applicano, ma potrebbero impegnarsi di più in geometria, mentre le musiche rock la fanno da padroni (spicca all'orecchio la famosa:"Ti voglio bene Dember" di Cristina D'avena), le azioni al cardiopalma distraggono l'attenzione dello spettatore impegnato a rispondere il messaggio della fidanzata che sta seduta nella sala vicina, dove proiettano:"Solo un bacio per Favore", quindi facendogli scrivere delle castronerie con il T9. La trama solida si posa sulle fondamenta del fumetto, influenzata da temi d'attualità scottanti e spesso evitati dai media (come la storia della stratosfera e del Tamarindo), coinvolgendo i protagonisti in una girandola turbolenta di metafore, citazioni e allegorie, dettati da dialoghi sobri, spesso ironici e irresistibili.
Un film quasi perfetto che gratifica chi lo vede e delude chi non lo vede. Consigliato ai patiti del fumetto e anche a chi, di fumetti, non ne ha mai letto in vita sua (immagino la noia che vi coglie quando siete seduti sul water).

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