31 mag 2008

Indiana Jones E il regno dei teschio di cristallo (un titolo più lungo no?)





L'ultima apparizione di indy risale al 1989 in un'avventura coinvolgente che oltre a far disperdere nel vuoto l'ennesimo artefatto religioso, ha regalato momenti di azione indimenticabili e, da allora, si è sempre parlato di un quarto titolo, di una nuova avventura; rumors, voci di corridoio (che poi sarebbero la stessa cosa), legende metropolitane, videogiochi come "Il Destino di Atlantide" (completo anche della storia a fumetti) che si vociferava fosse la sceneggiatura del nuovo film, come fans ho dovuto aspettare sino al 2008 (meno male che avevo altro da fare sennò sarei morto dalla noia) per vedere nuovamente Indiana Jones in azione, ne è valsa la pena? Scopriamolo in questa intrigante recensione condita di opinioni personali, spoiler e molte critiche.
L'anno in cui si svolge il film è il 1957, questo è molto grave perchè come fans ho sempre ritenuto che i cattivi per eccellenza per Indy fossero i Nazisti, in quanto la loro parlantina schietta, incomprensibile e urlata si adatta perfettamente al profilo di bastardo antagonista per questo genere di film (sia chiaro non ce l'ho con i tedeschi, di loro ammiro molto i wrustel, gwen stefany e gli episodi di Gothic). Invece di sentire imprecazioni del tipo:"MEIN GOTT!" oppure "AMERICANEN SPREKENDATAKEEEN!" si capisce che in questo episodio, i russi prendono pieno possesso del ruolo del nemico. In un luogo in mezzo al deserto, dove i sassi la fanno da padrone e una lieve brezza sposta cumuli di sabbia, un camion si ferma a un posto di blocco, due guardie armate dicono ai conducenti:"mi spiace ma questa è zona riservata solo chi ha un permesso specialissimo può....aarrgh" ma vengono freddati istantaneamente.
"Ecco tuo permesso specialissimo, DA!!" - esclama il loro comandante con lo sguardo ruvido e accento russo.
I furgoncini entrano nel complesso parcheggiando alla bell'e meglio (tanto, nel deserto non ci sono vigili) alcuni soldati aprono il bagagliaio di un'auto da cui fuoriesce un uomo sulla cinquantina, sposato, due figli, di bella presenza, in pensione e un'altro uomo, nubile, sulla sessantina di anni; è Indiana Jones, lo si riconosce subito grazie al cappello che ha in testa.
"Signor Jones" - si avvicina una donna chiamata Irina Spalko, il volto catatonico di Cate Blanchett che abbiamo lasciato nel Signore degli anelli - "Sei ci serve per cercare un manufatto che è caduto a roswel qualche anno fa, da. E noi sappiamo che è custodito qui, lei deve trovarlo, DA DA!"
Roswell? caduto? non può essere quello che sto pensando! il film prosegue, Indy riesce a identificare la cassa che contiene l'oggetto lanciando in aria polvere da sparo e imprecazioni, i russi trovano la cassa e la aprono devastandola, all'interno c'è una cosa che non viene inquadrata totalmente ma che anche un babbuino del Guatemala riuscirebbe a identificare; un cadavere di alieno.
Jones prende l'occasione per fuggire e grazie a frusta, abilità di un sessantenne e la solita dose di fortuna ci riesce, dopo aver tirato qualche cazzotto in una stanza per le sperimentazioni belliche e aver acceso, casualmente, una turbina collegata a delle rotaie, facendosi quindi un giro sui 300 chilometri orari, ma la giosta non finisce, perchè dopo tanto vagabondare nel deserto, si imbatte in un gruppo di abitazioni fittizie, con manichini al posto di uomini e donne e una voce gentile che gracchia su un altoparlante lontano, fa presente che da li a poco avverrà un'esplosione nucleare, indy fa appena in tempo per nascondersi dentro un frigo degli anni 50 (le trappole per bambini) e farsi un volo di qualche chilometro a seguito della esplosione atomica,
dopo essere uscito incolume dal frigo, ha pure il tempo per guardare l'enorme fungo di fumo ed esclamare:"minchia!". Questa scena, a detta di chi scrive, ha solamente uno scopo, dimostrare che Indiana Jones è invincibile oppure che, i frighi di quegli anni erano a prova di bomba.
Come ogni film che si rispetti della saga, dopo l'azione viene il momento di stasi, dove viene presentata la trama, chiarito qualche particolare (Il padre e Marcus brody morti negli anni precedenti perché l'attore non è in grado più di fare quella parte, è mancato nel 1992) e viene presentata al pubblico il nuovo oggetto dei desideri di cui l'archeologo andrà alla sua ricerca; i teschi di cristallo.
In questo film l'idea a Indiana viene suggerita da un ragazzo (l'attore già visto in transformer e diventato pupilli di Spilberg) che entra in scena modello Il Selvaggio, un film che pochi ricorderanno e che ancora meno, andranno poi a vedere. Il suo nome è Mutt William e la storia che racconta a indy ha dell'incredibile:
"Indiana vengo da te, perché, cioè un mio professore dice che, cioè, ci sono dei teschi di cristallo che, cioè, lui ne ha trovato uno e lo ha usato per spaventare la moglie, ma cioè, è come impazzito e ora non lo trovo più, cioè, ieri era all'università però, quando poi mi sono girato, cioè, non l'ho più visto, ma mi ha lasciato due appunti scritti in questa pergamena, cioè.".
E' un racconto cosi assurdo che l'eroe gli crede subito e grazie alle sue smisurate conoscenze nel campo, trova immediatamente qualche indizio in suo aiuto (basta bisbigliare qualche frase in una lingua dimenticata) e inizia a vagare per il mondo assieme al ragazzo e inseguito dal Kgb, uomini incazzati e fans inferociti mentre una linea rossa viene disegnata in una mappa.
Il duo si ritrova in Spagna, in Portogallo, Manila, Egitto, Francia, Belgio, Romania, Albania, Polonia, Olanda, Pinerello quindi Matt sbotta una domanda:"Non sarebbe meno dispensioso seguire gli indizi scritti nella pergamena?"
"Hai ragione, ragazzo!"
La trama diventa più interessante quando Indy viene catturato dai russi che non lo fanno fuori per due motivi; gli serve per i loro piani, il film non ha ancora raggiunto la lunghezza commerciale di 1 ora e 40 minuti.
"Questi teschi" spiega Irina con gli occhi fissi "sono dei resti di creature aliene arrivate da un altro pianeta, Da! Questo è ultimo teschio che serve per giungere a nostro scopo, da, ottenere nuove conoscenze per conquistare il mondo! Da!"
Interviene poi Matt dopo essersi pettinato:"Cioè, tu dici che questi sono alieni? cioè, ma chi ci crede?"
"Da!, sono essere superiori, da!"
"Cioè, superiori perchè?"
"Da, perchè hanno tecnologie superiori,da!"
"Ma, cioè, se hanno perso la testa"
"Da, ma noi gliela portiamo, da!"
"Cioè, e perchè?"
"Da!, perchè è cosi"
"cioè?"
"Da!"
"Cioè?"
"Da!"
"Cioè!"
"DA?"
Dopo mezzora di erudito dialogo, Indiana tenta una fuga ma viene fermato dal alcune sabbie mobili che, lentamente, lo trascinano verso il basso. Inspiegabile la mancanza della sua frusta che sarebbe stata utilissima in questa scena, quindi arriva Matt lanciandogli un innocuo serpente come fune improvvisata e urlandogli.
"Non ho trovato una corda, cioè"
Indy si salva facendo ricordare al pubblico che lui ha paura dei serpenti, perchè forse i più distratti non se lo ricordavano.
Mentre i russi, con i loro prigionieri, si avvicinano con fiducia al luogo segreto, narrato da legende, accennato nei testi sacri e recentemente scoperto da un professore universitario pazzo, attraversando la foresta amazonica, Indiana jones si libera dalla sua prigionia (ancora una volta), ruba un mezzo corazzato, ne detona un altro con un lanciarazzi, tira qualche pugno ai soldati russi e si libera di loro dopo aver affrontato uno sciame di formiche cannibale (ma esistono veramente?) e aver saltato da tre cascate diverse, con tre altezze diverse, ma se non gli ha fatto nulla una bomba atomica, cosa vuoi che siano tre cascatelle?
E infatti sopravvive, scopre casualmente l'entrata del "doungeon" e vi si addentra a testa bassa, dopo averlo aperto risolvendo un banale enigma che pure un bambino di otto anni sarebbe stato in grado di capire (ma si sa, nell'amazonia, non girano bambini di 8 anni).
All'interno scopre una stanza con tantissimi tesori, manufatti antichissimi che avrebbero potuto far crollare il prezzo dell'oro in una giornata, incontentabile, Indy prosegue per dare una spiegazione razionale al teschio di cristallo con fattezze aliene.
In effeti, poco più avanti la trova, in una stanza circolare, sono posizionati 13 scheletri di cristallo completi, a uno solo manca una testa e proprio mentre l'eroe sta pensando cosa fare del teschio che ha in mano (Indy non è mai stato tanto sveglio per certe decisioni, a meno che non sparino al padre), Irina irrompe nella camera e lo imprigiona (e quattro), quindi si adopera per eseguire un'azione inaspettata; inserisce il teschio nello scheletro a cui manca.
Quelli che sembrano cadaveri di cristallo di alieni si animano, diventando realmente alieni e la stanza che sembra una specie cabina di un astronave, si rivela essere una cabina di comando per astronave, tutto gira, ogni cosa trema, la costruzione sta andando in pezzi e il buon Indiana jones con tutta il suo seguito se la da a gambe, mentre Cate rimane in scena per fare quello che le riesce meglio; lo sguardo spiritato.
Una volta fuori, quello che sembra un'enorme disco volante, si rivela essere un gigantesco disco volante che, dopo aver sconvolto la geografia del posto, svanisce per andare chissà dove, forse in un altro film di Spielberg.
Indiana jones rimane affascinato dall'apparizione, tanto da eclamare:"Minchia!"
spontanea la risposta di Matt:"Cioè?"

Critica:
Questo episodio non è proprio riuscitissimo, merito anche di una trama spesso condita con particolari troppo superficiali, nettamente in contrasto con le reliquie dei film precedenti, manca una spalla degna del personaggio e i cattivi russi non sono all'altezza della loro mansione, sembrano più che altro incompetenti capaci solo di parlare strano e catturare indy con lo scopo di lasciarlo fuggire via nell'attimo successivo (mi ricordano più i selvaggi del primo Monkey Island)
Non è l'età del protagonista che rende questo indy più pallido rispetto agli altri e neanche la computer grafica, anche qui presente in dose massiccia, ma l'impegno di trovare un soggetto più efficace per rendere più coinvolgente l'intera struttura del film. Francamente non ho gradito tanto la presenza degli alieni o esseri extraplanari cosi come sono stati nominati nel film, trovo più che sufficiente il contributo alla fantascienza che ha fatto Spielberg con altri titoli e ritengo che un soggetto come Indiana Jones debba combattere in eterno contro i Nazisti alla scoperta di qualche artefatto leggendario si, ma terreno. E' una mia opinione, che ritengo di scrivere perchè il blog è mio e la recensione la faccio come voglio io, capito? cioè!.
Voto: 7

Nessun commento: