29 apr 2008

L'ottimismo vola alto.

Oggi mi sento di parlare di un argomento spesso evitato dai media e dai giornalisti in genere, ma descritto in maniera realista da:"Eugenio Benetazzo" un economista che si è guadagnato la fama di essere:"Il beppe grillo dell'economia" per il suo modo dissacrante e irriverente nell'affrontare argomenti scottanti di attualità; la cosa strana è che Beppe Grillo dovrebbe essere un comico, oltre che un oratore schierato dalla parte delle minoranze e Benetazzo sarà anche irriverente e schietto ma non fa per niente ridere, anzi....
Nel suo libro:"Best Before, preparatevi al peggio" descrive uno scenario poco rassicurante per l'economia mondiale e un futuro non proprio idoneo all'idea che ha l'umanità del terzo millennio. Senza ripetere ciò che è stato scritto e riassumendo in breve il tema del libro, l'economista è certo, dati alla mano e basandosi su verità concrete riconosciute da massimi esperti del settore (petrolieri, economisti e quant'altro) che entro 7 (Sette) anni il petrolio non sarà più conveniente da estrarre andando a posizionarsi nella graduatoria delle cose andate affanculo dopo il bambino del vicino di casa che piange alle 3 di mattino, il parcheggio che non si trova nell'ora di punta e la fidanzata con il mal di testa. Senza il petrolio e i suoi allegri derivati, il quadro generale economico potrebbe benissimo entrare in una casa d'appuntamenti (una maniera più creativa per dire che va a puttane) e le comodità a cui siamo abituati come l'auto, il sesso prematrimoniale, l'abbonamento a Focus e il lancio del telecomando del Wii potrebbero svanire. Benetazzo afferma che le fonti di energia alternative quali l'Idrogeno non possono sostituirsi all'attuale utilizzo del petrolio nel mondo per un semplice fatto, che serve lo stesso petrolio per produrle. Serve il petrolio per fare i pannelli solari, serve il petrolio per fare l'elettrolisi e caricare la nostra ipotetica auto a idrogeno (a quanto pare, pericolosa quanto girare in bicicletta con una granata in tasca) e serve petrolio per fare le confezioni dei videogiochi.
A quanto pare, siamo immerdati con il petrolio oltre l'inverosimile ed è strano che non ce ne stiamo accorgendo, anche solo per il fatto che i 7 colossi petroliferi (sette come i nani ma nessuno li vorrebbe in giardino) non hanno interesse ad informarci di un simile evento, perché la loro sete di potere e denaro è superiore a qualsiasi forma di buonsenso. Non si sta facendo nulla per evitare sprechi di petrolio e le auto più moderne sono ancora in grado di fare 1 chilometro con 100 litri di benzina, grazie anche al
la moda del "cagone" nata con l'uscita di mezzi come il:"Porche Cheyenne" (e relativi cloni di altre industrie automobilistiche) tanto grosso, quanto inutile.
Ricapitolando, in 7 anni il petrolio non sarà più ua fonte di guadagno redditizia e costerà troppo estrarlo, con il conseguente rialzo del prezzo del greggio, andranno ad alzarsi (come sta succedendo oggi) tutti i prezzi legati all'utilizzo del combustibile, quindi il cibo (che occorre trasportarlo), l'acqua (idem), il Vermentino, la panna in bomboletta, i fumetti, i dvd vergini, il nuovo mouse della Logitech, le biciclette in carbonio, i viaggi in elicottero, la tv via satellite, le tariffe dei cellulari (li sono i gestori che se ne approfitteranno) e chissà quant'altro ed è una previsione ottimistica.
In tutto questo quadro allarmista non si trova via d'uscita se non nel fatto, che da qui a i prossimi anni qualche inventore sconosciuto non se ne verrà fuori con una nuova specie di combustibile, più redditizio del petrolio, facile da distribuire, ad alto rendimento e anche se inquina non fa nulla, basta che si riesce a fare il pieno al Cheyenne. Siamo troppo abituati bene per rinunciare a certe comodità, per questo sono sicuro che, non appena l'umanità dovrà confrontarsi con la perdita definitiva della Nutella, perché costerà troppo distribuirla e produrla (serve sempre il petrolio), allora subiremo pesanti perdite tra i giovani e non. Nel frattempo possiamo confortarci con il fatto che, le pietre ci sono ancora e possiamo felicemente tornare all'età della Pietra senza tante difficoltà, al massimo noi videogiocatori ci adatteremo, tornando a giocare con Pacman o Digdug, se avete ancora i mobili originali da sala giochi, non buttateli via, potrebbero servire.
A rileggerci domani, forse.

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