9 mar 2008

Eroi Manga e in genere, pensieri...

Nei giorni successivi all'arrivo dell'agognata Adsl a casa mia (ho fatto un blog per festeggiare l'evento e un festivo a base di focaccia e nutella), ho avuto modo di approfondire, la mia discreta conoscenza, nel vastissimo mondo degli Anime, che altro non sono che i famosi:"Cartoni Animati Giapponesi", spesso tratti dalle rispettive serie Manga (che altro non sono che; "I fumetti giapponesi, che a volte, si leggono da destra a sinistra"), tanto conosciuti per la loro violenza, ma spesso snobbati da molti. Eppure anche questi "banali" cartoni sono interessanti come gli altri, fanno riflettere, possiedono dialoghi intelligenti, delle trami intriganti e un background affascinante, basta avere il tempo di guardarli, dalla prima puntata. E grazie alla banda larga e allo streaming online, forse non visto di buon occhio dal copyright (non mi riferisco a Youtube) è possibile guardarli e riguardarli sin dalla prima puntata. Perchè, li più delle volte che accendo la televisione per farmi compagnia mentre gioco con il computer, la puntata trasmessa in quel momento di quel determinato cartone è già iniziata o è alla 142esima puntata e le azioni che si stanno svolgendo sullo schermo, benché affascinanti, sono il risultato di una storia che si conosce solo in parte. Guardando e riguardato vecchi e giovani eroi colorati (a parire da Gigi la Trottola per gli "Old" e "Hunter x Hunter" per i "new"), mi è venuta l'idea di compilare una lista di tutte le
stravaganze, somiglianze e tradizioni che accomunano queste serie animate (quindi i rispettivi Manga), vediamone alcuni;


- La maggior parte dei protagonisti sono, in genere, orfani o almeno, non hanno le idee chiare da dove provengano, oppure il padre è fuggito lontano (Hunter x Hunter) o la madre è scappata ad Amsterdam, di certo hanno un passato burrascoso, ma per antefatti che verranno svelati il protagonista sceglie di cercarli, per conoscerli e per arrivare a questo scopo affronta avventure inimmaginabili, viaggi interminabili e tutto per rivedere la loro amata/o madre/padre. Una volta riunita tutta la famiglia, il figlio scappa dopo qualche giorno perchè ritiene che il/la padre/madre sia una/un rompicoglioni e viaggia in giro per il mondo il più lontano da lei/lui.

- Nel loro corpo circolano, circa, 210 litri di sangue che, nelle vene, viaggia a una spaventosa velocità superiore a 300 chilometri allora e ciò lo si può capire da come schizza via dalle ferite, casuate anche da un taglietto o anche solo se si sbucciano un ginocchio. Nonostante la perdita di sangue, questi non sembrano particolarmente preoccupati di disinfettare la ferita o perchè non provano dolore o perchè godono a sanguinare cosi tanto e questo lo si può osservare nei loro combattimenti, che mirano espressamente, non a sopraffare l'avversario ma a farsi più tagli possibili.

- Quando perdono una persona cara, un parente (ammesso che ne abbiamo qualcuno ancora vivo), la fidanzata, il gatto, il personaggio buffo accoppiato assieme a loro, urlano il suo nome a ridosso di qualche scogliera, mentre il mare ruggisce e nel cielo splende un sole triste, abbracciando per l'ultima volta il/la compianto/a. Come se volessero chiamarlo/a un ultima volta per dirgli di tornare indietro. Forse per risolvere un debito di soldi.

- Forse è una tradizione Giapponese nata nell'antichitià dei feudi, dei samurai, ma prima di ogni combattimento (Naruto, Hunter x Hunter, Jojo, Kenshiro e un altro migliario di Anime) c'è una bella discussione della tecnica che si utilizzerà, delle proprie capacità, dell'infanzia del protagonista, di quello che ha mangiato a pranzo, di quanto si sono preparati per quell'incontro e di come gli riesca facile spaccare in due, con un pugno, una quercia, esattamente come due bambini che fanno la gara a chi ce l'ha più grosso. In genere, durà più la discussione prima del combattimento, che il combattimento stesso, questo perchè si risolve con la disfatta del nemico, grazie a una mossa segreta che teneva nascosta nel cassetto il protagonista, ma che comunque prima di sfoderare la annuncia spocchioso.

- Se Il nemico ha la meglio, non si limita a uccidere il suo ostacolo immediatamente (è una pratica comune anche nei film hollywoodiani) ma prima annuncia la sua vittoria elencando tutti una serie di interventi che farà, una volta sconfitto la sua odiata nemesi, aumentando il tempo di durata dell'episodio e mettendo bene in evidenza il proverbiale motto:"Prima di vender la pelle, bisogna aver ferito l'orso". La sua disfatta è prossima.

- Prima di esalare l'ultimo respiro di morte, non violenta, ma estremamente violenta, i personaggi all'interno degli anime hanno ancora il tempo di fare un monologo, in genere per arricchire la trama o svelare particolari che celano il colpo di scena o dettagli insignificanti che si usano per aumentare il tempo davanti allo schermo dei bambini telespettatori.
Anche se il poveretto ha nel petto un buco al posto del cuore o il suo corpo è ricoperto di frecce come Leonida alla fine di 300, ci sarà ugualmente il tempo per sciorinare un fiume di parole, prendendo tranquillamente fiato.

- Le loro tecniche di combattimento sono esotiche, non usano Ju Jutsu, Karatè, Judo o arti marziali simili (senza dimenticare la bella Capoera), no. Loro usano tecniche più complesse quali:"La sacra fenice dal manto candido dei mattini di Gennaio" o "Il colpo della tigre arruffata uscita dalla stagione degli amori" o anche:"L'arcano pugno potenziato dell'orsa minore verso il quattro maggio" tutto per dare una nota più creativa al classico, banale, semplice:"Schiaffone".

- Avete mai notato che, negli Anime dei "Robottoni", la gente adopera complessi automi alti molti metri, ingaggiando trasformazioni che durano ore muovendo elaboratissimi congegni meccanici, per tirarsi due pugni?, non fanno prima a risolvere la situazione con mezzi più discreti, senza demolire città? tipo una rissa fuori dalla discoteca.

- Non solo in Captain Tsubasa (conosciuti da noi con il fantasioso nome di Holly e Benji) ma anche in altri anime sportini (Gigi la Trottola incluso) la palla diventa ovale quando è in movimento, più e ovale più il suo moto nell'aria è veloce. A differenza nello sport del Rugby che, in movimento, la palla da ovale diventa tonda.

- Quando nel cielo, c'è la luna piena coperta da qualche nube densa e oscura, succede qualche sfiga al protagonista.

- Questi eroi immortali, duri, avvezzi al pericolo, capaci di ridere in faccia alla morte, scherzano con il destino e offendono il nemico anche se questo è alto il triplo di loro e ha una massa corporea grossa quanto l'Himalaya, però di fronte a una ragazza carina, diventano timidi, il volto si arrossisce trasformandosi in una smorfia ridicola, non riescono più a formulare una frase di senso compiuto e non vedono l'ora di nascondersi da qualche parte. Se poi riescono a vedere qualche parte anatomica di una ragazza (in genere, le tette) vengono colpiti da Epistassi fulminante.

- Quando il protagonista di un anime, porta a termine la sua missione oppure esaudisce il desiderio per cui è nata l'intera serie (ammesso che ci riesca) non è mai soddisfatto per il risultato ma diviene triste perché, da quel momento in poi, non ha più un motivo per proseguire a devastare il mondo, uccidere cattivi, spaccare i scoiattoli, per questo l'autore si inventa immediatamente qualche minaccia spaziale, nemico dal futuro, o un altro espediente, per portare longevità alla serie di almeno un paio di anni (questa nota è espressamente dedicata a Dragonball)

- Tutti i personaggi negli anime, sanno saltare sui rami degli alberi cosi come i comuni mortali sanno saltare sopra un gradino e l'altro è un'abilità che, si vede, imparano fin da piccoli prima di imparare l'alfabeto, prima di saper usare il water.

- Un' ultima nota, magari più avanti me ne verranno i mente altre e potrò aggiungerne in seguito, ma se in un Anime c'è del sesso o il protagonista ha i suoi bei momenti di piacere assieme a qualche bella fanciulla dagli occhi grandi e di un colore innaturale, in italia, sui nostri teleschermi, starà sicuramente facendo qualche altra cosa. Dettata dalla smisurata fantasia degli adattatori del doppiaggio, che tengono lontano dai nostri occhi, qualsiasi scena scabrosa si possa manifestare nel cartone, da una tetta fuggitiva sino alla coscia nuda all'interno della doccia, per questo gli ringrazio vivamente. Grazie per averci fatto apprezzare il cartone in Lingua giapponese, sottotitolato dagli audaci amatori italiani dell'Anime (stavo per scrivere:"dell'anime de li mortacci", meno male che ho evitato) originale.

Arigatoooooo





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