25 ott 2007

Arthur e il popolo dei...



In una foresta piena di funghi dall'aspetto ambiguo, vivono dei simpatici esserini di una simpatia unica ma con una condizione veramente singolare; sono tutti maschi. Sono differenti dai Puffi, che possono vantare di avere un esponente femminile grazie a Gargamella e successivi innesti del sesso opposto con l'ultima serie, sono si alti un pollice e sgambettano in su e in giù felici senza un apparente motivo, ma sono anche gay, in poche parole. Si amano tra di loro, senza tanti problemi e ogni fine settimana, escono assieme per fare dei pic nic sotto l'enorme fungo chiamato da loro:"Cippolos".
Al malvagio Vulvus non piace questa loro condizione, non gli va giù che questi minigay siano tanto entusiasti con cosi poco, mentre lui non riesce a concludere niente in discoteca, non trova mai parcheggio e per avere qualche minuto di piacere rosa deve pagare come un banco. Cosi, una notte, si muove con un missile nucleare sulla schiena, lo piazza al centro agglomerato di case e, silenzioso, sgattaiola via. Ma poco prima di imboccare l'uscita, incontra il più furbo dei minigay:"Culino", che con parole dolci fa osservare d'aver dimenticato il detonatore e che, un ordigno simile, è inutile senza un idoneo sistema di innesco.
Passano le ore a discutere a chiarirsi e Vulvus muta la sua opinione verso i minigay, a tal punto, di diventare anch'esso dell'altra sponda, come i piccoli esseri.
Una pellicola commovente, spettacolare, innocua, appassionante e ambigua che farà conoscere allo spettatore i suoi favolosi protagonisti: Culino, Sfinterin, Anus, Gaioni, Buliccik, Frocliz e l'eccentrico professore Montacani.
Un'ora che non scorderete tanto facilmente.

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