13 apr 2006

I Gufi del terzo millennio.

Ci sono certi personaggi che, nel loro piccolo mondo e con i loro modi di fare, non lasciano spazio ad alcun dubbio: Sono degli autentici portarogne, delle piaghe mascherate da eroi, dei gufi che portano con se sfortuna e disgrazie senza usare l'ausilio di parole magiche o riti mistici, basta la loro presenza.
Ne avrei diversi da commentare, ma i primi che mi vengono in mente, sono questi:

La signora in giallo, Jessica Fletcher: Questa arzilla signora che, invece di continuare a scrivere i suoi inutili libri gialli, risolve i casi di omicidio che, casualmente capitano sempre quando lei è presente. Nella paesino dove è residente l'anziana portasfiga, saranno capitati circa 235 omici, non è male se contiamo che il paese conta 120 abitanti. La Fletcher va in vacanza in un paese sperduto in Cipponia, tranquillo mite e con i grilli che fanno frii frii tutto il giorno, la gente che si annoia perchè non accade mai nulla, tutti che lasciano aperte le porte di casa fiduciosi che nessuno venga in casa sua a rubargli. Dopo che la vecchia commenta con le seguenti parole:"Che bel posto!" - il tranquillo villaggio, capita subito un omicidio, lei subito a investigare. In genere, il poliziotto di turno, accusa subito un sospetto (che si rivela sempre innocente) che casualmente è un parente/amico/conoscente/cognato/a della donna iattura e lei fa di tutto per scagionarlo dalle ingiuste accuse. Quindi, non solo porta rogna al popolo, ma pure ai suoi amici, da starci lontano chilometri. Consiglio, alla visione di questo telefilm, un bel cornetto portafortuna appeso sopra la televisione.

Remì (Tratto dal libro: Senza Famiglia) : Questo giovane fanciullo è nato sotto una cattiva stella; I suoi genitori l'hanno abbandonato dopo pochi mesi di vita, lo alleva una famiglia contadina povera, senza soldi poi lo "affitta" a un artistra di strada in compagnia di 3 cani e una scimmietta quindi, dopo che lo ha portato in giro per tutta la francia, lo mettono in prigione per 2 mesi perchè è brutto. Remì vaga in giro da solo, incontra una donna su una barca che naviga tutti i fiumi della francia, però ha un figlio che ha una malattia incurabile, poi si congeda da lei, ma quando torna dal vecchio questo gli viene un coccolone e muore.
"Per fotuna che ho ancora i miei cani" - pensa Remì e, dopo 2 secondi gli muoiono i cani in ordine alfabetico.
"Per fotuna che ho ancora la mia scimmietta!" - pensa l'ottimista bambino, morta pure quella in 23 decimi.
Remì, vagando per la francia, incontra una ricca famiglia di agricoltori che lo prendono sotto la propria ala, ma il mese dopo scoppia la guerra e l'intera campagna viene bombardata da un B52 che casualmente passava di li ed era appesantito dal carico, quindi ha pensato bene di liberarsi della bomba più grossa per continuare il suo pellegrinaggio nei cieli.
Per "fortuna" il bambino si salva, ma non sa dove andare, si dirige a nord, bussa in un convento di suore del Sacro Cuore di Hokuto che hanno tenerezza del piccolo, lo vestono, gli insegnano due preghiere e poi muoiono tutte di colite gnomica. Dopo un altro mese, Remì incontra di nuovo la donna che gira in barca con il bambino infermo, la saluta con la mano destra e questa gli risponde
"Remì, Remì! Tu sei mio figlio! ho controllato il catasto!"
e Remì:"Mamma! mamma!"
E la barca affonda con un simpatico :"Splooosh!"

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