26 mag 2019

Ammiratori Adirati


Nevroticamente legati a una storia.





Durante il corso della corrente ultima stagione del: "Trono di Spade", molti degli estimatori della serie hanno mosso feroci critiche verso i sceneggiatori e le loro discutibili scelte narrative. Nella maggior parte delle lamentele, si segnala quanto incoerente sia stato l'arco narrativo che hanno coinvolto protagonisti della serie, cresciuti davanti ai nostri occhi nel corso di ben sette stagioni e giunti a un epilogo insipido, con molti interrogativi senza una risposta.
La delusione di questa stagione è stata talmente amara che un ammiratore della serie, un certo Dylan D., ha aperto una petizione intitolata:"Rifare la stagione 8 di Got con scrittori competenti" arrivando a raccogliere (allo stato attuale) più di un milione e mezzo di firme.





Una simile decisione ha dato l'ennesima occasione al popolo della rete per lanciare critiche sulla raccolta di firme, evidenziando in particolar modo, quanto sia incontentabili i fanboys del giorno d'oggi, che non hanno accettato con malcelato silenzio le deviazioni inadeguate e frettolose della storia di George Martin e delusi a tal punto da sprecare tempo a fare una inutile petizione.





Opportuna o meno, una petizione è comunque una forma di protesta non violenta. Certo, sarà figlia di una generazione di persone che non accetta facilmente quando un'opera o un prodotto televisivo a cui è legato subisce un drastico cambiamento, come in questo caso.
Voglio comunque ricordare che, per creare una petizione del genere, basta qualche click sul change.org. Poi i social e le testate giornalistiche fanno il resto per diffondere la notizia e si evita il tempo sprecato a raccogliere un milione e mezzo di firma porta a porta.

Un prodotto di intrattenimento preso di mira da uno specifico gruppo di persone non è un fenomeno moderno e non fa parte della generazione dei social media.
Lo scrittore Arthur Conan Doyle nel XIX secolo aveva dato vita a un personaggio chiamato:"Sherlock Holmes".
L'investigatore è il protagonista di una serie di libri di successo che hanno venduto molto bene e, anche in questo caso, creato una nuova comunità di appassionati.
Un successo che ha cambiato la carriera dello scrittore, cosi tanto da voler decidere di abbandonare il personaggio per potersi dedicare a altro, facendolo quindi morire in un racconto intitolato:"L'ultima avventura" nel pieno della sua popolarità.
Secondo voi che cosa è successo dopo?
Erano tempi in cui l'opera di intrattenimento massima erano i libri e i racconti scritti, non c'era internet e non esisteva il telefono.
Le persone comunicavano da molto lontano con scambi epistolari.
In quell'epoca lontana, la comunità affezionata al personaggio, che oggi si chiamano Fanboys, non hanno accettato di buon grado la morte del loro beniamino insistendo intensamente per il suo ritorno e grazie alle pressione degli editori, Doyle è tornato a scrivere un nuovo racconto di Sherlock Holmes, continuando la sua storia terminata bruscamente.

Anche se nel caso di Game of Thrones rifare una serie è decisamente più costoso e impegnativo che scrivere un nuovo racconto, rimane comunque evidenziato quanto il legame affettivo verso una serie, un racconto, un personaggio, un film, sia cosi intenso da volersi alzare in protesta se non ci riconosciamo più in quell'opera o, almeno, crediamo che abbia perso di genuinità e ci abbia tradito, esattamente come potrebbe tradirci una fidanzato/a trovato/a a letto con un altro/a.
Noi esseri umani siamo un contenitore di ineluttabili emozioni, poco importa se sono una persona o una storia a scatenarle, rimane per noi difficile tenerle dentro silenziosamente. Credo sia un diritto manifestare gioia, esattamente quanto manifestare disappunto.
La scelta è poi dell'Autore se farsi influenzare o meno dalle chiacchiere degli spettatori.






Nel caso non l'abbiate capito leggendo questo blog, anche io sono tra quelli a cui non è piaciuta questa ultima stagione della serie e si, ho firmato la petizione anche se sono consapevole che non rifaranno mai l'ottava stagione.


Nessun commento: