21 lug 2018

Un Posto Tranquillo.

Un rumore può essere fatale.


In un futuro non molto lontano, le necessità dell'abituale turista hanno raggiunto condizioni tali da ottenere, a tutte le ore del giorno e della notte, completo e assoluto silenzio affinché la loro vacanza non venga infastidita.
Le conseguenze per chi disturba possono essere terrificanti, grazie al tacito consenso di una Accoglienza Turistica piegata a qualsiasi volere del forestiero visitatore, tutelato inoltre da nuove Leggi che prevedono conseguenze che possono essere fatali.

Questa storia ruota attorno alla famiglia Abbagnasco, tipica famiglia che vive e lavora tutto l'anno in Liguria. Come ogni anno arriva il periodo meno apprezzato dell'abitante del posto; L'Estate.
Il paese è invaso da turisti, alcuni anche stranieri, che pretendono di passare un mese di completo relax nell'assoluto silenzio.
Mentre la famiglia fa compere in un supermercato, Beppino, il bambino più piccolo, sembra interessato a un giocattolo dello Shuttle, perché da grande vuole fare l'astronauta come altri miliardi di bambini nel mondo.
Il padre però gli intima di non toccare il giocattolo, perché troppo costoso:

[caption id="attachment_10791" align="aligncenter" width="689"] "Belin!, ma hai visto quanto costa?"[/caption]

"Fa troppo rumore, lascialo dove l'hai trovato altrimenti scassi il belino ai vicini!" - gli rimprovera sventolando mani e braccia, nella la lingua dei segni. Quindi rimuove le pile dal giocattolo e lo mette sopra il bancone della cassa.
Beppino vorrebbe piangere, però per evitare di fare rumore, si limita a imbronciare la faccia.
Mentre il padre raggiunge la strada, la figlia più grande chiamata Nella, si avvicina al piccolo e gli regala il giocattolo esprimendo un sorriso tenero, che viene ricambiato.
Il piccolo, non contento di aver ottenuto lo Shuttle, prende anche le pile dal balcone e esce.
Per raggiungere casa la famiglia cammina scalza sopra una striscia di sabbia distesa fino alla loro abitazione, per mezzo di questa i loro spostamenti non possono quindi essere uditi da nessun villeggiante.
Persino il frinire dei grilli è stato messo a tacere per mezzo di un intervento degli SWAT, che nel corso di una giornata, sono riusciti a sterminare ogni tipo di insetto della regione.
Nel tragitto di ritorno, nei pressi di un ponte di ferro abbandonato costruito grazie ai fondi europei, Beppino infila le pile nel suo nuovo giocattolo e lo accende.
Lo shuttle emette degli effetti sonori acuti e fastidiosi, simili a quelli della Giostra per bambini collocata nella piazza centrale del paese, successivamente fatta brillare perché faceva troppo baccano.
Mentre il bambino gioca rumorosamente, il padre corre da lui per farlo smettere.
E' troppo tardi perché da lontano si sentono arrivano le prime lamentele.
"INSOMMA !Basta! in montagna si stava più tranquilli!" - Sbotta una voce.
"Sono le Quattro di pomeriggio! Ho fatto trecento chilometri per dormire, mica per fare festa!" - Urla la voce innervosita di un pensionato.
Qualche secondo dopo che il bimbo ha iniziato a giocare, spuntano dalla strada due Vigili Urbani che lo portano via.
La famiglia non lo rivedrà mai più.

Passano gli anni e si susseguono inverni solitari e terrificanti estati con Notti Bianche che iniziano alle 20:00 e finiscono alle 20:01 di sera. Al termine dei brevi concerti, i musicisti sono costretti a scusarsi per aver tenuto il volume leggermente elevato, per non essere deportati in Siberia.
Nel frattempo la signora Lilina Abbagnasco è incinta di nove mesi e tutta la famiglia si organizza per sopravvivere a quella estate, che ha l'aria di essere molto difficile.
Durante il giorno padre Giggino e figlio Baccicia vanno a pesca lungo la foce, l'unico posto in cui è possibile parlare in santa pace, per via del rumoroso riflusso delle acque.

"Qui possiamo comunicare senza gesticolare, figlio mio" - avverte Giggino usando finalmente la sua voce.
"I turisti non possono sentirci?" - Domanda Baccicia, intimorito dal suono delle sue parole.
"Certo che no! Loro hanno provato a deviare il flusso delle acque, inutilmente. Alla fine si sono auto-suggestionati che il suono dell'acqua è rilassante, cosi non hanno più toccato il fiume".
Durante la notte, mentre i genitori discutono in perfetto silenzio di come sarebbe bello il mondo senza turisti, i figli giocano a Monopoli sopra una coperta, con le pedine di stoffa, per fare meno rumore possibile.

Persino i campanili sono stati tutti abbattuti, per colpa del fastidioso suono delle campane che segnavano l'ora.
Mentre Nella posiziona un Hotel nel Parco della Vittoria urta un bicchiere che cade da un lato, provocando un leggero tonfo.
Tutta la famiglia è in allerta e attraverso i pavimenti sottili del palazzo, si riesce a sentire una voce femminile che strepita:"Che ore sono, le 19:30? Non è tardi per fare rumore eh!? Lando, vai un po giù a lamentarti!".

[caption id="attachment_10797" align="aligncenter" width="528"] Sta a vedere che è ancora quel scassabelino del terzo piano![/caption]

Giggino fa cenno ai suoi figli di rimanere calmi, mentre l'agitata moglie Lilina si tocca il figlio che porta in grembo.
Dall'alto provengono dei rumori di passi che si avvicinano sempre di più.
Qualcuno bussa alla porta.
Il capo famiglia intima a tutti di appiattirsi a terra senza fiatare. Il picchiare diventa insistente e oltre la porta proviene, improvvisamente, il rumore di un gatto che miagola
Una voce maschile strepita:"Figa!, ecco chi è che faceva tutto quel bordello!, vieni micio, vieni!".
Si sente il colpo di un fucile a pompa e poi, il silenzio.
Arriva il giorno in cui figlio della signora deve nascere, però tutte le strutture sanitarie Liguri sono state smantellate per costruirci dei costosi monolocali, rimasti invenduti da chissà quanti anni. La donna è costretta a partorire in casa, preoccupata che il pianto del nascituro possa infastidire i vicini.
Mentre le si rompono le acque suo marito Giggino decide di usare un diversivo e chiede a suo figlio di accendere qualche fischione, con la scusa che quel giorno è Ferragosto.

Baccicia, determinato, raggiunge un posto strategico in prossimità del mare e scatena uno spettacolo pirotecnico in grado di squarciare la volta celeste.
Alcuni turisti raggiungono il lungomare e inveiscono contro i fuochi:"Non la avevano proibita questa attività barbarica?!" - Esclama qualcuno.
"Oh mio dio! Per colpa di questi botti il mio povero Ciuaua non cagherà per mesi!" - Grida una donna.
"Dalle mie parti, al posto dei fuochi d'artificio, lanciano in aria i palloncini! Quello si che è divertimento!" - Commenta qualcun altro.
Infastiditi dalle detonazioni aeree che comunque continuano a guardare con molto gaudio, i villeggianti non si accorgono che Lilina sta partorendo, portando al mondo una minuscola creatura dotata di un pianto dal peso di svariati Decibel.
Il padre orgoglioso di prendere in braccio il nuovo figlio, fa inalare al neonato una sostanza soporifera che lo addormenta in poco tempo e lo mette a nanna in una culla isolata contro i rumori.
"Almeno i vicini non ci scassano il belino e anche noi possiamo dormire in santa pace" - pensa Giggino.
Sono giorni molto difficili per la famiglia Abbagnasco e grazie a inventiva e gioco di squadra riesce a tenere nascosto il rumoroso neonato, con il continuo pericolo che questo venga portato via dai Vigili per Disturbo alla Quiete Pubblica.
Giunti finalmente a Settembre i turisti ritornano alle loro città dell'estremo nord, sconfortati del termine delle vacanze e comunque insoddisfatti del pernottamento.
Mentre una coda in autostrada di svariati chilometri segna il termine delle vacanze estive, la minaccia del turista si allontana per cambiare scenari di una quiete innaturale, in scenari invernali di una quiete assolutamente naturale.
Le notti bianche potrebbero finalmente durare fino al mattino, però fa troppo freddo per organizzarle, cosi gli abitanti se ne vanno in vacanza, a rompere il belino a qualcun'altro.

FINE.

 

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