22 mag 2016

"Amazon infame per te solo lame".

 
kindle 1 euro
Qualche giorno fa compare su Amazon (Italia) il suo Tablet economico alla incredibile cifra di Un Euro. Che ghiotta occasione!. Apriti Cielo!. Un affare d'oro a cui molti non è sfuggito.
amazon-kindle-fireGli Utenti che forse non avrebbero mai preso in considerazione di comprarlo perché gli ha fatto sempre cagare, attirati dal prezzo "vantaggioso" aggiungono nel carrello l'articolo, alcuni anche più di uno, affluendo nel sito numerosi e febbricitanti come una carovana di Suv alla fontana di benzina gratis. Qualche ora dopo però si vedono recapitati da Amazon una mail con il seguente testo (durante la lettura mettete in sottofondo una musica triste):
Gentile Cliente.
Ti informiamo che abbiamo annullato il tuo ordine numero bla bla bla bla a causa di un errore di prezzo del seguente articolo: Fire, schermo da 7″, Wi-Fi, 16 GB  – Con offerte speciali. Il prezzo dell’articolo indicato sul sito era erroneo, pertanto, non abbiamo potuto dare corso al tuo ordine. Se volessi riacquistare gli articoli inclusi in questo ordine, ti invitiamo a effettuare nuovamente l’ordine sul nostro sito. Nonostante i nostri sforzi, con milioni di articoli presenti nel nostro catalogo, può accadere talvolta che si verifichino inconvenienti tecnici che generano per errore un prezzo diverso da quello effettivo. In base alle nostre Condizioni Generali di Uso e Vendita, nel caso in cui il prezzo effettivo di un articolo sia superiore a quello esposto sul sito, il relativo ordine può essere annullato. Per consultare le nostre Condizioni Generali di Uso e Vendita, clicca sul seguente link: https://blablablablablablablabla.
Siamo spiacenti per l’inconveniente e i disagi arrecati. Servizio Clienti, Amazon.it
“.
Centinaia di utenti non lo accettano e anche se è un loro errore, pretendono di avere quel Tablet a quel prezzo arrivando a minacciare una causa legale. Nonostante l'anomalia a qualcuno viene spedito grazie a Amazon Prime e si diffonde la notizia nei soliti social network spargendo tra gli utenti malumore e disappunto. Hai inizio una petizione online e un raid punitivo nella pagina del Kindle Fire, bersagliandolo di recensioni negative e quindi abbassando la media indicata con simpatiche stelline:
recensione clientiQualche recensione viene rimossa, altre però vengono aggiunte da persone che si vedono annullate il loro ordine di mille Tablet, che avrebbero usato per piastrellare il bagno. Alcune critiche consigliano caldamente a Amazon di andare a raccogliere i funghi tra i binari di un treno in arrivo, rimanendo comunque sul tecnico.
Molti utenti vogliono giustizia, alcuni urlano alla truffa, altri ancora sono sul piede di guerra e vorrebbero comprare della dinamite per fare saltare in aria Amazon ma non la trovano a 1 Euro. La lamentela mediatica si diffonde a macchia d'olio scatenando polemiche verso il venditore che si è dimostrato poco chiaro e disonesto nei confronti dei suoi clienti.
Non voglio difendere Amazon, immagino che possieda qualche camionata di avvocati per fare questo, più che altro vorrei puntualizzare il comportamento delle vittime di questo errore che non credo si siano comportati civilmente. Almeno dell'idea di civiltà che ho io.
Le lamentele sono legittime eppure di fronte a una svista del genere, insistere come è successo in questo caso, rende pubblicamente nota una nevrosi da parte dei consumatori difficile da gestire. Tutto sembra lecito quando "un torto" arriva da una azienda come Amazon, che guadagna Gigaliardi quotidianamente.
Noi siamo i piccoli risparmiatori e loro sono i truffatori, cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo per difenderci da un simile mostro?
Risposta: Manifestare l'onestà che pretendiamo avere da loro.
Ora concedetemi, solo per un attimo, di rivoltare la situazione come un guanto; ipotizziamo che ogni singolo utente nei loro lavori individuali di tutti i giorni, nei loro negozi o nelle loro attività, sbaglino a calcolare un prezzo di vendita, di una prestazione o anche solo a dare una cifra maggiore come resto. Una volta scoperta l'inesattezza si correrebbe ai ripari annullando gli ordini o modificando la somma, però sono sicuro che a ogni singolo lavoratore che sia incappato in questa spiacevole eventualità, gradisca il fatto che il primo a segnalare l'anomalia, sia il suo cliente. Non si può certo pretendere, comunque a nessuno escluso spiacerebbe questa cortesia.
Non vedo perché non si possa seguire un simile esempio anche da parte di colossi come Amazon. Da una parte è vero che sta distruggendo il mercato della piccola/media impresa per i suoi prezzi concorrenziali e i servizi concorrenziali, dall'altra parte la stessa utenza che lamenta di venire rovinata dal ribasso dei prezzi è poi la prima che compra appena fiuta l'occasione.
Questa si che è coerenza.

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